Serie TV > Merlin
Segui la storia  |       
Autore: elyxyz    24/03/2013    21 recensioni
Raccolta di drabble, flash-fic e oneshot leggere, demenziali e comiche (spero).
Senza grandi pretese, spero regalino un sorriso!
Fic modern!AU in cui Arthur deve abituarsi a tutto quello che è moderno. Alcune storie saranno esplicitamente slash, altre intese come semplice friendship.
Spoiler! Post 5x13 – “The Diamond of the Day (2)”
*I STORIA: “La Nutella non è stregata, Arthur”.
*II: Confrontarsi con i mezzi di trasporto del ventunesimo secolo è per Arthur una sfida.
*III: “C’erano dei bambini che giocavano, d’accordo?”
*IV: “Lo chiamano tatuaggio!
*V: “Ed è – mmmhhh – tempo che io vada a fare le abluzioni sotto alla cascata d’acqua tiepida…”
*VI: “Devi solo chiarirmi perché la bottega dello speziale adesso si chiama in quel modo assurdo: Farnagìa!
*VII: “Ma vi è un messaggero, un messo reale, un ambasciatore che chiede udienza fuori dai cancelli del nostro palazzo!”
*VIII: Arthur guarda le figure che cambiano sulla televedente (ocomediavolosichiama).
*IX: “Non ho resistito e ho googlato ‘Excalibur’!”
*X: “Su internet… nessuno è mai chi dice di essere!”
*E molte altre in aggiornamento!*
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: AU, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'A new life - Merlin post!5x13'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Eccoci ad nuovo delirio

Eccoci ad nuovo delirio. Spero davvero che riesca a strapparvi almeno un sorriso!

 

Anche qui valgono le stesse indicazioni dei precedenti capitoli e, in generale, di tutta la raccolta.

Sostanzialmente abbiamo delle fic modern!AU in cui Arthur deve abituarsi a tutto quello che è moderno. Alcune storie saranno esplicitamente slash, altre intese come semplice friendship.

 

Spoiler! Post 5x13 “The Diamond of the Day (2)”.

 

 

Capitolo dedicato a chi ha recensito il precedente.

A Raven Cullen, strangerinthistown, Burupya, mindyxx, Sheireen_Black 22, _Jaya, chibimayu, yuki89, DevinCarnes, katia emrys, melleth, Orchidea Rosa, __Nihal__, r e d s, Missfantasy94 e Yuki Eiri Sensei.

Ai vecchi e ai nuovi lettori.

Grazie.

 

 

The Once and FuturePrat.

 

 

 

Capitolo VI: Speziali, medicinali e malintesi reali

 

 

 

Lo scatto del portone d’entrata che si chiudeva ebbe lo stesso effetto di una deflagrazione nucleare nel cervello di Merlin.

Lo stregone mugolò di dolore e tossì per l’ennesima volta, quasi soffocando nel proprio, rantolante respiro.

 

Arthur ciabattò, a passo d’elefante, verso la loro camera da letto, e lui sentì ogni tonfo d’avvicinamento e la sua emicrania ballonzolò un po’ di più per compensazione di quel terremoto.

 

“Sono tornato! Meeerlin, sono a casa!” gli rese noto il Re del Passato e del Futuro, mentre dondolava a mezz’aria due sacchetti di carta e Merlin sapeva che erano uno solo, in realtà, e che era lui a vederci doppio a causa della febbre alta.

“Gaius non ha mai posseduto così tanti prodotti nel suo laboratorio! E neppure lo speziale di Camelot nella sua bottega!” rifletté il giovane Pendragon, considerevolmente meravigliato dal risultato della sua ultima incursione nella modernità.

 

Se non fosse stato realmente disperato, il mago non avrebbe mai mandato Sua Maestà degli Idioti fino alla farmacia all’angolo.

Ma, allorché ebbe finito le scorte di antipiretici e antidolorifici, e soprattutto il nobile Babbeo ebbe fracassato, per sbaglio, l’unico termometro che possedevano, Arthur si era offerto di andare – con così tanto ardore e testardaggine – che lo stregone non era riuscito a dissuaderlo (non che le sue forze-rimostranze e i suoi tentativi fossero stati così convincenti, beninteso).

