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Autore: RoriStark    25/03/2013    2 recensioni
Volevo provare a scrivere una fiction su questo bellissimo film :) amo la Marvel e seguo sia i comics che i film :) Loki è il mio personaggio preferito insieme ad Iron Man
Genere: Azione, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Loki, Tony Stark/Iron Man
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Sembrava di stare in un film stile "300". Nell’antica Grecia, o magari tra i vichingi leggermente civilizzati visto le stazze di ogni singolo presente. Solo le donne, a parte Sif sembravano abbastanza femminili con le loro tuniche bianche. Le colonne in marmo li circondavano, non c’erano sedie, stavano tutti in piedi e la stanza sembrava più un tempio greco con al centro Odino. L’unico seduto su un grande trono che sembrava scolpito direttamente dal pavimento. Il Dio li osservava con il suo unico occhio mentre le labbra dietro i baffi bianchi si muovevano appena come se stesse mugugnando a bassa voce. Quella che sembrava la moglie, guardava Loki con apprensione, come una madre in pena per il figlio. Aniel chiuse gli occhi quando Odino parlò

“Loki, figlio mio, hai commesso un grave errore nel minacciare la terra per favoreggiare la colonizzazione di popolazioni aliene”

Aniel si voltò sentendo  la risatina compiaciuta di Loki. Lui alzò lo sguardo osservandolo quasi divertito, come se tutto fosse uno scherzo mentre sul viso si disegnava un sorriso beffardo, di scherno . Gli occhi verdi fissi su Odino, Poi scrutò sudditi ed i soldati attorno a lui. Non aveva catene, eppure non sembrava aver intenzione di muoversi.

“fammi il piacere… tu hai distrutto intere razze, e ora per…dei terrestri te la prendi tanto? O forse è perché il tuo caro figlio Thor aveva trovato la ragazza”

Pronunciò il nome di Thor con disgusto, mentre il suo sorriso svaniva  e le labbra si tesero in una smorfia di rabbia

“non puoi giudicarmi per qualcosa che in confronto alle tue gesta sono un opera di carità”

Aniel sobbalzò nel sentire le parole di Loki, come se per un attimo si fosse dimenticato che al suo fianco c’era una terrestre, la donna che diceva di amare”

“beh anche tu hai trovato qualcuno vedo su quel pianeta… “

Loki rimase in silenzio voltando piano lo sguardo verso Aniel, chiuse poi gli occhi come se si fosse reso conto in quel momento del peso delle sue parole. Si voltò piano, il capo rivolto verso il basso mentre Odino sembrò non riuscire a trattenere una leggera risata

“vedi?...è per lei che ti sei fermato? Un umana…”

“obiezione!!”

Aniel rimase un attimo in silenzio. Loki la fissò ad occhi spalancati mentre la giovane si rese conto di non essere davanti ad una semplice corte marziale, e peggio ancora, lei non era un avvocato. Si schiarì la voce cercando di passare oltre, alzò lo sguardo verso Odino seria

“se non fosse stato per lui…non avremmo  chiuso il portale, ha rischiato la vita per aiutarci!”

Odino osservò la giovane con uno sguardo apparentemente sorpreso, sorrise ridendo appena mentre prese a lisciarsi la folta barba bianca mentre scrutava la giovane da dietro le folte sopracciglia bianche
“bene.…il tuo nome è Aniel vero?...Aniel…?”

Lasciò in sospeso la frase, come per sapere se il suo nome fosse stato solo Aniel, la osservava beffardo mentre Aniel fu costretta ad abbassare lo sguardo. In effetti ricordava solamente il suo nome. Non sapeva il nome dei suoi genitori, non sapeva nulla del suo passato. Era sempre stata Aniel, non aveva mai fatto caso ad un cognome o chissà cosa. Ma poi la giovane abbassò lo sguardo verso quella piccola luce che le brillava al suo dito. Già, Aniel era piccola, fragile e debole, forse perché era incompleta. Era sempre stata solamente Aniel. Aveva sempre desiderato essere forte, e la giovane Aniel lo diventava solamente quando aveva qualcosa da proteggere, o qualcosa che le desse forza. Strinse le nocche mentre alzò di nuovo lo sguardo, fiera.

