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Autore: darkronin    26/03/2013    1 recensioni
“Voi non siete l'unico popolo. Né siete l'unica minaccia. Il mondo si sta riempiendo di esseri fuori dal comune che non possiamo controllare”
La Terra e i suoi abitanti sono davvero al sicuro, ora che la minaccia dei Chitauri è stata debellata, o quella che si è abbattuta su New York era solo l'avanguardia di una guerra più complessa e articolata?
- - - - Crossover Avengers-X-men col Marvelverse più in generale (come dovrebbe essere in realtà)
- - - Personaggi principali aggiuntivi: Wolverine, Deadpool, Gambit, Rogue, Nightcrawler, Spiderman – nella seconda parte anche Antman, Wasp, i Fantastici4.
- - Limitate apparizioni di personaggi già noti: Thor, Loki, Odino, Hulk, Jane Foster, Erik Selvig, i senatori Stern, Kelly e Boyton.
- Altri, per ora secondari ma non meno importanti ai fini della trama: Sinistro, Emma Frost, Jean Gray, Ciclope, Xavier, Mystica, Magneto, Morph, Donna Ragno, DareDevil, Angelo, Tempesta, Kitty Pride, Colosso, Psylocke, Fantomex, Visione, Daisy, DumDumDugan, Contessa Allegra Valentina di Fontaine, Norman Osborne, Hela e Sigyn
+Riferimenti a Civil War, Dark Reign
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Natasha Romanoff/Vedova Nera, Pepper Potts, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Cross-over, Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'ira degli eroi'
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35. La spada e lo scudo.






Si stavano preparando a uscire, ormai decisi ad andare almeno a tentare di reclutare qualcun altro per il loro eccentrico team quando Matt Murdock si bloccò di colpo sulla soglia della sala e si volse verso il televisore, lasciato acceso da Wade.
“Volume!” disse Stark. Pigiò qualche tasto di uno dei suoi nuovi braccialetti e, come se ne avesse pescato una carta da gioco, lanciò l'immagine olografica sulla parete.
I politici, di cui era stato ospite solo qualche ora prima, erano radunati per una conferenza stampa. Non avevano sentito la domanda della giornalista, ma la risposta di Stern non lasciò adito a dubbi – Si tratta della sicurezza di tutti i cittadini, siano essi esseri umani o mutanti. Se una persona del calibro di Anthony Stark, il nostro deterrente nucleare, è stato vittima di uno di questi esseri, per quanto lui possa difenderli, noi abbiamo il dovere di cercare una soluzione a questa situazione incresciosa. Noi siamo i tutori della legge, non lui. –
“Certo, come no...” replicò Gambit, beccandosi una gomitata sul costato da Rogue
– Noi abbiamo la responsabilità della vita di ciascuno degli abitanti di questa Nazione. E i criminali vanno fermati! –
“Loro per primi: in galera!” sbottò anche Logan beccandosi un'occhiataccia dalla compagna mutante
– A questo proposito, cogliamo l'occasione per informare la cittadinanza della recente adesione, da parte degli Stati Uniti d'America, in accordo con tutti i 193 Stati membri dell'O.N.U., al progetto di istituzione di due organismi intergovernativi. La decisione era stata presa unanimemente all'indomani dell'invasione che abbiamo subito un mese fa e tenuta segreta per non allarmare la popolazione ma, viste le recenti dichiarazioni di Tony Stark, abbiamo ritenuto opportuno comunicare alla popolazione che può continuare a dormire sonni tranquilli: lo S.H.I.E.L.D. e lo S.W.O.R.D. vigileranno per stroncare sul nascere ogni tipo di minaccia, terreste o extra-terreste. –
Dopo un attimo di stupore, tra i presenti si levò un brusio indispettito “Sono impazziti?” “Lo S.H.I.E.L.D. e lo S.W.O.R.D. esistono già! Cosa combinano?” “Vogliono renderne pubblica l'esistenza?”
