Stay.

Luglio 2012

Fa stranamente bello a Londra, il che è una cosa strana.

Sono Katy ho 18 anni e... ehy con chi starei parlando!?

Facciamo finta che qualcuno mi ascolti, come faccio sempre.

Quando ho un problema lo nascondo tanto sono solo bravi a dire "Ti sei rovinata! Vedi!" Credo che nella vita ognuno possa fare ciò che vuole, in pratica io seguo la teoria ''Look like Barbie, somoke like Marley."

Raccolgo i miei strambi capelli in uno chignon quando Abby, la mia migliore amica, inizia a urlare.

-C'è Niall Horan!! Facciamo un foto ti prego!- Amo Abby, non fraintendetemi, ma quando inizia a parlare dei One Direction l'attaccherei al muro. Non li odio ma non mi interessa che a Zial...Pial...Larry (o come si chiama) abbiano rubato la macchina. Forse se lo merita pure.

Sbuffo e seguo Abby che, appena il ragazzo ci nota e si avvicina, inizia a parlare e parlare e parlare.

-Seiilmioidoloviamotipregofaiunafotoconme?- sbotta tutta d'un fiato, io non so se ridere o meno.

-Certo Splendore!- Splendore? Splendore!? Oh andiamo difronte ad una come Abby dici solo splendore?

Abby ha i capelli lunghi lisci e biondi, un bel fisico e due occhi verde smeraldo che quasi ti uccidono. Si avvicinano e io gli scatto la foto con un sorriso fintissimo stampato sulla mia facia da culo.

-Ne vuoi una anche tu?- chiede poi rivolto a me, massì una foto con un personaggio famoso alza di popolarità. Annuisco e mi stringe a se, cavolo se è una bella sensazione! Mi sento protetta e al sicuro,non come quando mi stringe Jonah.

-Fatto, ciao Bellissime!- mi sento strana. Un po' mi dispiace, mi ricordava molto gli abbracci di mio padre.

-Kat, vuoi?- mi dice Abby mentre accende una sigaretta. Accetto senza pretese mentre camminiamo verso il nostro posto. La collinetta dietro il parco è deserta, però si vede benissimo il lago artificiale e un pezzo di London Eye. Mi sdraio e Abby fa lo stesso.

-Kat oggi è stato il giorno più bello della mia vita.- Sussurra Abby mentre io tiro un po' di fumo.

-Pensavo che fosse il giorno in cui ti sei fatta Jake- sospira -Beh anche quello non è male dai!- scoppiammo a ridere, se non fosse stato per lei io non sarei qui.

Passiamo tutto il pomeriggio a fare le idiote finchè Abby non deve tornare a casa e io rimango sola.

Il vento mi scompiglia i capelli blu mentre accendo nuovamente una sigaretta mentre guardo il tramonto di Londra.

Nessuno mi capisce, criticano, ma non sanno che mia madre è sola con tre bambine.

Criticano, ma non sanno che non vedo mio padre dal 2001.

Criticano, ma non sanno che se non fosse per Abby io qui non ci sarei più.

Criticano, per qualche piercieng e un colore di capelli fuori dal normale.

Dei passi mi fanno girare. È un ragazzo, o meglio quel ragazzo.

-Ciao di nuovo, chioma azzurra!- sorride, non avevo notato che portasse l'apparecchio.

-Ciao...Niall!- sorrido di rimando, è bellissimo, con le sue guance rossastre e i capelli biondi.

-Anche tu vieni qui per pensare?- annuisco e non posso far altro che perdermi nei suoi occhi azzurrissimi.

-Tu perchè?- chiesi poi.

- Guardami. Orrendo con i denti storti, alto un metro e un chiodo, senza ragazza e considerato frocio da un quarto di mondo. Tu?- Mi sistemo la coda e poi dico:

- Per tutti sono ''Katy la puttana dai capelli blu, che fuma e si diverte."-

-Non credo sia la verità- ribatte poi.

-E tu guardati, ma non fare finta. Magari fossero tutti '' Orrendi con i denti storti, alti un metro e un chiodo, senza ragazza e considerati froci da un quarto di mondo. Si otterebbe una generazione di modelli da Aberclombie lo sai?- sorride di nuovo.

-Non credo.- mi avvicino a lui e gli prendo una guancia.

-Sono infinitamente tenere!- esclamo giocandoci un po'.

-Tu non sei chi fai credere di essere. Tu sei di più che un bel corpo e una bella faccia.- guardo un pallone abbandonato lì secoli fa.

-Ti va una partitina?- lui sorride.

-Preparati a perdere!- inizia il match, dopo un po' di tira e molla faccio un goal degno di nota.

-Non vale! Adesso vedi!- parte più carico di prima e segna.

-SIIIIII E SIAMO UNO A UNO, IL WEMBLEY STADIUM ESULTA E NIALL HORAN TIRA DRITTO NELL' ANGOLINO!- scoppio a ridere.

-Non ti montare Wembley! Adesso tocca a me!- alla fine ho vinto io 8 a 5, è forte il ragazzo.

-Ok, dopo questa non credo che potrò definirmi un bravo calciatore!- sorrido.

-Io invecie posso!-

Novembre 2012.

-Katy vieni via!- il biondo mi prende per una mano e mi trascina a se.

-Rawrr, sono un leone!- sto delirando, lo so, è strano come una sigaretta possa essere così.

-Katy hai preso qualcosa?- sembra mia madre.

-Non credo biondo. Ora fammi andare!- cerco di divincolarmi ma lui mi tiene stretta, mi prende il mento e mi costringe a guardarlo negli occhi.

