Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Rowan936    26/03/2013    5 recensioni
Una Regulus/OC che, sullo sfondo della morte del ragazzo, da una mia versione del suo voltafaccia nei confronti dei Mangiamorte, motivandolo con una storia d'amore con un OC.
Dal testo:
Regulus Black non era neanche lontanamente paragonabile a suo fratello Sirius.
Mentre il Grifondoro era coraggioso, leale, simpatico, allegro, spensierato, lui era un ragazzo chiuso e riflessivo, fissato con gli ideali di purezza tipici delle famiglie come la loro.
[...]
«È libero?»
Regulus alzò lo sguardo.
Si trovava in biblioteca, da solo come al solito, e una ragazza di Serpeverde gli aveva appena chiesto il permesso di sedersi di fronte a lui.

***
[Prima classificata al contest "Dalla parte dei 'cattivi'!" organizzato da missmalfoy97 sul forum di Efp]
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Regulus Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Nick: Rowan936, sia su EFP che sul forum
Personaggi: Regulus Black, OC, Sirius Black (citato)
Eventuali pairing: Regulus/OC
Genere: Malinconico, drammatico, triste
Rating: Giallo
Avvertimenti: Missing Moments
Tipo di storia: One-shot
N.d.A.: Allora, questa storia nasce come raccolta di drabble. Ogni drabble avrebbe dovuto essere un flashback sulla storia di Regulus ed Emma (personaggio inventato da me), ma poi non mi piaceva e li ho uniti in una one-shot, col risultato di finire nel nonsense. Così, ho deciso di inserire dei pezzetti sulla morte di Regulus che, a mio avviso, danno più senso alla storia.
Insomma, alla fine mi sono ritrovata a dare la mia visione di Regulus e a motivare il suo voltafaccia nei confronti di Voldemort. Mi sono sempre chiesta, infatti, cosa avesse fatto cambiare idea a un ragazzo che aveva sempre creduto nell’Oscuro Signore e la sua causa. La motivazione comune è: “Ha capito quali mezzi Voldemort sia disposto ad usare per raggiungere i suoi scopi.”. Ora, io penso che Regulus abbia sempre saputo che Voldemort fosse disposto a uccidere e torturare, visto che i Mangiamorte dovevano farlo a loro volta, perciò ho voluto inserire un evento che possa aver tirato fuori un insospettabile coraggio.
Spero di non aver scritto una schifezza XD

PS: Questo è il link del contest


 
 

Regulus non era come suo fratello

 
 

Regulus osservò il mare che spumeggiava intorno a lui.
Un sorriso triste si dipinse sul suo volto, accompagnato dalla consapevolezza di ciò che stava per fare.

 
 
Regulus Black non era neanche lontanamente paragonabile a suo fratello Sirius.
Mentre il Grifondoro era coraggioso, leale, simpatico, allegro, spensierato, lui era un ragazzo chiuso e riflessivo, fissato con gli ideali di purezza tipici delle famiglie come la loro.
Mentre Sirius era circondato da amici e compagni, Regulus era sempre solo, seduto a fingere di studiare mentre la mente immaginava un futuro di gloria dei Purosangue, un futuro in cui la magia sarebbe stata insegnata solo ai “degni”. Quando non studiava, giocava a Quidditch ma, nonostante fosse il cercatore della squadra di Serpeverde, non divenne più popolare, né si trovò qualche amico.
Era solo, ma, nonostante la solitudine pesasse, non avrebbe mai ammesso di sentirsi inferiore al fratello.
Era solo e gli andava bene così.
Almeno, prima che arrivasse lei.
 
 

Regulus osservò la caverna in cui era appena entrato, mentre la consapevolezza della presenza della magia si faceva strada dentro di lui.
Quel luogo era stato contaminato dalla più nera delle magie, costudiva un pezzo dell’anima più nera di tutte.

 
 
«È libero?»
Regulus alzò lo sguardo.
Si trovava in biblioteca, da solo come al solito, e una ragazza di Serpeverde gli aveva appena chiesto il permesso di sedersi di fronte a lui.
Era alta, con i capelli neri e lisci lunghi fino alla vita, gli occhi di uno strano colore a metà tra il grigio e l’azzurro, la pelle simile a quella delle bambole di porcellana, le labbra rosse e carnose.
Il ragazzo annuì, spostando qualche libro per farle spazio e riprese la lettura. Non si era mai interessato alle ragazze.
 
 

Il sangue era il prezzo per passare.
Il Signore Oscuro continuava ad essere convinto dell’assoluta importanza delle ferite fisiche, forse perché non aveva mai provato quelle dell’animo.
Se solo avesse potuto sentire il dolore che serrava il petto di Regulus, forse avrebbe compreso di sbagliarsi di grosso.

