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Autore: skina    23/03/2013    37 recensioni
Vera & Giovanni, Giovanni & Vera. Può un'amicizia di dodici lunghi anni essere messa in discussione dall'arrivo di un ragazzino d'oltre Manica?
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-Si chiama Hans.. no aspetta.. Haral... Harold! Ecco, Harold!-
-Harold? mi sa di uno in ciabatte che gioca a scacchi!- disse asciugandosi una lacrima per il troppo ridere.
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-Hi! I’m Harold.. but you can call me just Harry!- la sua bocca dai denti perfetti e bianchi si allargò in un sorriso, che ai margini diede vita a due fossette ben definite, la sua voce era roca ma calda.
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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**La consueta foto l'ho messa DOPO il mio spazio 'autore'..
così siete obbligate a leggere le solite cazzatelle che vi ho scritto ^^
no dai, fatelo perchè sono informazioni importanti =)

Cap.19
Per una notte o per sempre

-Quanto odio dover andare a casa sua... hate it!- sbuffò Harry sistemandosi i ricci davanti allo specchio.
-E dai Harold.. apprezza il suo sforzo..- risposi di rimando mente mi truccavo.
-Uuuh che sforzo... farà sempre come vuole.. ti abbraccia, ti tocca, racconta cose che non so, mi esclude, e poi...-
Mi stufai di sentirlo blaterare cose per me senza senso quindi lo raggiunsi cogliendolo di sorpresa.
-Però non può fare questo..- dandogli un bacio che prontamente iniziò a ricambiare.
Aprire gli occhi e trovare i suoi chiusi immersi nel nostro contatto era sempre un’emozione nuova, sempre speciale.
-Bè, spero che non possa farlo davvero..!- mormorò ancora.
-Lo speri? Non ti fidi?-chiesi con le mani intrecciate dietro il suo collo.
Mosse le labbra come per bloccare le parole ma poi confessò.
-‘‘è successo a te, poteva succedere a me'’ che intendevi ieri? può succedere che tu.. si insomma, ti innamori di lui.. o something else?-
Non avevo pensato a questa possibilità.
Non era l’interpretazione che avevo dato alla mia frase.
-Se provassi quella cosa per lui.. sarebbe venuta fuori adesso- affermai decisa.
Mi metteva pensieri sempre nuovi, sempre dubbi.
Ennesima conferma della poca fiducia nel mio 'migliore amico'.
Non sembrava molto convinto delle mie parole.. e non c’era bisogno che lo dicesse apertamente, le sue espressioni parlavano per lui.
-Harry smettila-
E lo lasciai lì, davanti allo specchio.
-Sweetie andiamo? prima arriviamo prima ce ne andiamo!- sbraitò dal divano.
Sweet...cosa?
-Com'è che mi hai chiamata???-
La mia espressione confusa e sconvolta fece capolino mentre mettevo gli orecchini.
-Sweetie! Non ti piace? ..a me si.. ‘cause sei dolce.. tutto sommato!-
Iniziai a scuotere la testa -Devi smetterla di chattare con Louis!- lo offesi.
Lou e il suo ‘honey’... I hate it!- ricordò.
Rise dandomi una pacca sul sedere e avviandoci verso la macchina.
 
