Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: _Luthien_    26/03/2013    1 recensioni
"Ho accanto persone disposte a far parte della mia vita. Sono io che non le accetto. Non sento di meritarle, non le voglio."
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Remus Lupin
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Perdo il controllo.
Gradualmente, senza che io possa fare nulla per impedirlo.
Lo sento scorrere sotto la mia pelle, insinuarsi nei miei muscoli, confondersi con il mio sangue.
Non sono più padrone di me stesso, della mia mente, nemmeno del mio stesso corpo.
Non so un uomo; quale uomo può definirsi tale quando nulla è sotto la sua volontà? Nessuno.
È inutile che Silente continui a cercare di consolarmi.
Non sono un uomo.
Non lo sarò mai, non avrò mai una vita normale. Se solo la scuola lo venisse a sapere...non oso immaginare come mi guarderebbero. Un pazzo pericoloso.
Gli unici a cui l’ho detto sono stati tre miei compagni di dormitorio. Sembra che abbiano reagito bene, ma forse è solo una maschera, un modo per non farmi sentire solo ed escluso.
La verità e che non so cosa pensare, non so più chi sono.
La bestia dentro di me diventa sempre più forte.
Il raziocinio e la lucidità vengono meno.
Corro, corro e ancora corro nel tentativo di allontarmi il più possibile in modo che l’altro non possa fare troppi danni.
Ma chi voglio prendere in giro?
Non esiste nessun’altro.
Sono io, io che sono maledetto, io che sono una bestia, io che potrei togliere vite senza nemmeno accorgermene.
Io, che sono solo.
Silente insiste sul fatto che questa è una mia convinzione, che ci sono persone disposte a starmi accanto nonostante la mia condizione. Mio padre, che si sente responsabile per tutto ciò. Mia madre, che nonostante tutto mi ama ancora come un figlio.
E poi loro: James, Sirius e Peter. Quei folli.
Forse il Preside ha ragione; ho accanto persone disposte a far parte della mia vita. Sono io che non le accetto. Non sento di meritarle, non le voglio. Questo peso, questa malezione, deve essere solo mia.
I miei pensieri si perdono, diventa sempre più difficile sentirmi umano.
Non lo sono più; ora sono l’animale, il mannaro.
Corro sempre più forte. Ululo, come un vero lupo. Spezzo rami, calpesto foglie. Le mie zampe hanno una potenza che il corpo umano non può avere.
Mi sento, nonostante la mia volontà, potente. Forse persino libero.
Improvvisamente, nel silenzio della notte, il mio udito percepisce qualcosa.
Un rumore lontano, foglie secche che scricchiolano, rami spostati. Il vento trasporta un odore che non so riconoscere.
Mi fermo. I muscoli sono in tensione, pronti ad attaccare. Il pelo è ritto, teso, come il resto del mio essere. Un righio mi sale dalla gole, le zanne scoperte.
Percepisco che sono più di uno, di diverse dimensioni.
Non mi preoccupano, so di essere letale.
Sono pronto alla lotta, sono pronto ad uccidere.
Voglio uccidere.
Dalla foresta emergono tre animali differenti.
Un cervo, per primo.
“Facile preda.” penso. Immagino già di affondare i denti nella sua gola, l’odore del sangue , il sapore della sua carne.
Dietro di lui, così piccolo da essere a malapena visibile, un topo.
Nemmeno lui mi speventa; cosa può fare un piccolo, insulso topo ad un mannaro? Nulla, la sua unica speranza è scappare.
Per ultimo, dall’ombra della notte emerge un cane. Non è un semplice cane, è enorme, grosso quando me.
Le sue zanne sono lunghe poco meno delle miei, i suoi artigli sembrano letali.
Il mio istinto mi porta a riconoscere in lui una minaccia.
Ringhio contro di loro.
Eppure nessuno si muove.
Mi guardano, fisso negli occhi, come se volessero dirmi qualcosa.
Una folata di vento più forte spinge il loro odore verso di me.
La sete di sangue si fa sentire.
Ma qualcosa scatta, un attimo prima che io mi lanci contro il cane.
Conosco quest’odore.
O meglio, lo ricordo.
Per pochi istanti, quasi in un sogno, torno ad essere Remus, il ragazzo che scappa da se stesso.
E mi rendo conto che quelli che ho davanti non sono altri che i miei compagni di dormitorio.
James, Peter e Sirius.
“Pazzi.” Mi ripeto.
Prima che l’animale prenda di nuovo il sopravvento so.
Silente ha ragione.
Loro sono qui per me. Non sono solo.
Tutto quello che devo fare è smettere di rifiutarli.
 
 
 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: _Luthien_