“State zitti!” protestò Pepper alzando ulteriormente il volume
– … che ha condotto in modo del tutto naturale all'istituzione di un organismo sovranazionale, specializzato in minacce... alternative.–
– Il dottor Norman Osborne e l'agente Abigail Brand sono stati eletti all'unanimità come... –
“Ci va di lusso, insomma...” commentò Natasha “Osborne sulla Terra per le minacce quotidiane ma almeno abbiamo sempre Abby che ci para il culo dallo spazio. D'altronde, chi meglio di lei...”
“Ancora non mi spiego come faccia quella marmocchia ad avere un grado così alto. Forse perché è tanto amica di Nicholas1... Bah... Sta a vedere che rendere pubblica sta cosa è solo una mossa per attirarsi favori e simpatie. E, ci scommetto, l'HYDRA-Hair diventerà una gran bella moda soprattutto tra le più giovani...” sputò Logan con sarcasmo ma Natasha lo zittì dandogli una gomitata sul fianco “Oh, zarina... che ti prende?”
“Ha solo i capelli verdi!” disse solo voltandosi verso Rogers che spostava lo sguardo disgustato tra il mutante e la televisione, in cui campeggiava la foto della donna responsabile della stazione orbitante.
– In omaggio a questa carica, e per tutelare al massimo la sua incolumità, il dottor Osborne verrà dotato di un'armatura, la Iron Patriot, che sarà sviluppata a partire dalla War Machine –
Le domande, poste dagli intervistatori, vennero subito scavallate dalle risposte perfettamente logiche e sensate dei tre politici che si alternavano tra loro come in una coreografia provata infinite volte.
– La War Machine, per come la conosciamo adesso, è solo un prototipo. – Continuò l'audio del televisore e tutti si voltarono verso Rhodey che fece spallucce, dichiarandosi, così, estraneo a tutto: la cosa suonava nuova anche a lui – Ed è impensabile sottrarre uomini alle forze armate per contrastare minacce così particolari. Pertanto, queste Sentinelle, di cui vi parlavo poc'anzi, saranno macchine programmate per l'identificazione e l'arresto di persone potenzialmente pericolose e che riferiranno alla Iron Patriot –
“Sentinelle...” borbottò Wade dopo un po' “Cable me ne aveva parlato... e le cose non saranno piacevoli...” disse con voce che sembrava essersi fatta seria e determinata
– Le macchine non sono più gli stupidi scatoloni dei film di fantascienza di serie B.– Aggiunse un altro, confondendosi nella calca della conferenza stampa – Oggigiorno disponiamo di software molto sofisticati –
“Sempre software di mierda!” ghignò divertita Natasha
– ...che svolgono, senza che noi lo sappiamo, miliardi di operazioni delicate in quanto commettono molti meno errori del personale umano. Tutte le applicazioni dei vostri smartphone sono programmi ritenuti obsoleti dai servizi di intelligence: immaginate quali sono le frontiere realmente raggiungibili da queste macchine una volta che saranno operative.–
– La comunità mutante non ha nulla da temere da questa decisione – si affrettò a precisare Kelly, improvvisamente spaventato, probabilmente, da qualche ricordo poco piacevole. –Gli androidi non distingueranno certo tra umani e mutanti, davanti al crimine.–
– Perché non affidate questo compito ad Iron Man che si è già dimostrato determinante nella....– stava domandando un giornalista.
Ma il senatore Stern non lo fece finire e quasi lo aggredì, colmo di acredine, seppur solo verbalmente – Il Signor Tony Stark è, senza dubbio, la persona meno indicata per questo tipo di operazioni. Avete già dimenticato che ha difeso il ladro che si è introdotto in casa sua? Oh, certo, ha salvato New York e, forse, il mondo intero da una minaccia aliena. Ma chi ci garantisce che non fosse in combutta con gli invasori? O che non fosse una bella trovata per farsi pubblicità e far salire ulteriormente le proprie quotazioni? Affidereste mai la vostra sicurezza a un uomo tanto scostante? Stark, d'altronde, è e rimane un uomo d'affari per il quale contano solo i numeri che... –
“Spegni quella statola, prima che la faccia saltare in aria” ringhiò Logan.
