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Autore: wintershield_    23/03/2013    5 recensioni
Juliet è una normalissima studentessa universitaria, con un futuro brillante ad aspettarla. La sua vita viene però sconvolta dall'assassinio del suo fidanzato da parte di una demone di nome Lilith. Il desiderio di vendetta e di risposte la porterà ad entrare a far parte del mondo dell'occulto e dei cacciatori di esseri soprannaturali grazie allo zio. Sul suo cammino incontrerà due fratelli cacciatori: Sam e Dean Winchester, che le cambieranno la vita più di quanto si sarebbe mai aspettata.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione
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6.
 

Quando Juliet entrò nel bosco era già ormai scesa la sera.
Fu percorsa da parecchi brividi e si poteva percepire la paura nell'aria, la paura che aveva lei, la paura che regnava sovrana in quella città.
Riuscì miracolosamente ad orientarsi e a trovare la strada per l’entrata sotterranea, e quando la vide a pochi metri di distanza, aumentò il passo per raggiungerla.
Tentò di urlare quando un braccio le chiuse improvvisamente la gola, ma l'urlo fu soffocato da una mano che le tappò la bocca con un fazzoletto umido.
Iniziò a dimenarsi e a scalciare, ma le forze le venivano meno ad ogni movimento, probabilmente il fazzoletto era stato imbevuto di qualche liquido e le braccia la tenevano così stretta che temeva potesse spezzarle qualche ossa.
Con il panico alle stelle e le lacrime ad appannarle la vista, perse i sensi.
 
