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Autore: JamesPotter182    27/03/2013    6 recensioni
Sesto anno per Harry, Ron e Hermione. Cosa porterà questo nuovo anno scolastico?
La scoperta degli Horcrux e il passato di Lord Voldemort influenzeranno le scelte di Harry?
Dal quinto capitolo:
- Perchè non lo scopri? -
disse l’incappucciato porgendogli un coltello. Harry prese l’arma e taglio il sacco più vicino a lui, che cadde con un tonfo. Con le mani tramanti aprì il sacco e dei lunghi capelli rossi e degli occhi verdi furono la prima cosa che vide. Cadde all’indietro
- No! No…mamma! -
si allontanò e fece cadere un’altro sacco. Dei capelli scompigliati come i suoi e un paio d’occhiali storti
- No…-
altro sacco e poi un’altro, ogni volta un viso a lui familiare: Sirius, Remus, Fred, Ginny. L’ultimo sacco…capelli lunghi e ramati, occhi nocciola e oro
- Hermione! Hermione!!! No, no! Dannazione, tutto tranne lei…prendi me piuttosto! -
urlò all’incappucciato mentre carezzava, piangendo, la guancia di Hermione.
La Morte si mosse verso di lui
- Pensi davvero che la tua vita valga più di quella di un’altra persona Harry? Non è così, fidati…ma non ti preoccupare. Ci sarà tempo per reclamare la tua vita -
Genere: Azione, Comico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Luna Lovegood, Neville Paciock, Ron Weasley | Coppie: Harry/Hermione, Luna/Neville, Luna/Ron
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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S-s-s-s-saaaaaaaaalve spettinati!!! Vi ero mancato? (Che domanda sciocca...ovvio che no!)
Sono ritornato con questa nuova storia più in forma che mai (non è vero, al momento ho la febbre -.-).

Piccola premessa. Questa storia si ricollega a “Even if She Falls” da me precedentemente scritta...Ergo ci sono fatti, episodi o riferimenti che potreste non capire appieno se non avete letto la storia precedente (dateci un’occhiata se volete. Sono 13 capitoletti).
Riassumendo i fatti importanti: Harry e Hermione stanno insieme, entrambi sono prefetti, Ron sembra interessato a Luna, Hermione a fine storia invita Harry in vacanza con lei. BAM!

Detto questo...Bambo alle bamb...Ciancio alle band...Ehm...Diamo il via alle danze gente!



L’estate si stava rivelando calda e soffocante in tutta l’Inghilterra. Le piccole casette che si affacciavano su Privet Drive avevano le finestre aperte nella speranza di far entrare un refolo d’aria fresca.
Anche la finestra di Harry era aperta, ma per ben altri motivi. Difatti il ragazzo stava aspettando che Edvige rientrasse dal suo volo. Il ragazzo era disteso sul suo letto con lo sguardo perso sul soffitto, il ronzio delle cicale scandiva lentamente il passare del tempo. Un frullio d’ali gli annunciò l’arrivo della candida civetta
- Finalmente Edvige! Ma quanto ci hai messo? -
esclamò scendendo dal letto e togliendo la lettera dalla zampa tesa che l’uccello gli offriva. Edvige emise un piccolo verso e poi andò a bere nella sua vaschetta.
Harry aprì la lettera e scorse la familiare grafia aggraziata di Hermione

Oh è meraviglioso Harry!
Allora vieni questo lunedì con il treno? Sono così contenta!
Ti ricordi la località vero? Si chiama Brighton, da te dovrebbero
essere un paio d’ore di viaggio. Non vedo l’ora di vederti...mi manchi così tanto.
Stranamente anche mia madre e mio padre sono emozionati
nel conoscerti (come disse una volta Piton: “la tua fama ti precede”).
Ti saluto. Un bacio,

Tua Hermione
P.s: Ricordati il costume!


Harry sorrise. Con un mese e mezzo, circa, di anticipo si levava di torno i Dursley e quella soffocante periferia sub-urbana. Suo zio non aveva avuto niente da dire al riguardo, solo:
- Il biglietto te lo paghi da solo ragazzo! -
- Sai che novità...-
borbottò Harry senza farsi sentire

La domenica prima della partenza stava sistemando il suo baule con tutte le sue cose. Edvige l’aveva mandata da Hermione così da non lasciarla dentro la gabbia durante il viaggio. Infine esausto si gettò sul letto, caricò la sveglia per le sei e si addormentò sorridendo.

