Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: BlackKay97    26/03/2013    6 recensioni
C’è un solo semidio che ha deciso di rinascere tre volte: Luke Castellan.
A quattordici anni Luke Reasonson, sua seconda vita, scopre di essere un semidio e si imbarca, suo malgrado, in una missione che lo condurrà ad oscure verità su sé stesso e sul suo destino. Potrebbe essere la maledizione vivente che porterà alla fine del mondo.
Contemporaneamente il divino Hermes rischia l’esilio al Tartaro nel tentativo di salvarlo dall’ira dei fratelli e del padre che ritengono Luke debba morire: è troppo potente per essere un semidio. Eppure il dio dei ladri pare aver notato qualcosa che agli altri sarebbe sfuggito.
Scritta da: Kay
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ermes, Gli Dèi, Luke Castellan, Quasi tutti, Travis & Connor Stoll
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Lo studiava, come l’altro studiava lui.
Respirava a malapena, ma si dimenò lo stesso facendo tintinnare le catene.
La creatura imprigionata era ferita e gli faceva pena. Quella si accasciò nuovamente al suolo mentre rivoli di sangue scorrevano dal naso per lo sforzo che continuava a compiere.
Il ragazzo la squadrò pensando: “Cos’è che ti spinge a soffrire così tanto?”
Storse la testa per scrutarlo meglio. Occhi azzurri con riflessi argentati che si scambiavano sguardi con occhi dorati.
Apollo si avvicinò alle sbarre mentre la creatura si divincolava reprimendo a stento gemiti di dolore.
La creature gli volse uno sguardo quasi supplichevole mentre respirava con il fiatone e teneva la nuca appoggiata al pavimento incapace d’alzarla. I polsi sanguinavano feriti.
“Cos’è che ti spinge a soffrire così tanto?” si ripeté Apollo sfilando un oggetto metallico dalla tasca dei jeans.
La creatura notò il luccichio e ne fu attratta osservandolo curiosa.
Apollo storse la testa: non sembrava pericolosa. Estrasse del tutto la chiave della serratura dalla tasca. Sbuffò:- L’ho presa a Zeus in persona senza che se ne accorgesse. Io, ribadisco, io mi sono comportato da ladro traditore. - inserì la chiave nella serratura. Sapeva perfettamente che, come l’avesse girata, sia la porta di sbarre che le catene si sarebbero aperte liberando la creatura. Annuì:- Io ti lascio andare, ma tu non crearmi problemi, ok? -. La creatura tenne gli occhi dorati sulla serratura con un luccichio desideroso di libertà.
La serratura scattò e le catene si dissolsero insieme a quella specie di museruola che gli avevano dato. Ritrovò la forza e si alzò rivolgendo al suo liberatore un’occhiata mortificata. Il lieve sorriso accennato di Apollo si spense a quello sguardo, giusto un istante prima che la creatura emettesse quel verso mostruoso, unione delle urla di svariati animali. La porta venne soffiata via da quell’urlo potente spingendo il dio ed intrappolandolo attaccato alla parete.
Apollo fece una smorfia e strizzò gli occhi sentendo le sbarre premere contro le coste.
Toumphggggrh! La parete tremò reagendo all’impatto con il pugno della creatura che ora guardava dritto in faccia il dio, costringendolo a ricambiare lo sguardo. Emetteva un sibilo sordo, minaccioso e vagamente inquietante. Apollo lo guardò chiedendo di essere ricambiato del favore con la vita. Era intrappolato e la creatura non lo lasciava liberarsi della porta della cella, l’unica sua speranza era quella che l’essere, ricordando chi lo aveva liberato, lo lasciasse in vita.
La creatura aprì le fauci munite di denti acuminati trasformando il sibilo in un ringhiare gorgogliante e scattò in avanti con l’eco di un ruggito. Apollo chiuse gli occhi aspettandosi di sentire le zanne nel collo, ma evidentemente era stata un’illusione, perché voltò leggermente lo sguardo per vedere l’essere scomparire tra i corridoi alla ricerca della porta verso la propria libertà.
Richiamò i propri poteri divini liberandosi dalla grata e tirò un sospiro di sollievo: aveva temuto seriamente di finire nel Tartaro quella volta!

