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Autore: Hope_Estheim    26/03/2013    4 recensioni
Il suo sguardo cadde sul calendario appeso lì accanto.
E sbiancò, letteralmente, come se non fosse già abbastanza pallido di suo.

CAZZO, IL WHITE DAY!
Buona lettura^^
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Sentì i suoi occhi perforargli la schiena, gelidi, ancora una volta.
La cosa che più innervosiva Sasuke era non sapere perché il proprio compagno di vita fosse così freddo e nervoso nei suoi confronti. Solitamente, quando Naruto aveva un problema, riusciva sempre a capire di che si trattava, specie per il suo carattere estroverso che lasciava trapelare tutto.
Sbuffò strofinando con più forza sempre lo stesso piatto che stava lavando da circa mezz'ora.
Poco prima aveva avuto con lui l'ennesimo semi-litigio della giornata.

FLASHBACK

Lanciò tra le mani del biondino uno straccio e disse incolore "Oggi tocca a te lavare i piatti"
Naruto fissò il panno e lo mise da parte "Oggi è il tuo turno!" ribatté con una smorfia.
Il moro sgranò gli occhi "Cosa?! Ma se io li ho lavati ieri!"
Fu lì che l'altro gli lanciò un'occhiata di fuoco sibilando "Almeno potresti fare questo per me" per poi andare a sedersi sul divano, lasciando Sasuke perplesso.
Da perplesso divenne presto furioso.


FINE FLASHBACK

"Ma che discorsi sono?" borbottò tra sé e sé asciugando per la sesta volta il piatto "Per lui faccio sempre di tutto..."
Eppure aveva come la sensazione di aver dimenticato qualcosa di importante. Ma cosa?
Finalmente posò il piatto e, nell'alzare lo sguardo verso la credenza, quello cadde sul calendario appeso lì accanto..
E sbiancò, letteralmente, come se non fosse già abbastanza pallido di suo.
CAZZO, IL WHITE DAY!
A occhi sgranati, senza sentire l'acqua continuare a scorrere, gli sembrò che il suo cuore smettesse di battere... Tutto acquisiva un senso.
Il 14 Marzo Naruto sembrava più contento del solito, ma la sera era diventato triste e silenzioso e, alla domanda di Sasuke ("Che hai?"), gli aveva lanciato un'occhiataccia e cacciato a dormire sul divano.
Come fare per farsi perdonare? Chiuse il rubinetto dell'acqua e corse a cambiarsi, buttando il grembiule da parte.
Dopo essersi cambiato prese le chiavi e uscì di casa esclamando un semplice "Sto arrivando!", anche se Naruto non lo sentì.
Già aveva una mezza idea di cosa regalargli, ma ne andava del suo orgoglio.
Si fermò davanti al negozio di fiori. Valeva davvero la pena dare retta ad una stupida tradizione e rovinare la propria reputazione da Uchiha? Per non contare il fatto che l'Uchiha in questione aveva una terribile allergia ai fiori.
Sì, decisamente.
Specie se si trattava di vedere il sorriso tornare ad illuminare il viso di Naruto.
Entrò nel negozio e subito fu accolto da mille profumi e colori. Puntualmente starnutì.
Una commessa si avvicinò immediatamente al giovane ragazzo, sorridendogli con fare civettuolo.
"Cosa posso fare per te?" chiese gentilmente.
Sasuke le riservò uno sguardo di gelo, anche se, in realtà, si sentiva estremamente imbarazzato per la richiesta che le stava per fare.
"Un.. Un mazzo di mimose" sbottò guardando le mattonelle.
"Subito" disse quella con una smorfia infastidita sul volto.
Si allontanò destreggiandosi tra i fiori e sparì dietro una porta.
Quando tornò, teneva tra le mani un grande mazzo di mimose gialle e tonde. Il ragazzo starnutì nuovamente, le lacrime da allergia che salivano inevitabilmente agli occhi.
Prese, riluttante, i fiori e pagò la donna, impaziente di uscire da lì il prima possibile.
"Tenga il resto" borbottò aprendo la porta, per poi chiuderla alle sue spalle una volta fuori.
Tornato in strada, la gente lo guardava come se fosse un pazzo: teneva i fiori a distanza, nemmeno fossero un mazzo di topi, il naso gli era diventato rosso e gli occhi gonfi di lacrime.
Almeno davanti al biondino sarebbe apparso piuttosto convincente.
Arrivato davanti casa, frugò in tasca per prendere le chiavi, ma qualcuno aprì la porta prima di lui, da dentro.
Spuntò un dobe spaventato, che gli buttò le braccia al collo, abbracciandolo disperatamente.
"T-Temevo te ne fossi andato per sempre!" disse quell'uragano biondo.
Sasuke scosse la testa, facendo un mezzo sorriso divertito. Ricambiò l'abbraccio con una mano.
"E lasciare la casa alla tua mercé? La troverei in fiamme in poco tempo" lo schernì, per poi slacciare l'abbraccio e porgergli con una parvenza di timidezza il mazzo di mimose.
"...Per il White Day... Me ne sono ricordato adesso e-"
"TEME!" urlò Naruto interrompendolo e prendendo i fiori, ma guardandolo con nuovo sguardo di fuoco.
"C-Cosa...?" Sasuke si trovò nuovamente disorientato.
"Oggi è il nostro anniversario, facciamo tre anni! Ma tu l'hai dimenticato di nuovo!" per poi chiudergli la porta in faccia.
Il moro rimase immobile per poi sbuffare e mandare un messaggio a Itachi:
‘Per oggi dormo da te’
Che giornata lunga... Anzi no: infinita.
Gli toccava cercare qualcos'altro per farsi perdonare.

Nota dell'Autrice
-Saaalve a tutti^^ Nuova, piccola fanfiction Narusasu! Spero vivamente che vi piaccia e spero anche che voi conosciate il White Day, se no il senso della fanfiction non si capisce molto^^"
Vi invito gentilmente a recensire^^
Sayoonara <3
  
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