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Autore: DulceVoz    26/03/2013    7 recensioni
[Seguito di: Ven y Canta!]
Un nuovo anno è iniziato allo Studio 21... tante cose sono cambiate dopo il concorso "Accademia Di Stelle"... nuove sorprese attendono ragazzi e professori. Una storia avvincente ricca di amore, amicizia, litigi e molti nuovi personaggi. Tante avventure sconvolgeranno la vita dei nostri protagonisti e alcune novità porteranno molto scompiglio nella nostra accademia preferita!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo.

Tre anni dopo…


“- Lucas vieni qui! Subito!” Quella voce irruppe tra il chiasso degli studenti dello Studio 21. Angie si faceva largo tra la folla, rincorrendo un piccoletto bruno, che sembrava ignorarla completamente. Gli allievi, invece, parevano divertiti dalla scena e ridacchiavano tra loro continuando a parlottare allegramente.
“- Ti ho preso! Birbante che non sei altro!”. La corsa di Lucas era terminata tra le braccia del suo papà che, uscendo dalla direzione, gli aveva sbarrato la strada per poi prenderlo in braccio, sollevarlo e schioccargli un bacio sulla guancia.
Era un bimbo bellissimo. Aveva il capelli corvini, lineamenti perfetti e gli stessi grandi occhi verdi della mamma, vispi e allegri. Quest’ultima, arrivò accanto ai due con il fiatone, appoggiandosi al muro, esausta per la corsa. “- E’ tremendo! Non mi ascolta mai!” borbottò Angie, ma con un dolce sorriso, fissando i due amori della sua vita che giocavano, canticchiando una canzoncina che non aveva mai sentito. “- Ecco da chi ha preso!” aggiunse la donna, ridendo, dando un colpetto con il gomito al marito che, finalmente, si girò verso di lei. “- Che io non ti ascolti proprio non puoi dirlo! Ti ho supportato e sopportato per anni!” affermò Pablo, facendo scendere il piccolo e stringendogli la manina per non farlo scappare ancora per i corridoi della scuola. “- Scherzo! Lo so…” sorrise sua moglie avvicinandosi a lui, fino a baciarlo dolcemente. “- Papà! Mamma! Dov’è Vilu?” balbettò il piccolino, tirando la manica della giacca al direttore, facendo staccare subito i genitori. “- Tra poco la conoscerai… e conoscerai anche tutti gli altri…” sorrise Angie, prendendolo in braccio. “- Allievi, attenzione!” urlò di colpo il direttore. Tutti si avvicinarono a lui in un secondo. Bisognava ubbidire a Pablo… ormai, da quando Antonio si era trasferito in Spagna, gli aveva affidato completamente lo Studio 21… e, di conseguenza era diventato anche preside della scuola.
Attorno all’uomo, sbucarono tra la folla anche Beto, Nicolas e Ricardo che cominciarono subito a spupazzarsi Lucas… come sempre!
“- Oggi, come sapete, le lezioni termineranno un’ora prima…  quindi, dato che sono già le 17… potete andare!” sentenziò l’uomo osservando i ragazzi, annuire con decisione ed avviarsi verso l’uscita. “- Andiamo anche noi! Ric, Nico, Beto… ci raggiungete lì? Sapete dov’è, vero?” chiese Angie ai tre colleghi che continuavano a giocare con il piccolo che sembrava molto divertito. “- Certo! Saremo lì tra qualche ora!” rispose Ricardo. Non vedeva l’ora di riabbracciare la sua Gabry… dopo che era partita per la vittoria del contratto al campus ‘Music & Dreams’ era stata nei più importanti teatri del mondo con Napo e l’altra ragazza che aveva vinto con loro, Lola. L’avrebbe finalmente rivista. Era tornata varie volte a casa… ma subito ripartiva per altri tour… ormai era una stella della danza, ricercata da ogni coreografo del mondo.
Il giardino di villa Castillo era splendidamente illuminato quella sera. Due enormi gazebo erano stati montati nel verde. Tutto era illuminato da candele alte fissati nell'erba e da piccoli lampioncini che davano una luce soffusa, sospesi con fili di nylon. Una macchina si fermò sul marciapiede all’esterno del cancello. “- Presto spegnete tutto! Stanno arrivando!” urlò una voce di uomo, non appena sentì l’auto frenare sulla strada, appena fuori dal cortile, in strada.