Stark seguì il consiglio del canadese e il silenzio piombò sul gruppo. Lui per primo non aveva la minima voglia di commentare la valanga di stronzate con cui quelle tre fogne a cielo aperto avevano, più o meno velatamente, minacciato la sua persona. E la popolazione intera. Intendevano forse istituire la legge marziale in tempo di pace? Si limitò a scuotere la testa, costernato.
“Dobbiamo avvisare il professore!” disse Rogue, aggrappandosi al braccio di Logan.
“Se non lo sa già...” Kurt, cullato dalle amorevoli carezze di lei sui lunghi capelli corvini, con un gesto così protettivo e materno che in altre circostanze avrebbe sciolto il cuore dell'uomo più irremovibile, aveva gli occhi sbarrati dal terrore.
“Io temo la reazione di Magneto...” ringhiò Wolverine “Non gli piacerà sentirsi ancora braccato come dai nazisti...”
Rogers, a quelle parole, si rabbuiò. I nazisti. No, il mondo non era cambiato. L'umanità non era cambiata. Ovunque girasse gli occhi la situazione era sempre quella. E sempre sarebbe stata. A scuola insegnavano la tolleranza e il rispetto, il sacrificio e la condivisione, valori in cui lui aveva creduto e che continuava a portare in cuore. C'era libertà di culto e libertà d'amare chiunque. Ma poi, invece, cosa proponevano gli adulti responsabili? Guerra e intolleranza. Guerra ovunque, contro chiunque non rientrasse nello stampino della normalità, della cultura dominante. “Cosa possiamo fare?” domandò, sperando che qualcuno gli desse una risposta sensata e logica, la soluzione al problema. Sul campo di guerra la risposta era l'azione, sui libri di matematica la risposta era continuare con l'esercizio. Ma nella vita di tutti i giorni, in realtà, c'era poco che chiunque di loro potesse fare.
E loro erano poco più che soldati e avevano solo due opzioni di scelta: ubbidire a un uomo che non stimavano e ritenevano indegno, prostituendosi, o ammutinarsi.
In ogni caso, così come erano organizzati, i Vendicatori e tutti gli altri gruppi di superumani sarebbero stati ridotti a un ammasso di carne che si limitava a combattere, per sé o per gli altri, privi di uno scopo più alto che non menar le mani. Nessuno, forse solo lui e Tony assieme, era in grado di avere una visione più ampia della situazione e prendere decisioni a lungo termine. O il capo degli X-men, quell'uomo che sembrava particolarmente ragionevole. Ma nell'immediato... Tony era la chiave. “Tony! Tu sei una persona importante. Tu puoi cambiare tutto questo... La gente ti ascolterà e si opporrà a una cosa tanto ingiusta!”
Ma quello scosse la testa “Mi hanno appena usato per fare la loro mossa e mi hanno dipinto come un pazzo nevrotico inaffidabile. Non sono un politico. Non posso fare proprio nulla. E anche se lo fossi, da solo non potrei nulla.”
“Puoi provarci...” disse Pepper afferrandogli il braccio, quasi a dargli coraggio. “A differenza di Stern e di Boyton, la gente crede in te. E hai i contatti giusti.”
“E cosa potrei fare? Portare la gente in piazza? Per cosa? Per venire poi, magari, dipinto come un dittatore latente che va stroncato sul nascere? E cosa può fare la gente comune davanti a decisioni di questo tipo, prese dai vertici senza consultare nessuno, se non una minima parte dell'elettorato?” Abbozzò stanco ma la presa della donna al suo braccio lo fece ritrattare “Vedrò di preparare la mia conferenza stampa e di fare qualche telefonata...” disse stringendole la mano e allontanandosi nel suo ufficio, lasciando che gli altri facessero come meglio credessero. L'avvocato Murdock e il colonnello Rhodey si congedarono per tornare ai loro affari mentre tutti gli altri cominciarono a dividersi i compiti.