Non era mai stato un problema per Harry svegliarsi presto. Difatti per le sei e mezza era già pronto e in strada con il baule visto che i Dursley non si erano offerti per un passaggio alla piccola stazione di Little Winghing, in effetti neanche si erano svegliati
- È sempre un piacere eh! -
esclamò sarcastico alle finestre spente degli zii e del cugino. Si incamminò ridendo, in fondo erano un paio di isolati.
- Brighton ragazzo? Andata e ritorno? -
chiese il bigliettaio
- Solo andata grazie -
rispose Harry pagando
- Fatti un bagno anche per me -
- Oh ci può contare! -

Le placide colline inglesi correvano attraverso il finestrino e ormai il caldo sole estivo bagnava il paesaggio, rendendo tutto vivido e brillante.
La carrozza era deserta ad eccezione di una ragazza che stava ascoltando il suo iPod qualche fila davanti a lui. Dopo un’oretta la ragazza si alzò e si diresse verso di lui
- Posso? -
chiese indicando i posti davanti a Harry
- Credo siano occupati -
rispose il ragazzo sorridendo
- Ah ah! Simpatico...comunque io sono Nicole -
disse la ragazza sorridendo in risposta e tendendogli la mano
- Harry. Piacere -
Il ragazzo osservò Nicole che prendeva posto di fronte a lui. Capelli neri leggermente mossi che incorniciavano un viso grazioso, due splendidi occhi azzurri e....ora che sta guardando fuori dal finestrino!
Complimenti alla mamma!
pensò Harry gettando una rapida occhiata alla snella, ma prominente, figura davanti a lui.
- Dove te ne vai di bello? -
chiese la ragazza osservandolo a sua volta
- Brighton. E tu? -
- Anche io! Hai parenti lì? -
domandò Nicole
- No. Vado a passare qualche giorno con la mia ragazza -
- Oooh...come si chiama? Passo qualche settimana all’anno tutti gli anni lì, ormai conosco tutti -
spiegò sorridendo
- Hermione Granger -
- Granger...Granger...Granger eh? Capelli mossi castani, magra? Penso di averla incrociata un paio di volte in libreria -
- Si è da lei! -
disse ridendo Harry
- Beh complimenti. Sembra una brava ragazza e soprattutto graziosa -
- Si. È stupenda...da tutti i punti vista -
disse il ragazzo
- Hai capito Hermione. E pensare che quando era più piccola mi stava un po’ antipatica...era un piccola saputella so-tutto-io. Quando è cresciuta ha cominciato a starsene sempre più per le sue, sempre con qualche libro in mano -
mormorò Nicole. Harry attaccò a ridere e finì per contagiare anche la ragazza di fronte a lui
- Perché ridi? -
domandò Nicole cercando di smettere
- Perché l’hai descritta esattamente proprio come fece un nostro amico le prime volte che la conoscemmo -
ghignò Harry.
 
Passarono il resto del tempo chiacchierando allegramente
- Manca poco, riconosco il paesaggio -
disse ad un tratto Nicole. E difatti...
- Prossima fermata Brighton! -
annunciò la voce del treno
- Senti...hai facebook? Così rimaniamo in contatto? -
gli domandò la ragazza
- Facebook? -
chiese stupito Harry
- Si! In che mondo vivi? Non hai un account su facebook? -
- N-no...serve il computer per averlo? -
- Ma che domande fai? -
domandò stupita Nicole. Harry si sentiva come quando era entrato per la prima volta a Diagon Alley, confuso e spiazzato
- Non ho il computer -
disse imbarazzato Harry
- Ah...vabbè un numero di cellulare? -
- Neanche quello. Mio zio non voleva...-
- Eh la miseria e chi è tuo zio...Hitler?! -
esclamò ridendo Nicole
- Più o meno...solo con una trentina di chili in più e meno odio per il popolo semita -
rispose Harry sorridendo.
Arrivarono lentamente nella piccola stazione di Brighton
- Beh Harry è stato un piacere. Ci si vede in giro -
lo salutò Nicole andando a prendere il suo bagaglio. Harry tirò giù il suo baule e scese sulla banchina avviandosi verso l’uscita della stazione.
 
