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Autore: Anakina    10/10/2007    2 recensioni
Ciaooooo! Sono tornata di nuovo a stressarvi la vita, hahahaha!! Stavolta vi propongo la mia personale parodia di episodio 1... nella speranza che non vi addormentiate nel leggerla vi saluto, e se magari ci scappa qualche recensione non sarebbe male!! Baci baci!
Genere: Parodia, Demenziale, Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anakin, Skywalker/Darth, Vader, Darth, Maul, Obi-Wan, Kenobi, Padmè, Amidala
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 9

Capitolo 9. Torna a casa Lassie (che titolo schifoso)

 

Obi-Wan piangeva disperato.

-Sigh… maestro, perché mi fai questo! I miei lunghissimi capelli sono tutto ciò che possiedo, non puoi portarmeli via!

-Oh, suvvia, smettila di lagnarti- fece Qui-Gon, che si era improvvisato coiffeur e in quel momento stava rapando la testa di Obi-Wan con un rasoio elettrico nel suo alloggio privato al Tempio Jedi – E’ un taglio che va molto di moda tra voi giovani Padawan, e poi mi sono stancato di sturare lo scarico della doccia ogni volta che ti fai il bagno, per colpa di questi tuoi capellacci che vi si infilano dentro a quintalate!

-Ma maestro, anche tu hai i capelli lunghi, e allora perché io devo tagliarmeli e tu no?? Ma allora è vero che porti una parrucca!

Qui-Gon arrossì.

-Sciocchezze, Obi-Wan. A te non è permesso criticare quello che faccio o non faccio io, quindi stai zitto… et voilà, guarda che bello! Adesso hai un bel codino corto dietro e finalmente la tua treccia da Padawan è visibile!

Obi-Wan, sgomento e in lacrime, osservò allo specchio l’immagine del suo viso coi capelli a spazzola dove qua e là poteva scorgere delle chiazze completamente rasate a zero. Unico ricordo del suo glorioso passato da hippy, la sottile treccina Padawan appunto, che era lunga quasi fino ai piedi.

Questo rinnovò il suo pianto, trasformandolo in singhiozzi isterici.

-Maestro, hai traumatizzato per sempre la mia infanzia! Come hai potuto!

-Mi rendo conto che il tuo sviluppo mentale non va oltre i 6 anni, Obi-Wan, ma ti ricordo che ormai ne hai ben 25- gli rispose il vecchiaccio guardandolo storto. Poi diede un’ansiosa occhiata fuori dalla finestra del suo bagno cieco, dove si stagliava imperiosa la torre del Consiglio dei Jedi, e sospirò.

-In questo momento staranno esaminando Anakin… chissà se lo accetteranno? Magari potessimo levarcelo dai piedi, non credi...?

-Potevi lasciarlo in quel buco di pianeta da dove lo hai raccolto, vecchio rimbambito.- rispose Obi-Wan, che a quanto pare quando si incazza diventa un po’meno stupido del solito. Detto questo si chiuse per ore in un ostinato mutismo, ornando la sua preziosa treccina con dei fiori finti.

 

Intanto, come supponeva Qui-Gon, il marmocchio era al centro della sala del Consiglio Jedi e stava affrontando una serie di durissimi test.

-B10.

-Colpito e affondato!- Mace Windu inviperito si alzò dalla sua poltrona come punto da un porcospino –Santissimi Dolce & Gabbana, nessuno mi aveva mai battuto a battaglia navale per 20 volte di fila!

-Per non parlare delle sorprendenti abilità nel Twister e la rapidità con cui ci ha letteralmente messi tutti in mutande a strip poker.- aggiunse un altro Jedi di cui ora mi sfugge il nome.

-?itnes it emoC- chiese Yoda al bambino.

-Eeehh?! Come accidenti parla questo imbecille!

L’Autrice telepaticamente suggerì ad Anakin di rileggere la battuta di Yoda al contrario.