Coulson sarebbe andato a reclutare il team di Reed insieme a Parker, loro amico, mentre Natasha e Clint si sarebbero messi in contatto coi coniugi Pym. I mutanti sarebbero tornati a casa per vedere cosa ne pensava il loro pacifico professore.
Rogue sarebbe rimasta di guardia alla Stark Tower insieme a Wade. Steve non aveva altro posto dove andare e rimase ben volentieri barricato nella torre, per tentare di studiare ancora un po' il nuovo mondo in cui viveva.
“Credo vi servirà un'auto...” commentò Pepper quando gli agenti dello S.H.I.E.L.D. si furono allontanati con le loro vetture, parcheggiate in una via laterale non lontana da lì. Guidò i tre mutanti fino al primo piano interrato, spiegando che l'uscita del garage, larga appena per far passare una vettura e non certo un aereo, era a un isolato dall'edificio ma che tutte le loro auto erano dotate di navigatore satellitare.
“Questa mi piace!” commentò Logan avvicinandosi a una Jeep Renegade verde oliva metallizzato2.
“Ma son solo due posti” protestò il francese
“Allora tu resti qui!” commentò asciutto il canadese saltando in quella specie di rana corazzata “Certo... non è la mia vecchia Wrangler rossa3...” commentò studiando la plancia piena di pulsanti e sensori che gli ricordavano la strumentazione del loro aereo nero. “Forse è meglio andare in moto...”
“Perché è Gambit che deve rimanere qui?” sbottò esasperato il francese
“Perché...” replicò il canadese regolando il sedile e gli specchietti “Kurt è il meccanico del BlackBird e di sicuro, in caso di necessità, saprà far ripartire 'sta cosa... Non sei contento, di rimanere solo soletto con Rogue? Ti sto facendo un favore... Ma vedi di tenere le mani a posto.” ghignò biecamente
“Così non posso avere il mio bacio d'arrivederci” borbottò l'altro, imbronciato
“Non l'avresti avuto comunque...” replicò l'interessata, mani ai fianchi. Quindi si voltò, bellicosa, verso Logan, appoggiò le mani sulla portiera, il cui finestrino era completamente abbassato. Si chinò verso di lui e gli stampò, di prepotenza, un bacio sulle labbra.
“Volevi uccidermi, forse?” ringhiò quello quando lei si allontanò, come se non fosse successo nulla, appena indebolito dal contatto e spaesato per la sorpresa.
“Solo fare la scorta degli anticorpi... non si sa mai... E ricordarti che so arrangiarmi!” disse sfoderando tre artigli ossei dal dorso della mano e puntandoli al petto di Gambit “Tu, vedi di non farti strane idee...”
“E quando mai...” replicò lui, stancamente, alzando le mani in segno di resa incondizionata.

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Quando il rombo della Jeep si spense in lontananza, lasciando dietro di sé solo l'eco fredda del garage vuoto e inanimato, Pepper si voltò verso Rogue, con una rapidità tale da far quasi schioccare la coda di capelli rossi, sul volto un'espressione indecifrabile “Ora ho bisogno del tuo aiuto...”
Rogue la guardò scettica “Se vuoi cucinare, chiedi a Gambit: è lui il cuoco che litigava con Jean per il menù alla vigilia di Natale e glielo correggeva di nascosto4
La donna, divertita, scosse appena la testa “E' per una cosa che solo tu puoi...capire. E aiutarmi... altrimenti dovrei chiedere a Tony...” replicò roteando gli occhi “E proprio non mi va di dargliela vinta... né mi sembra il momento appropriato...”