Una bella ragazza, dai lunghi capelli castani e mossi, scese con calma, guardandosi intorno, guardinga e insospettita da quell’inusuale silenzio. Indossava grandi occhiali da sole scuri e li sollevò sui capelli solo quando vide che non sembrava ci fosse qualcuno in giro. Accanto a lei, un bel ragazzo dagli occhioni verdi, le strinse la mano e la guardava dolcemente. “- Mi mancava casa mia!” sorrise la giovane, fissando l’ingresso, con aria sognante. “- Sì, lo credo bene! Anche a me manca la mia…  non so perchè ma i miei hanno detto che sarebbero venuti qui… così li rivedo subito! Finalmente!” esclamò il giovane, circondandole le spalle con un abbraccio. “- Spero solo che i paparazzi ci lascino un po’ in pace!” rise la ragazza, sbuffando, però, un po' stizzita al pensiero di quei guastafeste che li seguivano in ogni dove... “- ... Ormai sono tre anni che ci spostiamo da una città all’altra, senza tornare quasi mai a Buenos Aires… poi da quando abbiamo cambiato casa discografica e ci siamo dovuti trasferire a New York ci siamo allontanati ancora di più da qui… ma per fortuna la 'You Mix' è tornata con sede in Argentina… ed ora… eccoci qua!” rise la mora, bussando al tecnologico video citofono. Ma, prima che la giovane potesse arrivare a sfiorare il tasto, si ritrovò spiaccicata tra le braccia di German. “- Violetta, Leon!!!” urlò l’uomo con entusiasmo, abbracciando forte la figlia e dandole un tenero bacio sulla fronte. Un’ attimo di silenzio prima dei suoi soliti discorsi ansiosi… giusto un’ attimo però! “- Tesoro mio, come stai? Non mi chiami mai abbastanza! Stai bene? Com’è andato il volo? Il tour? Il soggiorno in America?” quella raffica di domande venne così improvvisa che la ragazza sgranò gli occhi, non sapendo da dove iniziare a rispondere. “- Tutto bene papà, tranquillo…” si limitò a dire lei, sorridendo e cercando di sorpassarlo per entrare in casa. Era elettrizzata all'idea di rivedere quel luogo familiare, di incontrare la sua sorellina che, ormai, era cresciuta… l’aveva vista solo tramite videochiamate in vari alberghi del mondo in cui alloggiava per quella ininterrotta tournée e per quel cambio repentino di vita... dall' Argentina all' America in un secondo. Il successo l’aveva travolta all’improvviso come, d’altronde, era successo per il suo ragazzo.
Non appena varcarono il vialetto d’ingresso i giovani si accorsero subito che tutto era stranamente buio. “- Papà ma cos…” stava per dire la ragazza ma fu interrotta da un urlo che la fece sobbalzare. “- SORPRESA!!!”. I loro amici, ex professori dello Studio e alcuni parenti apparvero spalancando di colpo la porta di casa. “- Wow!” riuscì a dire Violetta, con voce spezzata dall' emozione e gli occhi che di colpo si fecero lucidi, correndo subito ad abbracciare Angie. “- Dalila! Zia! Pablo! Nonna! Ragazzi! Ci siete proprio tutti!!!” esclamò fissando gli altri mentre Leon, si precipitò subito dai suoi genitori. La cosa che colpì subito la ragazza, però, furono due bambini che, ignorando completamente il tutto, continuavano a rincorrersi per tutto il cortile. “- Ma… quanto sono cresciuti!” esclamò Violetta incredula, fissando i piccolini che, finalmente, si avvicinarono alle rispettive mamme. “- Mamma!!! Lucas mi ha spinto e sono caduta!!!” piagnucolò Marisol che venne subito presa in braccio da Dalila. “- Io non ho fatto proprio niente!!!” sbottò il maschietto difendendosi, incrociando le braccia al petto, offeso da quelle accuse infondate. “- Ciao! Sorellina! Cuginetto! Quanto mi siete mancati! Ma come siete carini!” sorrise la ragazza, dolcemente ai due. I bimbi, che continuavano a battibeccare si azzittirono di colpo e la fissarono perplessa. “- Vilu!” intuì subito Lucas saltandole letteralmente in braccio, quasi facendola cadere sull' erba. Quando la giovane era partita, loro erano appena nati ed era la prima volta che la vedevano dal vivo… a stento, trasportata dall’onda della popolarità, riusciva a vederli tramite pc. Violetta, come anche gli altri ex ragazzi dello Studio, era diventata famosissima e subito dopo il cd, era partita in tour, visitando le città più belle del mondo e incantando i suoi milioni di fan con la sua splendida voce. “- Sì! Sono io! Ciaooo!” disse la ragazza, dando un bacio sulla guancia a Lucas. “- Sorellina!” esclamò poi, mettendo giù il moro e prendendo tra le braccia la piccolina che la fissava con i suoi splendidi occhi di ghiaccio, identici a quelli di sua madre. Aveva però, una folta chioma di capelli castani come la sorella e molti tratti somatici identici al papà. Era proprio una bellissima bimba. “- Vilu!” sorrise Marisol, buttando le braccia al collo di quella che, tante volte German e Dalila, le avevano raccontato essere sua sorella maggiore, mostrandogliela in videochiamata, facendole vedere le foto, le copertine dei suoi dischi e i suoi megaconcerti in televisione... certo averla lì, di fronte a lei, era tutta un' altra cosa e lasciò la bimba sorpresa e felice.