 

Merlin sperava solo che l’Asino Reale avesse comprato correttamente almeno del paracetamolo in qualsiasi forma – gocce, compresse, granulare o persino in supposte – perché era certo che l’aristocratico Microcefalo non avesse semplicemente consegnato al farmacista il promemoria che lui gli aveva fatto scrivere a scanso di equivoci.

 

“Non sono un lattante, Merlin!” aveva protestato, mordicchiando il tappo della stilografica. “Devi solo chiarirmi perché la bottega dello speziale adesso si chiama in quel modo assurdo: Farnagìa!”

 

E così il povero servo si era sperticato nel correggere la sua pronuncia nasale dovuta al raffreddore (perché – per quanto volenteroso potesse essere l’Asino Reale – scorgere un’insegna con scritto ‘Farnagia’ sarebbe un’impresa ardua per davvero).

Spiegargli, poi, che non avrebbe trovato un termometro come quello che avevano – quelli al mercurio erano stati banditi dal Regno Unito anni addietro – era stato un po’ più complesso. Si sarebbero rassegnati ad usarne uno elettronico, da oggi in poi.

“È come una grossa penna col cappuccio. E la temperatura compare di lato”.

 

Arthur aveva annuito ed era partito per la ‘Cerca’.

 

Merlin aveva pregato solamente che fosse una missione indolore.

Anche se, ogni volta precedente, il re era tornato con un mezzo disastro appresso.

 

Questo era stato l’ultimo ricordo del mago, prima di piombare in un dormiveglia da sfinimento.

 

Ma ormai era tardi per recriminare, pensò, adesso che l’altra metà della sua medaglia era nuovamente di fronte a sé.

 

“Come ti senti?” gli chiese premuroso, aprendo la busta e sfilando un blister da una scatola.

 

Gnnnhhhnnh…” rantolò lo stregone, come unica, gemuta risposta.

 

“La commessa mi ha detto che questo ti rimetterà a nuovo!” spiegò il sovrano di Camelot, con tono incoraggiante, passandogli una compressa e mezzo bicchiere d’acqua preso dal comodino accanto.

 

Merlin si risollevò lentamente, acciaccato come se fosse stato ancora il vecchio Emrys; controllò comunque, per scrupolo, che fosse il farmaco giusto, lo ingoiò con sofferenza e ricadde sui cuscini con un tonfo stremato.

 

Si sentiva uno straccio.

Davvero.

 

Arthur gli diede un buffetto sulla guancia, e quasi casualmente gli accarezzò la fronte madida.

“Il mago più potente del mondo non sa curarsi un’influenza da solo…” lo canzonò, per dissipare un po’ la preoccupazione.

 

Merlin sbuffò. E roteò gli occhi per esprimere il proprio dissenso. Era l’unica cosa che poteva fare.

Gli aveva già spiegato, il giorno prima, che lui non era mai stato ferrato con la magia di guarigione (con somma disperazione di Gaius, peraltro), e quindi non vi si era applicato nel corso dei secoli, preferendo concentrarsi su altri scopi – ma, se anche avesse avuto una discreta esperienza taumaturga… come il suo corpo malato, pure la sua magia era instabile e avrebbe potuto fare più danni che ottenere benefici.

 

“Ti ho comprato un termometro nuovo. Anzi, due!” riprese Arthur, aprendo un’altra confezione. “Anche lo sconosciuto, in coda prima di me, ne ha preso una scatola per la sua fidanzata: era tutto agitato perché era in ritardo ed è pallida, sta male e vomita di continuo… probabilmente soffre dello stesso morbo invernale che hai tu”, gli spiegò, esponendo la propria, personale diagnosi. “E così, visto che tu mi hai raccomandato di non sbagliare – ma quando mai io fallirei, mh? – l’ho affiancato e ho detto:Voglio la stessa cosa che prende lui!’, e me l’hanno data”.

 

Merlin sentiva i suoni ovattati e annuiva benché non avesse ascoltato nulla, con la sola speranza che l’altro, dopo, stesse zitto.