Quando fu fuori ebbe solo il tempo di dare un’occhiata al mare e inspirare l’aria piena di salsedine che lo circondava prima di...
- Harry!!! -
Hermione gli saltò letteralmente addosso
- Herm!!! È tanto che aspetti? -
domandò il ragazzo baciandola
- Cinque minuti. Il viaggio tutto bene? -
rispose Hermione. Si incamminarono sul lungo mare chiacchierando allegramente, Harry si fermò per prendere un mazzo di fiori per la signora Granger e una bottiglia di vino per il signor Granger. Infine arrivarono davanti alla villetta
- Pronto? -
chiese lei
- Certo -
ripose Harry.

Attraversarono il curato vialetto e poi entrarono in casa
- Mamma, Papà?! -
chiamò Hermione. Harry si sentiva un filino teso. I signori Granger arrivarono e si dimostrarono veramente cordiali
- Harry è un piacere conoscerti di persona -
disse il signor Granger tendendogli la mano
- Il piacere è tutto mio signor Granger -
Disse rispondendo alla stretta di mano
- Chiamami Robert ti prego. Lei è mia moglie Clarissa -
- Signora Grang...-
Provò a dire Harry
- Non pensarci nemmeno...Clarissa va più che bene -
esclamò la mamma di Hermione dandogli un bacio sulla guancia. Harry diede i fiori alla signora Granger
- Oh! Ma che ragazzo gentile -
disse facendo l’occhiolino a Hermione, che sorrise felice. Passò la bottiglia al signor Granger
- Questa andrà bene per la cena di stasera. Ottima scelta ragazzo -
esclamò dandogli una pacca sulla spalla
- E per te...-
disse Harry aprendo il baule e dando un pacchetto a Hermione
- “Il vecchio e il mare” di Hemingway...graziegraziegrazie!!! -
Hermione lo abbracciò forte
- He..mione...no..re...iro -
articolò Harry
- Ehm...scusa -
disse ridendo Hermione
- Hermione invece di soffocare Harry perché non gli fai vedere la città? Sempre se non vuole riposarsi -
domandò il padre di Hermione
- Volentieri...non sono affatto stanco -
disse sorridendo Harry
- Allora vieni che ti mostro la tua stanza, così posi la tua roba -
aggiunse la signora Granger.
Mostrò a Harry la sua stanza. Spaziosa, luminosa e anche dotata di un piccolo bagno
- se vuoi darti una rinfrescata -
disse aprendo la porta del bagno e mostrandoglielo
- Grazie mille signora Granger. Avete davvero una casa stupenda -
disse il ragazzo guardandosi intorno
- Ti prego, solo Clarissa va bene? Ti ringrazio, a dopo -
la signora Granger uscì e si chiuse la porta alle spalle.

Harry e Hermione uscirono per farsi un giro, avvisando che non sarebbero tornati per pranzo
- Allora che ne pensi? -
disse Robert Granger
- Mi sembra un ragazzo a posto. Timido e ben educato -
rispose Clarissa Granger mettendo i fiori di Harry in un vaso
- Mmm...-
- Oh andiamo Robert! La conosci nostra figlia, non ha mai avvicinato un ragazzo con cui non andasse in sintonia. E i suoi amici sono stati veramente pochi. Ammettilo Harry sembra un bel ragazzo sotto tutti i punti di vista -
- Ok ok ok! Non mi dispiace per niente. Ha anche azzeccato il vino...-
 
Hermione mostrò a Harry la piccola città
- Ti va un bagno? Hai portato il costume vero? -
gli chiese la ragazza
- Ehm...in realtà no. Non sono mai andato al mare. Sai con i Dursley...-
rispose Harry
- Si rimedia subito. Vieni -
Hermione lo prese per mano e lo trascinò in un negozio dove Harry si prese un anonimo costume a pantaloncino grigio.
Lo guidò fino sul lungo mare, fino ad una spiaggetta poco frequentata.

