Quattordici anni ad Azkaban non erano nulla.
Severus Piton dischiuse gli occhi e guardò il Dissennatore  con aria di sfida.
Non sarebbe impazzito là dentro, no. Perché lui non aveva niente di cui pentirsi.
Non si pentiva della morte dei coniugi Paciock.
Non rimpiangeva la caduta del suo signore.
Non odiava Peter Minus per come li aveva traditi, consegnandoli a Silente.
Quella sera, l’unica sera della vita, aveva fatto quel che doveva. E non importava se nessuno lo avrebbe mai saputo, se i suoi compagni lo credevano la causa della scomparsa di Voldemort.
Se non Lo avesse convinto che i Paciock erano il suo vero obbiettivo forse…
Perché era stato lui ad additare Neville Paciock come il bambino che poteva fermare il più grande mago di tutti i tempi, era stato lui a decretare la parola morte per la sua famiglia, era stato lui a condurre il suo signore alla rovina, lui aveva creato la leggenda del bambino che era sopravvissuto.
Un Potter non sarebbe mai stato all’altezza, aveva detto, il figlio di una sporca Mezzosangue.
“ Mi consegnerò a Silente. Farò in modo che protegga il bambino sbagliato.”
La notte del 31 ottobre i coniugi Paciock morirono soli, la stessa notte in cui Codaliscia corse da Silente a tradirli tutti. Appena in tempo.
Oggi la figlia più piccola di Lily compiva undici anni e presto avrebbe ricevuto la sua lettera da Hogwarts. Quella che Petunia non ricevette mai. Severus Piton sorrise tra se’ al pensiero della primogenita degli Evans. Al pensiero di quell’infanzia a Spinner’s End. Chissà se la figlia di Lily aveva ereditato gli occhi della madre. Chissà se ne aveva ereditato l’amore per l’arroganza dei fratelli maggiori, Harry e Charlus, dei Potter di sicuro. James Potter, un pensiero che gli faceva male. Chiuse la mente al Dissennatore e scacciò via i ricordi. Doveva pensare a Lily, Lily nella sua piccola casa a Godric’s Hollow, Lily con la sua bambina, Lily con James e i suoi tre sciocchi amici, sì, ma Lily felice, Lily viva e dolce e bella come nei suoi ricordi.
La sua Lily.
 



Ram's corner
Questa è una ff senza pretese, un'idea che poi ho scartato per una competizione su un sito (lumos).
Non me la sentivo di cancellarla, però. Spero che vi piaccia.