Cara mamma,
20 maggio 2013.
One direction, Mediolanum forum /Assago.
Io non ci sarò.
Quel 3 novembre 2012 avevo davvero creduto che il Never Say never esistesse.
Avevo davvero creduto che per qualche ora avrei avuto la possibilità di respirare la loro stessa aria.
Avevo davvero creduto di poter sentire la loro melodica voce uscire dalle casse ed amalgamarsi all’aria diventando com’essa essenziale.
Avevo davvero creduto di poterli vedere dal vivo, e non da Vevo.
Invece no.
Invece il ‘mai dire mai’ non esiste.
Il sogno più grande da realizzare, i protagonisti dei miei pensieri, dei miei sogni, resteranno attaccati al muro della mia stanza e io mi accontenterò di parlargli prima di addormentarmi cullata dalle loro voce trasmessa da delle cuffiette bianche
Fa male sai mamma.
Non so se ferisce di più essere considerata una stalker pazza e non essere capita da nessuno o sfogliare le foto loro, i loro video live e sapere che tu non potrai mai essere in mezzo alle urla delle tue sorelle
O forse fa ancora più male sapere che il tuo desiderio più grande, che ti tormenta giorno e notte verrà realizzato da qualcuno che non sei tu e che magari non se lo merita nemmeno.
Allora ti metti a leggere tutti i progetti per il concerto: i cartelloni, il look, le luci fluorescenti e pensi continuamente ‘perché loro si e io no?’
Eppure io ci ho creduto, ci ho creduto fino alla fine.
O per meglio dire ci ho creduto fino a quando ho capito che era tutto inutile.
Fino a quando mi sono resa conto che consumavo la mia vita nell’attesa di qualcosa che non sarebbe mai successo.
Qualcosa che era talmente bello,talmente incredibile per essere realizzato.
Talmente irreale e perfetto per una come me.
Una che ha sempre creduto di riuscire a reprimere le lacrime in un sorriso, una che ha sempre creduto che nella vita tutto fosse facile o che tutto fosse come nelle favole.
Tu mamma, tu papà, mi avete sempre insegnato ad inseguire i miei sogni.
Ma perché quando ho l’occasione e l’opportunità di farlo voi bloccate la mia strada verso la mia gioia più grande?
“E’ solo un capriccio passerà presto e ti dimenticherai di loro” dite voi.
Ma come faccio a dimenticare coloro che hanno rubato il mio cuore?
Come faccio a far finta di stare bene quando l’organo più importante che abbiamo nel corpo è nelle loro mani.
Nelle mani di 5 ragazzi che io non potrò mai vedere.
5 ragazzi che non sanno della mia esistenza ma che custodiscono il mio bene più grande.
5 ragazzi che agli occhi degli altri non sono niente ma che per me valgono più di ogni mio altra cosa.
Voi non capite.
Voi non capite il dolore e le stilettate al cuore quando mi dite con sarcasmo “tanto non ci vai al concerto”.
Voi non capite i sorrisi sforzati e falsi che mascherano continui pianti.
Voi credete che passo le sere davanti al computer?
No, io non faccio solo questo.
Io passo le sere tra le lacrime salate a guardare i loro video.
I video di 5 ladri che sono entrati nella mia vita e l’hanno sconvolta del tutto.
5 ladri che hanno preso il mio cuore e se lo sono portati via a kilometri e kilometri da me, lasciandomi un vuoto dentro che solo i loro volti, le loro risate, i loro sorrisi e le loro voci in qualche modo riescono a colmare.
Ma non ci riesco più.
Non riesco più ad essere felice finche non riuscirò a toccare e inspirare la loro stessa aria.
Non sarò mai felice finche non sentirò la loro voce dal vivo, colpirmi dritto il cuore.
E non riuscirò mai ad essere felice se non urlerò a loro che li amo e ho bisogno di loro.
Come un fiore ha bisogno del sole.
Un pesce dell’acqua.
Un uomo ha bisogno del suo ossigeno e loro sono il mio ossigeno.

Con amore tua figlia, nonchè una directioner.