-Come mi sento…? Come un coglione che sta sprecando del tempo qui con degli scemi come voi anziché manomettere le slot machine del casinò qui all’angolo e intascarmi tutti i soldi.

-…et ni otrevva eniggadratsab atloM

-Non è che sono bastardo io, è che tutte le persone che mi rivolgono la parola mi stanno sul cavolo e mi verrebbe voglia di impalarle! Mica è colpa mia, oh!

-Attento a come parli, giovine Skywalker- lo redarguì severo Mace –Un vero Cavaliere Jedi impala e/o massacra le persone solo se strettamente necessario, non perché ha la luna storta come se fosse Madonna che non ha fatto il tutto esaurito in un suo concerto, il che è semplicemente assurdo...

Ma Anakin non lo stava più a sentire. Lentamente si volse di nuovo verso il Jedi di colore con uno strano luccichio negli occhi, mentre l’orchestra suonava un sottofondo d’archi che accentuava l’inquietudine che incuteva il malefico bambino.

-…Mi stai dicendo che voi Jedi potete fare cose di questo tipo? E come?

-Beh, abbiamo le nostre fide spade laser sempre a disposizione, o sennò usi le pistole, o quello che ti pare… Però il compito principale di un Jedi è quello di proteggere la Galassia grazie al buon uso della Forza, non della violenza, altrimenti passi al Lato Oscuro!

-Ma quindi voi andate in giro perennemente armati?

-Sì… ma come ti ho detto veniamo alle mani solo in caso di estrema…

-…Perciò potete fare a fette chi vi pare in qualsiasi momento?- Anakin non stava più nella pelle dall’eccitazione.

-In teoria sì, ma…

-Forte… mi sa tanto che ho trovato la mia vocazione…

-Ok ragazzino, lasciaci in pace adesso- tagliò corto Mace Windu, enormemente indispettito –Dobbiamo decidere della tua sorte, sarà una cosa molto lunga a cui tu non puoi assistere, perciò torna stasera verso le sette con Qui-Gon e Obi-Wan. Ora puoi dedicarti a imparare le coreografie di High School Musical, o a qualunque altra cosa facciano i bambini della tua età. Ciao ciao.

Anakin se ne uscì sognante dalla sala.

-Allora, lo addestriamo?- chiese Plo Koon.

-No. rispose acido Windu -NESSUNO può battermi nei giochi da tavolo senza pagarla cara! Adesso se volete scusarmi, vado a calmare i miei nervi meditando al negozio di Armani su quale maglione di cachemere con scollo a “V” mi stia meglio addosso.

 

Più tardi al senato, Amidala stava prendendo a calci da un’ora e mezza un distributore di merendine.

Inutile dire che si era cambiata; era vestita a lutto per la perdita della sua credibilità dopo la “vomitosa” tragedia nel parlamento.

Poco prima i soccorsi erano giunti nella zona del disastro, isolandola dagli sguardi indiscreti dei giornalisti e dei curiosi che avevano addirittura temuto un colpo di stato da parte dei temibili Post-it pensanti. Ora i medici stavano curando d’emergenza i superstiti della strage, mentre i pompieri bruciavano qualche cadavere e bonificavano tutta l’area liberandola dalle incrostazioni di vomito.

Beh, tornando alla regina, stava prendendo a calci il distributore perché  la merendina selezionata si era incastrata e non scendeva giù.

-Maledizione, scendi brutta bastarda!- gridava frustrata in continuazione tirando pugni sul vetro.

Comprendendo che era tutto inutile, si afflosciò disperata per terra come un materassino sgonfio.

In quella passò di lì il Visconte Jar Jar con in mano una tazza di espresso bollente. Vedendo Amidala in quello stato catatonico, pensò bene di ridestarla rovesciandole addosso una discreta quantità del suo caffè.

