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Autore: PensandoEnVos    25/03/2013    4 recensioni
Le Favole Non Sempre Sono Frutto Dell'immaginazione Degli scrittori. Tutte Le Storie In Un Modo O Nell’Altro Sono Ricordi...!
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Justin Bieber
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il Cantastorie e Il Sole Smeraldo

Il sole stava tramontando per far spazio all’ ingannevole luna che mostrava ogni notte una faccia diversa. Dal’osservatorio si poteva vedere il limpido cielo azzurro coprirsi di una fascia arancio e poi oscurarsi del tutto. Era uno spettacolo meraviglioso. 
La luna ormai brillava viva nel cielo ed Angel continuava a guardarla mentre pensava a tutto quello che stava succedendo, poi il suo sguardo cadde sul giardino del palazzo dove un ragazzo passeggiava con il volto in direzione del cielo. Era Justin. Lui era lì, da solo, a pensare a chissà cosa. Angel continuava a guardarlo e sentiva un forte desiderio di stargli vicino, oltre quella storia c’era qualcos'altro che la legava a Justin ma non voleva parlare di vero amore, era troppo presto.
Paz, cautamente, si avvicinò ad Angel e poi mentre guardava verso l’alto disse:
-Molti anni fa, la luna non esisteva. C’erano due soli: il sole giallo e il sole smeraldo. Il sole giallo donava a tutte le creature magiche la forza e il coraggio per affrontare ogni tipo di problemi, per affrontare la vita. Mentre il sole smeraldo donava la Speranza-
Al suono di quella parola Angel scattò in piedi e si voltò subito a guardare Paz, che però era così concentrata a guardare la bianca luna che non si era accorta della reazione di Angel.
-Prima di morire Esperanza ebbe una visione, dove il sole smeraldo cessava di esistere e allora creò la luna. Nessuno aveva mai capito il perché Esperanza avesse creato quel satellite naturale. Durante il periodo oscuro in cui Sargon governò, la visione di Esperanza si avverò e il sole smeraldo si spense insieme a tutta la speranza. Ma la notte quando guardavamo la luna ci sentivamo, in un certo senso, protetti.-  continuò a raccontare Paz.
Angel si voltò a guardare la luna, poi chiuse gli occhi e cominciò a riflettere su ciò che Paz le aveva appena raccontato.
-La profezia dice “il tempo è di vitale importanza perché la luna ha poca speranza”. Tu sai cosa vuol dire?-domandò Angel avvicinandosi a Paz che scosse la testa in segno di negazione e poi disse: -A me e agli altre non è mai stato consesso di indagare sulla luna. Tutti dicevano che la sua scienza fosse troppo complicata per noi semplici creature.-
Pian piano Angel stava trovando inconsciamente altre risposte senza alcun “forse”. C’era vicina, ma c’era anche qualcosa che la bloccava, qualcosa di misterioso.
-Hai un qualche libro o semplice documento che parla della luna ?-
- Forse in Biblioteca -
-Puoi accompagnarmi? -
Paz acconsenti e si avvicinò ad Angel, le prese le mani e dopo un semplice schiocco delle dita si ritrovarono in un enorme biblioteca piena di antichi libri, un vero paradiso per Angel che adorava leggere.
-Io ora vado, ti lascio da sola così potrai leggere tutto quello che vuoi. Quando hai finito esci da questa porta vai sempre diritto e ti ritroverai nella sala del trono!-dopo aver detto questo, Paz, sparì con uno schiocco delle dita.
Angel iniziò subito a cercare qualcosa che potesse esserle utile, un libro, un quaderno, qualsiasi cosa, ma c’erano tantissimi scaffali ed Angel non sapeva proprio dove cercare. Ad un certo punto un piccolo omino alto circa un metro sbucò fuori dal nulla. Aveva i capelli bianchi sul suo naso appuntito erano poggiati degli occhiali a mezza luna e indossava un abito da cerimonia molto antico. -Salute mia dolce fanciulla, scusate se sono apparso dal nulla. Io sono un cantastorie un po’ invecchiato, e sono il bibliotecario del regno incantato. Parlo in rima tutto il tempo, e sono veloce come un lampo. Sono uno gnomo dolce e sapiente, tutto ciò che desideri lo trovi nella mia mente. Non sono qui per disturbare, voglio solo aiutare!- disse con una voce molto allegra e dolce.
- Salve,io sono Angel. Sono venuta qui per fare qualche ricerca sulla luna- disse Angel ridendo per la buffa presentazione del cantastorie.