“Aniel Stark”

“Stark? Thor me ne ha parlato…sei la figlia…sorella di quello Stark?”

“non sono obbligata a dichiarare la mia posizione sociale all’interno della famiglia Stark… sappia solo che se ha a che fare con uno Stark, le possibilità che lei ne esca vincitore saranno basse”

Odino rimase fermo ad osservarla mentre prese a ridere di gusto. Aniel serrò i denti mentre Loki riuscì a trattenerla dal prenderlo a pugni.

“bene giovane Stark…rispetto il tuo coraggio, ma non posso tollerare il crimine commesso da mio figlio, sebbene vi abbia aiutato, è stato lui il responsabile di tutto. Il popolo umano è sotto protezione di mio figlio Thor, e la sua violazione va punita”

Per un attimo ad Aniel passò per la mente tutta la letteratura nordica che aveva divorato in una giornata nella biblioteca di Tony. Le punizioni degli dei erano terribili. Il fatto che loro fossero immortali rendeva la loro pena ancora peggiore, quasi come una condanna all’inferno. Aquile che mangiavano fegati, serpenti che strangolavano all’infinito. Fiamme e sangue. La giovane sbiancò all’improvviso quando sentì il rumore delle catene dietro di lei. Una guardia portava delle catene nere spesse come non mai, sembravano le catene di un ancora. Aniel si mise subito davanti a Loki appena l’uomo stava per alzare le catene minaccioso. Si fermò osservandola seccato.

“Ma dico siete pazzi??? Cosa volete fare?? Questa cosa è una barbaria!!”

Gridò verso Odino. Lui si alzò e si avvicinò alla giovane con un sorriso. Con la mano la afferrò per un braccio tirandola indietro mentre l’altro avvolgeva Loki con le catene

“no!! Loki!!! Loki!! Ne farò rapporto alla shield di questo!! Io sono la rappresentante della terra e ho il diritto di difenderlo!!siete incivili!! “

Osservò Odino con rabbia mentre aprì le ali puntandogli il dito contro

“e tu bello sguardo….vedrai che significa sfidare una Stark.”

Ringhiò mentre seguì Loki che intanto veniva portato via dalle guardie. La giovane si avvicinò a lui prendendolo per mano. Nonostante le catene sembrava muoversi bene. Per fortuna aveva recuperato le forze

“Loki…sono qui…”

Loki si voltò e sorrise dolcemente ridendo appena mentre la sua mano stringeva quella di lei per poi giocherellare con le dita affusolate di Aniel.

“sei stata grande piccola…non pensavo che un uccelletto come te avesse anche gli artigli..”

Sussurrò mentre chiusero entrambi in una gabbia. Aniel si voltò di scatto sorpresa mentre la guardia chiudeva le sbarre. Stavano rinchiudendo anche lei?? Si avvicinò a passo svelto alle sbarre

“eih!”

“sta tranquilla umana…sei talmente piccina da passare attraverso le sbarre, non vogliamo rinchiudere anche te”


Disse scomparendo dietro ad un angolo. La giovane sbuffò mentre si avvicinò a Loki che intanto aveva tolto le catene di dosso come se nulla fosse. Lei lo osservò sorpresa, come era possibile?

“visto? Non è stato difficile…ora andiamo”

“co…cosa…dove??”

“via…uccido un paio di guardie e usiamo il tesseract per andarcene..”

Aniel si fermò di scatto sbiancando in viso mentre lo fissava ad occhi spalancati e la bocca dischiusa. Una confusione assoluta le balenava per la testa

“andare…dove?”

“in altri mondi! Mondi da conquistare, sottomettere…”

“ma così sarai di nuovo un criminale!”

“Aniel…io lo sono già”

“ma…ma poi ci daranno la caccia…io non voglio peggiorare la situazione”

“….di nuovo mi tradisci?”

“Loki….smettila con quest’ossessione del tradimento…io..”

“stai aspettando cosa?? Che mi torturino?? Così potrai tornare dal tuo Stark?? Stai aspettando di mettermi da parte per poi andare a divertirti??”