-AAAAAAAAAAAHHHHH! MA SEI CRETINO?! MI HAI USTIONATO LA FACCIA, BRUTTO SCEMO!- urlò la regina coprendosi il viso con le mani e rotolando sul pavimento.

-Giornata pesante oggi in parlamento, vero?- fece il Gungan ignorando gli strilli di Amidala e versandosi dell’altro caffè da un bricco lì vicino -Ho sentito che ha scatenato una vera e propria apocalisse. Ora cos’ha intenzione di fare?

-Non lo so,- rispose affranta lei, tamponandosi il volto con l’asciugamano inserito nella sua acconciatura -Tanto qui mi sembra chiaro che non mi ci faranno più metter piede… forse dovrei arrendermi alle imposizioni della Federazione dei Dementi.

-Non può farlo, era scritto in una delle clausole del contratto che abbiamo firmato per essere ingaggiati in questa fic… se lo facesse la trama avrebbe ancora meno senso di quanto non ne abbia già e ci troveremmo tutti per strada.

-Hai ragione… allora bisognerà che mi faccia giustizia da sola. Ma come? …Accidenti, non capisco perché queste sfighe capitino tutte a me…- la regina si alzò da terra e si trascinò verso una delle finestre della sala relax, da dove in quel momento si poteva vedere un tizio che si azzuffava con un ausiliario del traffico che gli aveva fatto la multa, e una decina di passanti che li incitavano alla rissa.

-Io invece non capisco come mai, nonostante il mio rango e la mia intelligenza superiore, la mia persona venga degradata a ruolo di cast di contorno, per non dire comparsa.- disse Jar Jar mestamente, seguendola.

-Beh, è normale, tu sei Jar Jar Binks, il personaggio considerato più irritante di tutta la saga di Star Wars… ma ad ogni modo chissene frega, si stava parlando dei miei problemi, che senza dubbio sono più importanti di te e della tua stupida esistenza... Allora, da dove posso cominciare…

-Il mio popolo Gungan, che vive negli abissi di Naboo, sarebbe ben felice di ostacolare la Federazione dei Dementi con la forza.

-Uff, che palle Jar Jar, vuoi stare zitto? Devo pensare a dove trovare un esercito di abitanti di Naboo abbastanza numeroso da sconfiggere le armate dei Dementi.- detto questo corrugò la fronte e si mise a sbatterla sul vetro, crepandolo pericolosamente in più punti.

-Io sono una persona abbastanza influente, se tornassimo a Naboo di nascosto potrei fare qualche telefonata e in questo modo risolveremmo anche i conflitti che da sempre attanagliano il benestare delle nostre due razze.

A quel punto la regina sembrò alquanto innervosita:

-Oh, ma per la miseria, sei fastidioso sul serio! Ti ho detto che sto pensando a come salvare il nostro pianeta, magari tra le altre cose riappacificando anche la mia specie con la tua, e tu continui a blaterarmi sulle orecchie queste cavolate? Ma insomma, un po’ di…

L’ultima testata che diede alla finestra, che spaccò del tutto la vetrata e le schegge finirono come proiettili addosso a Paris Hilton che passava lì sotto per caso, fu quella illuminante. Amidala restò con uno sguardo ebete perso nel vuoto per qualche istante, poi esclamò:

-Eureka! Ci sono! Jar Jar, visto che sei una persona influente, se tornassimo a Naboo di nascosto potresti fare qualche telefonata in modo da convincere il tuo popolo a radunare un esercito per battere la Federazione dei Dementi? Così risolveremmo anche i conflitti che da sempre attanagliano il benestare delle nostre due razze!

-E’ quello che le sto ripetendo da mezz’ora…- disse l’altro, sconcertato.

-Perfetto, allora è deciso, si torna a casa! Certo che quando mi ci metto sono proprio un genio, voglio vedere chi sarebbe riuscito a trovare questa soluzione così rapidamente!- e con questo si allontanò da un sempre più sconvolto Jar Jar decisamente più allegra, saltellando con la corda inserita nella sua acconciatura.

