Capitolo tre:Il corridoio
Mentre Ale parlava con la sorella vide lo schermo del cellulare illuminarsi, immaginò che fosse l’amica che le scriveva per chiederle di come fosse andato l’appuntamento; ma invece con sua grande sorpresa era lui, Fede, che le scriveva per augurarle la buonanotte, col cuore che le batteva a mille e il viso paonazzo dalla felicità non aspettò nemmeno un secondo per rispondergli la frase più stupida che le fosse mai venuta in mente “dolce notte” e pensò che appena avrebbe letto quel messaggio l’avrebbe creduta una perfetta imbecille. Il mattino seguente si svegliò prima del solito, anche prima del suono della sveglia, ma non era stanca poiché tutta l’eccitazione che da un momento all’altro avrebbe visto Fede le fece sparire tutto; arrivata a scuola con suo rammarico, non lo vide e attese pazientemente l’arrivo della ricreazione. Al suono che annunciava che finalmente c’era la pausa scattò in piedi come se qualcosa l’avesse punta e trascinò di tutta fretta l’amica in giro per i corridoi che ogni giorno diventavano sempre più affollati. Lo trovarono vicino alla sua aula intento a parlare con i suoi amici, Roccia, Andrea, Filippo, Mauro e Massi. Fede che casualmente anche lui cercava con lo sguardo di incrociare Ale appena la vide il suo sguardo s’illuminò e le fece uno dei sorrisi più belli che si potesse mai aspettare la ragazza, la salutò calorosamente e lei con un timido gesto ricambiò il saluto. Non si fermarono a parlare si accontentarono entrambi di quel saluto così intimo, Fede continuò a osservarle fino a che non sparirono. I giorni seguenti seguirono sempre la stessa routine, le ragazze giravano per la scuola e il gruppetto fissava, e le due ragazze,appena voltato l’angolo, scoppiavano a ridere come pazze per la situazione in cui erano capitate, ma un giorno la routine cambiò.