Loki si avvicinò con uno scatto a lei, come se si fosse teletrasportato mentre in mano aveva il suo scettro. Fu una frazione di secondo. Aniel era in ginocchio con l’arco in mano e la freccia caricata che puntava al petto di Loki. Lui con il suo scettro verso il petto di lei. Entrambi rimasero fermi, sconvolti.  Si fissavano con gli occhi sbarrati come se si fossero appena resi conto di cosa stavano facendo. Per la prima volta si stavano puntando delle armi addosso, come nemici. Lei fu la prima ad abbassare l’arco facendolo sparire in uno sbuffo di energia mentre  Loki tirò subito indietro lo scettro mentre il suo respiro sembrava affannato

“… cosa stiamo facendo?...”

Sussurrò lui. Aniel portò le mani al viso rannicchiandosi mentre strinse la presa sui suoi capelli confusa come non mai. Non voleva che fosse torturato, ma nemmeno che fosse ricercato di nuovo come criminale. Ma Loki era troppo adirato per capire. La giovane rimase ferma poi si alzò in piedi, lo sguardo fisso su quello di Loki che si avvicinò a lei. Le sfiorò il viso con la mano posando la fronte su quella di lei chiudendo poi gli occhi con un espressione di sofferenza

“Aniel….io…”

Stava per parlare quando si sentì un forte boato. Aniel si voltò di scatto mentre il terreno prese a tremare. Loki si avvicinò alle sbarre e puntando lo scettro contro le sbarre queste si piegarono come se fossero di rame. Fece cenno ad Aniel di seguirlo mentre si avviò. Mentre camminava gli apparve addosso la sua armatura verde e dorata mentre anche l’elmo si materializzò sul suo capo

“Loki aspetta!”

La giovane lo seguì di corsa materializzando ali ed arco mentre salivano verso i piani superiori. Delle grida di battaglia provenivano da sopra. Grida titaniche, non erano per nulla umane. I due raggiunsero i giardini di Asgard che ora erano quasi irriconoscibili. Colonne a terra e terra arsa ovunque mentre davanti a loro imperniava la battaglia. Giganti dal colore dell’acqua marina stavano attaccando le schiere asgardiane. Loki era immobile con lo scettro piantato al suolo, fissava quei mostri confuso come se già sapesse chi fossero. Aniel gli corse vicino mentre puntò l’arco verso la mischia

“certo che voi asgardiani ne avete pochi di amici”

Disse mentre scoccò una freccia sulla fronte di un gigante che stava andando loro incontro

“chi diavolo sono questi ora??”

“sono…i giganti di ghiaccio…”

Sussurrò mentre abbassò lo scettro. Aniel lo guardò confusa, si affiancò a lui mente continuava a scagliare frecce per bloccare i giganti che si avvicinavano. Davanti a loro anche Thor stava combattendo

“fratello!Aniel! Cosa diamine ci fate in mezzo alla battaglia??”

“oh scusa il disturbo fratello, abbiamo sentito dei boati, ma ora che sappiamo cos’è  ce ne torniamo in gabbia mentre Asgard viene distrutta…”

Disse Loki all’improvviso con un sarcasmo che avrebbe fatto concorrenza a Tony Stark. All’improvviso sembrò essersi ripreso, infatti puntò lo scettro contro un mostro che si stava scagliando contro le spalle di Aniel. Ma questo venne buttato a terra da un fascio di luce verde.

“sia chiaro, non lo sto facendo per voi...ma comunque voglio sgranchirmi un po’ le braccia”

Disse mentre lo scettro si tramutava lentamente in un arco. Ghignò verso il fratello che ricambiò con un sorriso speranzoso. Loki tese l’arco sotto lo sguardo incredulo di Aniel. Una freccia partì verso  i giganti colpendone un paio con un solo colpo

“non mi hai mai detto che sapevi usare l’arco”

Loki si voltò verso di lei con un sorriso furbo strizzandole poi l’occhio. Aniel si sentì all’improvviso più leggera. Si sentì di nuovo sicura, quel sorriso sembrò averla dato di nuovo le forze,così riprese a scagliare frecce ai nemici senza tregua. Ferma, spietata e professionale. Le lezioni di Falco avevano dato i loro frutti, pensava mentre i giganti indietreggiavano. Ad u tratto però uno di loro  gridò verso di loro