***
"Ed ecco qua un depliant del museo e il numero di telefono della bibliotecaria!", esclamò Dean trionfante mostrando i due pezzetti di carta.
Sam roteò gli occhi e rise. "Il talismano è lì?"
"Sì, esposto nel salone principale. E il museo chiude alle sei, quindi quindici minuti fa, possiamo andare! Dov'è Juliet?"
"Lo sai, è andata a riportare i libri al loro posto, probabilmente si è fermata a leggere qualcosa..."
"Andiamo a riprenderla...mi fa tante storie perché non abbiamo tempo da perdere, e poi lei si ferma a leggere!"
Girarono per gli scaffali senza trovarla, e quando poi si incontrarono di nuovo al punto di partenza si guardarono perplessi.
"Dove diavolo è andata?", chiese Sam allargando le braccia.
Dean rifletté un momento e poi impallidì. "E' tornata là sotto. Dannazione, ma perché non mi ascolta! E' anche da sola..."
"Okay, Dean, calmo, adesso l'andiamo a prendere."
"No che non mi calmo! Giuro che se esce viva da lì, la uccido io!"
"Dunque, cerchiamo di organizzarci...sai dove si trova il talismano, giusto? Quindi, tu vai a bruciarlo e intanto io vado a cercarla. Dobbiamo davvero fare in fretta."
"D'accordo, non appena uno dei due riesce a fare quello che deve fare chiama l'altro."
"Andata.”
“Sammy..."
"Cosa?"
"Trovala."
"Certo."
***
Quando Juliet aprì gli occhi, aveva la vista annebbiata e non si rese subito conto di dove si trovava.
I ricordi degli ultimi avvenimenti stentavano a presentarsi alla sua mente, e quando la testa smise di girarle, si accorse di essere seduta in terra, legata ad una fredda colonna di pietra, con mani legate e bocca imbavagliata.
A terra accanto a lei c'era la sua borsa, rovesciata e aperta: mancava il libro.
Non ci mise molto a capire chi l'aveva rapita e perché. Girò la testa e vide delle persone, comprese il proprietario della locanda, sedute attorno al tavolo, nel tentativo di completare il rituale.
Una folata di aria gelida e terrore invase la stanza, e la ragazza capì che era troppo tardi. Il cancello si spalancò, venne scardinato e lanciato contro un uomo, che venne infilzato e ucciso da esso.
Gli altri iniziarono ad urlare e il fantasma di Elizabeth apparve all'entrata, scaraventando il tavolo all'indietro. Si avvicinò alla donna che sedeva capo tavola e la toccò con due dita la fronte. Come se la stesse prosciugando, la donna si sciupò, e in pochi secondi di lei rimase solo la pelle.
Fu solo allora, dopo lo shock iniziale, dopo che si rese conto di quello che stava accadendo, che urlò.
Vide morire tutte le persone presenti, una alla volta, con la stessa procedura, e non poté fare niente per salvarli, riusciva solo a sentire il terrore allo stato puro in ogni cellula del suo corpo.
Quando il fantasma finì di compiere la sua vendetta si voltò verso di lei e iniziò ad avanzare nella sua direzione.
Quante volte nell'arco di quell'ultimo anno aveva desiderato morire, porre fine a tutto il dolore e il rimorso che provava...ed ora, che la morte stava arrivando, sentì di non volerla più, sentì che c'era qualcosa per cui valeva la pena vivere, c'era qualcuno...
I tratti del suo viso cominciarono a formarsi nella sua mente e chiuse gli occhi. Voleva che fosse l'ultima cosa che avrebbe visto.
All'improvviso la destò il rumore di uno sparo, e quando aprì gli occhi vide che il fantasma era sparito e Sam era davanti a lei con un fucile in mano.
Il ragazzo la liberò subito e le chiese premuroso: "Ehi, Julie...stai bene?"
"Io...sì, credo."
"Stai tremando..."
"Sono stata rapita, legata e ho visto morire undici persone in un minuto...scusa se sono...", ma non terminò la frase, che entrambi vennero sbattuti contro il muro.
Il fucile a sale di Sam cadde lontano da loro di parecchi metri, e prima che il ragazzo potesse rialzarsi per recuperarlo, venne di nuovo atterrato.
Il fantasma ricomparve e avanzò di nuovo verso di loro sibilando.
Sam afferrò Juliet e la strinse forte a sé.
Elizabeth era vicinissima a loro e allungò un dito per toccarli, ma prima che potesse farlo, venne avvolta da una lingua di fuoco e scomparve.
"Se ne è andata per sempre?", chiese Juliet.
"Sì, Dean deve aver bruciato il talismano. Tu stai bene? Perché sei scappata?"
"Sam, ti prego, non farmi la ramanzina..."
"Sì che te la faccio! Ero molto preoccupato e non oso immaginare cosa sarebbe successo se fossi arrivato anche solo pochi secondi dopo...", disse prendendole il mento.
"Grazie per avermi salvato...", mormorò lei guardandolo negli occhi.
Sentì qualcosa di strano alla bocca dello stomaco e il cuore iniziò a batterle più forte. Sentiva che non rispondeva più al suo cervello, che era andato come in tilt.
I loro visi si avvicinarono e proprio quando i nasi si toccarono, il telefono di Sam squillò.
"Pronto...", rispose Sam visibilmente scosso. "Sì, lo so..." "L'ho trovata, sta bene, arriviamo subito."
"Era Dean...", si rivolse a lei.
"L'avevo capito. Sarà meglio andare...Sam, per quanto riguarda quello che stava per succedere, io..."
"E' stato il momento, insomma, siamo scampati per un pelo alla morte. Quando si sta per morire non si può pensare a nulla di sensato..."
"Già, sono d'accordo.", rispose la ragazza e si alzò, ripensando anche all'immagine che aveva evocato prima dell'arrivo di Sam.
Quando si sta per morire non si può pensare a nulla di sensato...
Tornarono alla locanda e trovarono Dean appoggiato alla portiera.
Non appena vide Juliet, scattò verso di lei.
"Che cosa volevi dimostrare, eh? Che sapevi cavartela da sola? A volte mi chiedo se hai tutte le rotelle a posto, perché non sembrerebbe!"
"Dean...", lo fermò Sam. "Non è il caso..."
"Mi spiace. Avrei dovuto ascoltarti...", sussurrò lei prima di camminare via, diretta nella loro camera.
Usò la chiave che aveva con sé, entrò e si sedette sul letto chiudendosi a riccio.
E' inutile. Non cambierà mai...
"Ehi...", disse Dean, affacciandosi alla porta qualche minuto dopo. "Posso?"
"La stanza è anche tua, la paghi."
"Veramente la paga un certo signore perfettamente inventato di nome Robert Plant..."
La ragazza ridacchiò e lui si sedette accanto a lei. "Sam mi ha spiegato quello che è successo laggiù. Mi spiace di averti urlato contro, non avrei dovuto."
"Non ti devi scusare...sono morte undici persone per colpa mia..."
"Non è vero, perché ti senti in colpa?"
"Sono io che ho voluto prendere il libro, se lo avessi lasciato, sarebbero riusciti a fare il rituale in tempo..."
"Shh, basta, ehi, non è stata colpa tua. Anzi, sei stata utilissima, senza di te non avremmo mai capito con cosa avevamo a che fare, non avremmo mai saputo del rituale e del talismano. Noi facciamo il possibile per salvare le persone, ma non sempre riusciamo a farlo. Abbiamo sconfitto il fantasma e non farà più del male a nessuno. Pensa a questo...il libro lo dovevamo prendere per studiarlo meglio. Non avremmo potuto fare altrimenti..."
Juliet annuì, davvero convinta dalle parole di Dean, poi notò un bigliettino sul letto, che era caduto dalla tasca di lui.
"Hai perso questo...", fece prendendolo ed esaminandolo. "Mary Beth - 555 0174. Ah, dimenticavo.", disse sarcastica mentre sentiva un nodo allo stomaco.
Dean le prese il biglietto e lo guardò. "Già, anch'io...", rispose prima di strapparlo in due.

*Angolo autrice*
Ed eccoci qua al capitolo 6! la prima parte è ormai conclusa ma le cose si stanno complicando! (non temete, la storia è ancora lunga!) 

Un grazie enorme alle mie adorate followers! Scusate se non vi rispondo privatamente, ma altrimenti non saprei come riempire questo spazio! :P
@Nerea_V: eh già la signorina è piuttosto orgogliosa! altrimenti non si sconrerebbero così tanto quei due! ma non possono litigare per sempre, su questo puoi star certa! (non anticipo altro comunque u.u)
ti ringrazio molto per le recensioni, sono contenta che la mia storia ti stia appassionando! :D

@ThanatosTH: ma allora decidi! ahahah ti piace con Sam o con Dean, cambi ship ad ogni capitolo!?? :P:P:P 
chi è che ti ricorda scusa?? stai per caso alludendo che sono una testona??? XDXD
un bacione e alla prossima!
Ju 

  
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