Esprimi un desiderio.


1 minuto.

Sorrise.
Di li a poco avrebbe compiuto sei anni.
Ormai era grande.

30 secondi.
Sua madre e suo padre sarebbero stati fieri di lui.
"Sei un ometto, adesso" gli avrebbe detto la mamma, abbracciandolo.
"Sei grande, figliolo" il commento del padre, mentre gli scompigliava i capelli.
"Tanti Auguri, Naruto-kun!" gli auguri dei suoi compagni d'accademia.

20 secondi.

Ma che stava dicendo?
Lui, i genitori non li aveva.
Gli altri bambini lo chiamavano mostro.

10 secondi.

Perché? Perché?
La superfice della finestra restituì l'immagine di un bambino dai grandi occhi blu.
Colmi di tristezza.

5 secondi.

Non. doveva. piangere.
Era una cosa da deboli.

4 secondi.

Le fioche fiamme delle candeline giuzzarono, sei in tutto.
La torta al cioccolato, regalo del maestro Iruka, era intatta.
Soltanto per lui.

3 secondi.

"Tanti auguri a me, tanto auguri a me...."
canticchiò,
la voce incrinata,
mentre un sorriso tentava di increspargli le labbra.

2 secondi.

Le lacrime scorrevano copiose, sospinte dal dolore della solitudine.
Una folata di vento spalancò le finestra, mentre, maligna, sopprimeva le fiammelle.

1 secondo.

Ascolta, Naruto.
Poiché il vento è venuto a portarti gli auguri.
Non senti quel sussurro?
"Tanti auguri, figlio mio".
"Papà" sussurri, stupito.
Sì, sono io.
"Veglieremo sempre su di te".
"Mamma".
Credi in te stesso.
Non sei solo.