Quello
che non sai…
Il professor
Rüf
stava spiegando una qualche rivolta dei trol, nessuno in classe lo
stava
seguendo veramente e i pochi che ancora non si erano addormentati si
domandavano quante guerre ancora avrebbero dovuto sentir spiegare, era
mai
possibile che i trol non sapessero fare niente oltre alla guerra?
Uno tra i pochi
studenti ancora svegli era l’incrollabile Percy Weasley,
secchione temuto anche
tra i più studiosi Corvonero, incubo di tutti i lavativi.
Il Grifondoro
più atipico che la coraggiosa casa avesse mai avuto, in
confronto anche Neville
Paciock sembrava uno studente perfetto per quella casa, i suoi compagni
ormai
avevano rinunciato a trovare un minimo grammo di trasgressione in lui.
I suoi fratelli
minori, i famigerati gemelli combina guai, al contrario avevano fatto
della
loro vita una missione per rendere pazzo il loro caro fratellone
sperimentando
tutti i loro scherzi su di lui.
Quello che
però
nessuno sapeva o sospettava era che Percy non era affatto
così rigido nelle
regole come voleva far credere, il suo modo di essere Grifondoro era
molto
sottile, il coraggio di sostenere i suoi ideali poteva essere visto da
tutti ma
davvero in pochi, se non proprio nessuno, si era accorto che la
passione per
gli scherzi non apparteneva solo hai gemelli.
Oliver Baston
era forse l’unico a sostenere che il più noioso
dei Weasley fosse davvero in
grado di fare uno scherzo a danno di altri, tra i due ragazzi non
c’erano mai
stati rapporti stretti di amicizia, ma apparentemente sembrava
conoscere il
rosso meglio della sua stessa fidanzata Penelope Light.
Queste
considerazioni vagavano nella testa di Percy mentre fingeva di prendere
appunti
in storia, anche per lui quell’ennesima spiegazione sembrava
identica a tutte
le altre precedenti, facendo vagare lo sguardo nella classe per
osservare i
compagni.
Arrivati al
settimo anno gli studenti di quella classe erano davvero pochi, davanti
alla
classe a prendere appunti si trovava Penelope, in fondo completamente
addormentato invece Marcus Flint, unico Serpeverde presente, russava
incurante
di disturbare, in molti si erano chiesti come riuscisse a superare gli
esami di
fine anno se durante le lezioni dormiva sempre.
Qualche altro
Corvonero e Tassorosso erano disposti per la classe, ma tra di loro era
davvero
difficile capire chi non stesse dormendo ad occhi aperti, anche i
Corvonero
rinunciavano a seguire le lezioni di Rüf.
Unico altro
Grifondoro era proprio lui, Oliver Baston, adagiato sul banco a dormire
tranquillamente.
Ignaro di essere
osservato il ragazzo parlava nel sonno, le uniche cose di senso
compiuto che si
potessero udire erano possibili strategie di Quidditch,
sua grande passione conosciuta in tutta la scuola.
Sbuffando
leggermente per la banale fantasia del suo compagno di casa il rosso si
guardò
meglio in giro, un’ idea divertente gli era appena venuta in
mente, ma per
certe cose era meglio assicurarsi un buon alibi.
Il portiere di
Grifondoro lo sosteneva da diversi anni, l’inflessibile
caposcuola Weasley lo
aveva preso di mira per i suoi scherzi, ma naturalmente nessuno gli
aveva mai
creduto.
“Quasi
commovente, l’unica volta che quello scimmione tutto muscoli
usa il cervello
nel modo corretto nessuno gli crede… non che avevo dubbi in
proposito.”
Un sorriso
malandrino si disegnò sulle labbra di Percy, se qualcuno lo
avesse notato
avrebbe creduto che uno dei gemelli sotto polisucco si era infiltrato
nell’aula
per fare qualche scherzo dei loro.
Attento che
nessuno lo vedesse estrasse la bacchetta, con movimento fluido
eseguì un
incantesimo sussurrandolo, perfetto
come
sempre il getto d’acqua colpi in pieno Oliver risvegliandolo
bruscamente e
facendolo cadere dalla sedia.