 

INTERVALLO

Qui-Gon *nota un bel buffet di patatine, dolcetti, panini all’olio e bibite gassate posti su un tavolo di plastica traballante della saletta ristoro de “Il lato oscuro della saga”*: -Accidenti, non sapevo che fosse la festa di compleanno di qualcuno oggi! Non mi va di spendere soldi per un regalo, vi avviso!

Autrice *fa posto sul tavolo a un vassoio di pizzette*: -Non è il compleanno di nessuno, ma visto che quest’anno è il 30° anniversario dell’uscita di Star Wars ho semplicemente pensato di fare un piccolo rinfresco.

Padmé: -Evviva, un festino tutto per noi!

Obi-Wan: Padmé, non compari mai in questo capitolo. Onde ragion per cui non dici nemmeno una battuta. Non ti tira un po’ il culo?

Padmé *arrossisce*: Ehm… in effetti no, l’Autrice mi ha confidato che nel prossimo sarò protagonista del colpo di scena della trama.

Qui-Gon *la indica con espressione da profeta impazzito con tanto di pezzo di panino all’olio masticato che cade per terra*: Ma tu sei già comparsa in questo capitolo! Obi-Wan, ho già letto quella parte del copione, in realtà lei è –

Padmé *con scatto felino e abile mossa tappa la bocca di Qui-Gon col resto del panino*: …Sono Jar Jar! Sì, è proprio così, ti rivelo in anteprima che io in realtà sono Jar Jar Binks!

Anakin *mentre corregge il punch col veleno per topi*: Beh a livello di bruttezza ci siamo…

Obi-Wan: Aspetta, se tu sei il vero Jar Jar, l’altro Jar Jar chi è?

Jar Jar: Mi dissocio da tutte queste amenità. *si allontana bevendo un calice di chardonnay di sua produzione, il rinomato Schifesse*

Padmé: Beh, lui è Obi-Wan.

Obi-Wan: Ma se tu sei lui e lui è me, allora me chi è?

Padmé: Me è lui, l’hai appena detto!

Obi-Wan: No, io ho detto che lui è me, non che me è lui!

Padmé: Sì, ma per la proprietà commutativa dell’addizione, se si inverte l’ordine degli addendi il risultato non cambia! E’ palese!

Obi-Wan: Ah, beh potevi dirmelo subito che sono Palese.

*Si affacciano timorosi i tre personaggi principali di Harry Potter*

Harry: Possiamo unirci alle danze?

Ron: Harry, guarda che questa è una fanfiction, non una sala da ballo!

Hermione: Ron, è solo un modo di dire…

Harry: Volete stare zitti? Sto cercando di farci invitare alla festa e con voi che starnazzate perdo la concentrazione! *Si rivolge nuovamente al cast di Star Wars con tanto di sorriso da rivenditore di auto usate*…Allora, possiamo?

Qui-Gon *gesto plateale*: Giammai! *biascica per via del panino ancora in bocca*

Padmé: E perché dovreste? Non c’entrate una fava con noi nemmeno come genere letterario e/o cinematografico, non ne vedo il motivo.

Harry: Beh, le solonne sonore dei nostri film sono state composte dallo stesso autore e i nostri effetti speciali sono realizzati dalla Industrial Light &Magic, di proprietà di George Lucas, e poi è risaputo che la saga di Harry Potter è considerata l’erede di quella di Star Wars, sai, il bene, il male, il lato oscuro… quella roba lì. Inoltre anche per noi quest’anno è importante, visto che abbiamo concluso le nostre avventure.

Ron: Già, e poi che cacchio, Harry è diventato maggiorenne, avrà diritto anche lui a divertirsi, no?

Obi-Wan: Ma deve farlo proprio con la nostra?