 “- Non posso crederci! Fran! Tomas!” disse poi la ragazza mettendo già Marisol, voltandosi verso gli amici, con cui già stava chiacchierando Leon. “- Rimpatriata! Sei contenta?” sorrise l’amica italiana, abbracciandola forte. Era diventata la corista dei migliori cantanti del mondo, dopo che, quella tournée con Palmer l’aveva lanciata… ormai, però. stava per incidere anche un suo cd da solista… ed era al settimo cielo! Lo spagnolo, invece, era entrato a far parte della band della rock star come chitarrista… e stava cominciando a far carriera anche come cantautore… già nel cd della sua Fran ci sarebbero stati dei testi scritti da lui e dei duetti insieme alla sua amata.“- Sono felicissima di questa serata! Ci divertiremo un mondo!” sorrise Violetta, stringendo forte una delle sue migliori amiche. Nonostante il successo, le due, si sentivano ogni sera tramite computer. Sapevano tutto l’una dell’altra… erano aggiornatissime a vicenda sugli sviluppi delle carriere. Un’altra con cui chiacchieravano sempre e di cui sapevano tutto era Camilla che si avvicinò a loro allegra come sempre. Era diventata una delle coriste fisse di Rafa e girava sempre con la band del rocker ma, attualmente, erano fermi proprio in Argentina e aveva raggiunto senza esitazioni, gli amici per quella festa a sorpresa. Probabilmente, conoscendola, li avrebbe raggiunti comunque… anche se fosse stata dall’altra parte del mondo! Luca, in tutta la sua altezza, si dovette chinare per abbracciare i due amici, ritornati in Argentina, ma notò subito che, nonostante il successo sia di Leon che della fidanzata, erano i soliti ragazzi simpatici e alla buona di sempre.
“- Camilla ci ha detto che anche tu stai incidendo il tuo primo singolo! Scalerai subito le classifiche, vedrai!” sorrise il messicano all’italiano che annuì e rispose con uno speranzoso: “- Me lo auguro!”. “- Salutate le stelle di Broadway! E futuri signori Ponte!” Maxi si avvicinò al gruppo, sottobraccio con Nata che sorrideva imbarazzata come al solito... in quello non era cambiata per niente! Con il suo lavoro a teatro, aveva imparato ad essere meno timida, almeno quando era sul palco... ma per il resto era sempre la solita!
 “- Vi sposate? Sul serio?” urlarono tutti in coro. “- Sì… la nostra compagnia di ballo si è fermata qui a Buenos Aires… e potremmo continuare la nostra carriera qui! Così, abbiamo deciso di… affrettare i tempi e di sposarci!” esclamò la riccia euforica, dando un piccolo bacio sulle labbra al suo rapper del cuore e, subito dopo, mostrando lo splendido anello che aveva al dito, tutta fiera del suo gioiello regalatole dal suo splendido fidanzato.
