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Autore: biti0189    12/10/2007    4 recensioni
In pratica Tom sta steso a terra...Bill è al suo fianco, gli tiene la mano e ..leggete!!!
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo Apro gli occhi …

Apro gli occhi …

La luce del sole mi acceca…

Dove mi trovo?

La luna e le sue stelle sono scomparse

Il terreno sotto di me non è più duro asfalto ma soffice e rugiadosa erba!

In lontananza sento urla di bambini che giocano, ci sono mille alberi intorno a me...

Ma dov’è l’ambulanza, dov’è la discoteca, dove sei tu?

Mi alzo e accanto a me vedo un piccolo laghetto, mi avvicino, voglio buttarmi un po’ d’acqua in faccia e scoprire che sto sognando, ma arrivato al liscio specchio d’acqua non mi riconosco più nel mio riflesso, o meglio, mi riconosco, ma non dovrei essere così…

I miei lunghi dread sono diventati corti capelli biondi, le mie lunghe dita affusolate e segnate dalle corde della chitarra si sono trasformate in corte e paffute dita da bimbo, i miei vestiti kani e roca wear hanno fatto spazio ad un completino blu con una grande T arancione stampata sopra…

Sono tornato a quando avevo sette anni!!!

Prendo un sasso e lo lancio nell’acqua…si increspa ma quando le dolci onde ritornano lentamente la loro posto il Tom bambino è ancora lì a fissarmi di rimando.

Sto per entrare in panico quando

-Tom?-

Mi volto di scatto per vedere correre verso di me un altro bambino.

Ha anche lui i capelli corti e biondi, i suoi occhi sono uguali ai miei, le sue labbra sono mie gemelle.

L’unica differenza è la B blu sulla T-shirt arancione…

-Tom... finalmente ti sei svegliato, cominciavo a preoccuparmi!-

-Bill…Bill sei proprio tu?-chiedo stupidamente.

-Certo che sono io...dai vieni, gli altri ci aspettano-

Mi porti in un parco giochi

Altalene e scivoli sono le giostre principali

Questo luogo ha qualcosa di familiare

-Ma dove siamo?-

-non ti ricordi?dopo che ti hanno sparato sei entrato in coma e con la mente sei tornato a quando avevamo sette anni…-

-Non ci credo-esclamo passandomi una mano goffa sulla fronte- ma questo cos’è?una specie di paradiso?Sono morto?-

-No stupido!!Ti ho detto che sei in coma…il Tom grande ora è steso in un letto d’ospedale!-

Non rispondo a questa affermazione, ho ancora davanti l’immagine di quella pistola

-sono proprio contento che sei qui!!così ora possiamo giocare insieme!!guarda…-mi trascini verso un tubo di plastica colorato, probabile meta dei nostri giochi infantili- mi sono fabbricato un altro microfono così ora possiamo tornare a far finta di suonare in una grande band!!-mostri soddisfatto una vecchia spazzola che al posto dei denti ha una palla di gomma tagliata a metà- bè? Non dici niente? Come ti sembra?-

La guardo e non posso fare a meno di sorridere, mi ricordo di quando ci fingevamo rockstar

-E’ bruttissimo!come al solito non sei capace di fare niente senza di me!dammi qua, te lo sistemo!!-

Giochiamo tanto…tu mi canti tutte le canzoni dei cartoni animati che conosci, io ti accompagno con la mia chitarra immaginaria…eri proprio dolce quando sorridevi…sei dolce…

Per un attimo torno alla realtà

Come ho fatto a non pensarci

-Bill…-esclamo all’improvviso

-Si-

-Bill...io torno indietro!-

-Perché Tom?ci stavamo divertendo, non vuoi stare con me?-

-Certo che voglio, ma questa non è la realtà…nella realtà noi siamo grandi, siamo adulti e tu ora sei seduto accanto al mio letto d’ospedale…non ricordi la promessa che ci siamo quando papà è andato via?-

Eravamo chiusi nello stanzino, la mamma e il papà litigavano di nuovo e noi ci eravamo chiusi lì per non farci vedere…tu piangevi quando papà se ne è andato sbattendo la porta…ricordo ancora il rumore dei suoi passi appesantiti dalla valigia fuori dalla fredda porta che ci separava dall’ingresso…

Ti ho abbracciato, avevamo paura che senza papà saremmo rimasti soli così ci facemmo una promessa:

Saremo stati sempre insieme, ci saremo fatti forza a vicenda, l’uno sarebbe stato la corda della propria chitarra, inseparabili…perché una chitarra senza corde non può emettere melodia

Mi guardi fisso con quei tuoi occhioni nocciola, due goccioloni salati minacciano di uscire

-Ti voglio bene fratellone-ti avvicini e mi abbracci, mi prendi la mano e mi scrivi qualcosa sul polso con la penna a sfera che avevi nella tasca del pantaloncino…

E l’ultimo ricordo è il tuo viso, sorridente…

Bip, bip, bip

Lentamente metto a fuoco

Che sogno!!!

Subito mi accorgo di un sagoma ai piedi del mio letto, la capigliatura scura stona con il bianco della camera...

Sta dormendo ma appena mi agito un po’ nel letto si sveglia…

Mi guardi con gli stessi occhi nocciola di 11 anni fa…

-Buongiorno dormiglione!!-ti dico sorridendo

-Fratellone!!non è possibile... mi salti addosso noncurante dei fili che mi escono da ogni parte del corpo

Mi abbracci stretto

Quasi non respiro

-Vado a chiamare un medico- annunci eccitato-ehi ma che hai sul polso?...vabbè vado, tu non te ne andare eh?-

Scompari mentre io rimango a fissarmi il polso

Una lacrima, forse la prima della mia vita, scende lungo la guancia mentre leggo quello che mi hai scritto prima di salutarmi…

MEIN SAITE

Allora premetto che non mi piace..l’ho scritta di getto e, boh non mi piace!!

Comunque recensite perché mi fa piacere leggere i vostri commenti

Grazie un bacio

Ps=saite vuol dire corda(di chitarra)

  
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