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Autore: poppett    24/03/2013    1 recensioni
Era la foto che mi aveva scattato poco prima. Era intenta a modificare l’angolazione da cui proveniva la luce, rendendo il mio viso più luminoso e i miei occhi scuri più chiari.
-Wow- Mi lasciai scappare ammirato. Sebbene avevo sussurrato appena, Lily si voltò velocemente mostrandomi il suo viso sorpreso e le gote leggermente arrossate.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un flash mi colpì in pieno viso facendomi portare istintivamente il dorso della mano sugli occhi. Sentii un risolino provenire dall’esterno. Quando scostai il braccio dal volto trovai due grandi occhi color nocciola che mi fissavano divertiti. Lillian mi sorrideva allegra, il mio sguardo si posò sulla macchinetta fotografica che teneva stretta tra le dita.
-Oh andiamo Lily! Sarà la decima che mi fai oggi!- Sbuffai lagnandomi. Non mi dispiaceva essere l’oggetto delle sue foto, ma non era proprio divertente beccarmi ogni volta un fascio accecante sugli occhi.
-Potrei seriamente diventare cieco!- Protestai portandomi una mano sugli occhi e assumendo un’espressione  fintamente disperata.
La mora non mi aveva ancora risposto, e ben presto scoprii che non mi aveva nemmeno degnato di uno sguardo. La trovai sorridente con gli occhi puntati sul piccolo schermo della fotocamera. Mi avvicinai curioso di scoprire cosa stesse guardando, data la sua aria sognante.
Era la foto che mi aveva scattato poco prima. Era intenta a modificare l’angolazione da cui proveniva la luce, rendendo il mio viso più luminoso e i miei occhi scuri più chiari.
-Wow- Mi lasciai scappare ammirato. Sebbene avevo sussurrato appena, Lily si voltò velocemente mostrandomi il suo viso sorpreso e le gote leggermente arrossate.
Non ci badai, Lily arrossiva spesso: per il caldo, per il freddo…per tutto, insomma.
-Sei brava con le foto. Dovresti seguire un corso e poi aprire uno studio. Non capisco perché ti ostini ancora a studiare letteratura inglese.- Ci incamminammo per il corridoio esterno. L’autunno aveva colorato gli alberi, che fungevano da colonnato, di colori vivaci. Era uno spettacolo quel percorso in quella stagione. Cominciai a calciare un sassolino davanti a me e quando lo persi mi imbronciai.
-Grazie Liam, ma sai cosa ne pensano i miei.- Il suo tono di voce si affievolì così le poggiai un braccio sulle spalle stringendola per consolarla. La sentii sussultare a quel tocco, ed ancora una volta diedi la colpa alla sua insicurezza.
Lily era la mia migliore amica, lo era sempre stata. Ci eravamo conosciuti tra i banchi di scuola ed avevamo frequentato le stesse lezioni. Anche al momento della decisione più importante della nostra vita avevamo intrapreso lo stesso cammino. Più per volontà mia e di sua madre che sua.
Lily aveva la passione per la fotografia, era bravissima ed era un peccato che avesse sprecato quel talento. Però sapevo bene come avrebbe reagito la signora Rowland al desiderio della figlia, e nessuno osava contraddirla, nemmeno il marito.
-Non me ne frega niente di ciò che pensa, dovrebbe lasciarti libera di fare ciò che ami… E’ un’ingiustizia!- Ribattei arrabbiato. Lei si morse il labbro come se trattenesse qualcosa e poi abbassò il capo.
Quel giorno indossava un berretto color marrone-rossiccio che faceva risaltare i suoi capelli mossi.
-Va bene così Liam..- Lasciò le parole in sospeso.
Di fronte a quell’arrendevolezza mi arrabbiai. Come poteva rinunciare ad una cosa così importante? Non si trattava solo della fotografia, ma della libertà di scegliere. Odiavo questo tratto del suo carattere. Al contrario di me, lei era docile e facile da controllare. Non era una debole, ma si avvicinava, per questo mi ero sempre visto come un fratello maggiore –nonostante avessimo la stessa età- per lei. Era piccola e indifesa e ogni volta che la vedevo volevo stringerla a me e non lasciarla più andare, volevo proteggerla da tutto e da tutti. Nessuno doveva permettersi di farle del male o di privarla di qualcosa, anche se fosse stata sua madre.
Mi fermai di punto in bianco e le presi le spalle posizionandola di fronte a me.
-Reagisci cazzo! Non vedi che ti stai privando di tutto! Andiamo Lily, non puoi sempre essere così sottomessa! Smettila di essere così debole!- Lily sussultò alla mia imprecazione e strinse maggiormente la borsa a se. Le fissai le piccole mani tremolanti e mi resi conto di aver esagerato.
Per mia fortuna in quel momento il passaggio era vuoto, e noi due eravamo le uniche persone. Il sole stava tramontando e gli ultimi raggi di sole filtravano attraverso le foglie più sottili facendo sembrare gli occhi di Lily ancora più grandi. Non seppi mai se era paura o quel magico effetto che faceva la luce.
-Io..io..-Mollai la presa e feci mezzo passo indietro passandomi le mani tra i capelli.
Non volevo usare quelle parole, avrei dovuto parlarle con calma, ma questa si era recata in un angolo remoto del mio cervello ed era subentrata l’impulsività che mi caratterizzava.