“- Salve a tutti! Scusate il ritardo!” Gabry e Napo arrivarono tutti trafelati, correndo verso il gazebo. “- Tesoro!” urlò Ricardo, sorridendo alla giovane, che gli corse in contro, felice. “- Papà! Che bello rivederti! La mamma? Tutto bene?” chiese subito la ragazza, mentre il fidanzato li lasciava da soli per unirsi al gruppo di amici.  “- E’ al lavoro! Sai, da quando ha iniziato a gestire il Restò Band con Mara… è sempre indaffaratissima! Addirittura non ha mai tempo per i preparativi del matrimonio!” sorrise l’uomo, che, al solo sentire parlare della sua Isa, assumeva un’aria sognante. “- Ah sono così felice che vi sposiate! Quando me l’avete detto al cellulare non potevo crederci! Finalmente potrò dire di avere una vera e propria famiglia! Non preoccupatevi! Lavoro a parte... ci sarò di sicuro quel giorno!” esclamò la ballerina, riabbracciando l’uomo che la strinse forte.
“- Ma guarda un po’ chi c’è… tutte le celebrità al gran completo! E dove l’avete lasciato il tappeto rosso?” Albert si avvicinò al gruppo dei ragazzi, con la sua solita aria da sfacciato, ma sorridendo e sorseggiando il suo bicchiere di cocktail, preso ad uno dei grandi tavoli imbanditi, sotto ad uno dei due gazebo. Era diventato uno dei più importanti pianisti di tutta l’Argentina… o forse di tutto il mondo. “- Sempre il solito simpaticone, vero, Maestro Lamaire?” ridacchiò Leon dandogli una pacca sulla spalla quasi a fargli traboccare la bevanda nel bicchiere, innervosendo il giovane francese. Violetta gli sorrise dolcemente e notò subito un viso familiare accanto al giovane. "- Ovviamente, carissimo! Mica come la Ferro..." sbottò il biondo dagli occhi di ghiaccio, ghignando. "- A proposito... che fine ha fatto?" chiese Camilla, curiosa. "- Sta per sposarsi... non oso pensare chi sia il 'fortunatissimo' futuro marito..." ironizzò Albert, facendo scoppiare a ridere tutti. "- Quindi niente.. 'Superstar' o 'Successo Mondiale'?" ridacchiò Gabry con uno sguardo buffissimo... "- No, direi di no... ho saputo che nessun produttore sembrava interessato al suo 'talento'... scatenando più volte le sue ire... beh, almeno per adesso... poi chissà che non diventi sul serio una 'Supernova'..." sorrise il francesino, ricordandosi poi, improvvisamente del fatto che fosse con una persona che doveva presentare a tutti gli altri. “- Lei è Caroline… ve la ricordate? La voce mozzafiato che vinse tra i cantanti al campus…  beh… adesso è qui in tour… ed è… la mia voce mozzafiato…“. Gli altri fissarono la giovane biondina, un po’ imbarazzata, e la salutarono gentilmente. La ragazza era l’opposto del ‘Piccolo Lord’. Timida, riservata e gentile, dall’animo buono… e, se è vero che gli opposti si attraggono, quei due ne erano la prova provata. Si amavano ormai da tempo, da quando avevano condiviso lo stesso albergo a Parigi e da lì si erano cominciati a frequentare. Beh… Albert l’aveva sempre ammirata tantissimo da quando Caroline era al ‘Music & Dreams’… e, solo rincontrandola, dopo molto tempo, era riuscito a dichiararsi a lei… in modo così romantico che non sembrava nemmeno che fosse lui, quella sera, ad aver fittato un battello sulla Senna per una cena romantica solo per loro due…“- Caroline! Ti ho sentita in concerto sold out a Londra! Sei fantastica!” urlò subito Andres, camminando verso il gruppo, mano nella mano niente poco di meno che… con la sua ormai fidanzata storica: Bea!!!
“- Leonnn!” gridò poi, facendo voltare tutti nella sua direzione, buttando le braccia al collo del suo storico amico. “- Andres! Come va con la band? Sei sempre il mito della batteria dei ‘The Future’?” sorrise il messicano osservando annuire l'amico, commosso, e salutando anche la ragazza del giovane… visibilmente tesa e rossa in viso per l’imbarazzo. Nonostante tutto… amava quel tonto del suo ragazzo... amava tutto di lui! I suoi monologhi interminabili, il modo in cui la faceva sempre sorridere, la maniera che aveva di raccontarle qualunque cosa, anche apparentemente stupida… ma si amavano, e tanto anche. Ed era quello che contava!
