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Autore: sweet_girl    13/10/2007    4 recensioni
Vuoto. Solo vuoto dentro di me. Sei morto, e mi manchi tantissimo. Ancora non riesco a farmene una ragione... E forse non me la farò. MAI.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cedric Diggory, Cho Chang
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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VUOTO

VUOTO

 

Vuoto.

Solo vuoto dentro di me. E una grande tristezza. E anche tanto rammarico, disperazione,

infelicità e.. incredulità.

Sisi, proprio incredulità. Perchè ancora non ci credo.

Non ci posso credere.

Non ci voglio credere.

Ma ci devo credere.

Me ne devo fare una ragione che tu ormai non ci sei più. Ma non ci riesco.

Spero sempre che a bussare alla porta del mio dormitorio sia tu, e non le mie amiche.

Spero sempre che a toccarmi i capelli quando sono assorta nella lettura sia tu, e non le mie amiche.

Spero sempre che a chiudermi gli occhi con le mani e chiedermi amorevolmente "Chi sono??", come

facevi ogni giorno, sia tu, e non le mie amiche.

E spero sempre di trovare un bigliettino, o un mazzo di rose, o qualcosa che ci riguarda sul

mio comò, come succedeva prima.

Già, prima.

Prima di quel maledettissimo torneo.

Prima di quel dannatissimo giorno.

Prima della tua morte.

Come suona strana questa parola...

Morte...

Morte equivale a fine. L'ultima tappa della nostra esistenza.

E tu quella tappa l'hai conosciuta. L'hai affrontata. Sicuramente troppo presto.

Forse nella maniera sbagliata e inadeguata per un giovane della tua età.

Ma sta di fatto che hai lottato contro la morte. Ed hai perso.

E io mi continuo a chiedere: Perchè?

Perchè proprio tu?

Questa domanda riecheggia ormai quasi ogni giorno nella mia testa, come una dolce nenia.

Perchè?

Non mi da pace. Non riesco a vivere di giorno, e a riposare la notte.

Perchè?

E continua a formarsi nella mia testa questo grosso punto interrogativo.

Perchè?

E non so darmi una risposta. Nessuno sa darmela.

Perchè?

Un giorno, mentre ero a lezione, a Storia Della Magia, ricordo che non riuscivo a seguire.

Nella mia mente invece della lezione che stava spiegando il Professore, risuonava questo

breve quesito.

Perchè?

E non ce la facevo più. Mi doleva la testa per quanto rimbombava dentro.

Perchè?

Mi alzai di scatto in piedi. Tutti gli sguardi ovviamente si spostarono su di me. Compreso

quello dell'insegnante. La mia compagna di banco mi guardò stranita, ma non ci feci caso.

"Professore" Chiamai il Professore, con voce bassa ma decisa.

"Si, Signorina Chang?"

"Perchè proprio Cedric? Perchè?"

A quella mia domanda, nella classe cadde il silenzio.

A sostituire gli sguardi straniti furono sguardi impietositi, tristi, comprensivi, rammaricati.

Compreso quello dell'insegnante. Che però lo abbassò subito.

"Non mi sa dare una risposta, Signore?"

Forse ero diventata pazza. Sicuramente si.

Non so neanche perchè abbia fatto quella domanda, a cui sapevo nessuno avrebbe avuto la risposta.

E in più il Professore era in evidente difficoltà.

Riuscì solo a scuotere la testa, in senso di negazione.

"Bene..." sussurrai.

Le lacrime cominciarono a scendere copiose. Presi i libri, l'astuccio e le penne, e li rimisi

nella borsa. Misi quest'ultima sul braccio, e dopodichè me ne andai. Uscii dalla classe, come

se niente fosse. Ma con le guance che si rigavano sempre di più di gocce salate.

Ecco, nessuno sa darmi una risposta.

Tantomeno io.

E forse nessuno saprà darmela.

Magari solo quel bastardo che ti ha ammazzato.

Ma neanche.

Credo che non ci sia una buona ragione per cui ti abbia ucciso.

Giusto per il gusto di farlo.

Ed è questa la cosa che mi da più rabbia.

Sapere che sei morto ingiustamente.

Perchè non te lo meritavi, amore mio.

Assolutamente no.

Ormai ho perso il conto di quante notti sto passando insonne.

Di quante volte apro l'album di fotografie e lo sfoglio, incantandomi a guardare le nostre foto

insieme.

E comincio a viaggiare con la mente. E rammento quegli attimi trascorsi assieme.

Quei meravigliosi momenti.

Quei baci rubati...

Quelle caste carezze...

Quei "ti amo" sussurrati...

O la fantastica sera del Ballo del Ceppo.

Uno dei momenti più cari e belli per me.

Tutto rimane e rimarrà per sempre custodito nel mio cuore.

Quando entro in sala Grande, il mio sguardo cade sempre sulla Tavolata dei Tasso Rosso.

Sulla tua tavolata.

E ti cerco. Ma non ti trovo.

Le vecchie abitudini sono dure a morire...

Ora al posto dove c'eri solitamente tu, c'è un biondino del primo anno.

Tu non ci sei più.

E proprio quando cerco di svagare un po' la mente, di spostare per un attimo il pensiero,

arrivano dei conoscenti, degli amici. Che mi guardano con compassione.

Pietà, la chiamo io.

E mi dicono flebilmente.

"Come stai?"

La domanda che odio maggiormente.

Male, cazzo!

Sto male, malissimo! Come dovrei stare?

Il mio fidanzato, il ragazzo che io abbia amato più di qualunque altra cosa al mondo è morto!

Come dovrei stare?

E invece di questa risposta, sussurro uno mozzato "Bene".

Al chè arriva il momento più duro. Certo.

Mi viene detto "Mi dispiace tanto per Cedric... E per te anche, Cho..."

Detesto queste scene.

Rispondo con un semplice mezzo sorriso, che non arriva agli occhi. E me ne vado via.

Mi manchi tesoro.

Davvero.

Non credevo di amarti così tanto.

O che un giorno avrei sentito così la tua mancanza.

E' proprio vero che Si capisce l'importanza delle cose solo quando si perdono...

E io questo detto l'ho provato sulla mia pelle.

La cosa orribile è che non riesco a farmene una ragione.

Sembra che tu sia partito per un lungo viaggio.

E che tornerai.

Presto.

Ma invece non è così.

E devo capacitarmene.

Anche se non accadrà molto presto.

Non mi resta altro che osservare le foto, i bigliettini, i fiori ormai appassiti, le lettere,

i regalini, e tutto ciò che mi lega a te.

Che ci tiene uniti.

Sfoglio il mio diario segreto, tutto pieno di scritte, di foto, di dediche.

Ma c'è una scritta che mi colpisce in particolare.

"CHO E CEDRIC PER SEMPRE INSIEME"

Già, per sempre.

Forse per sempre è un po' troppo lungo.

Ma in questo caso, il nostro "per sempre" è stato fin troppo corto.

Una lacrima scende pian piano.

Ma rileggendo quella scritta, non posso far a meno che sorridere.

E mando un bacio al cielo, sperando che tu lo possa cogliere.

"PER SEMPRE".

Si amore mio. Proprio così.

Io e te staremo insieme per sempre.

In questa vita o in un'altra.

Non fa differenza.

Ma staremo insieme.

Prima o poi.

Vuoto.

Solo vuoto dentro di me.

Sei morto, e mi manchi tantissimo.

Ancora non riesco a farmene una ragione...

E forse non me la farò. MAI.

 

 

 

  
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