Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: the_rest_of_me    26/03/2013    1 recensioni
Hogwarts sta finendo per tutti, anche per quelli che hanno frequentato otto anni invece che sette, a causa della guerra. I Grifondoro decidono di festeggiare. Ma qualcuno esagera con il Whiskey.
Cosa dirà Ginny Weasley a causa dell'alcool? E chi ci sarà dietro l'angolo ad ascoltarla?
risposta ad una sfida lanciatami da YvaineEfp (nome su Facebook).
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Ginny Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                       Questa storia è dedicata a YvaineEfp (nome su Facebook)
Prompt: Whiskey Incendiario, McGranitt, fuoco, gatto, respiro, calendula, fantasma, cobalto.

 
 
 
 
 
“m.. ma professoressa… perché devo  andare a chiamarlo io?”
“signorina Weasley, l’ho appena rimproverata perché ieri sera si aggirava ubriaca per la scuola e lei si rifiuta di fare ciò che le ho chiesto?”
“No, certo.  Mi scusi professoressa!”
Ginny fece per andarsene.
“Professoressa, posso sapere come l’ha saputo?”
La McGranitt sorrise.
“Ho le mie fonti!”

 
“Dean, dove mi stai portando?”
“Eddai, Ginny, non fare la guastafeste… stiamo festeggiando! L’anno sta per finire e noi non torneremo più a Hogwarts!”
Ginny si era ritrovata in Sala Comune a bere, insieme ai suoi compagni di casa e ad alcuni componenti delle altre case, tra cui la dolce metà bionda di Harry Potter e un Serpeverde con cui lei doveva stare spesso, troppo per i suoi gusti, a stretto contatto.
Quando Seamus le aveva porto il quinto, o forse era il sesto, bicchiere di Whiskey Incendiario aveva iniziato a sentire caldo e un’irrefrenabile voglia di parlare con Zabini, ma l’atteggiamento del ragazzo la attirava e spaventava, contemporaneamente.
Decise di uscire dalla Sala Comune, per prendere una boccata d’aria.
Stava passeggiando per un corridoio del quinto piano quando si imbatte’ in un gatto.
Le sembrò Mirs Purr, anche se la trovò stranamente docile.
Si sedette accanto a lei e iniziò a parlare:
“Ciao gattina… sei strana oggi! Sembri mite. Non come quella specie di persona stupida che Harry si ostina a dire di amare… amare, capisci? Mah, chi lo capisce! Sai, credevo di essere destinata a trascorrere la mia vita con lui e che avremmo fatto una nidiata di figli, sì un po’ come mia madre, ma poi… cioè dico, mi ci vedi in casa con sette figli? Io no! Ah, e poi… è arrivata la dolce bionda metà e io sono stata spodestata, poco male. Tanto io e Harry non eravamo fatti per stare insieme. Assolutamente. Chissà come abbiamo fatto a crederlo. Ah, sai sta finendo la scuola. E io non so cosa farò dopo. Forse giocherò a Quidditch, sì, ma chi glielo dice a mamma? Boh, ci penserò dopo! Ah, e poi c’è quell’imbecille di un Serpeverde… meraviglioso Serpeverde. In questo momento non so bene come sia successo, ma ci siamo ritrovati a lavorare insieme durante pozioni. Pozioni, non so se mi spiego. Io odio quella materia, e lui la ama. Siamo così… diversi? sì! Anzi no! Siamo proprio opposti! Ma non è questo il problema. No, il problema è quel compito che ha lasciato il professore… sì, perché non poteva lasciare la Polisucco, vero? No! O il  Veritaserum? No! Doveva farci preparare l’Amortentia. Non so se mi spiego e la mia, invece di essere trasparente era… cobalto! No, dico! Cobalto? Davvero? Poi arriva quell’imbecille ci mette un ingrediente, uno dico io, e quell’imbecille di una pozione diventa: perfetta! Perfetta! Ma davvero? Mi prende in giro! E allora tu dirai, beh… allora lo odi perché lui è più bravo di te!” Ginny guardò il gatto come se fosse stato lui a dirlo e come se quella fosse una grande e grossa scemenza. “No, ma dico! Secondo te posso prendermela per quello? No! Me la prendo perché l’odore che ho sentito… udite udite, è odore di calendula, e chi è che usa il profumo alla calendula? Blaise Zabini! Zabini, mi spiego? Quel bellissimo ragazzo con cui divido il banco a Pozioni.”

