Non dormo da due giorni, più o meno. Oggi,però, sono riuscita a fare un pisolino tranquillo.
Ogni volta che mi addormento faccio degli incubi orrendi. Un brutto presentimento mi attanaglia lo stomaco.
Ho paura per Eve. E se le è successo qualcosa? Non potrei perdonarmelo. Da quando se n'è andata non si è fatta sentire e al cellulare non risponde. Forse dovrei chiamare Marco per accertarmi che sia tutto okay....no, io e Marco non ci sopportiamo. Mi riattaccherebbe il telefono in faccia o non mi risponderebbe affatto.
Eve.
è lei quello che conta.
Dei ragnetti mi mordicchiano lo stomaco dall'interno. Le gambe sembrano fatte di gelatina, da quanto tremano. Cedono e io mi ritrovo con il culo a terra.
Afferro il cellulare e chiamo Marco. O la va o la spacca.
Ho il suo numero solo perchè una volta Eve ha dovuto mandargli un messaggio con il mio cellulare. Speravo di non doverlo mai contattare...
1 squillo. 2 squillo. Al terzo un'acuto Bip mi fa capire che marco è in ascolto.
-Pronto, Eileen?- inizia esitante.
-Si. Ciao Marco- Dico, praticamente sussurrando. -Ho...ho una brutta sensazione. Sta bene Eve? non mi risponde- Sparo tutto d'un fiato, con un attacco di coraggio.
-No, Eileen. Eve non sta bene- La sua voce si spezza sul suo nome.
-Eve è ricoverata in ospedale- dice in fine.
Il mio cu ore perde 1, 2, 3, battiti prima di prendere velocità come le ali di una farfalla.
Oh. Oh. Oh. Eve.
Mi sento come se qualcuno mi ha sfilato la terra da sotto i piedi.
-Arrivo- Dico e riattacco.