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Autore: Minerva Bellatrix    15/10/2007    2 recensioni
“Perché gli uomini ipotizzino un futuro, senza rendersi conto che ciò di cui parlano è il passato, non lo capirò mai.
Insomma, non siamo tutti idioti, no?
No.
Lo siamo.
Perché pensiamo sempre e solo o al presente o al futuro.
Cercando di nascondere o di mascherare il passato.”
La guerra è finita, ora non resta che celebrare chi non c’è più.
E da una musica antica comincia la riflessione di Harry, un po’ sul mondo e un po’ sul passato…
Mio terzo POV introspettivo!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dies Irae – Giorno d’Ira

Sono immobile, fermo.
In mezzo a tanta gente, troppa gente, gente che conosce il mio viso ma non il mio cuore, gente che guarda, gente che piange, gente che giudica.
Laggiù ci sono i miei amici, ma io sono lontano da loro, lontano da ciò che io sono.
Nessuno mi può riconoscere, avvolto in un lungo mantello, nero, possono solo pensare che io sia uno dei tanti in lutto, cosa vera, in realtà.
C’è gente, tanta gente, in piedi in questo grande cimitero, dove si piange, si ricorda, si giura di non dimenticare.
Quanti lo manterranno, il giuramento?
C’è una musica alta, le parole sono in latino, molti la cantano, come se cercassero di esprimere il loro dolore con le parole di una canzone scritta secoli fa da Babbani.

Dies irae
Dies illa…

(Giorno d’ira
Quel giorno…)

Sorrido, col volto nascosto.
E’ la Messa da Requiem, ma stranamente non mi sembra adatta ad un funerale.
No, questa sarebbe perfetta come la colonna sonora di Voldemort.
Non mi credete?
Ascoltate, allora, e poi ditemi.

Dies irae
Dies illa
Solvet saeclum in favilla…

(Giorno d’ira
Quel giorno
Consumerà il mondo in cenere…)

Parla al futuro, parla del Giudizio Universale, ma nessuno si accorge che tutto è già accaduto.
Giorno d’ira…
L’ira di un uomo che si credeva Dio, che per questo aveva paura di morire, che distruggeva gli altri per esaltare se stesso.
Il giorno in cui tornò…
Era un altro cimitero, era un giorno d’ira, quel giorno.
Non solo la sua.
La mia, per non essere riuscito a salvare Cedric, quella di Caramell, per una notizia che riteneva impossibile, quella di Silente, per coloro che hanno il potere e pensano solo a conservarlo.
Il mondo in cenere…
Non era il progetto di Voldemort?
La distruzione?
Cominciate a ricredervi, ora?
Perché gli uomini ipotizzino un futuro, senza rendersi conto che ciò di cui parlano è il passato, non lo capirò mai.
Insomma, non siamo tutti idioti, no?
No.
Lo siamo.
Perché pensiamo sempre e solo o al presente o al futuro.
Cercando di nascondere o di mascherare il passato.

Teste David cum Sibilla
Quantus tremor est futurus
Quando Judex est venturus
Solvet saeclum in favilla
Solvet saeclum in favilla
Dies irae…

(Come profetizzato da Davide e dalla Sibilla
Quanto tremore ci sarà
Quando verrà il Giudice
Consumerà il mondo in cenere
Consumerà il mondo in cenere
Giorno d’ira…)

Ancora, la musica continua a darmi ragione.
Profetizzato dalla Sibilla…
E’ stato così, no?
Una profezia ha fatto nascere l’eroe del Mondo Magico.
E il Giudice…
Voldemort l’ha incontrato, il suo Giudice.
Oh, non parlo assolutamente di me.
No, parlo di qualcuno che anch’io, presto o tardi, incontrerò.
La Morte.
La Signora con la Falce, la Signora Senza Pietà.
L’Ultima.
E lui ha tremato, nell’incontrarla.
Ora, non che io non abbia paura della Morte, intendiamoci, ma…
L’ho avuta accanto così tante volte, che ormai…
Non lo so, mi sta quasi simpatica.
Come un’amica d’infanzia.

Solvet saeclum in favilla
Dies irae
Dies illa
Dies irae
Dies illa!

(Consumerà il mondo in cenere
Giorno d’ira
Quel giorno
Giorno d’ira
Quel giorno!)

La musica è finita.
La gente si allontana.
Tutti si allontanano.
Il grande funerale in onore di tutti i caduti nelle due Guerre Magiche si è concluso.
Ora si può tornare a casa, proclamando a gran voce di non dimenticare mai, ma in realtà relegando tutto in un cantuccio del proprio cuore.
Io?
Io sono ancora qui.
Non sono più immobile, ora cammino fra le lapidi.
Tra le mani pochi fiori.
Ora ci sono due tombe, di fronte a me.
Su una poso un giglio bianco, la purezza.
Ciao, mamma.
Sull’altra una rosa rossa, la passione.
Ciao, papà.
Procedo, alla ricerca dell’ultima tomba.
Eccola.
Poggio una viola del pensiero, per non dimenticare mai.
Ciao, Sirus.
Ecco fatto.
Ora posso andare anch’io.
Nell’aria non ci sono più le note del Dies Irae, ma io le sento ancora.
Sono il ricordo di una battaglia.
Di una fine.
Quella della paura.
E di un inizio.
Quello della pace.

Dies irae
Dies illa
Dies irae
Dies illa
Solvet saeclum in favilla
Teste David cum Sibilla
Quantus tremor est futurus
Quando Judex est venturus
Solvet saeclum in favilla
Solvet saeclum in favilla
Dies irae…
Solvet saeclum in favilla
Dies irae
Dies illa
Dies irae
Dies illa!

(Giorno d’ira
Quel giorno
Giorno d’ira
Quel giorno
Consumerà il mondo in cenere
Come profetizzato da Davide e dalla Sibilla
Quanto tremore ci sarà
Quando verrà il Giudice
Consumerà il mondo in cenere
Consumerà il mondo in cenere
Giorno d’ira…
Consumerà il mondo in cenere
Giorno d’ira
Quel giorno
Giorno d’ira
Quel giorno!)















Come nasce questo delirio, vi chiedete voi?
Per caso, su YouTube, ho trovato tutte le musiche dei film Disney, sia in italiano che in originale.
In particolare, fra quelle del Gobbo di Notre Dame (chi prova anche solo a pensare di sfottermi lo uccido. Chiaro?), mi è piaciuta molto la prima canzone (“Le Campane di Notre Dame”, quella su Frollo che insegue la zingara madre di Quasimodo, per intenderci).
Proprio in sottofondo alla scena dell’inseguimento c’è il “Dies Irae”, ovvero la Messa da Requiem.
La musica è molto incalzante, cercatela, perché è meravigliosa da ascoltare.
Così, mi ha ispirato questa cosetta, scritta di getto in dieci minuti.
Per la serie “Io amo i POV”, visto che questa è già la terza One-Shot introspettiva in POV.
Va beh, sopportatemi!
Ah, piccola nota.
Il testo è, OVVIAMENTE, in latino, ma la traduzione non è mia.
No, perché io in latino faccio lievemente pena (Se tu un debito lo definisci “lievemente”… N.d.Severus)(Taci, rompiscatole! è__é).
Bye bye!

Vedete quella scritta in blu qui sotto?
Perché non la cliccate e mi lasciate un commentino?
Minerva Bellatrix

  
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