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Autore: fifi91    15/10/2007    7 recensioni
Lei, Shela, una ladra. Lui, Inu-Taisho, il Signore delle terre dell'Ovest. Un passato a cui lei non vuole far ritorno.... Ma chi la sta perseguitando? Personaggi: Inu-Taisho, Nuovo personaggio (Shela) e tanti altri!!! Spero che questa new ficcy vi piaccia!!!!! Fatemi sapere che ne pensate, ok!??? Forza, allora!!! Iniziamo!!!! LET'S GOOOOO!!!!
Genere: Generale, Romantico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Incompiuta
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Il primo amore di Inu-Taisho

Eccomi!!!! Dopo 4 mesi di interminabile attesa, eccovi il tanto sospirato nuovo chappy!!!!!!!!!!! Devo scusarmi con voi, cari lettori, poiché non ho potuto aggiornare prima per questioni molto personali…… pensavo di non riprendermi più, e invece eccomi qua!!!!! Devo ringraziare la mia best-friend e tutte le amiche che mi sn state vicine in quel brutto periodo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Bene, prima di lasciarvi alla lettura voglio ringraziare chi ha commentato:  SARA3!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! MORGANA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! HIKARY1980!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! KATIA_H!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ARIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! E infine, voglio ringraziare un’altra ragazza, che è stato anche merito suo se ho aggiornato oggi, ogni giorno mi spronava a scrivere ed è ARY22!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Dedico a te questo chappy in modo speciale e spero che anche tu ti lasci alle spalle i brutti ricordi……!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! GRAZIE STRA STRA STRA STRA STRA STRA STRA STRA STRA STRA STRA STRA TANTE RAGA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Fatemi sapere ke ne pensate, commentate in tanti!!!!!!! Buonissimissimissimissimissima lettura!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! CIAO CIAO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ^_________________________^

 

Il primo amore di Inu-Taisho

 

Capitolo decimo: Ritorno dal passato

 

Ora sì che era nei guai! Shela si rigirò nuovamente nel letto. Era riuscita a dormire solo per poche ore e l’alba era alle porte. Dannazione! Se non fosse stato per l’improvvisa decisione di Inu-Taisho, sarebbe già fuggita! Proprio primo Consigliere doveva nominarla!? Non aveva qualcos’latro di meno importate da farle fare!? Ora si sentita pure il dovere di restare… sospirò. Bè, infondo sapeva già quali compiti l’attendevano. Si alzò a sedere di colpo. Doveva smettere di piangersi addosso! Doveva reagire! Era o non era la Regina dei Ladri!?

Scese dal letto, si mise davanti allo specchio e osservò la propria immagine riflessa. Soffermò lo sguardo maggiormente sulla fronte, più precisamente sullo spicchio di Luna blu scuro. Gli inu-youkai si distinguevano dalle altre razze di demoni grazie ai segni che portavano in viso e ai capelli argentati. Spostò gli occhi sui pugnali appoggiati sulla scrivania. Soltanto dopo un attimo di esitazione ne prese in mano uno.

Era ora di prendere in mano la situazione!  

 

“Allora siete proprio sicuro della vostra decisione, Inu-Taisho-sama?” Insistette con voce incerta il vecchio Eikichi.

Il Signore dell’Ovest annuì per l’ennesima volta. “Più che sicuro. Shela è la persona più adatta per questo compito. Il suo potere è molto grande e la sua agilità e precisione nei movimenti sono strabilianti.

Eikichi cercò di protestare, ma l’occhiata che gli lanciò l’inu-youkai lo fece desistere. Infine assentì.

Seguirono minuti di silenzio, finchè qualcuno bussò al grande portone ed entrò Sarah, seguita da…

“Shela!?” Mormorò stupefatto Inu-Taisho. Anche l’anziano youkai-dondola sgranò gli occhi dallo stupore.

La inu-youkai che aveva appena varcato la soglia non assomigliava minimamente a Shela! I capelli corti e argentati le arrivavano appena alle spalle, la frangia era pettinata in tutt’altro modo e faceva intravedere appena il simbolo sulla fronte. Grazie alla matita, gli occhi sembravano aver cambiato forma. Le vesti pregiate profumavano di lavanda, nascondendo il suo odore.