Chinai il volto trovando estremamente interessante il piccolo ciuffo d’erba cresciuto tra i sassi. Era piccolissimo, eppure così forte. Se ne stava nascosto tra i piccoli massi che lo soffocavano quasi. Riconobbi Lily in quel piccolo ciuffetto, quasi soffocata e oppressa in un mondo che non riusciva a imparare il significato di libertà.
Alzai gli occhi, e incontrai quelli nocciola di Lily bagnati e colmi di lacrime che da un momento all’altro sarebbero esplose, rigandole la pelle liscia e priva di imperfezioni.
-Scusami.- Sussurrai abbracciandola senza stringerla troppo. Lei si lasciò cullare.
Infilai la testa nell’incavo del suo collo aspirando il profumo del suo balsamo. Le ciocche mosse e ribelli mi coprirono gli occhi costringendomi a chiuderli per non rimanere sul serio accecato.
Sentii il collo umido quando lei poggiò la fronte sulla mia spalla. In quel momento mi sentivo bene, mi sentivo al mio posto. Come se proteggerla fosse il mio compito, ma c’era ancora una cosa che non andava. Le lacrime che scendevano copiose, prima sulle sue guance, e poi sul mio collo erano una cosa straziante.
Mi alzai bruscamente prendendole il viso sfigurato dal pianto tra le mani e passandole ripetutamente i pollici sulle guance, in un movimento circolare che la fece rilassare.
-Sono stato uno stupido.- Cominciai guardandola negli occhi. –Non dovevo dirti quelle cose.- Passai ancora una volta il pollice sulla sua guancia sinistra, sorprendendomi di quanto potesse essere morbida la pelle del suo viso.
-No, hai ragione. Sono una debole, insicura e incerta. Non so cosa voglio ed è per questo che faccio sempre ciò che fanno gli altri. Sono ancora in uno stato infantile, dove si cerca di copiare l’adulto. Io copio, copio e basta. Tutte le foto che faccio le hanno già fatti altri, cos’avrei di diverso da tutti loro? Il nome forse, ma solo quello.- Si fermò inchiodando il suo sguardo nel mio.
-Ma c’è una cosa che non ho mai copiato a nessuno, che è originale e vera al cento per cento.- Fece una pausa. Si passo la mano sugli occhi per asciugarsi meglio e poi ritornò a guardarmi.
-Ed è il mio amore per te.- Mi bloccai. Ero paralizzato, quasi spaventato. Lily mi osservava attentamente e si era accorta del mio disagio e della mia paura che in quel momento, ero certo, mi si leggeva benissimo negli occhi. Non sapevo molto bene cosa si aspettasse da me, così rimasi in silenzio.
Lei prese un respiro e ricominciò a parlare.
-Mi prenderai per imbecille, penserai che tutto questo sia uno scherzo, ma non lo è. Non è mai passato un singolo giorno, da quando ci siamo incontrati, in cui non pensassi a te. Non nel modo in cui tu mi vedi, so benissimo che per te sono come una sorella, ma tu per me non sei un fratello e non lo sarai mai. Io non provo un semplice affetto per te, provo molto di più. Io ti amo, Liam.- L’ultima frase mi arrivò come un sussurro strozzato. Non l’avevo mai vista così forte e in tutti quegli anni.
Mi aveva confessato il suo amore ed io ero in piedi di fronte a lei, confuso più che mai.
La vidi sull’orlo del pianto, il suo petto iniziava già ad abbassarsi ed alzarsi più velocemente del normale. Non avevo mai considerato l’idea di vedere Lily sotto un altro punto di vista, non sapevo cosa fare.
I suoi occhi erano sgomenti, preoccupati e velati dall’imbarazzo del momento. La mia espressione doveva spaventarla moltissimo.
Ripensai a tutti i momenti condivisi assieme, e mi accorsi solo in quel momento degli sguardi, gli abbracci, i rossori e i brividi che provava.
Gli occhi lucidi di Lily stavano per traboccare.
-Scusa, io non so cosa mi sia preso, io…davvero Liam, diment…- Non le diedi il tempo di finire la frase e mi avventai su di lei.
Le posai le labbra sulle sue, che non tardarono a dischiudersi. Portai le mani sulla sua schiena stringendola a me, mentre lei aveva poggiato le sue sul mio collo, avvicinando ulteriormente i nostri visi.
Le nostre bocche si muovevano sinuosamente e in sincronia. Non avevo mai baciato così delicatamente nessuna ragazza.
Avevo capito che per lei doveva essere uno dei primi baci che dava, data la sua goffaggine che la rendeva ancora più piccola e dolce.
Assaporai ogni secondo di quel bacio e quando ci staccammo lei mi guardava incapace di mettere insieme due parole.
Mi ritrovai a pensare a quanto potesse essere carina in quel momento, le sue gote arrossate erano bellissime. Lei era bellissima.
Mi avvicinai e le rubai un bacio. Vidi un sorriso affiorare sulle sue labbra rosee.
-Andiamo dai.- Le presi la mano, stringendola e guidandola nel corridoio.
Le presi la borsa, e lei mi lasciò fare. Estrassi la macchinetta allungando la mano in modo che l’obbiettivo potesse prendere entrambi e prima di scattare la foto le presi il viso con l’altra mano e la baciai.
-Si si, hai un lucidalabbra buonissimo.- Mi sorrise ed io ricambiai prima di rubarle un altro bacio.





Here I Am

Non so cosa mi sia preso oggi, ma avevo
una voglia tremenda di scrivere una One Shot
su Liam ajfhdkajfhadkjf *.* ed eccomi qui :)
Spero vi piaccia..e niente :3
Buona notte e buona scuola(?)

Zoe
  
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