 
Ginny stava percorrendo i corridoi della scuola diretta in Biblioteca. Sperava di trovare lì Zabini. Era un luogo affollato, e non sarebbe stata troppo in imbarazzo, almeno lo sperava.
Cercava di evitarlo il più possibile e il fatto che non riuscisse a ricordare niente della sera prima non la aiutava per niente, anzi, aveva come una strana sensazione.
Aveva la sensazione di non riuscire a ricordare qualcosa di veramente importante.
Purtroppo in Biblioteca non c’era.  
Lo cercò nei sotterranei, ma non lo trovò nemmeno lì.
C’erano però Harry e… e… beh, sì l’avete capito: Harry e la sua dolce bionda metà.
“Ciao, scusate avete visto Zabini?”
I due si strinsero nelle spalle e, senza degnarla di altre spiegazioni, tornarono alla loro occupazione.
Lei si diresse, un po’ scoraggiata, verso il Lago.
O almeno quella era l’intenzione. Però, prima di uscire, la fermò il Barone Sanguinario.
“Signorina Weasley… scommetto che sta cercando il signor Zabini! Mi domando come abbiate potuto finire insieme! Lei è una traditrice del suo sangue e Zabini, beh, lui ha tradito la sua famiglia! Non c’è cosa peggiore, suppongo! Mah, non saprei! Comunque è giù al Lago Nero! Ma lo noterà, comunque, attorno a lui ruotano almeno tre ragazze, tutte Purosangue Serpeverde, ovviamente! Io mi preoccuperei se fossi in lei! Magari ieri sera lui era un po’… assonnato?”
La cattiva sensazione di Ginny si accentuò.
Cos’era successo la sera prima? A cosa si riferiva quel fantasma? Non lo sapeva e aveva paura di scoprirlo.
Comunque non poteva attendere troppo! La McGranitt lo stava aspettando.
Prese un  profondo respiro e si fece coraggio.
Lei era una Grifondoro.
Lo vide subito, quel dannato fantasma aveva ragione.
C’erano almeno tre ragazze, tre bellissime ragazze, che gli ruotavano intorno.
Si avvicinò a passo di carica.
“Zabini, ti vuole la McGranitt!”
Blaise si alzò e la raggiunse.
“Come va stamattina?”
Ginny arrossì.
“B..bene! alla grande!”
Non parlarono più.
Erano quasi arrivati nell’ufficio della McGranitt quando Ginny lo fermò.
“Zabini, io… non ricordo cos’è successo ieri sera… e se avessi fatto qualcosa per infastidirti… beh, mi dispiace tantissimo!”
Blaise le si avvicinò così tanto che lei poté sentire il suo respiro sulla pelle.
“Non hai fatto niente per infastidirmi! Ma mi dispiace che tu non ricordi!”
Lo sguardo che le rivolse non le piacque per niente.
Che diavolo aveva fatto?
Cosa aveva detto?
Oh, Merlino, sarebbe andata al manicomio se non avesse saputo cos’era successo.
“Zabini, cos’è successo ieri sera?”
Blaise le si avvicinò ancora un po’ e poggiò le labbra su quelle di lei.
“Forse così ricorderai…!”
Si voltò ed entrò nell’ufficio della McGranitt, lasciando Ginny ferma sul posto a toccarsi le labbra, ancora incredula.

 
“Davvero, Weasley? Hai sentito il mio profumo?”
Ginny fece un balzo sul posto, ma, sicuramente a causa dell’alcool, non si preoccupò più di tanto di quello che Blaise aveva sentito e, anzi, lo invitò a sedersi accanto a lei.
“Zabini… lo sai che sei bellissimo? No, perché se non lo sapessi io potrei dirtelo!”
“Grazie!”
Ginny si strinse nelle spalle.
“Ah, e poi volevo dirti che devi cacciare tutte quelle imbecilli che ti ruotano intorno, oppure le schianto tutte!”
Blaise le sorrise.
“Ok! Adesso, però, che ne dici di andare a letto?”
Ginny scosse la testa.
“Ma io non ho sonno!”
Il tono da bambina fece sorridere Blaise, che comunque la aiutò ad alzarsi e la riportò in Sala Comune.
Quando arrivarono davanti al ritratto della Signora Grassa lei lo abbracciò in vita.
“Io non voglio andare a letto… quando domani mi sveglierò mi vergognerò di quello che ti ho detto, però se non vado a letto non sarà domani, giusto?”
Blaise sorrise al ragionamento della rossa.
“Sì, giusto! Però tu hai sonno, e io ti prometto che non dirò a nessuno quello che mi hai detto, ci stai?”
Lei annuì.
Blaise le diede un baciò sulla fronte e pregò Hermione di accompagnarla fino alla sua stanza, conscio che da sola non ci sarebbe mai arrivata.

 
Ginny stava andando a fuoco. Ormai sembrava dello stesso colore dei suoi capelli.
Quando Blaise uscì, dieci minuti dopo, la trovò ancora lì, immobile dove l’aveva lasciata.
La prese per mano e la trascinò fino al quinto piano, nel corridoio dove l’aveva trovata la sera prima.
Perché da lì era iniziato davvero quel qualcosa.
Perché Blaise aveva aspettato, prima di farsi avanti, per cercare di capire se con lei aveva qualche possibilità.
Perché lui non voleva essere il rimpiazzo di Potter.
In quel momento, però, seppe che lui non era un rimpiazzo e sperò che quella ragazza, dai capelli vivaci e dal carattere forte, accettasse quello che lui stava per proporle.
Non ancora di andare a vivere insieme, ma di cercare di costruire qualcosa fuori dalle mura di Hogwarts!

 
 
 
Angolino per me: Ora che è finita chiedo scusa a tutti i fan della coppia, se questa storia fa un po’ schifo… non amo particolarmente questo pairing, ma mi sono cimentata nell’impresa… ^_^ spero che non sia troppo orribile!
 

Disclaimer: i personaggi di questa storia non mi appartengono ma sono di J.K. Rowling ^_^
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: the_rest_of_me