- Il Ritratto di Harry James Potter -

E fa male. Dentro.
Come un uragano che trascina via la tua casa.
Ti senti solo, senza meta.
Sai benissimo che devi uccidere, per poter vivere.
La cicatrice è la peggiore delle condanne.
A morte. Senza  tempo.
Amici, familiari, amori.
Tutti vanno e vengono.
Fragili nelle loro vite, mortali.
Loro non sono sopravvissuti.
Il più piccolo dei bambini; il più grande degli eroi.
Ti chiamano Sopravvissuto.
Ti chiamano Speranza.
Ti chiamano Salvatore.
Mai Harry.
Il peso sulle tue spalle, è il peso del mondo.
Tu lo sai.
Loro lo sanno.
Lui lo sa.
Gioca con te. Nel grandissimo gioco della follia.
Le muse ispiratrici hanno lasciato Bacco.
Marte ha trovato casa con Venere.
La guerra la lascia a te.
Dai retta al tuo cuore innocente.
A un amico sfortunato.
Ed a una ragazza saccente.
Senti il peso della felicità altrui.
Hai mai desiderato di vedere riflesso: te, con un paio di calzini bianchi?
No. Ma un passato che non tornerà.
Una madre che ha dato la vita per salvarti.
E ancora questa colpa macchia la tua anima.
Hai mai pensato che se avessi stretto una mano, tanto tempo fa; la tua vita sarebbe stata migliore?
Ma non ti fermi mai.
Avanti. Avanti. Avanti.
Sempre lottando.
Se ti fermi è fatta. Se ti fermi il castello reale fatto di cartone vola via.
Se ti fermi, la vita si ferma. Lo sai.
Se ti fermi i sogni s’infrangono sulla realtà.
A nessuno interessa se ti senti solo e perso.
Se ti manca il calore di un abbraccio.
La sicurezza di tornare a casa e non trovare un buco nero, e una bara lucida.
Ti guardi allo specchio e vedi una lucente armatura che non hai mai voluto.
Ti chiedi se la tua vita sarebbe stata migliore, se fossi stato uno dei tanti.
Vorresti riprende a giocare con gli incantesimi di lievitazione.
Vorresti fare quello che non puoi fare mai: vivere.
Sognare un futuro con una ragazza che ami, senza il terrore di metterla in pericolo di vita.
Voglia di volare su una scopa, e gridare che stai bene. E che non te ne frega niente del Destino.
Che per una volta si potrebbe fare a meno di te.
Ma non si può.
Non puoi.
Non sarebbe da te.
Non saresti Harry Potter, se voltassi cosi le spalle al mondo magico.
Il problema è tutto qui.
Harry Potter chi è?
Harry Potter chi vorrebbe essere?

A Claudia: Che con le sue telefonate riesce sempre a farmi tornare un sorriso.
A Laura: Che mi ascolta, e mi consiglia. Ma sopratutto crede in me.
A Ema: Che sopporta le mie follie, senza problemi, e c'è sempre.
A Jenny: La mia Pulce. Che prima o poi incontrerò. E la rubo a Mike.
A Serena: Che c'è sempre. Che mi ricorda ogni tanto quanto sono speciale io.
A Macrì: La mia piccola tesorilla... Una pazza squilibrata che adoro.

A tutte quelle persone che adoro, e che mi vogliono bene cosi come sono.
Senza compromessi.