Le due ragazze si inchinarono di fronte ad un Inu-Taisho completamente sbigottito. Quest’ultimo si alzò dal trono ed ordinò a Sarah di uscire, dopodiché si ricolse a Shela.

“Noto che hai apportato delle modifiche al tuo aspetto, Shela.

“Sì, i capelli erano troppo lunghi e mi rallentavano i movimenti nel combattimento. Non sono completamente ignorante sulle mansioni del primo Consigliere, so bene che egli deve accompagnare il proprio Signore in guerra e combattere per lui quando gli viene ordinato.”

“Molto bene- Commentò Inu-Taisho soddisfatto e un poco stupito. Nella sfera della servitù in pochissimi conoscevano quelle cose. Bè, doveva aspettarselo dalla Regina dei Ladri- Dunque Eikichi avrà meno cose da spiegarti. Ora, se volete scusarmi, devo andare. Purtroppo mi aspetta molto lavoro da finire. Affido Shela nelle tue mani esperte, Eikichi.

Quest’ultimo annuì solennemente. Sebbene la giovane non gli andasse a genio, avrebbe eseguito l’ordine del suo Signore e si sarebbe  impegnato al massimo per non deluderlo.

Dopo che Inu-Taisho se ne fu andato, il silenzio cadde fra Shela e Eikichi. Entrambi si scrutarono, studiandosi. Shela aveva capito subito che all’anziano youkai lei non gli piaceva, si era accorta di come la guadava… sempre con espressione impassibile e nello sguardo l’astio.

“Voglio subito mettere in chiaro le cose con te- Ruppe il silenzio Eikichi- Non sarò un insegnate paziente, quindi se apprenderai alla svelta sarà meglio. Non ho intenzione di deludere il nostro Signore, Inu-Taisho-sama, per colpa di una ladruncola. Mi sono spiegato?”

I due si guardarono negli occhi, che erano tempestati da fulmini e saette. L’aria era tesa, molto tesa. Si sentiva aleggiare una strana elettricità, quasi palpabile.

“Bene- Riprese lui dandole le spalle- Ora se mi vuoi seguire, abbiamo molte cose da fare.

Detto ciò si diresse verso l’uscita, con a seguito una Shela molto, ma molto irritata.

 

Non ne posso più! Si disse per l’ennesima volta Shela. Non riusciva più a sopportare l’anziano youkai! Ogni volta che le parlava, lo faceva con tono carico di rancore e con una sfumatura di derisione.

Nella propria mente, rivide il sorriso di schermo che gli si era dipinto in viso quando le aveva ricordato di come era stata così ingenuamente catturata dal Signore dell’Ovest.

E poi la sua risata…. Si era talmente infuriata, che fu costretta ad usare tutte le sue energie per trattenersi dal dilaniarlo con gli artigli.

Ad un tratto i due si ritrovarono nelle cucine. L’inu-youkai si guardò attorno confusa, che cosa aveva a che fare il primo Consigliere con le cucine?

“Ed infine eccoci qui.” Annunciò Eikichi fermandosi.

“E io cosa c’entro con le cucine?” Gli chiese Shela.

“Sarà questo il tuo ultimo compito, ovvero controllare le scorte del castello.

Lei lo fissò confusa. “M….ma questo non dovrebbe farlo la Signora del Castello?”

 “Di solito è così, infatti… ma Inu-Taisho-sama ha insistito affinché tu coprissi anche parte di quelle mansioni. Come sai, egli non ha ancora scelto la sua consorte, e quindi, ricoprendo la carica più alta fra i servitori, ed essendo tu stessa una donna, ha deciso di affidarsi a te.

“Capisco…- Disse  semplicemente lei- E ditemi, Eikichi-sama, ce l’avete tanto con me perché a ricoprire la carica di primo Consigliere è una donna, o una ladruncola, quale mi definite voi?”

L’anziano le lanciò un’occhiata gelida, eppure con una piccola sfumatura di sorpresa. Shela sorrise vittoriosa, a quanto pareva non si aspettava di ricevere una domanda così ardita.

