Birthday’s Gifts
Un’altra giornata stava
fuggendo via inesorabile: il sole è tramontati placido
dietro le colline e i rilievi che circondano il villaggio di Konoha già da un po’ e ora la luna e le stelle illuminano
il cielo sereno.
Nonostante sia ormai Ottobre
inoltrato, sembra essere ancora immersi in un clima primaverile; in effetti, a Konoha sembra essere primavera tutto
l’anno.
Con l’avvicinarsi
dell’imbrunire si iniziano ad accendere le prime luci
nelle case e per le strade. Anche le lanterne dell’Ichiraku sono accese. Un giovane ninja
sta cenando, come è suo solito fare. con un’abbondante porzione di Ramen.
Ma stasera non si affanna a finire tutta la porzione in pochi istanti… le
bacchette si immergono nel brodo meccaniche e portano
il cibo alla bocca lente, quasi svogliatamente.
Naruto fissa sconsolato la ciotola fumante, in questo momendo non sembra, ma sta festeggiando.
E’ il suo compleanno, ed è
solo.
Gli orologi non puntano
ancora la mezzanotte, compirà tra poco dodici anni, e, il giorno in cui
raggiunge il dodicesimo anno di vita, Naruto Uzumaki della Foglia, riceve in regalo l’unica cosa che aveva sperato per una volta di non ricevere…
Odio
E’ cosi da dodici anni ormai, era ovvio che le cose non
sarebbero certo migliorate stavolta. Certo però che in cuor suo ci sperava che
almeno qualcuno si sarebbe ricordato di lui, specie ora che ci sono persone a
lui vicine, come Sakura, Sasuke
e il maestro Kakashi..
nemmeno il maestro Iruka gli ha fatto gli auguri… E’
deluso e ferito come non mai, quest’anno più di tutti
i compleanni precedenti…
Il vecchio Ichiraku lo guarda con sguardo bonario… mentre porta via la
ciotola vuota del ramen che il ragazzo ha finito a
fatica.. il biondo prende gamachan,
ol fidato portafoglio ranocchio, e fa per prendere
qualche Ryo per pagare la cena, ma il vecchio alza le
mani
-Stasera offre la casa. E’
il mio regalo per te, Naruto!-
Il giovane rimane un po’
sorpreso, per poi sorridere amaramente e rispondere: -Grazie! Almeno tu ti sei
ricordato di me… buonanotte..-
Il vecchio sorride.. sa che la serata avrà per Naruto
una piega inaspettata..
Mentre cammina verso casa,
sente l’odio crescergli dentro.. possibile che tutti
l’abbiano volutamente ignorato ancora una volta? Possibile che nessuno abbia
avuto la gentilezza di fargli gli auguri? Nemmeno un biglietto? Ancora una
volta si era illuso di avere qualcuno che gli potesse anche lontanamente bene…
e per questo motivo malediceva se stesso e tutti quelli che gli voltavano le
spalle ancora una volta..
Stasera non ha voglia di
essere esagitato come sempre, stasera ha messo da parte la maschera del
buffone, non ha voglia di nascondere il suo rammarico, una profonda apatia…
raggiunge a passi lenti la sua palazzina, arrivando fin su al suo appartamento…
infila le chiavi nella serratura e gira la maniglia..
-Buon compleanno Naruto!-
O almeno è quello che dice a se stesso, ad alta voce,
ma con tono tristemente sarcastico, varcando l’ingresso del suo piccolo
appartamento… avanza a tastoni nel buio, cercando l’interruttore sulla parete.
Si blocca di colpo però, nel notare una piccola e fioca lucina
provenire dalla sua stanza, a metà tra il curioso e il preoccupato, si avvicina
a passi lenti e cauti verso la porta della sua cameretta, rimasta aperta…
La testa (quadra) del biondo
fa capolino nella stanzetta, e si rende conto che non è una lucina…
sono dodici, dodici piccole luci di candele, che sembrano quasi sospese in aria
nell’oscurità…
Sussulta alla quasi irreale
visione, e accende la luce allungando d’istinto il braccio all’interruttore, e
appena i suoi occhi mettono a fuoco la scena, il cuore del giovane ninja manca un battito:
-AUGURI NARUTO!!-
Quando le azzurre iridi del
giovane si abituano alla luce, nota i profili dei volti di dodici ragazzi che
tengono tra le mani ognuno una candela.. Facce amiche
e sorridenti, non più cariche di profondo odio e immotivato disprezzo.