Rogue si illuminò, afferrando al volo il messaggio sotteso, e le strizzò l'occhio. “Ma certo zuccherino! Voi!” disse rivolta ai maschi che le guardavano come due aliene, non riuscendo ad afferrare il loro discorso criptico fatto di sottintesi “Se non avete nulla da fare, aspettateci sul tetto!” Congedati i ragazzi, Pepper guidò Rogue nella sala in cui Stark le aveva scansionato il corpo. La rossa la fece accomodare mentre andava a spogliarsi del tubino verde che aveva ancora indosso dalla visita mattutina al Senato. Tornò indossando un paio di scarpe da ginnastica e un paio di leggings rosa cipria con una maglia coordinata
“Direi che vestita così dovrebbe andar bene...” disse andando a piazzarsi al centro della griglia su cui aveva sostato anche la mutante durante la scansione “J.A.R.V.I.S.” chiamò alzando il mento “Avvia l'armatura 1616: Rescue.”
– E' un piacere per me sentirglielo dire, signorina Potts – rispose la voce sintetica del maggiordomo mentre la griglia si apriva e lasciava che braccia meccaniche si affaccendassero attorno al corpo della donna –Il Signor Stark era così afflitto dal suo rifiuto. Non ha idea di come l'abbia visto illuminarsi quando è venuta ad contrattare le condizioni dell'armatura...–
“Contrattare?” domandò Rogue le braccia poggiate sulle ginocchia
“Gli ho chiesto di non dotarla di nessuna arma, se non dei propulsori.” rispose “Anche quelli potrebbero diventare armi. Sta solo a me gestirli. Ma non volevo mitragliatrici sulle spalle o cose simili.”
–Mi permetto di dire che eravate molto carini assieme mentre lui le presentava nuovamente Rescue, come una vecchia amica...– disse la macchina finendo di stringere le ultime viti e facendo comparire il suo elmetto su un piedistallo monolitico poco distante.
Pepper ignorò il commento e prese sottobraccio il casco, avviandosi a passo sicuro ma impacciato nella sua nuova armatura, facendo scattare la mutante, pronta a sorreggerla. “Devo solo prenderci confidenza...” si giustificò imbarazzata “Dopo sarò servo-assistita da J.A.R.V.I.S.” Salirono sull'ascensore e uscirono sul tetto. Lì, trovarono Cap che otteneva delucidazioni sulla stazione orbitante intorno alla Terra per monitorare le minacce esterne.
“E quindi mi son sempre domandato cosa succederebbe se Blackagar perdesse davvero il controllo. La distruzione suprema! ♥ Ti immagini? Distrutta la Luna anche la Terra ne subirebbe le conseguenze... sì, forse dovrei proprio farmelo un viaggetto fin sulla Luna e cercare di farlo arrabbiare...5
“E questa?” domandò Gambit perplesso, seduto sotto il parapetto, vedendo arrivare le due donne e stanco delle ciance di Deadpool.
“Le persone normali comprano la stessa maglietta, lo stesso telefono, cose così...” commentò Wade voltandosi appena, per niente sorpreso “Loro hanno la stessa armatura. Sai, mi ricordi molto Olivia Newton Jones. Perché non ti fai verniciare l'armatura di rosa come una vera Pink Lady6?”
“Allora?” domandò Rogue impaziente mentre Pepper, con immensa cautela, si infilava l'elmetto.
“Aspetta... qua è tutto pieno di lucine... J.A.R.V.I.S... cos'è tutta 'sta roba?” domandò la donna girando la testa a destra e a sinistra come se cercasse di mettere a fuoco immagini che vedeva solo lei. Aspettarono che J.A.R.V.I.S. la istruisse e quando disse di aver capito, si voltò verso Rogue. “Pronta?”
“Non capisco perché ti serva il suo aiuto...” commentò Steve
“Perché è l'unica che può accompagnarmi nel volo ed è abbastanza forte da soccorrermi in caso di necessità. Dubito che anche se vi metteste insieme riuscireste a fermare la mia caduta: l'armatura è pesante e in precedenza, correggimi se sbaglio, solo Hulk è riuscito in una manovra simile.” ridacchiò la voce della rossa distorta dal microfono.
Sembrava euforica per quella novità.