“- Emh… scusate… non è vero che ci siamo tutti…  Braco e Broadway?” chiese ad un tratto Leon, notando l’assenza dei due amici. Federico, al fianco di Gaia, si fece spazio tra la folla. “- Allora, vi spiego io... Braco è andato in Russia e si sta per sposare con la sua Julia… mentre l’altro è in Brasile con Lola che è tornata prima rispetto a Napo e Gabry dalla tournée dei vincitori… sono diventati due grandi ballerini! Insegnano già in una scuola nei loro paesi d’origine! Beh, in realtà sono aiutanti coreografi… ma è un ottimo inizio!” sorrise l’italiano, contento per i due. Nonostante li vedessero di meno… avevano fatto carriera ed erano tutti soddisfatti degli amici lontani.
Gaia salutò i ragazzi gentilmente, con il suo particolare accento, identico a quello del fidanzato... e a quello di Francesca e Luca! Lei, avendo fatto il tour promozionale con Leon e la Castillo, era tornata solo quel giorno a Buenos Aires e avendo avuto lo stesso problema con il trasferimento a New York… era stato, anche per lei, un grande successo, ed erano mesi che non vedeva il suo fidanzato italiano, Fede. Anche loro si amavano un sacco… stavano sempre al telefono! In ogni ora del giorno! Non c’era fuso orario che tenesse. Il giovane dal ciuffo ribelle, invece, era diventato un cantante pop molto stimato da tutto il mondo… aveva ripreso la collaborazione con 'You Mix', interrotta, anni prima, quando aveva vinto il reality ‘Talenti 21’.
“- Papà… ma… Olga e Roberto? Pensavo fossero in casa!” chiese sottovoce Violetta, avvicinandosi a German che era seduto accanto a Dalila a chiacchierare con Angie, Pablo e gli altri adulti presenti. “- Emh… non so come dirtelo…” la ragazza sbiancò, preoccupatissima.
“- Cosa?” urlò in panico, pensando a chissà cosa. “- No, niente di grave ma si sono sposati quando tu sei stata in giro per il mondo con la tua musica… e si preoccupavano a dirtelo, temendo la tua reazione… Olga doveva approfittare del momento… anche se tu non c’eri doveva affrettare i tempi del matrimonio!” rise l’uomo, fissando la figlia ancora scioccata. “- Mi hai fatto prendere un colpo! Ma adesso dove sono?” chiese Violetta, sedendosi accanto al padre. “- In viaggio di nozze alle Maldive…” sorrise Dalila alla ragazza. “- Beati loro!” ridacchiò Pablo facendo scoppiare a ridere anche gli altri. “- Noi un bel viaggetto mai, eh?” sbuffò sua moglie cercando continuamente, con lo sguardo Lucas che era seduto sull’erba con la cuginetta, stranamente tranquilli entrambi, senza farsi dispetti a vicenda. “- Prima o poi…” sorrise lui, incerto. Con il fatto che era diventato il preside dello Studio era sempre super impegnato e non aveva mai un minuto libero.
“- Tra poco ci vado anch’ io in viaggio di nozze!” esclamò Ricardo felice come non mai. “- Lo sappiamo! Basta! Abbiam capito che tu e la tua Isa vi sposate!” scoppiò a ridere Nicolas, facendo esplodere tutti in una fragorosa risata. “- Nico! Tu se non la smetti di girare per i teatri di tutto il mondo ti perdi pure il ricevimento!” scherzò il brasiliano, riferendosi al successo degli spettacoli della compagnia del collega. Ormai era tornato da qualche mese allo Studio 21, come insegante… anche lui era stato impegnato in un bel tour.
I ragazzi, intanto, continuavano a chiacchierare allegramente dei loro progetti, dei loro sogni futuri… beh ne avevano realizzati un bel po’... ma, come tutti i giovani, continuavano ad immaginarsi il loro avvenire…
Leon camminava sul retro del giardino della villa, mano nella mano con la sua Violetta e chiacchieravano, spensieratamente.
“- Ci hanno fatto proprio una bella sorpresa!” sorrise lei, fermandosi sotto ad una grande quercia. “- Ecco perché mia madre mi aveva detto di passare prima da te… e che ci sarebbero stati anche lei e papà...” collegò il giovane, con aria assorta. “- A che pensi?” chiese lei, sedendosi ai piedi dell’albero, come faceva sempre qualche anno prima, quando, solo lì riusciva a calmarsi, a riflettere, a rilassarsi completamente. “- A noi…” sorrise il ragazzo, prendendo posto, sull’erba, accanto a lei. La luce della luna piena li illuminava e alle loro orecchie arrivavano ancora i suoni festosi dei compagni, che, dal lato opposto del giardino, continuavano a divertirsi e a chiacchierare, felicemente, tra loro. “- A noi? In che senso?” sorrise Violetta, con aria furba fissando gli occhi verdi e brillanti di Leon.