Dopo una breve pausa, il diretto interessato rispose. “Uomo o donna che sia, non mi interessa. Quello che importa è solo che sappia svolgere al meglio i propri compiti e che sia disposto a dare la sua vita per difendere il Regno, chi lo abita e il proprio Signore. Ma sapere che tu… una semplice ladra, sia riuscita ad arrivare così in alto…. Mi disgusta! Rubi per avarizia… lo fai e non te ne penti! Come potresti adempiere ai tuoi doveri, se non sei in grado di comprendere il significato di questi nobili sentimenti!?”

“In verità li comprendo molto bene, Eikichi-sama- Ribattè lei con una nota di tristezza nella voce, che non sfuggì allo youkai- Non sono diventata ladra per avarizia o per cattiveria… Tutt’altro, sono quel che sono perché volevo aiutare le persone più sfortunate, che fossero youkai o hanyou o nigen; per me non faceva differenza. Io stessa ho assistito ad atti di superiorità da parte dei Signori a danno dei loro sudditi… E credetemi, Eikichi-sama, non è un bello spettacolo.

Eikichi la guardò negli occhi, leggendo al loro interno tristezza e sincerità. Quegli occhi dovevano aver assistito a cose che andavano fuori dalla realtà… in un mondo dove la violenza, la rabbia e l’odio regnavano incontrastati.

Forse aveva sbagliato nel giudicarla solo in base alle apparenze… forse c’era davvero qualcosa di nobile in lei.

“E’ questo il motivo che mi spinse a diventare ladra- La sentì continuare- In seguito, grazie alla mia abilità nel combattimento, la gente mi nominò: Regine dei Ladri.

Eikichi continuò a fissarla, sempre impassibile. Shela si chiese se il suo discorso avesse fatto un qualche effetto… gli aveva raccontato quelle cose, perché voleva che lui comprendesse le vere ragioni per le quali diventò ladra. La maggior parte dei ladri rubavano solo per scopi loschi o per arricchirsi… mentre lei lo faceva per il prossimo, non le interessavano minimamente cose di valore o denaro… mai le erano interessate.

Vide lo youkai-dondola darle le spalle e avviarsi verso l’uscita delle cucine. Lei lo seguì senza fiatare.

 

I giorni passavano, diventando settimane. In esse Shela fu molto presa dal lavoro e degli allenamenti con Inu-Taisho. Più il tempo passava, più lei migliorava, non solo aveva imparato a raffinare il suo stile nel padroneggiare le armi, aveva anche appreso l’arte del tiro con l’arco. La sua mira era buona, anche se non riusciva a centrare tutti i bersagli. Le sarebbe servito molta pratica e, come diceva sempre Inu-Taisho, una buona dose di pazienza.

Bè, fortunatamente anche il primo Consigliere aveva il suo giorno di riposo…. Ma Shela, non avrebbe mai immaginato che quel giorno le avrebbe cambiato la vita per sempre.

 

Il cambio di stagione ormai si sentiva. Il freddo vento d’autunno, che con sé trasportava le tempestose nubi cariche di neve, si abbatteva sugli alberi, facendone cadere le prime foglie secche. Shela ne raccolse una ed ammirò estasiata i colori che la ricoprivano. Rosso, arancione e giallo…- Sorrise- Gli stessi che colorano il tramonto.

Era stata informata che quel giorno Inu-Tiasho avrebbe ricevuto una visita molto importante… Chissà di chi… Soltanto lui lo sapeva e per questo le aveva dato il giorno di vacanza.

Rivolse  lo sguardo al cielo. Quest’ultimo stava per essere completamente oscurato da dense e minacciose nuvole nere, quanto la pece. Qualcosa di brutto stava per arrivare.

 

Tuoni e fulmini ruppero la quiete, la pioggia si abbatteva al suolo con forza e il vento soffiava impetuoso, annunciando l’arrivo di un freddo autunno.

Davanti alla finestra Inu-Taisho assisteva a questo spettacolo. Il tempo, notò, rispecchiava appieno gli avvenimenti di quell’ultimo periodo. Era molto soddisfatto dell’ottimo lavoro che stava svolgendo Shela. Per essere la prima volta che copriva la carica di primo Consigliere, doveva riconoscere che la inu-youkai si stava davvero comportando bene. Svolgeva le sue mansioni con il massimo impegno e responsabilità. Perfino Eikichi ne era rimasto piacevolmente sorpreso, nei confronti della ragazza aveva cambiato completamente atteggiamento, ora la guardava e le parlava con rispetto, senza quella punta di disprezzo.