-Ooh la luna è un satellite misterioso, e il suo racconto è po’ pauroso. Io mi chiedo come mai, tu voglia metterti nei guai. La scienza della luna è molto complessa, non voglio che ti perda in essa. Molte creature ci hanno provato, ma il mistero non è stato svelato. La regina Esperanza era molto preoccupata, forse è per questo che l’ha creata?- continuò a canticchiare il cantastorie mentre Angel continuava a sorridergli.
-Ho bisogno di sapere tutto ciò che questi libri possono dirmi riguardo la luna-
Il cantastorie si fermò a guardare ogni suoi particolare, dopodiché la prese per mano e la porto nell'angolo della biblioteca più polveroso e meno illuminato.
-Come ho detto prima sono qui per aiutare, non ho alcuna intenzione di disturbare. Tutti questi libri possono dirti qualcosa, ma non ti assicuro una vincita orgogliosa. Se vuoi un aiuto io sono qui, basta suonare quel campanellino lì. –detto questo, il cantastorie, sparì tra i tanti scaffali della polverosa biblioteca.
Angel si rimboccò subito le mani, e tra i tanti libri che c’erano su quello scaffale ne prese uno molto grande intitolato “La scomparsa del sole smeraldo”.  Poi ne prese un altro un po’ più piccolo intitolato “L’oscurità del cielo”.
Ad un tratto riapparve di nuovo il piccolo cantastorie con una tazza fumante in mano e con un tono preoccupato disse : -Mia cara Fanciulla mi permetta di disturbare,ma è proprio il momento di riposare. Le ho portato un po’ di cioccolato,o forse preferisce del caffè macchiato? Il suo cervello non deve tradire,la prego vada a dormire.-  
Angel alzò il suo sguardo dalla pagina numero 589 per guardare il piccolo cantastorie che le porgeva la tazza.
-Ti ringrazio piccolo cantastorie, ma non posso riposarmi ho bisogno di sapere. Grazie per la cioccolata,ma non posso proprio riposarmi. -disse Angel prendendo la tazza dalle mani del cantastorie che continuava a guardarla preoccupato.
-Cara Fanciulla la luna è misteriosa, ma soprattutto è pericolosa. Già le ho detto che molti hanno cercato, ma nessuno ha trovato. La luna è pericolosa, la smetta di fare la coraggiosa. Del suo coraggio non voglio dubitare, ma la prego smetta di cercare-
-Perché è pericoloso questo semplice satellite naturale?- domandò confusa Angel mentre sorseggiava la cioccolata.
-Nessuno è a conoscenza, di cosa nasconde la luna è la sua scienza. Io non so niente ma le posso assicurare, che non è qui ciò che vuole trovare. Chi è stato qui nessuna risposta ha trovato, solo domande si è domandato. Scusate la ripetizione, ma il vecchio cantastorie è ormai in pensione !-canticchio ancora il cantastorie che sorrise quando pronunciò l’ultima frase, poi sparì di nuovo tra la moltitudine di scaffali. Angel sorrise e poi bevve un altro sorso di cioccolata, forse il cantastorie aveva ragione doveva riposare. Mise un segno alla pagina che stava leggendo e poi chiuse il libro, poggio la testa sul tavolo e chiuse anche gli occhi.
Un secondo dopo lì riaprì e si ritrovo in un immensa stanza vuota, non era più in biblioteca, dov'era ?   
-Stai sognando!-affermo una voce femminile alle sue spalle.
Angel si girò di scatto e si ritrovò davanti agli occhi una bellissima donna dai capelli di un biondo molto chiaro, dagli occhi azzurri. Era proprio identica ad Angel, solo un po’ più vecchia. Era Esperanza.
-Ciao Angel -
-Salve -

Esperanza accennò un sorriso, poi si avvicinò ad Angel e le accarezzò il volto.
- Il cantastorie è uno gnomo molto saggio ed è a conoscenza di tutto, ma la luna è troppo anche per lui. Nessuno sa niente della luna, persino quei libri che hai letto non hanno le informazioni che desideri.-
- Regina, la profezia parla della luna e noi dobbiamo sapere, i dubbi ci bloccheranno e non sapremo andare avanti.-
disse Angel guardando la regina negli occhi, che ricambiò lo sguardo sorridendole.
