Fanfic su artisti musicali > Beatles
Segui la storia  |       
Autore: Michelle92    26/03/2013    2 recensioni
"Io e Yoko siamo sempre così, a volte capitano questi episodi di “leggera litigata” e ci sfottiamo anche per ore, ma non abbiamo mai avuto bisticci pesanti …ci vogliamo un gran bene, ci veniamo sempre incontro e ci consideriamo sorelle separate alla nascita; Senza di lei sarei persa."
"Vederlo tra le braccia di un'altra mi faceva star male, era come se un pugnale mi colpisse al petto:ma perché? che sentimento stavo provando? forse la risposta mi era abbastanza chiara ma non volevo vederla"
"Pregavo con tutta me stessa, non so a chi, ma continuavo imperterrita a chiedere pietà e aiuto perché il dolore mi stava soffocando : non ero pronta a perdere il mio amico che camminava in bilico tra la vita e la morte, non poteva lasciarci così; Paul, Yoko e io ci stringemmo in un abbraccio perché il dolore ci stava sgretolando..non eravamo forti abbastanza"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Buonasera ragazze! :) 
Come state? Eccomi qua con un nuovo capitolo...spero vi piaccia
Gustatevelo e buona lettura! :)
Un bacio <3




Per essere stata la nostra prima giornata di lavoro era andato tutto abbastanza bene, tralasciando il vaso che aveva rotto Yoko e l’aver quasi ammazzato una persona mentre tenevo in braccio un quadro più grande di me
Gli orari ci andavano più che bene: per tutto il prossimo mese di ottobre avremo iniziato alle 8:00 del mattino e smontato all’ora di pranzo, in pratica ci restava tutta la sera libera.
La cosa che però mi entusiasmava di più è che io e Yoko lavoravamo assieme nello stesso ufficio; mi sarei sentita a disagio se mi fossi trovata da sola in quello studio con tutte quelle persone ancora sconosciute
Dopo aver pranzato per strada con un panino, ci dirigemmo verso casa
Varcato il cancello, sentii delle voci familiari…mi voltai e vidi Paul e John  nel giardino di fianco a casa nostra che parlavano
Presi Yoko per il cappotto e la tirai giù con me, dietro alcuni arbusti del nostro giardino per poter sentire che dicevano i due ragazzi
La mia amica mi incenerì con lo sguardo per quello che avevo appena fatto, e forse per i suoi capelli che si erano incastrati in mezzo ai rami; la situazione mi faceva morire dal ridere ma non potevo permettermi di fiatare! Dovevo scoprire i piani per la serata di Paul e John, capire se dovevano andare al Cavern anche questo sabato
-Paul!-
-Oh, ciao John…allora George e Ringo? Che dicono?-
-Per loro va bene-
-Allora Cavern sia!-
-Passo io da te; ti prego, non fare il narciso come al solito e cerca di essere puntuale…Le ragazze ti guarderanno comunque!- John iniziò a ridere insieme a Paul, mentre io al suono di quelle parole feci per imprecare ma Yoko fortunatamente mi chiuse la bocca con una mano
-Grazie Yoko-
-Shhh, ci sentiranno!-
  -Allora a stanotte John!-
-Ciao Paul-
Dopo che sentimmo la porta chiudersi io e la mia amica ci alzammo, ma avrei preferito restare in mezzo a quei cespugli perché Yoko era pronta ad aggredirmi e a strillarmi contro
-Ti rendi conto a cosa ci stiamo riducendo? A spiarli idiota!!!-
-Ci è stato utile, almeno adesso sappiamo dove devono andare stanotte-
-E questo invece? Ti sembra giusto che i miei capelli siano ridotti così?- disse prendendone un mazzo e avvicinandolo al mio viso
Scoppiai a ridere, la lunga chioma nera di Yoko era invasa da mille foglie e da una moltitudine di rametti
-Accidenti a te, quanto sei stupida Michelle! Non sei divertente- guai a chi osava “toccarle” i capelli
-Dai Yoko, non arrabbiarti…se ti guardi allo specchio magari ti fai una risata pure te!-
-Piantala, io vado a farmi una doccia!-
Yoko sparì nelle scale, e io mi sdraiai comodamente sul divano del salotto
 