Arrivati a destinazione, ad aprirci fu Francesco, che come sempre abbracciai baciandolo calorosamente.
Subito dopo spostò lo sguardo verso il mio accompagnatore che aveva ripreso protamente la mia mano.
-Tu devi essere Harry.. piacere Francesco-strinse la mano e il riccio ricambiò la presentazione.
Entrammo.
-Ti abbraccia così tutta la famiglia?- sussurrò al mio orecchio.
-Assolutamente si... anzi, Franci è uno dei più timidi!- rincarai la dose sentendo il respiro di Harry farsi più pesante.
-Devo conoscere il padre.. i cugini..- sentenziò meritandosi un pizzicotto sul braccio.
L'accoglienza fu delle migliori.. come se nulla fosse mai successo.
Giovanni mi baciò castamente sulla guancia stringendomi nel nostro solito abbraccio, limitando al mio accompagnatore un -Ciao- di educazione.
Ma sono sicura che ad Harry non dispiaceva quella poca confidenza.
Io invece mi sentii un’estranea in quella casa.. non sapevo come muovermi, come gestire le due parti, come non offendere uno ne ingelosire ulteriormente l’altro.
Insomma, ero in un vero e proprio campo minato.
I ragazzi giocarono davvero alla Play, Giovanni fu davvero il lupo vegetariano che aveva promesso di essere, anche se ovviamente era chiaro che non andassero d'amore e d'accordo.
Il minimo era che giocassero in due squadre diverse.
Per noi ragazze invece fu il momento 'gossip': in balcone, sigaretta alla mano.
-Quanto ti mancherà?- chiese sentimentale Simo.
-Mi mancherà averlo per casa.. quando lascia le goccioline sul pavimento uscendo dalla doccia, il caffè lungo che si preparava, i suoi vestiti perennemente in giro, fumare in balcone di nascosto dai miei, l'odore del suo shampoo... -
-...i baci da 50 minuti d'orologio che ti dà!- concluse Michi.
-Michiiiii!!!- le diedi uno spintone.
-Perchè ti sconvolgi??? è normale che vi isoliate persi nel vostro amore!-
Scoppiammo a ridere attirando l'attenzione dei ragazzi; Harry capì che si parlava di lui grazie a Michi che gli disegnava cuoricini con le mani.
Arrivate le pizze, cenammo in balcone, e stranamente tutto filò alla perfezione.
Fumai una quantità industriale di sigarette, sotto lo sguardo di Giovanni che con la mano cercava di allontanare il fumo che arrivava nella sua direzione.
Non mi aveva rivolto una sola parola, non mi aveva stuzzicata, non aveva racontato nulla di me, di noi.
Si stava esageratamente comportando da estraneo.
E non mi piaceva.
Era così impensabile essere quello che eravamo fino a qualche settimana prima?
Era così difficile tornare a scherzare e abbracciarci e pizzicarci come una volta?
Evidentemente si.
Lanciavo costantemente sguardi di indagine al mio riccio per controllare che stesse bene in quella situazione.. era pur sempre casa del nemico.
Ma lui ricambiava con leggere carezze sulla gamba.
-Vera dai è l'ultima sua notte qui... me lo presti?- supplicò Michi pubblicamente.
-Michi!!- la rimproverò Harry -Cosa dirò a Louis? Che l'hai tradito prima di sposarlo?- le ricordò ridendo.
-Louis o te?.. mmm... senza offesa riccio ma aspetterò il tuo amico!- decise facendo scoppiare la risata dell'intero tavolo.
Mi sarebbero mancate le loro conversazioni maliziose.
Avevo paura che per ogni attimo di sereno ci sarebbe stata un’ora di burrasca.
E invece no.
Tutto filò assolutamente bene, quasi surreale.
Decisamente surreale.
Verso l'1:30, Harry si avvicinò al mio orecchio e sussurrò –Babe.. andiamo?-
Il suo sguardo voleva dire tutto, il suo tono voleva dire tutto.
Annuii e presi la parola.
-Ragazzi scusate, si è fatto tardi.. Harry domani alle 11 ha il volo.. e dobbiamo ancora fare..-
-DEL SESSO ESTREMO?- mi bloccò Michi facendo diventare il ragazzo di mille colori che corse da lei buttandola a terra e facendole il solletico per punirla.
Ma quanti anni aveva quello lì, 2?
Sotto lo sguardo indifferente di Giovanni ripresi la mia frase.
-...intendevo dire che dobbiamo ancora fare la valigia.. non vorrei domattina nella fretta dimenticasse qualcosa!- 
Non volevo dimenticasse me.
I saluti e gli abbracci non finivano più; tutti aspettavano da lui un gadget dallo store M&M’s, si scambiarono i numeri e qualcuno come Michi e Alberto non mancarono di sottolineargli che più che una cartolina speravano di rivederlo concretamente presto.
Harry fece spallucce guardando me, come se dipendesse da me.
E forse era così.
Arrivò al fatidico faccia a faccia con Giovanni.
Nessuna frase fatta e falsa stavolta, anzi, ho proprio creduto di vivere un raro momento di verità.
-Le starò accanto- disse il biondo.
Sapeva quanto sarei stata schifosamente male con la sua partenza.
L'espressione di Harry diventò indecifrabile.. impegnato com’era nel captare un secondo fine in quelle tre parole.
Ci pensò un po' su, ma forse non trovandolo, si limitò a replicare
-Non voglio che tu le stia accanto. Devi solo prenderti cura di lei-
Il biondo lo fissò serio -Lo farò- e gli porse la mano.
Harry la strinse e mi rivolse uno sguardo, per controllare che io avessi assistito e avessi sentito le sue .. le loro parole.
-Lo farà- ripetei per convincerlo.
Non sapevo chi dei due si stesse sforzando di più.
Harold che mi lasciava col suo acerrimo nemico, o Giovanni che constatava il legame che si era creato.
 