 
La ragazza era tornata spesso nei giorni successivi. Si sedeva al suo stesso tavolo e studiava, ma ogni tanto Regulus la sorprendeva a fissarlo con uno strano sorrisetto.
Un giorno, il Serpeverde si decise a rompere quel silenzio che durava da giorni.
«Chi sei?» chiese.
La ragazza sollevò lo sguardo dal tomo di Aritmanzia che stava leggendo e sorrise.
«Emma Dawson.»
«Regulus Black. Sei Purosangue?»
Emma annuì, fiera.
«Certamente. Sono felice che tu me l’abbia chiesto, vuol dire che sai cosa conta davvero.»
Regulus sorrise.
Era la ragazza per lui.
 
 

Il lago scuro si estendeva davanti a lui, più nero della notte stessa.
Il buio non gli permetteva di vedere il suo obiettivo, ma Regulus sapeva che al centro vi era un’isola e su quell’isola un pezzo dell’anima mutilata di quel mago che una volta ammirava e adorava.
 

 
«Sono felice che anche tu abbia deciso di unirti alla causa dell’Oscuro, Regulus.»
Il ragazzo sorrise.
«Era da un po’ che ci pensavo, Emma, non credere che lo faccia per te!»
Emma ghignò, giocando con il ciondolo di famiglia che portava al collo.
«Non vedo l’ora di poter contribuire alla purificazione del Mondo Magico.» disse.
Regulus era perfettamente d’accordo con lei. Il Signore Oscuro era la soluzione a tutti i problemi, era la luce in quel mondo contaminato dai babbani. Se tutti fossero stati Purosangue non ci sarebbero più state divisioni né ribellioni e Sirius sarebbe tornato a casa. Perché era questo che voleva, infondo: riavere la sua famiglia unita.
 
 

Mentre attraversava il lago lanciando occhiate agli Inferi addormentati sotto di lui, Regulus guardò il taglio che si era praticato sul braccio sinistro, quasi a voler cancellare il Marchio Nero con il proprio sangue.
 
 
«Giuri tu, Regulus Black, di onorare sempre e comunque la causa dell’Oscuro Signore?»
«Lo giuro.»
«Giuri di aiutarlo nel processo di purificazione di questo mondo corrotto?»
«Lo giuro.»
«Giuri di essere disposto ad utilizzare qualsiasi mezzo pur di portare a termine le missioni a te affidate?»
«Lo giuro.»
«Allora, benvenuto tra i Mangiamorte.»
L’uomo incappucciato si fece da parte e l’Oscuro Signore avanzò, la bacchetta in mano.
Lo sguardo di Regulus vagò tra la folla e vi trovò gli occhi di Emma, che sarebbe stata Marchiata dopo di lui. Sorrise.
Voldemort posò la bacchetta sul suo avambraccio sinistro e una strana gioia si impossessò del ragazzo, sminuendo il dolore.
 
 

Regulus mise piede sulla piccola isola e fissò il contenitore della pozione.
Avrebbe dovuto berla, lo sapeva, come sapeva di non poter fare tutto da solo.
«Kreacher!» chiamò.

 
 
Emma corse incontro a Regulus e lo abbracciò stretto.
«Ce l’abbiamo fatta, siamo Mangiamorte!» trillò la ragazza.
Lui rispose alla stretta, sorridendo nel sentire il suo profumo di menta e sandalo.
«Sì… è meraviglioso.» rispose convinto.
Era tutto quello che aveva sempre sognato. Ora poteva essere davvero utile, poteva tentare di fare qualcosa anziché assistere passivamente agli eventi come aveva fatto fino a quel momento.
Sorrise, il volto affondato nei capelli di Emma, mentre per la prima volta si illudeva di essere grande quanto suo fratello.
 
 

«Devi farmela bere tutta, capito? Anche se ti pregassi di smettere, tu dovrai continuare. Dopo prendi l’oggetto sul fondo e sostituiscilo con questo, poi portalo via, distruggilo. Io non tornerò, ma non dire niente a nessuno, ok? Puoi fare questo per me, Kreacher?»
Kreacher annuì.

 
 
«Crucio.»
Nessuna pietà.
Era una macchina per uccidere, Regulus, e quella che si contorceva a terra non era una donna, non era una persona, ma solo un oggetto, un fastidio da eliminare.
«Crucio.»
Nessuna pietà.
Non erano grida quelle che udiva, era musica, la musica della vittoria.
«Avada Kedavra.»
Nessuna pietà.
Non era un cadavere quello ai suoi piedi, ma solo spazzatura.
 