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Sull'Acura nera, che sfrecciava sicura per le strade di New York, tornate caotiche come sempre in breve tempo, quasi l'incubo dei Chitauri non fosse stato che un'allucinazione collettiva, uno swing dei tardi anni Venti7 pompava a tutto volume facendo vibrare la carrozzeria più delle buche dell'asfalto neanche fosse stata l'ultima hit dei più volgari gangsta rap su S.U.V. rivoltati come calzini e resi irriconoscibili dalla versione originale. Nel vano portaoggetti, Peter aveva trovato stipati diversi pacchetti di Donuts: ce n'erano in egual numero di Frosted neri e di Powdered bianchi.
“E questo cos'è?” domandò scovando un cilindretto di metallo, più sottile di un portapenne ma dotato di un paio di pulsanti
“Da qua!” ringhiò l'autista strappandoglielo di mano e infilandoselo nella giacca “E' un giocattolo pericoloso8
Il ragazzo si guardò ancora attorno. A parte i biscotti, quell'auto non aveva alcun segno di essere mai stata realmente vissuta, come se l'agente dello S.H.I.E.L.D. cercasse di non lasciare trapelare alcuna traccia della propria identità.
“Che c'è?” domandò l'autista tirando l'occhio al suo passeggero
“Cercavo di capire che tipo di persona Lei sia in realtà. Sorride sempre ma è anche così inflessibile... Sembra un pezzo di pane ma è un agente S.H.I.E.L.D. e dubito che facciano entrare uno solo perché sgrana gli occhi come il gatto di Shrek: non sembra affatto spietato come invece ci si aspetta da Barton o dalla Romanoff...”
L'altro sorrise di rimando “Di solito è lei, Vedova, che riesce a ingannare tutti...”
“Stark ha detto che una volta ha minacciato di freddarlo col taser e di usarlo come divano per guardarsi Super Tata...9” commentò il reporter.
Coulson sorrise compiaciuto, giustificandosi “Mi preparavo a gestire una banda di monelli...”
“Certo...” rispose Peter dopo un po'. “Lei in realtà è uno che ama l'ordine e la tranquillità, vero?”
“Da cosa lo deduci, Sherlock?” ridacchiò l'agente senza togliere lo sguardo dalla strada.
“Sa, dovrebbe essere il mio lavoro, mettere a sistema i dati per trovare l'incognita.” replicò quello guardando fuori dal finestrino “Scommetto che si è arruolato come spia solo per emulare John Steed.”
“Mi sorprende che un ragazzino conosca una serie così vecchia...” fischiò ammirato l'agente.
“Sono un piccolo nerd...” rispose compiaciuto il reporter.
“Però c'hai preso, secchioncino: il mio amore per Steed, e per Emma Peel10, ovviamente, è secondo solo alla mia devozione per Rogers. Come coppia mi hanno fatto patire le pene dell'inferno, in gioventù, e li avrei strozzati volentieri per ogni scena clou che non approdava a nulla, come in Castle. Ma, almeno su questo fronte mi posso rifare su Nat e Clint” sghignazzò sadico
“Lo sa che le sue passioni sono qualcosa di inquietante, vero?”
Coulson ridacchiò ma non aggiunse altro e accostò la macchina: erano arrivati. Il Baxter Building svettava tra gli altri edifici di Manhattan. A ben pensarci, la città, per quanto si estendesse per chilometri, cominciava ad essere affollata di persone particolari. Scesero dalla macchina e il reporter si attardò un attimo a scattare una foto, quasi non avesse mai visto quel posto in precedenza, prima di seguire l'agente in nero come un turista disciplinato.





1    In Secret Invasion viene detto che ha 28 anni. La giovane età non è un problema nel Marvelverse, visto che diversi tra i migliori agenti SHIELD sono anche più giovani, come Daisy. In realtà, nonostante il rapporto conflittuale con l'ormai ex-direttore, Abigail è considerata una sua fedelissima dalla stessa Maria Hill. Le due non si sopportano e nessuno ne fa un mistero.