Davanti a tutti Sakura e Sasuke, con le candele
in una mano, fanno cenno al biondo con l’altra di avvicinarsi, persino
l’espressione sempre adombrata dalla tristezza di Sasuke
sembra essere momentaneamente svanita… mentre si avvicina ancora in trance al gruppetto di amici, piovono su di lui auguri e
complimenti, rimane esterrefatto nel vedere che ci sono proprio tutti i suoi
amici di Konoha: Shikamaru,
Rock Lee, Neji, Ino, Ten Ten, Choji, il piccolo Konohamaru, Kiba, Shino e Hinata, mentre alle loro
spalle i masteri Jounin, Iruka Jiraiya e Tsunade sorridono compiaciuti, con dozzine di pacchetti
regalo tra le mani…
Nasuto da parte sua, sente
il cuore leggero come non mai, lavato via in un istante da tutta la rabbia e
l’insofferenza che covava dentro… sente gli occhi inumidirsi e una gran voglia
di piangere gli fa venire il groppo in gola..
deglutisce rumorosamente e abbassa lo sguardo a terra, mentre un turbinio di
voci gli entra nella testa…
-Auguri testa
quadra!-
-Non te lo saresti mai
aspettato eh?-
-Dai, apri i tuoi regali,
non restare lì impalato!-
-Metterai un po’ di sale in
zucca ora che sei più grande, Naruto?-
-A-auguri Naruto-kun..-
-E’ una seccatura, ma non ci saremmo mai perdonati di
non festeggiare il tuo compleanno!-
-Ino io ho fame..-
BONK! –Choji,
abbi un po’ di pazienza, porca miseria!-
-Ehi
Naruto, dì qualcosa!-
Il biondo non alza lo
sguardo da terra –Ra..Ragazzi.. I-io..-
Iruka si avvicina facendosi strada tra i presenti, che per
inciso, in camera di naruto stavano fin troppo
stretti, tenendo in mano una bellissima torta al pan
di spagna, con tanta panna e cioccolato da far
impazzire chiunque, anche uno che conosce solo il Ramen
come Naruto.
A turno, i presenti infilano
la propria candelina nella torta, e il chunin, dopo
aver avvicinato la torta al volto del giovane, pronuncia quasi solenne:
-Tanti auguri da tutti noi Naruto! Spero tu abbia gradito la nostra improvvisata!
Esprimi il tuo desiderio, così poi potrai assaggiare la torta!-
Il ninja
alza piano lo sguardo verso quella magnifica composizione gastronomica.. anche sulla torta è scritto con la glassa “Auguri Naruto” e le fiammelle delle candeline tremano appena
quando il giovane espira profondamente, facendo di tutto per trattenere le
lacrime.. li aveva maledetti fino a poco prima, e ora capiva di essere stato
ingiusto e di essersi sbagliato.. dentro di se si vergognava profondamente di
ciò…
-Io..
io non posso desiderare nulla… tutto quello che volevo, me l’avete appena
dato..-
Silenzio,
parole profonde e mature le sue, mentre si copre il volto con un braccio,
nascondendo appena due lacrime che gli solcano gli zigomi…
Gli orologi puntano la
mezzanotte, dodici anni appena compiuti, e, il giorno in cui raggiunge il
dodicesimo anno di vita, Naruto Uzumaki
della Foglia, riceve in regalo l’unica cosa che aveva sempre
desiderato in tutta la sua vita..
Affetto.
I regali ricevuti che
avrebbe scartato di lì a poco, come il libro della Pomiciata regalatogli da Jiraiya, la tavola da shogi da Shikamaru, la tutina verde d’allenamento da Gai e Lee, il portashuriken da Sasuke o il nuovo berretto da notte da Sakura,
non contavano nulla per lui, rispetto alla gioia che provava per sapere che non
era affatto stato dimenticatodai suoi amici che,
anzi, gli avevano organizzato la più bella festa della sua vita.
Si asciuga le lacrime
frettolosamente con la manica e soffiò sulla torta,
spegnendo le candeline.
Subito i presenti applaudono
felici e sorridono all’indirizzo del biondo ninja,
che, da parte sua, non sa se sia o meno sotto
l’effetto di un genjutsu e se questo sia
effettivamente la realtà.
Pian piano però si rende
conto che è davvero tutto reale, quando taglia per primo la torta tra l’incitamento
generale e quando si accinge a scartare uno dietro l’altro i regali dei suoi
amici, tutte cose utili e gradite che avrebbe conservato come preziosi tesori a
vita.