Il professore
non sembrò nemmeno accorgersi di questa interruzione
continuando nella sua
spiegazione, il resto della classe invece si girò
bruscamente verso il compagno
caduto, ormai tutti svegli e attenti alla scena, in molti trattenendo
le risate
e altri come Marcus a ridere senza ritegno.
Imprecando
sottovoce rialzandosi il ragazzo iniziò a guardarsi in giro
per trovare il
colpevole, ignorando le risate degli altri che stavano poi tornando
alle loro
precedenti attività, fu allora che notò il
sopraciglio alzato di Percy.
- TU! -
Abbassando
subito dopo la voce per non attirare ulteriormente
l’attenzione, già in molti
lo credevano pazzo per via dei suoi sproloqui sullo sport, figurarsi se
poi
tornava a discutere sulla questione della vera natura del caposcuola
più ligio
alle regole che Hogwarts avesse mai avuto.
Seduto
normalmente al suo posto si girò ad osservare il compagno,
l’espressione sempre
sufficiente del rosso nei suoi confronti era la stessa di sempre, ma
quello che
sembrava vedere solo lui nel suo sguardo però era
divertimento per la sua
figuraccia appena fatta e sicuramente provocata da lui.
Tenendo un tono
di voce molto basso iniziò a ringhiargli contro tutto il suo
disappunto, - Non credere di fregarmi
Weasley, io SO che
sei stato tu a giocarmi questo tiro, stai certo che un giorno di questi
riuscirò a provarlo! -
Voltandosi verso
il moro Percy non riuscì a reprimere un sorriso malandrino,
che male si
intonava alla sua perfetta facciata di caposcuola, lasciando il
compagno
sbigottito da quella mezza ammissione di colpevolezza.
Mantenendo un
tono ugualmente basso il rosso rispose a tono, - Certo
Baston, e dimmi come credi di riuscire nella tua impresa? Se in
sette anni di tentativi l’unica cosa che hai ottenuto
è stato solo di essere
preso per pazzo, cosa ti fa credere di riuscire a fregarmi proprio
adesso, che
sta per finire la scuola? E poi vediamo di essere chiari, con la tua
intelligenza
anche se avessi altri cento anni non riusciresti mai nel tuo
intento… infondo
IO sono il prefettoperfetto, no? -
La faccia
indignata che vide in risposta alla sua arringa e le imprecazioni
borbottate
sottovoce gli diedero la soddisfazione che si aspettava, giocare quel
fissato
di quidditch era un passatempo davvero piacevole, anche se a volte un
po’
monotono.
Tornando a
prendere appunti sulla lezione, ignorando i continui borbottii al suo
fianco,
non poté fare a meno di notare una cosa.
“Per
quanto
stupido possa essere Baston in certe occasioni è davvero
arguto, nessuno tra i
miei parenti o la mia stessa ragazza, ha mai sospettato che Fred e
George non
sono gli unici bravi negli scherzi. Peccato, vorrà dire che
continuerò a
divertirmi mantenendo la facciata di perfezione che mi sono costruito,
infondo
veder quell’ammasso di muscoli cercare di smascherarmi
è un divertente
passatempo…”
Ignaro delle
intenzioni del loro compagno di corso la lezione continuò
come se nulla fosse,
tutti avrebbero creduto Percy un secchione di prima categoria, Oliver
il solito
che vaneggia su complotti del rosso a suoi danni e la vita sarebbe
trascorsa
normalmente.
In certi casi
è
davvero esatto quel detto babbano: Quello che non sai non
può certo farti male…
o quasi.
Angolo
autrice:
Ebbene si, sono
tornata sul fandom di HP!
E con quale cavolata
per giunta… “-.-
Chiedo perdono a
tutti i fan (perché, ne ha!?! O_o'') di Percy, la
storia non è svolta per denigrare il personaggio o
altro… semplicemente ero in
vena di pazzie!
Come avrete potuto
vedere mi sono divertita a dare spessore
caratteriale all’unico dei Weasley che sinceramente non mi
è mai stato troppo
simpatico… certo a spese di Baston, ma sono dettagli. ^^
Spero che la mia
storia vi abbia fatto sorridere almeno un po’…
E con questo vi
saluto, al prossimo attacco di pazzia!