Hermione: Purtroppo importanti e cupe missioni ci attendono, non abbiamo tempo di svagarci e siamo così presi che per mangiare un po’ siamo costretti ad imbucarci alle feste, mi sarò rovinata il

fegato a vita a forza di mangiare Happy Meal alle feste nei McDonald’s.

Autrice: Sarà meglio allora che vada a prendere altre pizze…

Qui-Gon: Come sei magnanima.

Autrice: Certo, mica l’ho pagata io questa roba, ho detratto i soldi dai vostri stipendi.

Qui-Gon: …

Anakin *trascina di peso Harry, Ron e Hermione verso il tavolo col buffet*: Oh, mi dispiace molto per voi, siamo lieti di avervi qui, avete l’aria di qualcuno che ha sofferto… ma prego, cominciate pure a dissetarvi con questo punch, vi assicuro che vi piacerà… da morire

 

SECONDO TEMPO

Il manto nero della notte aveva già oscurato una metà del pianeta Coruscant. La torre del Tempio Jedi, avvolta anch’ella nelle tenebre, svettava superba e cupa tra gli edifici circostanti. Appariva così come un colossale monolito senza tempo, antico retaggio di civiltà arcaiche e misteriose.

Siccome però questa fic è una parodia comico-demenziale e non un thriller del mistero, diciamo solo che erano le sette di sera, era buio, e i nostri, Anakin, Qui-Gon e Obi-Wan per la precisione, erano nuovamente al cospetto del Consiglio Jedi per sapere il responso di quest’ultimo riguardo l’addestramento di Anakin, come precedentemente narrato.

-Allora, diventerà un Jedi?- chiese ansioso Qui-Gon.

-.On- rispose secco il maestro Yoda col tono di chi non ammette repliche, ma solo prime visioni.

-Perchééééé?- ribatté allora il vecchiaccio col fare di un bambino lagnoso, risultando abbastanza inquietante da vedere e da sentire.

Mace Windu prese la parola stizzito, con l’etichetta di cartone che gli pendeva ancora dal maglioncino appena comprato:

-Perché è troppo vecchio e poi è un bambino stronzo, pestifero e violento, e noi non vogliamo addestrarlo col terrore che un giorno sfrutti i suoi poteri per diventare un tiranno malefico della galassia, magari anche dentro un ridicolo scafandro nero che lo mantenga in vita a causa dei danni subiti in seguito a mutilazioni e ustioni procuratesi in un duello su un pianeta vulcanico! …Obi-Wan, meno male che ti sei tagliato i capelli, finalmente si può vedere completamente il tuo sguardo da triglia… e che bella la composizione di rododendri e corbezzoli con cui hai ornato la tua treccia Padawan.

-Grazie maestro…- mugugnò tra i denti il povero Obi che, per l’incolumità del maestro Windu e anche di tutto il Consiglio, era impegnato ad imballare Anakin nella plastica con le bollicine per poi schiaffarlo dentro il gabbiotto metallico di Hannibal Lecter.

-Ma lui è il Prescelto, dovete capirlo questo!- insistette nuovamente Qui-Gon -O volete fare come i soliti produttori che scartano un giovane esordiente e poi quando diventa famoso si mangiano le mani?

-Qui-Gon, non rompere, abbiamo preso la nostra decisione- sentenziò tagliente Windu -Se volevi essere ascoltato seriamente potevi fare meno il coglionazzo tutti questi anni, e ti avremmo accolto come membro del Consiglio. Ma visto che ti ostini a usare metodi poco ortodossi ti stai zitto, hai capito?!

-Sì maestro…- rispose il vecchiaccio chinando la testa in segno di scusa, anche se in realtà era incazzato nero.

-Parlando d’altro- cambiò argomento un altro Jedi-comparsa membro del Consiglio, Ki Adi Mundi (ah ecco come si chiamava quello di due scene fa!) -La reginetta Amidala ha deciso di tornare a Naboo e farsi giustizia da sola, ha la navetta che parte tra dieci minuti. Bisogna che la seguiate, chissà che sforzandovi anche voi non riusciate a creare tutti insieme un unico cervello funzionante per questa impresa stupida quanto suicida.

