In
un immenso maniero, in una stanza illuminata fiocamente dal chiarore del fuoco
nel caminetto, siede una donna, e pensa.
Le
lunghe ciocche di capelli biondi che le incorniciano il viso e scendono morbide
sul petto, ingentilendole l’abito verde cupo, sono umide...sta piangendo
silenziosamente.
Gli
occhi velati di lacrime fissano le fiamme che crepitano e danzano, ma lei non
vede nulla di tutto questo...lei vede l’immagine di una grande stanza piena di
sole, un letto d’ebano e una giovane donna stesa su esso che ride e abbraccia
un bimbo di pochi mesi...un bimbo bellissimo, biondo, dagli occhi color argento
che ridono e risplendono.
“
Draco...” la donna sente la propria voce roca pronunciare quel nome
impercettibilmente nella stanza buia.
L’immagine
nella sua mente cambia...ancora Draco..il suo Draco, ma adesso è cambiato, è
cresciuto di qualche anno, sorride, la chiama mamma...ma non ha la naturalezza
di un bambino di quell’età. C’è qualcosa in lui che dà un senso di
inquietudine...possibile che intuisca già? In fondo alle sue iridi plumbee si
percepisce qualcosa, un’ombra cupa, un guizzo fugace di paura...
Le
lacrime sulle guance di Narcissa Malfoy ora scorrono copiose.
L’immagine cambia di nuovo. Draco è grande
adesso, è quasi un uomo...sua madre lo rivede, appena sedicenne, venire a
conoscenza del suo destino: servire il Male...e divenire l’arma più potente
nelle mani dell’Oscuro Signore. Rivede i suoi occhi grigi spalancarsi per un
solo istante dall’orrore, e poi tornare freddi e impenetrabili.
Non devi, Draco, non devi
farlo...nessuno può decidere per te, ribellati...ricorda il suo tacito e disperato appello rivolto al figlio
ogni giorno da quel momento in avanti...ora Draco ha quasi diciotto anni, sta
per completare gli studi, e una volta chiuse le porte di Hogwarts dietro le sue
spalle dovrà compiere la sua scelta...ma si può chiamare scelta?
Narcissa
piange. Piange perchè non sa cosa deciderà suo figlio, piange per il destino
crudele che ha segnato fin dalla nascita quel bimbo biondo e roseo, il suo bambino
che ha visto anno dopo anno allontanarsi da lei con quell’ombra cupa negli
occhi...piange perchè ha paura di perderlo definitivamente. Piange, ed è
inconsolabile.
Un
rumore la scuote dal suo abisso di disperazione. Una luce abbagliante invade la
stanza, qualcuno ha spalancato la porta. Una figura alta e slanciata si staglia
sulla soglia. Narcissa si ripara gli occhi con la mano...non capisce chi sia,
forse suo marito? L’uomo fa un passo avanti, e una voce dolce sussurra una
parola, quella parola che da quasi due anni non le veniva rivolta: “ Mamma...”.
Narcissa
si alza, corre verso di lui e lo abbraccia. Poi, tremante, lo lascia e lo
guarda negli occhi: l’ombra cupa è sparita, e un sorriso illumina quel volto
così bello. Narcissa sente il cuore gonfiarsi di commozione.
“
Draco...” mormora. “ Draco...”.
Ha
fatto la sua scelta. E’ libero. E’ come doveva essere. Narcissa ora lo sa.
Dovrà affrontare tante situazioni, dovranno stare separati a lungo...ma lei sa
con certezza che il suo bambino è tornato, e non lo perderà più.