Avevo appena finito il concerto, l'ultimo del mio tour: Arena 02 di Londra. il tempo trascorre velocemente su quel palco, amo stare a contatto con i miei fans e mi dispiace 'lasciarli' ogni volta finito il concerto.

Jade:''Angel, sbrigati a cambiarti, Ian ti sta aspettando in limousine.'' la voce dolce di Jade risuona da dietro la porta del camerino, lei è il mio menagear: una donna stupenda, alta, capelli neri e occhi verdi, sulla quarantina, ma quando vuole sà essere davvero insopportabile e rompi palle..come una seconda mamma.

Mentre mi dò una sistemata ai capelli lei continua:''Io devo proprio scappare, la limousine ti aspetta dietro al parco, esci dal retro così i fan non ti assalgono.'' Per fortuna conosco benissimo questo posto, sarà la quinta o sesta volta che ci faccio un concerto e ormai sapevo come ritornare a casa senza essere 'assalita'. 

Levo quei tacchi tanto odiati e rimetto le mie amate converse, esco dal camerino e mi avvio sul retro dell'arena dove incontro Paul, la mia guardia del corpo, ci incamminammo verso il parco, ma notai che era un pò agitato.

''Qualcosa non va?'' chiedo ''No, è che..mia moglie, non si sente tanto bene. Credo che stia per nascere la bambina.'' rispose nervosamente

, io gli misi una mano sulla spalla, ''Và da lei, tranquillo.'' ''Non posso lasciarti sola.'' ''Paul, sono dieci minuti da qui alla limousine, vai. Farò due passi.'' dissi cercando di rassicurarlo, ''..okay, stai attenta eh.'' dice correndo in direzione opposta alla mia ''Certo, e fammi sapere!'' 

 

Mi ritrovo sola a passeggiare nel parco buio, altri due minuti e sarei arrivata alla limousine. Amavo questo parco,però ero esausta e volevo solo buttarmi a letto, dopo sette mesi di tour finalmente sarei stata a casa mia, nel mio letto. Casa mia è una piccola villetta, dove abito solo io visto che mia mamma, mio papà e il mio fratellino abitano a Manchester. Non sono la solita ragazzina famosa e viziata, sono una ragazza normale che indossa converse, leggins e maglioni larghi. Non credo di essere cambiata da quando sono diventata famosa, ma devo dire che non c'è mestiere migliore, amo fare ciò che amo e rendere felici le persone. Ero immersa nei miei pensieri quando due grandi mani mi afferrarono con forza le spalle facendomi girare, mi ritrovai di fronte ad un'ombra nera ed alta riuscivo a distinguere solo questo. Il mio cuore perse due battiti.

''Ma ciao, dolcezza.'' ero paralizzata, non conoscevo quella voce. ''C-chi sei? cosa..vuoi da me?'' pronunciai queste parole con un filo di voce prima che la mia schiena venne sbattuta con violenza contro una parete, dura e fredda. ''Niente, stai tranquilla, voglio soltanto divertirmi un pò.'' la sua mano alzò il mio mento ed il suo corpo si appiccicò al mio nell'arco di un secondo, ''Lasciami!'' gridai cercando di farlo allontanare, ma fu inutile. Cercai di cacciare un altro urlo ma la sua mano coprì la mia bocca e l'altra teneva le mie piccole mani, mentre la sua bocca che puzzava di alcool, scendeva lungo il mio petto. Le lacrime cominciarono a sgorgare e gli urli soffocati facevano bruciare la mia gola. Non credo di aver provato sensazione più orribile in tutta la mia vita. Mi sentii sollevata quando quella figura venne scollata da me, mi ci volle un pò per capire cosa stesse succedendo: Io mi accasciai a terra, un'altra figura prese l'uomo per il colletto della giacca per poi piantargli una ginocchiata sullo stomaco, ''Ma che cazzo fai?! Eh?!'' un pugno, l'uomo a terra, ''Verme.'' pedata, ''Schifoso.'' altra pedata. Non riuscivo a muovermi nè a parlare, riuscì solo a portarmi una mano davanti alla bocca mentre le mie lacrime la bagnavano, l'altra figura nonostante fosse più minuta rispetto a quella che mi era stata addosso poco prima, la picchiava senza sosta mentre l'altro tossiva e si lamentava. Ora la seconda figura si era calmata, credo abbia sputato su quell'uomo disteso a terra. Girò lo sguardo verso di me, e con cautela si avvicinò per poi abbassarsi, porse una mano verso di me che ritirò quando sobbalzai, ''Non avere paura di me, non ti farò del male.'' che voce dolce, ''Come stai?'' chiese, ''G-grazie.'' risposi. Riuscii a distinguere un sorriso sul suo volto, aveva la pelle scura ed un pò di barba, aveva qualcosa di familiare.

mi aiutò ad alzarmi, ''Ti accompagno a casa?'' scossi la testa, ''Dove devo portarti?'' al sicuro, ho paura. Mi aggrappai al suo braccio e mi sedetti su una panchina, esitò ma poi si sedette accanto a me, ''Non lasciarmi sola, per favore. Stai con me.'' non avevo idea di chi era, ma mi sentivo al sicuro, al sicuro con un perfetto sconosciuto. Sentii una mano accarezzarmi dolcemente il braccio, mi fece poggiare sulla sua spalla. ''Starò con te.'' sussurrò, strinsi la sua mano. Che situazione strana. ''Come ti chiami?'' chiese, ''Angel.'' ''Io mi chiamo Zayn.'' 


Salve a tutti, questa è la mia prima FF, mi scuso per gli errori. Beh, che dire? questo è solo l'inizio, spero vi sia piaciuta e recensite se volete:)