Tutti vanno fieri del regalo
che ciascuno ha fatto a Naruto, e dal canto suo, il
biondo non fa che abbacciare e ringraziare fino alla
nausea gli amici, sentendosi al settimo cielo.
Una sola persona non aveva
saputo cosa regalare a Naruto, per quanto si fosse
sforzata non c’era riuscita a trovare nulla di carino, almeno dal suo punto di
vista, e ora stava leggermente in disparte a torturarsi le mani.
La nottata trascorre nella
gioia e nel divertimento generale, trasformando il piccolo appartamento di Naruto in una chiassosa festa improvvisata, finchè, uno dopo l’altro, i presenti vanno via, lasciando
solo il biondo nell’appartamento che ora sembrava così vuoto..
A dire il vero è tutto ormai
sottosopra e immerso nel caos più totale, ma al ninja
non importa affatto, ci sarà tempo per sistemare, si prende solo la briga di
buttare una marea di incarti e piatti di plastica che
giace ora sul tavolo. Dopo averci così riempito una busta, scende di casa con
l’intento di sbarazzarsi di tutta la spazzatura…
Dopo averla buttata nel
secchio più vicino, fa per tornare su all’appartemento
mentre si batte le mani quasi per complimentarsi della sua solerzia anche a quest’ora della notte. Mentre sta per varcare
l’ingresso principale della palazzina, nota una figura minuta, che prima non aveva
notato, indugiare vicino alla rampa delle scale. Muove rapidi passi
verso di lei, curioso, finche la vicinanza non le permettere di riconoscere la
sagoma, che gli era parsa già familiare.
-Hinata!-
-N-Naruto-kun…-
-Cosa ci fai
qui ancora sveglia! E’ tardi, sai?- disse il giovane coprendosi a malapena la
bocca per uno sbadiglio..
-E-Ecco io.. vedi..-
Il giovane la fissa
perplesso, mentre la kunoichi prende un gran respiro
e dice di botto:
-Io..
Io non ti ho fatto nulla per il compleanno! P-perdonami,
ma…-abbassa lo sguardo sussurrando appena -..non sono
riuscita a trovare nulla che avrebbe potuto piacerti-
–Hinata..non devi sentirti in colpa, figurati che non ci avevo
nemmeno fatto caso che mancava il tuo regalo!- risponde il biondo, non con
cattiveria, ma senza pensarci, come suo solito..
La ragazza, al sentire
quelle parole, sprofonda nella depressione più assoluta distogliendo ancora lo
sguardo dal ragazzo per non nascondergli la tristezza che quelle parole gli
hanno provocato..
Neanche stavolta l’aveva
notato…
-Però Hinata..-
-?!-
-il solo fatto che tu sia qui a scusarti per una cosa del genere, che
probabilmente un altro nemmeno si sarebbe sognato di fare, è un regalo più
gradito di tutte le cose che ora riempiono la mia camera..-
La piccola kunoichi rialzaleggermente lo
sguardo: Naruto aveva capito che teneva a lui, e, se
da una parte la cosa la riempiva d’imbarazzo, dall’altra si sentiva felice.. sentiva che doveva dirgli altro..
Il ragazzo, che ora
sorrideva, esordì nuovamente –Beh, credo che andrò a
riposare ora, grazie di tutto e buonanotte ancora.. Hinata..-
detto ciò fa per salire le scale..
-N- Naruto-kun!-
-?-
-I-Io.. Io.. Io t-ti devo dire una cosa!-
Gli orologi segnano la
mezzanotte passata, dodici anni ormai compiuti da qualche ora, e, il giorno in
cui raggiunge il dodicesimo anno di vita, Naruto Uzumaki della Foglia, riceve in regalo l’unica cosa che non
si sarebbe mai aspettato di ricevere in tutta la sua
vita.
Amore.
SPAZIO PERSONALE:
Ufff… che faticaccia scrivere
questa fic! Ma ho colto l'occasione del compleanno di
Naruto per scrivere qualcosa, anche per “esoridire” su questo sito con la mia prima One Shot..
Come vi pare? L’ho scritta in un paio d’ore, e mi scuso se
la trama è banale, o assomiglia a qualcuna già esistente, per qualunque cosa contattatemi. Premetto che non la trovo pessima, ma non me
la cavo molto con le fic sentimentali e magari a
qualcuno potrebbe non piacere. In ogni caso un commentino sarà gradito!
Ja-ne!