“- Violetta io… ti amo… so che siamo giovani ma… posso dirti con certezza che voglio passare il resto della mia vita con te… voglio potermi svegliare accanto a te, tutti i giorni… avere una casa solo per noi due… e forse, un giorno, veder correre nel nostro giardino i nostri bambini… come stanno facendo quei due laggiù!” rise il ragazzo indicando Lucas e Marisol che, imperterriti, continuavano a rincorrersi e a ruzzolare nell’erba, divertiti. “- Lo voglio anch’io, lo sai…” rispose lei, con aria sognante, prendendo a immaginare il suo futuro con il ragazzo che amava. Adorava fantasticare sul domani con l’amore della sua vita. Lui le cinse le spalle e lei affondò la testa sul petto del ragazzo. Riusciva a sentire il battito del suo cuore… era innamorata di quel suono. Era la musica che preferiva in assoluto. Poi, ad un tratto, prese a parlare: “- Ma… le nostre carriere… potranno separarci, Leon io… io ho paura. Questa volta siamo sempre stati  in tour insieme la prossima… chissà… poi abbiamo sempre i giornalisti alle calcagna, pronti a sbandierare l’ennesimo scoop fasullo per farci litigare… per ora, nonostante tutto, non è mai successo ma…” si era rattristita di colpo, Violetta, interrompendosi per riflettere.
“- Vilu, nessuno… né il lavoro, né i paparazzi, né nessun altro potrà mai dividerci. Nessuno. Ti amo troppo… e non ti lascerei andare per niente al mondo…” esclamò Leon che, prendendole il viso tra le mani con dolcezza, la baciò teneramente per un secondo che gli sembrò eterno. “- Sì, hai ragione… ti amo anch’io… e se sono con te, non avrò paura di nulla… se staremo uniti… supereremo qualsiasi ostacolo che la vita vorrà opporci…” sorrise lei, decisa, fissando teneramente il giovane.”- Insieme siamo migliori!” esclamò lui rievocandole una marea di ricordi. Il periodo allo Studio 21… che meraviglia… e quanto tempo era passato da quel primo anno… quando aveva conosciuto la sua Violetta… e, soprattutto, quante cose erano cambiate, quanta strada avevano fatto da allora…
“- Ehi voi due! Venite qui!” gridò Leon, d’un tratto, ai due cuginetti. “- Volete sapere una cosa? Il nostro motto da piccoli e ancora oggi è ‘Insieme siamo migliori’... giocate insieme senza battibeccare sempre… vedrete che vi divertirete di più!” sorrise il ragazzo, dolcemente. Lucas lo guardava perplesso e Marisol si era seduta sul prato, accanto alla sorella. “- Hanno solo tre anni!” rise Violetta fissando i due piccolini, confusi. “- Io ho capito!” esclamò il piccolo brunetto dagli occhi verdi. Era molto furbo e riflessivo per la sua età… e coglieva subito tutto al volo! “- Lo dice sempre papà allo Studio!” aggiunse, soddisfatto, lui. “- Andiamo, giochiamo insieme!” disse la bimba, allungandogli la manina che Lucas accettò felice e, insieme, si allontanarono ridendo allegramente mentre i due fidanzati si alzarono per tornare alla festa, insieme ai loro amici di sempre.
Fu una serata spensierata per tutti. La loro vita era cambiata in quegli anni e tutti furono felici di ritrovarsi tutti insieme per raccontarsi di loro, dopo tutto quel tempo. Ormai la notte era calata su Buenos Aires, una di quelle notti magiche piene di ricordi ma anche di presagi di nuove emozioni e gioie che la vita avrebbe riservato a tutti loro.
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Finale di “Ven y Canta II”… vi è piaciuta questa storia? Fatemi sapere! Grazie a tutti coloro che mi hanno sempre seguito e sostenuta! E’ tempo di ringraziamenti… Dedico quest’epilogo a tutti quelli che hanno recensito: Sweet_Trilly, Ary_6400, Anne Hepburn, marvullisara, raf e sulfus, Susina12, valy_cheappy, kirha, Jelena_99.
E, ovviamente, anche a quelli che hanno inserito la storia tra le preferite o tra le seguite… grazie di cuore a tutti…
Alla prossima. :)
  
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