- Harry sei bianco cadaverico! Sembri Nick-quasi-senza-testa -
esclamò ridendo Hermione mentre osservava il ragazzo che si toglieva la maglietta e restava in costume
- Scusami se non  ho una villetta al mare...-
sbuffò ironico Harry
- Dai per lo meno non sbrilluccichi al sole! -
disse la ragazza togliendosi anch’essa maglietta e pantaloncini, rimanendo in costume
- C-come? -
balbettò Harry che era rimasto spiazzato dal corpo di Hermione
- Sai quel film con...lascia perdere. Tutto bene? -
domandò la ragazza
- Mai stato meglio. E ora il momento che aspetto da quando mi hai invitato...-
Harry si avvicinò alla ragazza e la prese in braccio avvicinandosi alla riva
- Harry...? -
- Si? -
- Non ti azzardare! -
- Altrimenti? -
ghignò Harry dandogli un rapido bacio
- Harry...-
lo ammonì Hermione, anche se sorrideva. Harry avanzò per qualche metro in acqua e poi si lasciò cadere all’indietro portandosi Hermione
- È gelata!!! -
urlò Hermione
- Ci mancherebbe altro. Con il caldo che fa se era calda me ne andavo! -
gli rispose Harry spruzzandola con l’acqua quando riemerse.
Si divertirono per un’oretta e poi uscirono per asciugarsi al sole. Passarono il resto della giornata girando e chiacchierando fino all’ora di cena. Rientrati in casa si lavarono e diedero una mano alla signora Granger nella preparazione della cena.

- Spero ti piaccia la cucina italiana Harry -
gli disse mentre apparecchiavano
- In realtà non l’ho mai provata...-
disse Harry
- Vedrai che ti piacerà. Mia moglie ha parenti in Italia ed è riuscita a rubare qualche ricetta -
si intromise il signor Granger.
La cena si svolse in allegria e i signori Granger si dimostrarono dei padroni di casa gentilissimi. Finita la cena si spostarono nel salone e Harry si divertì moltissimo ad ascoltare i racconti di Hermione da piccola, con la sottoscritta che in imbarazzo cercava in tutti i modi di cambiare argomento.

La mattina seguente Harry e Hermione accompagnarono i coniugi Granger alla stazione
- Papà hai preso i biglietti dell’aereo? -
domandò Hermione
- Certo...per chi mi hai preso? -
rispose il padre
- Per quello che due anni fa si è presentato all’aeroporto senza...-
sbuffò la ragazza. Il padre si batté una mano sulla tasca della camicia, mentre la signora Granger abbracciò la figlia e salutò Harry
- Harry è stato un grandissimo piacere conoscerti -
disse salutandolo
- Il piacere è stato mio signora -
sorrise il ragazzo
- Harry tieni d’occhio mia figlia d’accordo? -
il padre di Hermione gli strinse la mano
- Certamente -
- E se dovete fare qualcosa...fatelo con le dovute precauzioni -
aggiunse sottovoce abbracciando la figlia
- Papà!!! -
mormorò rossissima in volto Hermione. Fece l’occhiolino ad entrambi e si avvicinò alla moglie che stava vedendo l’orario di partenza del treno e non aveva sentito nulla
- Divertitevi ragazzi! -
dissero entrambi entrando nella stazione.

- Scusalo, mio padre è sempre stato così...-
disse Hermione
- Figurati. Lo trovo molto simpatico -
rispose Harry continuando a guardare il mare appoggiato ad una ringhiera. Continuò a sorridere
- Perché sorridi? -
gli chiese la ragazza
-...Perché sono qui con te -
sussurrò baciandola.


 
What’s uuuuuuuup spettinatiiiiiii!!!
Il primo capitolo/prologo è andato. Scusatemi se è un po’ corto, ma da domani fino a pasquetta lavoro e non sarò a casa. Indi per cui (va che paroloni maremma...) vi volevo portare l’inizio di questa nuova storia per non farvi restare con quella sensazione di secchezza delle fauci (ma si...come quella che ha avuto il nostro maghetto quando Hermione è rimasta in costume).

Ragazzi, non resta che salutarvi e niente...Se volete recensite (non ho nessuno da salutare perché è una nuova storia :'(


Io non mi stancherò mai di dirlo...TEMPESTE SPETTINANTI!!!

James
   
 
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