Il Silenzio di un Cuore Morto.
La stava per perdere e non avrebbe potuto fare niente per impedirlo.
«L’amore è la più grande debolezza di un vampiro»,gli aveva detto suo fratello Niklaus. E forse aveva ragione, eppure Katerina gli ricordava tanto lei. Sarebbe stato difficile guardarla morire senza poter fare niente.
Per far tacere la sua mente e le ragioni per cui avrebbe dovuto salvarla, aveva deciso di non pensarci più, così distrattamente aveva preso un libro dalla grande libreria e aveva iniziato a leggerlo, senza davvero esserne interessato.
Quando aveva sentito suo fratello arrivare infuriato, non si sarebbe mai immaginato una simile notizia.
«Katerina se n’è andata. E’ scappata.»
Il suo dolore è così percepibile nella sua affermazione: «No.»
Com’è potuta fuggire? Perché non si è fidata di lui? Avrebbe potuto salvarla e permetterle di vivere una bellissima vita umana.
«La troverò, hai la mia parola.» Già, Klaus aveva la sua parola. Ma cosa avrebbe fatto dopo che l’avrebbe trovata? Gliel’avrebbe riportata? L’avrebbe uccisa o cosa?
Trevor lo credeva così stupido da non sapere che lei era a pochi passi da lui? Avrebbe potuto fare qualche passo e se la sarebbe ritrovata davanti, ferita e indifesa. Ma aveva preferito fare finta di niente, permettendole di scappare.
Quando quella sera era ritornato al castello, senza di lei, niente aveva potuto consolarlo.
Non lo faceva più da molti secoli ormai, ma quando quella serva gli aveva chiesto se si sentiva bene, non aveva esitato due volte a fiondarsi sul suo collo privandola della vita.
Almeno per poco, il silenzio di quel cuore morto, avrebbe sopraffatto il rumore del suo che piangeva.