Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: Amelien    24/03/2013    2 recensioni
One-shot senza pretese dedicata a quegli scrittori che, almeno una volta, hanno sentito il proprio talento un insulso fantasma di ciò che era prima ;)
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il blocco dello scrittore

(ch’un giorno mi prese)

Ho appena strappato una pagina. Di nuovo. Forse volevo scrivere qualcosa sul tumore al cervello. O sull’efficacia benefica del panino al salame che sto per farmi. Fame allucinante. Fatto sta che ho strappato una pagina. E non me ne pento, ultimamente capita spesso. Mi alzo e mi faccio sto benedetto panino che mi lampeggia da 2 ore nel lobo frontale. Mi accendo un po’ di tv, ma in mezzo allo zapping intravedo la solita conduttrice scassa scatole, così mi viene la nausea e spengo: magari alla finestra c’è qualcosa di più interessante. Boh, nemmeno: un tizio che vende cd dopo un allegro tour con videocamera al cinema, una zitellina con un gatto in braccio…potrei scrivereee… no, no che idiozia…c’è anche un randagio spelacchiato che abbaia ai piccioni. L’Italia è di una stranezza spiazzante, come i sui abitanti.

Ora che ci penso, anch’io sono italiano. E mi chiamo Tommaso. Ma la gente tende ad apposizionarmi come una frase in un libro di grammatica: per loro sono LO SCRITTORE Tommaso.
Eppure oggi questo scrittore si è voltato e ha visto della carta inerme sulla scrivania, si è sentito pieno, ispirato, e ha preso una penna( di quelle con la pubblicità sul dorso) e si è seduto, aspettando quella mistica cascata di parole e lampi di genio, che fanno scatenare l’euforia frenetica della penna che scorre sulla pagina: idea-parola, pensato-scritto, infinite cancellature del genio sregolato tra le righe d’un capolavoro.
Ma nessuna cascata è arrivata, anzi, il suo posto è stato occupato da un fastidioso senso d’impotenza. E allora ha lasciato volar via in uno strappo il bianco opprimente di quel maledetto foglio. Tommaso scrittore non è mai stato in crisi come questa volta. Nemmeno quando non riusciva a completare il primo livello di Temple Run, ma questa è roba da poco.
Il blocco dello scrittore è come una malattia, un risucchio d’idee, continuo tormento che pare coprire la mente d’oblio, lasciando fuori solo qualche timida parola o frase senza capo né coda. Tommaso scrittore non vuole però ammettere di avere il contattore dell’artista in disuso per colpa del blocco. Odia questa parola, per Tommaso corrisponde alla fine della sua carriera. Uffa: è brutto essere Tommaso scrittore.
Un mio amico mi ha persino proposto di legarmi alla sedia come fece Vittorio Alfieri, ma non è dignitoso per uno che il talento ce l’ha naturale.
“ Volli, sempre volli, fortissimamente volli ” , magari lo dirò pure io, dopo che avrò scritto, dopo che Tommaso scrittore sarà resuscitato e riuscito a pubblicare un secondo successo.
 Ma adesso nemmeno il panino ha colmato il vuoto che ho dentro. È davvero logorante pensare di essere una nullità senza più arte né parte: ciò succede quando guardi il tuo cane e pensi di scrivere una bella storia sul legame cane-padrone. Ti alzi, felice con la penna pubblicizzata tra le dita, e l’unica cosa che riesci a lasciare alla carta è “ il mio cane è bello “.
Stai mezzora lì e ti chiedi come cavolo hai fatto a produrre quel tomo che si osserva in ogni libreria, lo prendi in mano e leggi qualche riga, magari l’antica ispirazione poi ti viene.
E aggiungi “ il mio cane è bello e giocherellone “, metti un punto, cancelli e metti una virgola. Ecco. Non sai cosa scrivere. E ti senti un fallito.
Io alla fine, di solito, prendo il computer, aspettando le distrazioni della serata milanese , o telefono qualcuno.
Mi hanno detto che la cosa più bella dell’essere scrittore è lo sblocco. È qualcosa d’incredibile, da impazzire di gioia. Ciò invece accade quando afferri  la penna e scrivi, scrivi, scrivi, riscoprendo l’artista che pensavi di non essere più. E ti senti rinato.
Non vedo l’ora di sbloccarmi.
 

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Amelien