2    Jeep Renegade
3    L'auto storica di Wolverine 
4    Il riferimento è all'episodio della serie anni '90, episodio58 della quarta stagione, Buon natale con i Morlock
5    Implicito riferimento a Freccia Nera (che spero non si imbuchi alla festa all'ultimo), re degli Inumani, prezioso alleato dei Fantastici 4, uno degli Illuminati, di cui ho già parlato. Quando parlavo di Tony che ha i contatti giusti, strizzavo l'occhio proprio anche a questo gruppo. Attilan, la capitale, in origine era situata sull'Himalaya e solo in seguito gli Inumani si sono spostati sulla Luna. Da qui la -mia- estensione dei confini terrestri al sistema orbitante della Luna e la necessità di avere uno S.H.I.E.L.D. che comunichi con loro, li difenda (come se ce ne fosse bisogno) ma che, alla bisogna, si interponga tra la popolazione terrestre (ivi compresi gli Inumani) e gli invasori.
6    Per chi non avesse mai visto Grease, alla fine è Sandy ad involgarirsi e ad avvicinarsi al mondo di Danny, nonostante (o proprio per) questo si sia sforzato di abbassare la cresta e diventare il bravo ragazzo borghese per lei.
7    La clip è sempre quella... credo di avervela già postata parlando della Roxxon Oil.
8    Non pensate cose sconce! E' il simpatico gadget in dotazione al reparto M.I.B. con cui -suppongo io- Coulson potrebbe aver dovuto collaborare all'arrivo di Thor, che è un alieno, come all'arrivo dei Chitauri. D'altronde lo S.H.I.E.L.D. non è l'unica agenzia segreta che sta dietro a tutti i casini della terra. Basta citare il fatto che anche l'Atlas (la citerò ancora) compare in Secret Invasion e in Dark Reign, tramando nell'ombra per sistemare le cose, usando i Vendicatori -a loro insaputa- come braccio armato contro Osborne, con cui, cmq, l'Atlas aveva teso alleanze. Tornando ai M.I.B., non solo i modi di fare sono più o meno quelli (e anche i super fucili – quello contro Loki non vi sembrava familiare?) ma, se ricordate, in Captain America – Il primo Vendicatore, Tommy Lee Jones svolge il ruolo del Colonnello Chester Phillips da cui l'idea che K e Coulson possano essere padre e figlio (ed, eventualmente, il colonnello Phillips suo nonno) Insomma... è un collegamento che siete liberissimi di tralasciare, come sempre. Qui una vignetta esplicativa.
9    Programma tipo S.O.S. Tata: Coulson, dall'inizio ha trattato i Vendicatori come dei bambini... ed ecco giustificata quell'uscita in Iron Man 2 (e le varie frecciate nei capitoli iniziali di questa fic)
10    Protagonisti della serie The Avengers degli anni '60 che nulla ha a che fare coi Vendicatori della Marvel.
Un vero tributo -all'interno del fumetto- a Jhon Steed ed Emma Peel si concretizza nel personaggio della Regina Nera/Emma Steed/Damasco (facente parte del Circolo Interno del Club Infernale - filiale di Londra...perché di CI ce n'è più d'uno). Emma Frost, nel CI di NY (Lord Cardinali) è la Regina Bianca mentre la Regina Nera è il nome che prende Jean Gray/Fenice. Non solo. A proposito dell'CI spieghiamo brevemente da dove nasce l'idea. Mettetevi comodi.
Partiamo ancora da The Avengers – Agente Speciale (la serie televisiva degli anni '60 da cui è stato fatto, nel '98, il film con Uma Thurman, Ralph Fiennes e Sean Connery).
Cominciamo con il 
clichè della spia rossa di capelli e fasciata in abitini di pelle lo dobbiamo proprio a Peel (il percorso si è evoluto portando alla Natasha nei fumetti, è tornato al cinema con Peel/Thurman e ancora con Romanoff/Jhoanson.).
