Ecco uno di quei sogni che vorrei non finissero mai… lì coricata sulle gambe di Harry che mi accarezza i capelli e ad un tratto sento le sue labbra poggiarsi sulle mie. Piano piano intravedo la luce del sole, quella immagine sta scomparendo. No, non voglio! Vedo le tendine della mia camera che cercano di oscurare il sole, quel sole che ogni giorno rovina i miei sogni. Era ora di alzarsi e di correre a scuola, dove mi aspettavano le mie migliori amiche Federica e Giulia. Mancavano poche ore all’arrivo dei One Direction a Milano e io non aspettavo altro da un mese di una telefonata che mi avesse annunciato la vincita del Meet & Greet per poter incontrare loro, quegli adorabili ragazzi, quelli che in poco tempo hanno rubato il mio cuore. In realtà sono riuscita a conoscerli grazie ad Alessia, che un giorno mentre si trovava a cercare musica su you tube per caso ha visto un video con il titolo “What makes you beautiful” e da quel momento loro sono diventati la sostanza del mio sorriso. Arrivata a scuola, come ogni mattina, io, Fede e Giuly ci raccontavamo le news sui 1D, scoop, foto scattate dagli stessi ragazzi e i nostri favolosi sogni. - “Fedeee, i 1D sono sull’aereo! In questo momento hanno scritto un tweet che dice che stanno sorvolando la Francia per arrivare in Italia!” - “Sai che sono super eccitata, quanto vorrei che mi chiamassero ma ormai è troppo tardi.” - “Rebecca mi dispiace dirtelo ma purtroppo ieri hanno pubblicato sul sito ufficiale che sono state scelte le 20 ragazze che li potranno incontrare.” Le parole di Giulia mi lasciarono con il fiato sospeso, io ci tenevo più della mia vita ad incontrarli ma ancora una volta il destino era stato crudele nei miei confronti. Le cinque ore di scuola non passarono velocemente. Non smettevo di fissare il mio banco che ormai era diventato un album da disegno; avevo scritto e disegnato un mucchio di cose sui One Direction, su quei cinque ragazzi che avevano travolto la mia vita in pochi mesi: Harry, Liam, Niall, Louis e Zayn… cinque nomi che non avrei mai più dimenticato. Ecco la campanella, con un sospiro di sollievo io Fede e Giuly ci dirigemmo verso l’uscita della scuola, quando ad un tratto iniziai a percepire una sensazione di tremolio alla gamba destra. Era il mio cellulare che con la suoneria della mia canzone preferita “More than this”, accompagnava la vibrazione. Era un numero sconosciuto mai visto. Decisi di rispondere: - “Pronto?” - “ Emh parlo con la signorina Rebecca Crevisi?” - “Si…” – Iniziai un po’ a preoccuparmi, ma questa mia riflessione fu interrotta dalla voce rauca ma tosta di quell’uomo. - “La volevo informare, a nome della Sony, che lei ha vinto il concorso Meet & Greet… Quello dell’incontro con i One Direction!” Ad un tratto il mondo si fermò io non riuscivo più ad aprire la bocca, le mie gambe iniziarono a tremare, il cuore quasi mi usciva fuori dal petto. Fede mi guardava in modo strano e mi diede un colpetto al braccio. - “Signorina mi sente?” - “Si, si mi scusi ma il concorso non l’avevano vinto già 20 ragazze?” - “Si ma purtroppo una di queste ha avuto problemi, e per questo abbiamo fatto un ripescaggio e a quanto pare lei è la ventesima fortunata!” - “ Aaaaaaaaaaaaah” – la felicità era tanta che iniziai a piangere e ad urlare. Avrei potuto incontrare loro la mia ragione di vita. Non ci potevo credere! -“ Le faremo sapere entro oggi a che ora domani si dovrà recare a piazza Duomo.” Appena chiusi il cellulare non feci in tempo a parlare che le mie amiche mi precedettero. - “Erano della Sony vero???” – disse urlando Giuly. - “Ragazze tenetevi pronte… ho vintooooo il concorsooo!!!" Iniziammo a saltellare proprio come bambine di sei anni, ma non ci importava che tutti ci osservavano. Finalmente il destino era stato fiducioso in me e mi aveva dato l’opportunità di poter realizzare il mio più grande sogno. Corsi a casa più veloce della luce, mia madre mi vide talmente felice che capì subito quello che era successo,e con dolci sorrisi mi disse di andare a fare subito le valigie che sarei partita il giorno dopo. Per mia fortuna a Milano c’erano i miei zii che mi avrebbero accolto a casa loro con grande entusiasmo. Quel pomeriggio con la musica a tutto volume iniziai a pensare a quello che avrei dovuto dire e se magari avessi avuto il coraggi di parlare. Il tempo scorreva veloce, il sole tramontava le stelle in poco tempo ricoprirono il cielo e si posizionarono accanto alla maestosa luna che anche lei sembrava sorridere per me. Ad un tratto sentì squillare il cellulare era un nuovo tweet di Liam. “I love Italy! :D” Sono arrivati in Italia, che emozione. Corsi subito a chiamare Fede e rimasimo a parlare fino alle 4 del mattino subito dopo decisi di recuperare un po’ di sonno altrimenti la giornata con i 1D l’avrei trascorsa dormendo. La sveglia suonò le 6:30, il sole quella mattina era particolarmente splendete, mancavano poche ore e avrei realizzato il mio sogno.  Dopo aver indossato la mia felpa preferita, un paio di jeans e le converse, presi tutto il necessario: macchina fotografica, biglietto e valigia. L’aeroporto era colmo di persone in giacca e cravatta, e io mi sentì un po’ a disagio. Subito dopo aver mandato un messaggio ad Giuly chiusi il cellulare e mi imbarcai sull’aereo che mi avrebbe condotto dritta dritta nel mio sogno.