“TU! Hai tradito la tua razza!! Non sei uno di loro!! E non sei neanche uno di noi! Figlio di Laufey!! Tu sei un…”

Una freccia si scagliò nella bocca del mostr trapassando da parte a parte la faringe dell’essere che ora si inginocchiava a terra emettendo rantoli e gorgoglii mentre sembrava annegare nel suo stesso sangue. Loki si avvicinò freddo come non mai mentre tirò fuori la freccia iridescente a mani nude

“non osare rivolgerti a me in questo modo…mostro…”

L’essere prima di cadere a terra afferrò il braccio di Loki che si divincolò dalla presa lasciandolo cadere a terra. Si voltò verso Aniel mentre fissava la sua mano tingersi dello stesso colore di quei mostri, gli occhi erano diventati rossi per un attimo, ma poi Loki scosse il capo mentre la sua pelle ed i suoi occhi tornavano del suo colore abituale. Aniel corse verso di lui preoccupata

“Loki! Loki stai bene??”

“sì…sto bene…”

Sussurrò

“beh...ora sai la mia vera natura…”

Aniel scosse il capo mentre afferrò Loki tirandolo a sé, lo baciò sulle labbra mordendogliele piano mentre lui la teneva per la schiena mentre chiuse gli occhi per assaporare quel bacio

“….io ho sempre saputo la tua natura….scemo..”

Disse sorridendo appena mentre gli occhi si stavano riempiendo di lacrime. Cosa importava da dove veniva? A lei importava solamente cosa fosse diventato

“sei sempre tu….”

Sussurrò mentre posò la fronte sulla sua
“smettila di tormentare il tuo cuore….non importa da dove vieni… la cosa che conta…è come tu scegli di vivere..”
Sussurrò passandogli una mano tra i capelli. La battaglia era conclusa, gli asgardiani avevano vinto all’ennesimo assedio dei giganti di ghiaccio, a quanto pare stando alle parole di Odino non era una novità un loro attacco. Eppure in quel momento le loro facce erano cupe, preoccupate. Thor si avvicinò a Loki mentre osservava Aniel pensieroso

“che succede Thor?”

Chiese lei guardandolo

“temo che…non potrai tornare indietro ora…”

“…come?”

“i giganti hanno preso il tesseract..”

“no...no!! dobbiamo riprenderlo!!!io…io...devo parlare con Tony!! Datemi qualcosa dobbiamo trovare una soluzione!! Io non posso restare qui….noi non possiamo restare qui!”

Disse poi fissando Loki. Non era il posto per lui, non poteva stare in un luogo che tanto lo faceva soffrire. Voleva dargli una nuova vita, offrirgli una possibilità insieme a lei sulla terra. Ora invece sembrava tutto perso. Aniel tirò indietro i capelli mentre cercava una soluzione.

“vado un attimo in camera…devo prendere una cosa”

Disse sorridendo appena mentre Loki fece per seguirla

“no! Aspettami qui per favore….”

Loki rimase fermo a fissarla, poi annuì, tese una mano carezzandole i capelli mentre la giovane si avvicinò a lui di nuovo posando la fronte sulla sua sorridendo appena

“Aniel….se c’è qualcosa che devi dirmi…”

“sì…che ti amo…..lo giuro…..giuro che ti amo Loki…”

“….lo so…ora vai..”

Disse mentre la giovane corse nelle sue camerate. Prese un respiro profondo mentre si lasciò scivolare a terra con la schiena poggiata sulla parete di marmo. Certo, Loki era lì con lei, ma l’idea di essere bloccata, di non poter dire nulla a Tony, la stava uccidendo. Si sentiva persa sapendo che lui intanto la stava aspettando. Cosa avrebbe potuto fare? Le lacrime presero a rigarle il viso mentre fissava l’anello che le brillava al dito.Non c’era modo di comunicare, no era un genio come Tony e di certo non aveva il materiale necessario per inventare dispositivi che solo Tony sapeva fare. Osservava l’anello mentre le lacrime vi cadevano sopra

“scusami Tony…..scusami…..”
  
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