La mia testa cominciò a perdersi tra le nuvole; pensavo alla serata che ci aspettava al Cavern, a quello che avrebbero potuto fare Paul e John,  a tutte le ragazze che cadevano ai loro piedi, a me e alla mia amica che li seguivamo di nascosto per riuscire a trovare il locale…Ahhh questa è la cosa che più mi metteva a disagio! Speravo con tutta me stessa che non se ne accorgessero…
Il mio cervello girava e girava intontito da tutti questi pensieri finchè non entrai in uno stato di dormiveglia e cominciai a sognare che ballavo un lento con Paul, lui era perfetto: potevo vedere il suo viso vicinissimo al mio e i suoi occhi che non si staccavano dai miei mentre con le mani mi cingeva i fianchi e io poggiavo le mie braccia sulle sue spalle… Ondeggiavamo piano al ritmo della musica fino a quando le nostre distanze si azzerarono e ci perdemmo in un bacio lungo un eternità
 
-Allora quindi, come li faccio i capelli?-
-Posso pettinarti io? Non te ne pentirai!- Speravo che Yoko acconsentisse, non vedevo l’ora di mettere le mani sui suoi capelli per farci qualcosa di diverso, li portava sempre sciolti…che noia
-Sicura  che mi posso fidare? Mmm-
-Certo, potrai vendicarti sui miei se non sarai soddisfatta!- Certo, come no pensai
-Va bene…vediamo che sai fare-
-Siediti qua!-
 
Ci impiegai una buona mezz’oretta perché i capelli della mia amica erano molto lunghi e veramente tanti, ma il risultato fu meraviglioso!
Lo chignon che aveva sulla testa era voluminoso e si intonava perfettamente con il suo viso
-Devo ammetterlo, sei stata brava Mich!-
-Grazie, sapevo che ne saresti stata contenta-
-Hai risolto il problema capelli, ti sembra poco…-
-Adesso tocca ai miei, tolgo i bigodini…e se son fortunata sono pronti!-
-Dai ti aiuto, mi devo sdebitare in qualche modo-
Per fortuna i miei capelli non avevano bisogno di ritocchi, i boccoli erano perfetti…
Finiti i preparativi andammo in camera mia a vestirci
Indossammo i vestiti che avevamo acquistato il giorno prima; io quello nero con motivi floreali e Yoko quello blu; visti con i capelli e trucco sistemato rendevano ancora di più
 
-Sicura che sto bene?-
-Si, ed è la centesima che te lo ripeto!-
Avevo paura di avere qualcosa fuori posto, di non essere carina e di non essere all’altezza di Paul
All’altezza di Paul? Ok, stavo veramente esagerando …Non potevo permettermi di essere così dipendente da un ragazzo, ma lui era…perfetto
-Andiamo di sotto Mich? Rischiamo di non vederli uscire …è già tardi-
-Pronta a diventare una spia?-
-Ti stai facendo prendere un po’ troppo dalla situazione…ricordati che non siamo della CIA e potremo essere scoperte da un momento all’altro…non ci voglio nemmeno pensare-
 