Il viaggio di ritorno verso casa fu strano.
L'atmosfera in sè era strana.. come se nessuno stesse pensando che quella era davvero l'ultima notte.
Tra 24ore km interi ci avrebbero divisi.
Anche 60 minuti di fuso orario sembravano eree infinite.
Domani ci avremmo pensato.
Domani.
Parcheggiò la macchina sotto casa, e senza dividere i nostri corpi, salimmo per le scale.
Arrivati davanti alla porta, all'idea dei miei genitori ci ricomponemo.. non era carino mostrarci in quello stato, anche se ormai era chiaro a tutti.
Harry scrollò i ricci, io sistemai bene la maglietta.
-Siamo a casa!!-urlai.
Silenzio.
Dalla cucina sbucò lui con un sorriso a 32denti e un bigliettino in mano.
-Sono a cena con amici. I tuoi genitori devono proprio volermi bene per lasciarmi solo con te la mia ultima notte..- affermò malizioso avvolgendomi con le sue braccia.
-Sei davvero fortunato...- gli risposi facendoaderire la sua fronte alla mia.
Ringraziai il cielo di poter avere ancora il suo corpo.
Ci lasciammo andare alla nostra notte, ormai senza più dubbi ne punti interrogativi, senza fantasmi e incognite, senza indumenti che potessero separarci pi di quanto da domani saremmo stati.
Si sedette sul suo letto ed io a cavalcioni su di lui.
Le sue labbra, leggermente più colorite del solito, percorsero la mia mascella per arrivare al collo, torturandolo succhiando lembi di pelle.
-Non voglio dover mettere una sciarpa ad agosto...- lo rimproverai ridacchiando e tirandogli leggermante i ricci.
Lo sentii sorridere –Non darmi limiti stanotte...- e voracemente liberò la parte superiore di me.
Le mie mani cercarono il contatto con la sua pelle, la maglietta era di troppo.
Scie bollenti al passaggio delle sue dita su di me.
Mi impegnai al massimo per memorizzare ogni centimetro del suo corpo, sentirne il calore,
immagazzinare il suo profumo,
tastare la consistenza dei suoi muscoli,
incollare al mio la purezza del suo sguardo,
bearmi della morbidezza dei suoi capelli..
per colmare il vuoto che avrebbe lasciato qui.
Cominciai a strusciarmi con la sua evidente erezione intrappolata nei jeans.
Sospirò armeggiando con gli shorts che con estrema facilità raggiunsero il pavimento.
–Good choise-  sorrise al ricordo di qualche notte prima.
Tentò di riprendere il comando volendo ribaltare la situazione,e al mio impormi su di lui quasi si ribellò.
-Harry... non darmi limiti stanotte- ripetei le sue parole liberandolo dai pantaloni.
Prima di gettarli in terra, presi dal suo portafoglio il rettangolino argentato, guardandolo negli occhi lo strappai, e srotolai la protezione su di lui.
-Oooh- roco –You’re so beautiful..-
Senza abbandonare la mia posizione su di lui, lo feci entrare in me lentamente, per poi prendere il nostro ritmo.
Solo noi e i nostri respiri, i gemiti che non riuscivamo più a controllare nonostante provassimo a soffocarli con lunghi baci.
Giungemmo insieme all'apice, sentendogli per la prima volta ansimare il mio nome in quell’istante preciso. 
Ci sono attimi che pur nella loro velocità possono rimanerti nella mente in eterno, e quello sarebbe stato sicuramente uno di quelli.
Ne ebbi la certezza subito.
 
Sentimmo il rumore della macchina dei miei entrare in garage.
Avevamo giusto il tempo di non farci vedere nudi. Tutto qui.
Non ancora totalmente ripresa, balzai giù dal letto lanciando in faccia ad Harry i suoi boxer, e rimettendomi almeno gli slip e una canotta.
Nell’eventualità che i miei ci beccassero, era meglio dormire vicini ma vestiti piuttosto che sudati, nudi e avvinghiati.

 

*red red red*
C’hanno preso gusto i nostri Varry eh?
Come dargli torto? :D

Grazie a maliksmine per avermi fatto notare che ‘English Heart’
è tra le storie più popolari di EFP!

MA CHE BELLE SIETE? GRAZIE, DI CUORE! 
Il prossimo sarà l’ultimo capitolo,
lettrici avvisate mezze salvate!
ma non vi libererete di me
dato che vi linkerò la nuova ff =)
(( che palle Skina scrive ancora.. noiosa!!!))

Per le nostalgiche di 'Rischio tutto...per noi'' 
passate da Hey papà.. auguri!
troverete un piccolo frammento di Lea&Harry e... 

@imsoeffective
Stalkeratemi quanto vi pare, mi fa piacere =)
Non fate caso alla mia faccia -,-
 

 Valeva la pena leggere il mio angolo eh?
#sbavosullatastieranonostantelafotolabbiasceltaio

  
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