-Come sarebbe, dobbiamo partire di nuovo e ci date solo dieci minuti di preavviso?!- esclamò Qui-Gon sbiancato dalla sorpresa, la voce più acuta di almeno cinque ottave.

-Certo, sennò che momento drammatico era? Ah, comunque il bambino portatelo con voi, tanto noi non ci facciamo niente. Ed ora andate, e addio.

Mestamente Obi-Wan si mise alla guida di un carrello da fattorino del supermercato, caricando su uno stravolto Qui-Gon che ormai non dava più cenni di vita e il gabbiotto con Anakin dentro, che per tutto il tempo non aveva fatto altro che ringhiare e cercare di divincolarsi. Infine uscirono dalla sala del Consiglio.

 

Ma adesso diamo una breve occhiata anche ai cattivi, dopotutto ci stanno pure loro e hanno il sacrosanto diritto di vivere le scemenze che mi vengono in mente.

Allora, se non vado errata avevamo lasciato i due orripilanti membri della Federazione dei Dementi, il Viceré Nute Gunray e il tenente Rune Haako (tenente di che poi, delle caramelle gommose?), quando ancora stavano nella loro astronave. Bene, ora invece si erano stanziati nel palazzo di Amidala, e trascorrevano il tempo giocando a battaglie di cuscini, esaurendo la scorta reale di barattoli di Nutella, girando per tutte le stanze seduti sulle sedia con le rotelle dell’aula di informatica, insomma cose così. Mentre invece il povero Sio Bibble, che vi ricordo essere il sindaco di Theed, la capitale di Naboo, era stato imprigionato giù nelle segrete e costretto a vedere ciascuna delle diecimila versioni uscite in dvd della trilogia del Signore degli Anelli, contenuti speciali compresi. Ma lui teneva duro col pensiero che potevano anche tenerlo in catene, ma non avrebbero potuto mai impedire che, un giorno, ogni città di Naboo avrebbe avuto una strada a suo nome e di venir preso per un patriota che per la libertà aveva subito anche torture immonde come quella, piuttosto che un vecchio ipocrita assetato di fama immeritata.

Torniamo però ora ai nostri amici della Federazione dei Dementi che, come in tutte le scene del film in cui appaiono, erano in oloconferenza con il Signore Oscuro, Voldemort. No aspetta, ho fatto un po’ di confusione, volevo dire Darth Sidious. Beh, tanto sono tutti e due vestiti di nero, uno vale l’altro.

-La regina ha appena deciso di tornare a casa.- li informò Darth.

-Oddio… quindi significa che è finita la pacchia? Mi stavo divertendo tanto a provare i suoi vestiti, mi stanno così bene…- fece Rune Haako mestamente.

-Viceré, faccia in modo che questo carciofo ammuffito non inquini la mia malvagità con le sue boiate da quattro soldi.- ribatté nuovamente il Sith lord con tono sprezzante, mandando Rune Haako a piangere in un angolino –Non c’è nulla da temere, vinceremo di sicuro contro di lei, e comunque per stare più tranquilli ho mandato da voi il mio fido allievo Darth Maul a darvi una mano, dovrebbe esser lì a momenti.

Infatti, pochi istanti dopo, Nute Gunray sentì il suono di un clacson provenire del vialetto principale. Si affacciò alla finestra e vide effettivamente Darth Maul a bordo di una decappottabile rosa guidata da Barbie, che agitava le con foga le braccia come per attirare l’attenzione e farsi aiutare a trasportare su le sue valigie di Hello Kitty.

E’ naturalmente ovvio, ma a scanso di equivoci le valigie di Hello Kitty erano di Darth Maul, non di Barbie.

