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Autore: CarolineBods    27/03/2013    0 recensioni
Questa è una storia che vi permetterà di vedere gli One Direction sotto una luce diversa: non bisogna dimenticare che anche loro sono cinque ragazzi giovani, con i loro sogni e le loro speranze, ma anche le loro tristezze e delusioni...
L'amore e l'amicizia saranno due temi fondamentali per tutto il corso della storia, anche se, alcune volte, saranno alternati da momenti di sconforto o solitudine.
Spero che che mi aiuterete e mi darete consigli e suggerimenti su come continuare al meglio la storia!
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Harry si avvicinò a me e scoprì il mio volto dai lunghi capelli che lo stavano coprendo e mi vide. Si sedette accanto al mio bacino, l'unico posto del diventò rimasto inutilizzato dal mio corpo. Io stavo dormendo, ero davvero in un sonno profondo e lui mi accarezzò la guancia, quasi stupito, come se non avesse mai visto una creatura come me. Non so esattamente cosa gli passò per la testa in quegli attimi, ma nella stanza piombò un silenzio tombale. Purtroppo (o per fortuna) in men che non si dica tornò giù Niall, in accappatoio, preoccupato del fatto che i ragazzi stavano facendo casino e magari non mi avevano vista e quindi mi avrebbero svegliata. Niall non voleva che disturbassero i miei dolci sogni. Così disse agli altri di abbassare il tono della voce. Quando Harry si alzò io, inconsciamente, feci uno strano rumore, come di dissenso per ciò che stava accadendo e Niall ne fu veramente sorpreso. I ragazzi si avviarono nell'altra stanza, in cucina credo, n modo da poter parlare liberamente senza disturbarmi. La dolcezza di Niall era davvero infinita: mi aveva conosciuta poche ore prima e già si prendeva cura di me, mi trattava come una principessa. Ma era meglio non farsi illusioni. Quando il gruppo uscì dal salotto, qualcuno chiuse la porta e un brusio di voci trapelava dallo stipite della porta: mille domande, dubbi e curiosità dovevano essere svelati. Tutti erano impazientì di conoscere il mio nome e le mie generalità e misero Niall sotto 'interrogatorio' "Come si chiama la biondina?" Domandò Zayn "Dove è quando cavolo l'hai conosciuta?" Seguì Harry "Quanti anni ha? È inglese?" Chiesero due delle ragazze, Danielle e Perrie credo... Erano davvero entusiasti e forse anche un pochino spaventati: infondo io sapevo dove abitavano e avrei potuto rivelarlo al mondo... Era chiaro che nessuno di loro mi conosceva: non avrei mai commesso un simile torto nei confronti dei miei idoli! Niall li rassicurò, era evidente che quel ragazzo si fidava di me, e io non avrei mai a poi mai tradito la sua fiducia. Niall iniziò il suo discorso: "Si chiama Sawanna, è appena arrivata dall'Italia e l'ho conosciuta qualche ora fa da 'Nando's'. Ha 19 anni e rimarrà qui parecchi mesi per studiare, parla benissimo l'inglese ed è simpatica e molto intelligente. Rideva ad ogni mia battuta ed arrossiva ai miei timidi complimenti..." Da come parlava sembrava già essersene innamorato e Liam glielo fece notare dicendo "Nailler le tue guance si stanno tingendo di un color porpora, sei sicuro di non volerci dire altro?!" Tutti si misero a ridere di gusto. Rimasero di là un bel po', ma non sono in grado di quantificare il tempo, poi Zayn prese per mano Perrie e si recarono nella loro stanza per riposare. Sentii il rumore dell'acqua che sgorgava dal lavandino: quel suono mi svegliò. In quel mentre entrò in salotto Harry: in quel momento il mio cuore cominciò a battere all'impazzata e una vampata di calore salì lungo le mie guance, che diventarono bollenti e color rosso fuoco. Con un filo di voce sussurrai " S-Styles..." Lui si voltò: mi aveva sentita. Il mio volto scottava sempre più e lui si avvicinò a me, avevo voglia di urlare dalla gioia e lui se ne accorse e prontamente mi dise "Non urlare Sawanna, sveglierai i vicini!" E ride profondamente. Mi tappò la bocca con una mano e nel frattempo i miei occhi si persero in quel meraviglioso verde delle sue iridi. Avevo il mio idolo, il mio sogno fra le mani, lo stavo osservando e pure toccando, cosa avrei potuto volere di più? Non potevo crederci: ero sdraiata sul divano a casa degli One Direction e ben due di loro si stavano, in un certo senso, prendendo cura di me e si interessavano a me o, per lo meno, sembrava che gli importasse qualcosa del mio essere. Harry era bellissimo: indossava un paio di pantaloni in tessuto denim nero, attillati, che poggiavano perfettamente sui suoi fianchi e lasciavano intravedere il paio di boxer che portava sotto, anche quelli di color nero. Nella parte superiore indossava ma t-shirt bianca che faceva trapelare tutti i suoi muscoli e i suoi tatuaggi, specialmente l'ultimo: la farfalla sullo stomaco. L'emozione mi giocò un brutto scherzo: improvvisamente me ne uscii con la frase "Io e te abbiamo una cosa in comune!" Lui fece una smorfia perplessa e subito gli risposi "Abbiamo entrambi una farfalla tatuata sul corpo, tu sul petto e io sulla caviglia!". Mi fece un sorriso e si passò una mano tra i suoi folti ricci, avrei voluto essere io a compiere quel gesto. Mi sarebbe piaciuto da impazzire il poter giocherellare con i suoi capelli boccolosi ma la timidezza mi impedì di domandarglielo. Ci trovavamo ancora sul divano, quando, all'improvviso, entrò Niall e sembrava piuttosto arrabbiato: era convinto che l'amico avesse svegliato la sua ospite. Così, decise di farmelo salutare e cacciarlo al piano superiore, dicendomi che, solitamente, quando Harry tornava a quell'ora non era mai completamente in sè. A me sembra lucido di mente, tuttavia non replicai. Niall mi fece riaccomodare sul divano, mi diede nuovamente la buonanotte e spense la luce per potersi avviare nel letto. Avrei dispersamente voluto chiedergli di restare, ma non riuscii a pronunciare quelle parole: l'unico suono emesso dalla mia voce fu un minimissimo mugolio. Niall nonostante tutto, se ne accorse e tornò da me domandandomi "Mi hai per caso chiamato mentre salivo le scale? Mi è parso di sentire un rumore..." Feci un respiro profondo, cercai il coraggio nel più profondo del mio cuore e dissi "Non ho sonno, ti prego rimani con me." Comparve un sorriso su quelle sue meravigliose labbra e dedussi che doveva essere felice della mia richiesta, così corse verso il divano e con un salto vi ci si buttò sopra. Io mi ritirai e mi misi seduta, accanto a lui, offrendogli una parte della coperta che lui stesso aveva usato per coprirmi. Accettò e ci sistemammo, nel buio della notte. Dopo pochi momenti uno strano rumore echeggiò e disturbo il silenzio che si era creato nella stanza. Dallo spavento affondai le mie mani nei muscoli delle braccia di Niall, che mi strinse come non aveva mai fatto prima in tutta la serata. Si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò "Tranquilla piccola, è solo Harry che si è appoggiato delicatamente al letto" e rise. Alle sue parole mi tranquillizzai, ma non mollai la presa. Lui capì che non ero ancora completamente calma e si mise ad accarezzarmi la testa: passò la sua grossa mano nella mia folta chioma, fino al momento il cui io mi addormentai. Il mattino seguente...
   
 
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