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Autore: RoloChan105    26/03/2013    7 recensioni
-Nami-Il suo nome sulle labbra sembrò così nostalgico.-Senti...- In risposta, la rossa alzò gli occhi verso di lui. Ingoiò l'ultimo spicchio di mandarino e rimase ad ascoltare quanto aveva da dire.
-Noi...-Mormorò a disagiò per poi, alzare nuovamente lo sguardo nel suo, fissandola speranzosa.-Non è che potremo provarci di nuovo?-
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Regrets




Era incredibile come la luna, quando era piena, sembrasse così grande e vicina.

Non c'era quasi bisogno di una lampada, la sua luce illuminava ogni cosa: dalla polena a forma di leone, alle volute caotiche del legno del ponte, intricata in ogni asse.

Tre o quattro bottiglie erano sparse sul manto erboso del piccolo giardino e i bicchieri, erano pieni di liquidi chiari e forti.

-Quando ho letto la notizia-La voce di Zoro, bassa e roca, riviveva mentalmente ciò che gli era capitato nei due anni in cui si erano separati.-Ho subito pensato: devo andarmene da questo posto. Ho preso le mie spade e sono corso fuori, ignorando le parole di Mihawk.- Afferrò il bicchiere e con un gesto secco, se lo portò alle labbra, bevendo avido le ultime gocce rimaste.

-Ho sconfitto tutti quei babbuini strani e poi, ricordo di essere crollato dalla stanchezza. Mentre ero incosciente però, pensavo e ripensavo a quanto ero debole...-Alzò gli occhi verso il suo ascoltatore-Ero stato battuto da Orso e dovevo diventare più forte.-Un sorriso carico di trionfo solcò le sue labbra.-Ho abbassato la cresta e mi sono prostrato a Occhi di Falco chiedendogli di insegnarmi le sue arti di spada.-Sospirò.- Non è stata una cosa facile, calpestare così il mio orgoglio...ma ero deciso. Volevo diventare più forte per sconfiggerlo un giorno, ma sopratutto, diventare un valido elemento per Rufy e non più un debole.-

-Non sei mai stato debole-Lo riprese finalmente la voce femminile davanti a se. Teneva in mano un mandarino e con le dita piccole, accarezzava la sua rotondità.

-Ho ancora molto da imparare-Ribattè afferrando una nuova bottiglia, stappando poi il tappo coi denti.

-Che fine ha fatto l'arrogante spadaccino che conoscevo?-Una sonora risata proruppe dalla sua bocca.

-Oh, penso che quello spadaccino arrogante sia ancora di fronte a te ragazzina, ma solo più...quieto.-Versò il contenuto nel suo bicchiere.-E tu? Cosa hai fatto per tutto questo tempo Nami?- La curiosità infine si riversò per la compagna.-Sei migliorata, ti ho visto quando combattevi e sono rimasto stupito. La tua tecnica di lotta e le tue qualità meteorologiche sono senza dubbio cresciute.-

-Quanti complimenti- Affondò le unghie nel mandarino iniziando a sbucciarlo.-Come te, anche io, mi sono allenata. A Weatheria, in questa isola situata nel cielo con dei vecchi signori barbuti che studiavano i cambiamenti del clima. Con dei weaver tutti loro, anche io potevo modificare i cambiamenti climatici! Alcuni anche li coltivavano!-Si fece prendere dall'euforia.-Mi è dispiaciuto per Ace, volevo andarmene anche io, raggiungervi e trovarvi, rassicurare Rufy...-Tolse del tutto le bucce e iniziò a dividerlo in piccoli spicchi. -Poi ho letto il giornale e ho compreso tutto e sono rimasta a studiare.- Le scappò un piccolo sorriso.

-Sei cambiata senza dubbio-Con l'unico occhio che ancora aveva, osservò la sua figura: i capelli lunghi e ondulati, morbide curve del corpo e uno sguardo più deciso e combattivo.

-Lo prendo come un complimento detto da te allora-

-è quello che voleva essere-Scherzò fregandole uno spicchio. Per un lungo momento entrambi rimasero in silenzio con solo lo sciabordio delle onde come sottofondo.

Che altro c'era da aggiungere? Solo dopo l'isola degli uomini pesce, entrambi si erano concessi una conversazione tra di loro e non stava andando granchè.

Si portò una mano dietro al collo Zoro, massaggiandoselo e meditando su ciò che andava o non andava detto. Dei dubbi in quei due anni lo avevano preso e finalmente, poteva liberarsi da quel peso che gravava nel suo petto.

-Nami-Il suo nome sulle labbra sembrò così nostalgico.-Senti...- In risposta, la rossa alzò gli occhi verso di lui. Ingoiò l'ultimo spicchio di mandarino e rimase ad ascoltare quanto aveva da dire.

-Noi...-Mormorò a disagiò per poi, alzare nuovamente lo sguardo nel suo, fissandola speranzosa.-Non è che potremo provarci di nuovo?-

Una leggera brezza le scompigliò i capelli parandole gli occhi che incredula, continuava a fissare.- In questi due anni-Continuò Zoro-Non ho fatto altro che pensarci...è stato quasi un mio chiodo fisso.-Sospirò sentendosi più leggero per quell'ammissione.

-Zoro...-

-Chiamami idiota-Tolse dalla tasca un pezzo di carta, usurato e strappato in più punti. Delle impronte coperte di sangue, delineavano i bordi del foglio e con suo stupore Nami, si ritrovò tra le mani la sua taglia.-L'ho trovata in un vecchio quotidiano che aveva Mihawk e l'ho presa.- Si alzò in piedi con il volto disteso. Non provava vergogna in verità per quanto le aveva confessato, forse nei due anni precedenti nemmeno glielo avrebbe detto.

-Io...-Chiuse gli occhi Nami, combattuta per la sua scelta. Sembrava così serio...-Non posso.- Quella risposta le costò caro. Un ghigno si formò sulle labbra di Zoro.

-Lo sapevo che avresti risposto così.-Si avvicinò alla balaustra a fissare il mare.

-Mi dispiace.-Si alzò in piedi anche lei fissando la sua schiena-Non...non me la sento di tornare assieme al momento.-Ricordò la loro separazione: un litigio, la sua furia, il nome di Tashigi e il suo dolore, le mani che artigliavano i suoi polsi e i suoi occhi duri.

-Va bene-Concesse lui restando voltato.

Si morse le labbra Nami, addolorata dalla sua scelta. Quanto avrebbe voluto correre verso di lui e abbracciare la sua schiena, urlare di tornare assieme, il suo nome.

Con passo silenzioso, tornò verso la sua camera, lasciando il prato che fino a poco fa condivideva con loro una pacifica chiaccherata.

Si chiuse la porta alle spalle e scivolò con la schiena a terra.

Ripensò alla taglia che nei due anni Zoro aveva custodito.

Con una mano, tirò fuori anche lei un pezzo di carta per poi, lasciarlo cadere a terra. Il volto di Zoro figurò nella penombra della stanza, anche lui, usurato nei due anni.



Ecco il continuo che ho scritto ultimamente.

Forse una sorta di continuo perchè inizialmente nemmeno lo pensavo per questo scopo, ma una shot a parte.

Spero sia ugualmente accettabile :D

Ringrazio tutti coloro che si sono precipitati a commentare e al midori.

Grazie veramente tanto, quel forum, credetemi, è un oasi per noi zonami. Il problema è che non è popolato e mi piacerebbe moltissimo rivederlo attivo come ai vecchi tempi.

ç___ç

Grazie!

   
 
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