 

Intanto a Coruscant, i nostri Jedi preferiti più il marmocchio odioso erano tornati al porto spaziale dove tutto il resto dei personaggi era già pronto a partire in gran segreto, anche se devo ammettere che è davvero difficile che una con la faccia tutta truccata di bianco e rosso con dei vestiti e delle acconciature improponibili passi così inosservata.

Comunque, una volta liberato Anakin che si mise subito a scorrazzare per le piste di decollo distruggendo più velivoli possibile per sfogare la rabbia, i Jedi conferirono con Amidala a proposito della decisione presa dal Consiglio di assisterla anche in quest’altra sua trovata idiota, cosa che lei commentò con un “Che palle, ancora voi”.

Quando anche lei si apprestò a salire a bordo, Qui-Gon e Obi-Wan rimasero soli per qualche momento, il tempo che ci vuole per inserire un dialogo breve ma emotivamente coinvolgente.

-Perfetto, adesso non riusciremo mai a disfarci di quel marmocchio, sei contento?- sbottò all’improvviso il Padawan facendo trasalire Qui-Gon che si stava appena riprendendo dal bidone che gli avevano tirato quelli del Consiglio. E ci credo poverino, sai che male!

-Potremmo trovare un’altra soluzione.- rispose.

-E quale, lo abbandoniamo in autostrada? Lo sai che ci scoprirebbero subito! Il Consiglio ha ragione, sei un vecchio demente, ecco perché non ti hanno ammesso nel loro club e perché non prendono sul serio le baggianate che spari!

-Non è vero!

-Sì invece!- insistette con foga Obi-Wan, che a dirla tutta si era anche un po’ montato, dato che in questo capitolo ha avuto più spazio che in quelli precedenti –E’ tutta colpa tua Maestro, tua e dei tuoi metodi poco ortodossi!

-Adesso basta!- tuonò Qui-Gon, ormai fuori di sé –Non c’entrano nulla i motivi religiosi qui! Non capisci proprio niente, sei un cretino, brutto e puzzone!

Detto questo si avviò solenne verso la rampa d’imbarco della nave, lasciando Obi stravolto dalle crudeli parole del suo maestro che mai, mai aveva osato anche solo immaginare di ascoltare.

Come se non bastasse, comparve Anakin da dietro le sue spalle.

-Ehi deficiente, hai un capello sulla giacca, aspetta che te lo tolgo…

Prima che Obi-Wan potesse rendersene conto, nel giro di mezzo secondo scarso Anakin aveva sganciato la sua spada laser dalla cintura, l’aveva accesa, e in un solo colpo la lunga treccia del Padawan, ultima superstite della fluente chioma da hippy, si accasciò a terra senza vita.

-Elizabeth, no!- gridò il giovane scemo. Obi-Wan le aveva anche dato un nome.

Anakin la raccolse e corse via verso la nave ballando la tipica danza di guerra degli antichi guerrieri di Tatooine, nota ai più come “Y.M.C.A.”,  alzando la treccina in aria come fosse un trofeo e brandendo ancora nell’altra mano la spada di Obi-Wan, che faceva roteare da tutte le parti affettando qualunque cosa fosse a tiro, compreso il mio ex migliore amico apparso lì dal nulla perché ultimamente mi sta facendo soffrire molto.

La nave decollò senza Obi-Wan che, rimasto a terra all’apice dello sconvolgimento, tanto per cambiare pianse.

 

 

 

Ok, non l’ho mai fatto e adesso mi divertirò a fare i disclaimer anche io!

 

Disclaimer: Tutti i personaggi di Star Wars appartengono a George Lucas, conosciuto anche come “Il Divino Flanellato”, e non li utilizzo a scopo di lucro, i soldi li frego direttamente dai loro portafogli. Ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti o defunte è del tutto casuale, ovvio, dubito che a qualcuno possa accadere la marea di scempiaggini che capitano in questa storia.