-Katy, certo che hai preso qualcosa! Guarda che occhi che hai!- mi carica in braccio, senza pensare a quello che gli urlano i 3 ragazzi con cui ballavo.

Arriviamo a casa sua, mi appoggia sul suo divano e sparisce in cucina.

Mi accoccolo sul suo divano, come facevo quando aspettavo mio papà che tornasse dal lavoro.

-Ehy Kat, come va?- Sorrido e faccio un cenno.

-Abbastanza bene-

-Vado a prenderti qualcosa, stasera dormi da me.- Non so perchè sia così gentile con me, è il primo. Mia mamma è rimasta a Galway*ormai ho solo lei, ho

una foto con me, quella di quando siamo andati a Howt** ero così contenta di vedere le foche. Poi sono successe le tragedie. Quelle che mi hanno fatto cambiare.

-In Dublin's fair city, where the girls are so pretty
I first set my eyes on sweet Molly Malone
As she wheeled her wheelbarrow through streets broad and narrow
Crying cockles and mussels alive a-live O!-

Inizio a canticchiare quella canzone, la canzone che ballavo tutte le sere prima di andare a dormire.

Una lacrima mi riga il volto.

-A-live a-live O! A-live a-live O!
Crying cockles and mussels alive a-live O! Ah... Molly Mahone, gran bella canzone!- Niall si siede accanto a me.

-Irlandese anche tu?- annuisco.

-Ma Katy... Stai piangendo! Che hai?- mi asciuga la lacrima e mi stringe a se.

- Mi manca mio padre.-

-Vuoi chiamarlo?- è così dolce e premuroso. Sorrido.

-Non credo esistano linee telefoniche terra-paradiso- Lui mi guarda stupito.

-Ne vuoi parlare?- Prendo un po' d'aria e mi siedo sulle sue ginocchia.

- Mia madre era a lavoro, io e mio papà eravamo soli. Lui soffriva di cuore e doveva prendere dei farmaci o non so cosa. Ricordo che mi disse ''Kat, fai la brava. Vado a prendere le medicine resta qui". Accesi la televisione, c'era ''L'esorcista'' ho strillato, mi faceva paura Raven. Papà corse da me e mi tranquillizzò.

A cena gli venne un infarto, si era dimenticato di prendere i medicinali per colpa mia. È solo colpa mia!- Scoppiai a piangere, era dura, 14 anni senza dirlo a nessuno.

-Non è colpa tua. Ha fatto quello che un normale padre avrebbe fatto.- mi aciuga la lacrima e poi dice:

-Adesso hai bisogno di dormire, sono le 4 di mattina.-

mi carica in braccio e mi appoggia sul letto della stanza degli ospiti.

-Puoi dormire con questa. Non ho molto scusa.- Appoggia una maglietta bianca con un trifoglio enorme, irlandese fino al midollo!

Esce dalla stanza e io mi cambio. Quando rientra sono già sotto le coperte,

-Buonanotte Kat.- sorrido e chiudo gli occhi, forse valgo a qualcosa.

Dicembre 2012

Bagno. Lametta. Lacrime.

Questa è la mia routine da più o meno quattro mesi.

Oggi Holly (la mia lametta) compie quattro mesi.

-KAAAAAT! CORRI! DA NANDO'S È IL "BEST FRIEND DAY" I MIGLIORI AMICI NON PAGANO!- butto Holly per terra e copro le maniche.

Mi ritrovo Niall davanti col fiatone,

-Kat, andiamo.- dice lui mentre mi prende una mano. Socchiudo gli occhi, pronta al ciclone che si sta per scatenare. La mania si alza di un pelino e una goccia di sangue cade sul pavimento. C'è così tanto silenzio che anche una goccia di sangue potrebbe far rumore.

-Kat, cosa sono quelli?- la sua voce trema. Come se fosse colpa sua.

-Non ci arrivi?- mormoro io.

-Certo! Certo che ci arrivo cazzo! Kat, DIO MIO PERCHE'?- mi prende il polso, guarda con odio ogni singolo taglio.

-Kat rispondi.- è fermo e deciso. Passano interminabili minuti e poi mi abbraccia.

-Katy non farlo mai più.-

-Perchè non dovrei?- sospiro -Non ho nessuno che mi ami! Ormai è solo disprezzo! "E Katy la troia di qua", e "Katy ha un tatuaggio", e "Katy sta sempre con i ragazzi"- mi guarda.

-Qualcuno che ti ama c'è.- alzo un sopraccilio. -E chi?- sbotto poi.

-Io- posò le sue labbra sulle mie, e nulla fu più buio e orribile.

-Niall grazie.- un altro bacio, più bello e appassionante di quello prima.

-Mettiamo in chiaro che tu NON sei una troia. Tu sei la mia Katy, la ragazza che mi ha umiliato a calcio e che devo sempre tirar fuori dalla pista da ballo. Sei... sei Katy e basta!-

Gli salto letteralmente addoso.

-Ti prego resta.-

-Fino alla morte.-

Angolo Me *-*

Seconda storia della serie che è nata grazie all'amata recensione di Ale Carrots, grazie sei fvkhjflvhdfhvklj ^^.

Se percaso (?) vi andrebbe di leggere qualcosina vi lascio i link.

One Shot precedente LIAM
 

LONG N° 1 http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1563627&i=1">IO HO LUI E LUI HA ME,TIRIAMO AVANTI COSI'

LONG N° 2 http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1612604&i=1">THANK YOU DENTIST!
 

Mi dileguo.

Baci.

Ladra.