 

Regulus bevve il primo calice di pozione e subito perse la percezione di ciò che accadeva intorno a lui.
I ricordi lo investirono impetuosi, partendo dal momento in cui tutto aveva cominciato a precipitare e aveva visto le proprie convinzioni creparsi per poi iniziare a crollare una ad una.
 

 
Emma e Regulus erano seduti su un divano, in attesa dell’arrivo del Signore Oscuro, assieme ad altri Mangiamorte.
«Cosa c’è che non va?» chiese il ragazzo, notando lo sguardo spento dell’amica.
Emma si strinse nelle spalle, per poi guardarlo con una strana luce negli occhi… sembrava dolore.
«E se avessimo sbagliato tutto?»
Regulus sgranò gli occhi.
«C-come?»
La voce di Emma si ridusse ad sussurro.
«Non sono più sicura che tutto questo – fece un ampio gesto con il braccio – sia giusto.»
«Cosa te lo fa pensare?»
«Noi torturiamo e uccidiamo… per “purificare il Mondo Magico”, giusto? Pensiamo che i Babbani siano colpevoli di “sporcare il nostro sangue”, ma alcuni di loro non hanno nulla a che fare con noi.»
«La loro colpa è esistere.»
«Ho visto uccidere dei bambini, Regulus. Bambini di sei anni che gridavano e piangevano… c-chiamavano la loro mamma, che giaceva morta poco più in là. Come può essere giusto?»
«Lo è e basta.»
 
 

«Emma… Emma, scusami! Avevi ragione!»
«Deve continuare a bere, padron Regulus.»
 

 
Dopo quella conversazione, Regulus si allontanò progressivamente da Emma.
La ragazza sembrava essersi seriamente pentita, tanto che sospettava si fosse segretamente unita all’Ordine.
Sperò vivamente che non fosse così, perché avrebbe significato la morte e lui non era pronto a perdere quella che era stata la sua unica amica.
Aveva già perso Sirius, Emma doveva tenersela stretta.
Fu così che quella sera andò da lei, non sapendo quello che avrebbe trovato nella stanza della ragazza.
 

«Basta, ti prego, basta!»

 
 
Regulus, trovando la porta semiaperta, decise di entrare.
Quello che vide lo pietrificò.
Dei Mangiamorte incappucciati stavano torturando Emma che rantolava a terra, la bocca spalancata in un muto grido.
«Ecco cosa succede ai traditori!» sibilò una voce che il ragazzo riconobbe come quella di Bellatrix Lestrange.
Emma piangeva.
Regulus non l’aveva mai vista piangere, era sempre così fiera, così forte… ora era un essere debole e inerme.
Forse avrebbe potuto aiutarla.
Già, forse avrebbe potuto salvarla.
Il problema è che lui era un codardo, non era coraggioso, non era… Sirius.
Per la prima volta da quando era stato Marchiato, Regulus tornò a desiderare di essere come il fratello.
 
 

«Emma… perdonami, avrei dovuto aiutarti! Emma!»
«Un’ultima volta padron Regulus, un’ultima volta.»

 
 
Regulus si accasciò sul pavimento.
Emma, la sua Emma, giaceva immobile poco più avanti.
L’avevano torturata per ore, finché non si erano stufati e l’avevano uccisa con un colpo di bacchetta, per poi andarsene, incuranti del ragazzo sconvolto che fissava la scena con occhi lucidi.
Solo Bellatrix gli aveva bisbigliato: «Che ti serva da lezione.»
Oh sì, gli era servita. Eccome.
Mentre guardava il corpo di quella persona che fino a qualche giorno prima parlava e rideva con lui, Regulus si sentì del tutto impotente, inutile.
Mentre guardava quello che restava della sua unica amica, Regulus capì che lei aveva ragione, che quei babbani non avevano colpa, che non bisognava uccidere.
Per la prima volta in tutta la sua vita, si sentì forte e in grado di eguagliare il coraggio di suo fratello.
Aveva trovato la forza di tradire Voldemort e lo avrebbe fatto per lei, per Emma.
 
 

Non appena ebbe finito la pozione, in un barlume di lucidità ordinò a Kreacher di andarsene e quello obbedì, dispiaciuto.
Regulus sentì una forte sete impossessarsi di lui e, pur rendendosi conto di andare incontro a morte certa, prese a gattonare verso il lago.
«A presto, Emma.» mormorò un istante prima di essere trascinato sul fondo del lago.

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Rowan936