Il rasoio elettrico è di mio padre che ha gentilmente concesso in prestito a Qui-Gon perché tanto lui non lo usa più, i fiori finti della treccia di Obi-Wan provengono da Concettina la fioraia svampita, i Post-it pensanti sono una mia invenzione avuta fissando un Post-it che avevo appiccicato io stessa allo schermo del computer per ricordarmi di registrare un programma tv (che poi naturalmente ho dimenticato), la merendina appartiene al distributore, il distributore appartiene al Senato, il caffè di Jar Jar proviene dalla caffetteria Starbucks dell’aeroporto Stansted di Londra che personalmente non mi è piaciuto granché, le coreografie di High School Musical appartengono alla Disney, il maglioncino con scollo a “V” acquistato da Mace Windu è uno dei modelli della collezione autunno-inverno 2007/2008 di Giorgio Armani, la plastica con le bollicine era avanzata dal supermercato “Cityper”, il gabbiotto metallico di Hannibal Lecter appartiene appunto ad Hannibal Lecter, il carrello da fattorino è sempre del supermercato “Cityper”, la Nutella appartiene alla Ferrero, le diecimila versioni dei dvd de “Il Signore Degli Anelli” credo appartengano alla Federazione dei Dementi, Barbie appartiene alla Mattel, le valigie di Hello Kitty appartengono naturalmente a Darth Maul e “Y.M.C.A.” è una canzone dei Village People.

I personaggi di Harry Potter che sono comparsi in questo capitolo sono invece di proprietà della signora Rowling. I personaggi rispondenti al nome di Harry Potter, Ron Weasley ed Hermione Granger sono stati ricoverati d’urgenza per avvelenamento da veleno per topi ingerito in circostanze ignote. Questa fanfiction si discosta dall’accaduto e non ne ha alcuna responsabilità. Comunque se la caveranno, sono sempre dei maghi, perdincibacco.

 

Ed ora rispondo ai cari recensori:

 

Darth Harion: Meno male che ti ho salvato, bastano e avanzano le crisi di Obi-Wan, non sono necessarie altre alluvioni grazie XD

 

Cecily: Ciao, mi ha fatto piacere che sei ripassata! Sì in effetti trovare il tempo e soprattutto l’ispirazione per scrivere non è sempre facile come si pensi, però ho scoperto che scrivere cazzate quando sono depressa è molto terapeutico… quindi non voglio fare grandi pronostici ma aspettati pubblicazioni un po’ più frequenti :D

 

Chaosreborn_The _Sad: Grazie mille J Comunque io per la scena del vomito facevo riferimento a quando nel telegiornale testimoniavano l’invasione aliena con diverse riprese amatoriali, in cui ce n’era una in cui tanti ragazzi cominciavano a vomitare uno dietro l’altro… ed era una scena di Scary Movie 3! :D

 

Dorothea: Last but not least! Che bello ricevere i tuoi commenti, sono molto contenta e onorata che una big della scena comico-demenziale come te si metta a leggere quello che scrivo XD Sviolinata a parte, ti ringrazio e sono contenta che ti piaccia, certe volte quando scrivo non riesco a rendermi conto se una cosa può far ridere o meno, leggo e rileggo talmente tante volte le scene che alla fine mi diventano insipide… Beh, comunque grazie ancora e non vedo l’ora di leggere il seguito di HPISL! J

 

Vi saluto e vi do una brevissima nota di servizio:ho restaurato la ffic dal primo capitolo al capitolo sei. Volevo inglobare il quarto nel terzo o nel quinto, visto che è microscopico e tra l’altro da solo è un po’ fiacco, ma alla fine ho deciso di non farlo perché altrimenti mi avrebbe sbudellato tutta la successione dei capitoli.

Ringrazio tutti voi che avete letto e che spero recensirete... lo sapevate che recensire mantiene giovani? :D

 

Alla prossima!

 

Anakina

 

  
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