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Autore: _ApriL_    26/03/2013    1 recensioni
Innamorarsi di lui era stato facile, ma imparare a farsi amare era un’altra storia.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Il tempo per essere felice
 





 
Mia, nel buio della sua stanza, piangeva disperatamente, le tende tirate e la porta chiusa a chiave.
Non voleva nessuno ad assistere al suo dolore.
 Da quando lui, la parte migliore di lei, se n’era andato era passato solo qualche giorno, forse una settimana, o un mese…non lo sapeva, non le importava.

Avrebbe passato secoli avvolta nelle coperte che le erano parse soffici coltri di nuvole nelle notti infinite passate a pensare a loro due, ma che ora sembravano pesare come macigni e quasi la soffocavano.
Magari l’avessero fatto davvero.

Mia era abituata alla solitudine, a suo parere oppressa da un nome che la condannava a dover essere sua e di nessun altro.
 Finché un giorno non aveva incrociato un paio di occhi verdi, solari, profondi, che avevano sconvolto la sua esistenza.

Innamorarsi di lui era stato facile, ma imparare a farsi amare era un’altra storia.

Lui ci aveva messo pazienza e dedizione, si era preso cura di lei come di una specie rara ma poi, all’improvviso, l’aveva lasciata sola ad affrontare il mondo…un incidente stradale, una disgrazia.
Mia era furiosa. Perché non l’aveva avvertita? Perché l’aveva illusa di aver bisogno di lui e poi l’aveva abbandonata?

Si alzò dal letto, fece scivolare una confezione bianca nella borsa e uscì, nel gelo di un grigio febbraio.
 Nonostante il vento freddo le ferisse il viso come tanti spilli, Mia si diresse verso la spiaggia e si accasciò sui sassi bagnati, tutta la sua anima urlava il dolore della perdita.

Lì l’aveva portata lui, in un giorno invernale, stranamente caldo per la stagione.
Avevano camminato a lungo, le dita intrecciate, lo sguardo perso oltre l’orizzonte.
Mia, accecata dalla bellezza del paesaggio, per un attimo si era sentita serena, in pace, a casa.
Forse anche felice.

Poi lui le aveva sfilato la borsa e la sciarpa e aveva ammucchiato le loro cose sulla riva, l’aveva presa per mano e l’aveva condotta con lui nell’acqua gelida.
 Avevano riso e tremato di freddo e poi, stringendosi per scaldarsi, avevano tremato per l’emozione.
 L’aveva attirata a sé e lei gli aveva donato il suo respiro e il suo amore.

 Poi erano tornati indietro ancora bagnati, gli occhi lucidi di febbre e il cuore che martellava nel petto.

Ma ora non era con lei, non era lì ad asciugarle le lacrime, non poteva più stringersi a lui e passargli le dita tra i capelli fino ad addormentarsi.
Ora c’erano solo lei e il vuoto senza fine che le si allargava prepotente dentro.

Recuperò la confezione dei sonniferi e la stappò, facendo scivolare le pastiglie nella gola una ad una come fossero confetti fino a svuotarla, soddisfatta.
 “Aspettami, sto arrivando da te.” pensava con un sorriso sulle labbra, ma scossa dai brividi.

 Si stese, le gambe le cedevano, chiuse gli occhi.
Ripensò che non voleva buttarsi in acqua con lui, quella volta, aveva paura e lui le aveva sussurrato:
- Non preoccuparti, non ti lascio sola.

Aveva mentito, una lacrima le solcò la guancia, prima di perdere conoscenza.
Luca stava camminando tra i sassi ripensando alla brutta giornata che aveva avuto, lo sciabordio delle onde lo rilassava sempre, quando la vide: una ragazza dalle labbra livide era distesa sulla spiaggia, forse dormiva.

“Starà congelando.” pensò, avvicinandosi.

 Notò subito il tubetto vuoto, chiuso nel pugno di lei.

Terrorizzato, chiamò i soccorsi.

Mia si svegliò in un letto d’ospedale.

 Intorno a lei non c’era la famiglia, che non era mai stata presente, ma solo un ragazzo moro che le teneva la mano, accarezzandola.
 Non lo riconobbe, ma leggendo nei suoi profondi occhi verdi percepì che forse c’era ancora tempo per essere felice.





Saaalve :3



A sorpresa, un piccolo originale per voi  :)

Questa storia ha partecipato al concorso interprovinciale 
"Riflessi di Scrittura",
arrivando tra i dieci finalisti.
(un'applauso per la mia migliore amica, 
che ha vinto il primo premio *clap clap clap*)

Comunque il concorso era di scrittura creativa
e consisteva nella stesura di un tema di 3000 battute
(spazi esclusi) a partire da una foto.

La mia rappresentava una spiaggia d'inverno 
con degli oggetti al centro (una borsa e altre cose)
e...nulla, ho quasi pianto scrivendolo,
spero di farvi provare gli stessi sentimenti intensi 
che ho provato io  :')

Lots of Love,
_ApriL_ :)
  
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