Travis si sfilò la katana dal petto vomitando sangue. Lo afferrai ed appoggiai la sua testa sulle mie gambe:- Perché?! - ripetei urlando di dolore. Lui mi guardò con i suoi occhi azzurri:- Non negare chi sei. - si sforzò di dire, ormai senza fiato. Mi afferrò una mano e me la fece stringere sull’elsa. Scossi la testa fuori di me mentre le mie lacrime gli cadevano sulla giacca di pelle nera appoggiata sulla maglietta del Campo insanguinata. Strinsi i denti:- Travis non puoi lasciarmi adesso! Ho bisogno di te! - urlai con la vista appannata. Lui fu percosso da un violento tremito:- Non negare... chi sei... Prom... etti... melo. - tossì sangue irrigidendo i muscoli. Gli alzai la testa provando a farlo respirare:- Non lo nego, te lo prometto, ma resta con me Travis, resta con me! -
- Non... pos... - gli morì in gola la voce mentre un altro tremito lo percuoteva. La signora O’Leary terminò la battaglia e si avvicinò uggiolando a noi, portando il muso accanto al mio fratellastro, anzi a mio fratello. Mi era stato più vicino lui di molti altri. Lo avevo detestato per l’atteggiamento freddo e distaccato che aveva avuto nei miei confronti, ma ora capivo che mi sarebbe mancato moltissimo. Solo ora capivo che mi sarebbe mancato da morire. Urlai piangendo. Ero un idiota, non volevo perdere Travis, non volevo! Sospirai devastato:- Non... non... puoi... -
- Sssh... - mi zittì:- Va tutto bene... Sto andando da lui... -. Capii: Connor. Travis storse il naso e la testa mi girò.
Ricordai, come nei sogni, le estati passate con lui e quell’aura di intimità e fiducia reciproca che ci aveva avvolti. Vidi anche il suo clone preciso, solo un po’ più basso e seppi che quello era Connor. Dovevo aver detto loro qualcosa perché mi guardarono storcendo il naso. Quel gesto me li aveva fatti ricordare. Ricordai anche quando avevo proposto loro di unirsi a Crono, ma rifiutarono. Seppi che avrei voluto odiarli per questo, ma che non ce l’avevo fatta. Erano i miei fratelli. Sono i miei fratelli.
Con questo pensiero tornai al presente.
Troppo tardi li avevo ricordati: avrei voluto sapere prima chi erano.
- Trav... - mormorai tra un singhiozzo e l’altro. Lui mi guardò chiudendo gli occhi:- Cambia la tua storia Luke... -
- Come? - chiesi piangendo a dirotto. - Usa vipera... - sussurrò facendomi ancora stringere l’elsa della katana. - Trav? -. Nessuna risposta:- Trav?! - chiesi più forte.
Lui mi rivolse un ultimo sguardo, poi morì. Tuttavia, prima di morire, guardandomi, fece una cosa inaspettata: per la prima volta dalla morte del suo fratellino, Travis, sorrise.

Angolo di Kay &... sorpresa!

Kay: *esplode a piangere* Perchèèèè??? Perchè l'ho fatto?! Non volevo!!!
Connor: *squadra Kay e tira su col naso*
Kay: Sei dispiaciuto?
Connor: ... No! Insomma... è solo il vento!
Kay: Il vento?
Connor: Si, il vento! U.U Ma torniamo a te: ASSASSINA!!!!
Kay: Noooooo!!! Buuuuu!! D"X
Connor: Traaaaaaviiiis!!! :'( ... Questo è sempre il vento! U.U
Kay: Ma.... ma perchè l'ho fatto?! D':
???: Ciao.
Connor: WTF?! <.<'
Kay: Oh... ecco perchè l'ho fatto! :')
Connor: Traviiiiiiis! *lo abbraccia*
???/Travis: Connoooor! *ricambia abbraccio*
Kay: Uh... amore fratelloso fantasmoso... :')
Connor&Travis: vgsghgdxyuqgdywqg <---borbottio contrariato
Kay: ... Scusate... °///°
Connor&Travis: ASSASSINA!!!
Kay: Ecco! Ma... Travis... ti ho dato una morte dignitosamente eroica!
Travis: è_e
Kay: Ma si! Dopo anni e anni di tristezza... hai pure sorriso!
Travis: Non avevo più sangue al cervello! U.U
Kay: Eccerto!
Travis: va bene, dai, ti perdono perchè così sto con la mia controparte malvagia!
Connor: *gli salta in braccio*
Travis: *lo stringe forte*
Kay: Stolls... li adoro... :3 ... Dai, siccome tutti mi volevate uccidere... vi lancio una sfida! Se questa fic raggiunge le 125 recensioni (ovviamente minimo) scrivo un capitolo in cui Connor mi ammazza! Affare fatto? ;)
Connor: Vi prego: recensite! La voglio uccidere!!!
Travis: Io faccio da sostituto se Connor sta male o altrimenti da comparsa! U.U
Kay: Aggiudicato! XD ... Ora mi chiudo nello sgabuzzino a piangere... povero Trav...
Travis: Ma io sto bene, relativamente parlando...
Connor: Ssssh! Non farglielo capire. Preferisco stia male!
Travis: Mi dai le Gocciole?
Connor: ... Andata.
Travis: Allora non glielo faccio notare! ;)

Kay, Connor Stoll & Travis Stoll (Ma... allora ce l'hai solo con me! ndConnor)
   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: BlackKay97