 

“Bastano tre minuti appena, poi compare il risultato sul display ed è sufficiente leggerlo… è affidabile al 100%!” gli rese noto il re, con la perizia consumata di un imbonitore televisivo. “Ce l’ha spiegato la farmacista… a tutti e due”.

 

Il mago allungò una mano alla cieca e si fece passare il sottile bastoncino, e subito non realizzò che il suo compagno gliene stava offrendo una coppia. Ma, poi, il suo sguardo perplesso parlò per lui.

 

“Perché quella gentile fanciulla ci ha detto che il secondo serve per conferma!

 

Merlin aggrottò le sopracciglia e cercò di mettere a fuoco quel dannato affare.

Poi scoppiò a ridere, quasi soffocando tra ansiti e tosse, anche se sapeva che questo gli sarebbe costato un polmone e forse lo avrebbe trascinato nella tomba. Ma no, non poteva farne a meno.

 

“Arthur… Arthur, tesoro…” lo compatì, sentendo che le forze gli stavano mancano di nuovo. L’Idiozia Reale lo avrebbe stroncato, prima o poi. “Credimi, se ti dico che sono influenzato… e non incinta!

 

Il re boccheggiò, incapace di raccapezzarsi. “Mi prendi per stupido?!” bofonchiò, convinto che quel febbrone da cavallo avesse leso definitivamente il senno del suo vecchio servitore. “Forse stai delirando!” considerò, preoccupandosi non poco.

 

Lo stregone lanciò un’ultima occhiata ai due test di gravidanza momentaneamente abbandonati sul piumino. E Arthur, ancora una volta, fraintese.

 

“Merlin, la misurazione la farai più tardi, ora è meglio che ti riposi un po’…” E anche se suonava come un consiglio, il sovrano gli rimboccò le coperte sopprimendo ogni protesta.

 

“Già, forse è meglio”, concordò, sfinito. E, forse, quando il paracetamolo avrebbe fatto effetto, avrebbe tentato di trasmutare quei cosi inutili in un vero termometro… o forse no, ma di sicuro non avrebbe mandato mai più Arthur a fare compere. Altrimenti… non osava pensare a cosa il Babbeo sarebbe stato capace acquistare la prossima volta.

Un brivido freddo gli attraversò la schiena e no, non era per l’influenza. Decisamente, meglio non rischiare.

 

 

 

- Fine -

 

 

 

 

Disclaimers: I personaggi, citati in questo racconto, non sono miei; appartengono agli aventi diritto e, nel fruire di essi, non vi è alcuna forma di lucro da parte mia.

 

Ringraziamenti: Alla mia kohai che subisce le mie paranoie. X°D


Note: Per amor di pignoleria, sento il dovere di chiarire che, quando ho iniziato la raccolta, avevo pensato di scrivere ogni shot al presente; questa storia, però, suonava meglio al passato, quindi ho preferito scegliere questa versione.

 

Ho chiesto ad una mia conoscente britannica e anche in Gran Bretagna, come in Italia, i termometri al mercurio sono stati banditi dal 2007.

 

So che Merlin è immortale, ma l’idiozia di Arthur potrebbe quasi stroncarlo per davvero. XD

 

Se volete, c’è un parallelo ironico tra la Cerca della puntata 3x08 “L’occhio della Fenice” e la ricerca della farmacia. XD

 

In un contesto medievale, lo speziale è l’antesignano del farmacista.

 

 

Ringrazio tutti gli utenti che hanno messo questa raccolta nei preferiti, seguiti e da ricordare!
Come sempre, grazie a chi si fermerà a lasciare un parere.^^


Avviso di servizio (per chi segue le altre mie storie): ho postato Linette 71 qualche giorno fa.



Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:

 

Dona l’8‰ del tuo tempo alla causa pro recensioni.

Farai felici milioni di scrittori.

(Chiunque voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove meglio crede)


Come sempre, sono graditi commenti, consigli e critiche.


Grazie (_ _)

elyxyz

 

   
 
Leggi le 21 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Merlin / Vai alla pagina dell'autore: elyxyz