-Come non detto! Siamo fregate…-
-Che succede Yoko?-
-Che ci siamo preparate per niente…John è in macchina-
-Maledetti! Ma noi ci andiamo lo stesso- questo si che era un problema, ma non mi persi d’animo
Mi avvicinai alla finestra e vidi Paul che raggiungeva l’auto di John…
Rimasi a bocca aperta non so per quanto, era bellissimo…
Aveva un completo nero con una camicia bianca sotto la giacca, l’andatura elegante e l’espressione più sexy che avevo mai visto e
anche senza volerlo essere lui era comunque così…Era perfetto, prima avevo usato la parola giusta
-Si, e come ci vuoi arrivare?-
-Come al solito, con il mio intuito- Era solo un aneddoto per convincerla, non avevo la minima idea di dove potesse trovarsi quel locale
-Andiamo adesso, prima che cambi idea!- Yoko mi spinse  fuori dal portone e cominciammo a camminare per strada, senza una meta precisa
Dopo mezz’ora di girovagare per le strade di Liverpool avevamo deciso di chiedere informazioni, eravamo completamente spaesate
Dopo vari tentativi, e dopo varie volte che avevamo sbagliato strada finalmente giungemmo al Cavern
Sembrava accogliente, non troppo grande ma comunque carino
Era pieno di gente, con tanto di via vai tra dentro e fuori; il nostro obiettivo era quello di non farci vedere da Paul e John, ma viste tutte le persone che c’erano era improbabile adocchiarli subito, e con la sfortuna che avevamo sarebbe stato più probabile che loro vedessero noi..Non doveva succedere, dovevamo vedere che tipi erano realmente nella loro vita quotidiana da ragazzi
Entrammo dentro, c’era un caos abbastanza grande per non dire infernale
Ora c’era un pezzo di Elvis, che io e Yoko adoravamo
-Balliamo questa ti prego!- presi Yoko per un braccio e la trascinai in mezzo alla folla prima che potesse dire di no
Cominciamo a muoverci, ancora abbastanza intimidite dall’ambiente e dalle circostanze
-Mich, questo posto è veramente …waw!-
-Anche secondo me, dovremo venirci più spesso!-
-Non mi son pentita di averti ascoltato…almeno fino ad ora-
Le ultime parole famose…
-Yoko, vedo Paul e John…- il cuore mi batteva a mille e non sapevo cosa fare
-Dove dove?- anche la mia amica si stava agitando; la musica era molto alta e dovevamo strillare per capirci
-Là infondo! Sono con George e Ringo…per fortuna niente accompagnatrici-
La mia amica tirò un sospiro di sollievo
-Comunque spostiamoci di qua, se li vediamo noi anche loro potrebbero vederci-
-Andiamo a bere qualcosa?-
-Senza esagerare però, non come fai di solito Mich…Ci servono due cervelli stasera, uno non basta-
-Si certo; adesso non fare la zia…è sabato sera ed è un nostro diritto divertirci
Yoko portò gli occhi al cielo e mi seguì nel mio tentativo di raggiungere il bancone circondato da una moltitudine di persone
-Hey bambole, cosa vi preparo?-
-Due Pina Colada-
Il barman preparò minuziosamente i nostri cocktail e poi ce li porse davanti sul banco
Prendemmo i nostri bicchieri e andammo a sederci in un tavolino con dei divanetti
-Per ora sta filando tutto liscio come l’olio-
-Stai tralasciando che ci abbiamo impiegato tre ore per trovare il locale..-
-Dai Yoko! Almeno Paul e John non stanno facendo i galli-
-Fino ad ora….-
Io e Yoko eravamo perse nella musica assordante e nei nostri pensieri quando qualcuno ci rivolse la parola
-Ragazze, è libero questo?-
Alzai lo sguardo, e lo fece contemporaneamente anche Yoko
-Ehm, si si è libero- Erano due ragazzi, carini, che sicuramente cercavano di provarci con me e Yoko…pensai di rispondere di si giusto per divertirci un po’, non perché mi interessassero..
-Prego sedetevi- gli invitò Yoko che aveva capito il mio gioco
-Grazie ragazze-
-Piacere, io sono Mark-
-E io sono Jim-
-Io mi chiamo Michelle- indicai me stessa –e lei è Yoko- dissi posando la mano sulla spalla della mia amica
-Bella serata eh?- che stupido tentativo di attaccare bottone, non poteva essere più scialbo
-Mai quanto queste due ragazze- aggiunse quello che doveva chiamarsi Jim; tentativo ancora più scialbo di prima
Io e Yoko ci guardammo e cominciammo a ridere di gusto mentre i due non capivano minimamente che li stavamo prendendo allegramente in giro
-Bene ragazzi, quanti anni avete?-
-Abbiamo tutti e due 25 e voi?
-Io 20, e lei 17- Adesso era Yoko a fornire informazioni ai malcapitati
Cominciarono a parlare, non capivo nemmeno di cosa perché ero intenta a pensare ad altro; vidi Paul in lontananza che mi guardava fisso,  immobile mentre i suoi occhi non erano spensierati come prima…qualcosa li turbava, forse era proprio quello che stava vedendo
Poco dopo arrivò accanto a lui John, che tentò di smuoverlo ma poi diresse il suo sguardo nella direzione di quello di Paul  e cominciò a fissare Yoko mentre rideva con quei due stupidi che avevano invaso il nostro tavolo
John non rimase impassibile alla scena e cominciò a dirigersi verso di noi, seguito da Paul 
 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Beatles / Vai alla pagina dell'autore: Michelle92