Dopo questo bel legame visivo, torniamo ai contenuti:
Stagione 4 Episodio 21, Un pizzico di Zolfo. Visto l'alto tasso erotico, per il tempo, è diventato molto famoso e iconico, come episodio, più o meno come il bacio interraziale a bordo della Enterprise. Ad ogni modo, in questo episodio i due agenti cercano di infiltrarsi in una società segreta di stampo ottocentesco, Il Club Infernale (un caso, vero, che i nomi coincidano?) i cui membri del Circolo Interno, vestono tutti costumi d'epoca. Emma Peel entra in scena come Regina del Peccato (sotto un pesante mantello con cappuccio è vestita solo di corsetto nero, collare borchiato, trucco pesante, mi pare pure la frusta e stivali a mezza coscia. Emma Frost ne ha preso il nome in prestito...ancora un caso?). Nell'episodio, cmq, si ritrovano gli originali per vari personaggi Marvel ma non approfondisco qui o facciamo notte.
Un altro tributo alla serie degli anni '60 è stato il riferimento -nel fumetto- a tali Sir Patrick e Lady Diana: i nomi dei due quasi capostipiti
(filiale di Philadelphia del 1780) non sono altro che i nomi degli attori che impersonavano rispettivamente Steed e Peel nell'episodio sopracitato... insomma, un continuo un gioco alla rovescia, in un passaggio contino tra fumetto e televisione, più o meno sulla falsariga di quello che fa Deadpool quando parla di se stesso come Ryan Renold o di Natasha come Scarlett. Non potevo esimermi XD

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Ci siamo: prossimamente su questi schermi arriveranno i Fantastici 4. E diventerò matta a gestirli perché sono troppo disciplinati, per i miei gusti (e anche per gli agenti di collegamento allo S.H.I.E.L.D.: pare facciano a gara per non essere assegnati ai Vendicatori ma ai F4).
Dunque, per chi non l'avesse notato ho fatto solo un rapido accenno a Tony Stark-padrone/dittatore del mondo. Per come è nel film, non ce lo vedo proprio a prendere il comando di tutta la nazione. Ad ogni modo, fingo che il massimo della potenza l'abbia raggiunto tra IM e IM2: lui è/era il deterrente nucleare, come ribadisce anche in AV, e Vanko lo sbeffeggia “Perché la gente smetta di credere in Dio, basta che tu lo ferisca” Tony, secondo Vanko era Dio ovvero l'unico uomo che potesse proteggere la Terra, renderla migliore. La popolarità di Tony subisce un brutto colpo dopo Montecarlo e nei fumetti tutti i supereroi attribuiscono principalmente a lui la Civil War e, ancora peggio, l'invasione silenziosa degli Skrull, arrivando a sospettare proprio di lui per quei suoi comportamenti dispotici.
Ecco, datelo per buono, io non voglio impegolarmi in quella storia, motivo per cui ho saltato a piè pari un po' di passaggi e faccio subito saltar fuori il caro Osborne.
Per il resto, l'accenno allo S.W.O.R.D. (in realtà è un ramo dello S.H.I.E.L.D. ma possiamo considerarlo autonomo, visto gli ambiti di intervento così diversi. Per chi non lo sapesse, credo lo sappiate tutti, i due acrostici significano, rispettivamente, Spada e Scudo) era doveroso: dopo i Chitauri sarebbe logico aspettarsi una risposta del genere dai potenti della Terra. Peccato che lo S.W.O.R.D. Preesistesse all'invasione e la stessa gli sia passata sotto il naso: quelli -mica scemi- si sono aperti il portale nella stratosfera mica a chilometri dalla Terra, correndo il rischio di essere rilevati. No, sulle navi ci viaggiano Uraniani e compagnia. Già ai Kree, da Andromeda, non conviene farsi un viaggio simile.
Ps: l'appellativo Zarina , di Logan a Natasha, è usato soprattutto da Colosso (che io qua spaccio per cugino quando in X-men Forever c'è pure una mezza tresca...ma è la versione di Claremont in cui ne succedono di cotte e di crude, non ultima la morte di Wolvie, Kitty che si impossessa di un suo artiglio, Tempesta cattiva etc... ti credo che non ha avuto fortuna come seguito)
Per il resto, spero sia tutto chiaro. Un bacione a tutti!

   
 
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