Poi la prese per mano e la trascinò vicino ad una porta chiusa molto grande e molto vecchia, Esperanza posò con delicatezza una mano su di essa e si aprì mostrando una specie di ufficio circondato da scaffali, persino la porta da cui erano entrate era uno scaffale. Al centro di quell’ufficio c’era un enorme scrivania con sopra tantissimi libri e appunti riguardanti la luna.
- Quando seppi che il sole smeraldo sarebbe morto, mi sono rinchiusa nel mio “ufficio” e ho provato a cercare una soluzione. Per sapere ciò che vuoi sapere devi trovare il mio ufficio.- detto questo Esperanza sparì lasciando Angel da sola in quell’ufficio nascosto chissà dove. Quando attraversò lo scaffale per poter uscire dall’ ufficio, vide se stessa dormire poco distante da lì, aveva trovato l’entrata!
Si svegliò subito di colpo e corse verso lo scaffale che aveva sognato, lo toccò ma non successe niente. Forse ci voleva una formula o un qualche tipo di magia per aprirla e lei non era ancora diventata una fata, non aveva ancora sviluppato i suoi poteri. Poi le vanne un idea, forse il cantastorie poteva darle una mano !  
Angel si affrettò a suonare il campanellino e in un secondo il vecchio cantastorie riapparve davanti ai suoi occhi.
-Sono venuto ad aiutare, cosa mi deve domandare?-
-Mi scusi se la disturbo signor cantastorie, ma volevo sapere se lei sa dove si trovi l’ufficio di Esperanza?-
domandò timidamente Angel.
-È da tempo che non lo sento nominare, forse perché nessuno a provato a cercare. Io sono certo che fosse nascosto, ma non conosco bene il posto. La regina veniva qui spesso, ma poi ha smesso. Forse è qui che devi cercare, se il suo ufficio vuoi trovare.-
-Non hai mai provato a cercarlo?-
-Perché mai avrei dovuto farlo?-
Angel rimase stupida dall’affermazione del cantastorie. Non si era mai preoccupato di cercar di scoprire qualcosa sulla luna o di cercare l’ufficio della sua regina, Perché?
Il cantastorie notò subito lo sguardo interrogativo di Angel e quindi si affrettò a dire:
- Il sole smeraldo sparì all’improvviso, senza lasciare alcun avviso. Insieme al sole svanì la speranza, ed ogni cosa perse d’importanza. La tristezza regnava sicura, insieme al terrore e alla paura. Ma di notte qualcosa accadeva,perché la luna nel cielo attraeva. La luna sebbene misteriosa, ci ha donato speranza gioiosa. Forse la situazione non ti è ancora chiara,ma la luna è molto cara.-
Angel rimase in silenzio, non aveva de tutto capito cosa voleva dire il cantastorie, ma una cosa era certa: la luna donava speranza.
Forse era questa la cosa importante, ma Angel non era del tutto sicura, forse c’era qualcos'altro d’importante o forse c’erano ancora troppi “forse”.
-Cosa significa per voi la luna?-
- È bello di notte guardare, la luna nel cielo brillare. Io non posso dirle niente, che non confonda di più la sua mente. Ora la prego ritorni a riposare, così domani potrà ancora cercare.-
disse il cantastorie accarezzando dolcemente il candido e stanco viso di Angel, che appoggiò la sesta sul banco e chiuse gli occhi.
Il cantastorie continuava ad accarezzare il suo viso mentre canticchiava un dolce ninnananna che rilassava ogni muscolo di Angel fino a farla addormentare profondamente e farla entrare nel modo dei sogni.



Look Me
Hola Lindissime !! (?)
Innanzitutto Vorrei scusarmi per il mio Ritardissimo..
Ma c’è la scuola che mi tiene impegnata, tra interrogazioni,
compiti e corsi pomeridiani non trovo proprio il tempo per
scrivere =((
Passando al capitolo, come avrete notato il cantastorie
parla in rima quindi ho perso un po’ di tempo a cercare
la rima giusta ed è anche capitato che non l’ho trovata…
Ma Passiamo a cose più importanti…
Spero che il capitolo vi piaccia come vi sono piaciuti
gli altri e spero tanto che anche questo ricevi delle
recensioni ( spero più di 4)
Vi ringrazio ancora una volta per le recensioni e vi
Chiedo ancora scusa.
Fatemi sapere cosa ne pensate A Prestoooo
Kiss <3 <3  
Ps: Scusate se c'è qualche errore ma non ho 
avuto il tempo di rileggerla. <3 
  
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