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Autore: Low_Armstrong    28/03/2013    2 recensioni
Raccolta di brevi (o non molto brevi, a volte) one-shot che altro non sono che flussi di pensieri di Billie Joe (o di chi gli è vicino) sui/nei momenti più importanti della sua vita o che (secondo me) lo hanno particolarmente colpito e segnato. Scusate l’assurda sdolcinatezza di tanto in tanto, il calcare la mano su fatti dolorosi ancor più spesso, ma è tutto spontaneo, qua, e pubblico le cose così come vengono.
#rageandlove #stay(arm)strong
Enjoy.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrienne Nesser Armstrong, Altri, Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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24 settembre 2012


IT’S NOT OVER TILL YOU’RE UNDERGROUND

Quella stronza dell’infermiera ha già ispezionato la tua stanza in quell’asettico edificio due volte in mezza giornata. Come cazzo pensa che tu possa esserti procurato roba quando te ne sei rimasto chiuso lì, senza alcun tipo di contatto, per tutto il tempo passato dalla sua prima perlustrazione, quella mattina? Non ti parla, nemmeno ti considera. La loro strategia è quella di metterti in un buco con quattro pareti bianche e un cazzo di letto e aspettare che tu faccia qualcosa. Tipo implorare per qualche pasticca durante una prima, dura crisi, o supplicare l’inserviente di farti uscire nascosto nello schifoso carrello delle pulizie, o magari tentare di ammazzarti. Poi, poi si vedrà. O no, caso mai ci riuscissi. Cammini solo, ma la tua è una passeggiata metaforica, sei troppo messo male per alzarti dal cazzo di letto. Hai detto passeggiata? Oh, no, no… la tua è una salita, di quelle che fa la gente su per quelle montagne rocciose da cui potrebbero spezzarsi massi a ogni picconata. E fa schifo. Com’era quel detto? Al mare e in montagna si va sempre in compagnia. Sì, giusto, così se ti viene un crampo e non riesci più a nuotare i tuoi amici ti riportano a riva. Dove cazzo erano i tuoi amici mentre il crampo ti prendeva il polpaccio, la coscia, e poi le braccia e poi il cervello? Dove cazzo sono i tuoi amici ora che stai annegando? Dove cazzo è la riva? Sei solo e stai andando a fondo. E sei consapevole del fatto che finché non smetterai di incolpare altri per quello che è successo… che sta succedendo, ci rimetterai soltanto tu. Perché puoi dire una cazzo di bugia ai tuoi fans, ai tuoi amici, alla tua famiglia, ma non puoi mentire a te stesso. Non puoi più. Perché il Karma, il destino, Dio o quel cazzo che ti pare, tornerà sempre a morderti le chiappe, finché non ammetterai di essere –stato– un idiota. Che cazzo resta da fare? Vale la pena, lottare? Che senso ha che il tuo cazzo di cuore continui a battere? C’è qualcuno ad aspettarti fuori da quella cazzo di finestra sbarrata? C’è qualcuno che rivuole il vecchio te, il vero te?

Flashback. Flashback del passato, della tua famiglia, dei tuoi amici, dei tuoi fans. Del palcoscenico. Di Blue. Del microfono attraverso il quale urlavi al mondo la tua verità. Senti la tua voce di un tempo, di quando ancora un briciolo di razionalità ti apparteneva. Urli. Ricorda che il secondo giorno è sempre migliore del primo.
Credi nella tua verità, Billie Joe. Credici, fino in fondo, con tutto te stesso. Perché quello è il vero te. Ed è così che il mondo ti rivuole.

Sei steso sul letto.
Chiudi gli occhi.
Ricorda che il secondo giorno è sempre migliore del primo.
E per un attimo, ti si blocca il respiro.





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AUTHOR’S CORNER
E niente, questo momento della sua vita sarà banale, abusato, sprecato per centinaia e centinaia di storie di fans che in realtà di Billie Joe non sanno proprio un cazzo. Bene, lasciatemi far parte di questa categoria, della categoria di persone che hanno provato a immedesimarsi in lui in quei primi, tristi e difficilissimi momenti in rehab e che poi ci hanno scritto qualcosa. Questo è il mio qualcosa.
Ricorda che il secondo giorno è sempre migliore del primo. Lo disse Billie Joe la seconda data di Bullet in a Bible a un pubblico stratosferico, non so nemmeno stimare quanta gente ci fosse ad ascoltarlo. A mio parere, comunque, dovremmo ricordarcelo un po’ tutti, tenerlo ben presente nei momenti più brutti della nostra vita, e magari la prenderemo un po’ meglio. …Magari me la tatuo in fronte, così me la ricordo bene, sì.
Se avete letto, vi ringrazio. Se vi è piaciuto, vi ringrazio. Se non vi è piaciuto, vi ringrazio.
Fatemi sapere che ne pensate!

A presto,
Lally_Weasley
  
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