Shela era davvero straordinaria, non si faceva piegare da nessuno, e grazie al suo carattere forte e deciso, era riuscita a guadagnarsi il rispetto e la fiducia del vecchio youkai dondola.  Tuttavia c’era qualcosa che non andava, glielo aveva confidato anche Eikichi, secondo lui Shela nascondeva un segreto. Di sicuro si stava nascondendo, ma da chi?

Ad un tratto qualcuno bussò alla porta ed entrò un dei domestici. “Perdonatemi se vi disturbo, mio Signore- Disse inchinandosi- Ma è arrivato.”

“Bene, fallo entrare.”

“Sì, mio Signore.”

Dopo il bel tempo- Pensò il Signore dell’Ovest- Arriva sempre la tempesta.

Uno youkai, più precisamente un taka-youkai (demone-falco), entrò nello studio. Alto ed imponente, era in grado di incutere timore nei suoi nemici, gli occhi erano del colore del sangue e i capelli corti ricordavano l’oblio da quanto erano neri. Ad Inu-Taisho non piaceva, non gli era mai piaciuto. Era a conoscenza della sua reputazione, infatti egli veniva considerato un vero e proprio tiranno e a quanto si diceva, era stato pure abbandonato dalla promessa sposa, che era scappata la vigilia del loro matrimonio.  

“Inu-Taisho-sama- Iniziò questo con tono glaciale- Grazie per avermi ricevuto e per aver acconsentito alla mia richiesta, seppur insolita.

L’altro si limitò ad annuire. “Vogliamo accomodarci?” Gli chiese indicando una sedia.

Presi i posti, i due youkai si fissarono, o meglio, si studiarono a vicenda, come due nemici durante un combattimento.  

Kion era un avversario molto temibile, e questo Inu-Taisho lo sapeva bene. doveva esserci una ragione se gli aveva chiesto che quella visita rimanesse segreta. Infatti non ne aveva fatto parola con nessuno, nemmeno con Eikichi e con Shela.

Il taka-youkai si era nuovamente alleato con il Regno di Jinko e così aveva fatto anche il Signore delle Terre del Sud, a quanto pareva. Grazie alle sue spie, Inu-Taisho era venuto a conoscenza che anni or sono, Fergon, Signore del Sud, aveva stipulato un’alleanza contro l’Ovest con il Signore di Jinko, ovvero Shatoi. In cambio quest’ultimo avrebbe dato in sposa la Principessa a Kion, unico figlio maschio di Fergon. Entrambe le parti avrebbero tratto dei vantaggi, Jinko, ad esempio, se fosse riuscito a sconfiggere l’Ovest, sarebbe riuscito a vendicarsi e così chiudere una faida, nata secoli or sono, contro di esso.  Mentre il Sud avrebbe potuto acquisire nuovi territori e così anche poteri maggiori, inoltre dal matrimonio tra i due giovani, sarebbe nato un erede, al quale sarebbero spettati gradi responsabilità, nonché la continuità dei Regni.

Ma la fuga della Principessa rovesciò tutto. Il Signore del Sud spezzò l’alleanza dato che non avrebbe potuto avere l’erede tanto sospirato. Aspirava allo stesso modo sia al potere che a un successore, al fine di assicurarsi la successione dei Regni. Ma senza di esso era diventato inutile continuare quel piano.

Durante quel periodo di pace, Inu-Taisho aveva trovato in Fergon un valido amico. Era vero, aspirava troppo al potere, tuttavia dopo aver conosciuto meglio il Signore dell’Ovest, il Signore del Sud aveva capito che contro di lui non c’era niente da fare. Così decise di non dar più retta a Shatoi e di non farsi più incantare dalle sue stupide promesse di conquista.

Ma allora perchè suo figlio Kion aveva riallacciato i rapporti con Jinko? Anche Fergon lo aveva fatto?

Non lo sapeva. Le sue spie non riuscivano più a raccogliere informazioni sufficienti per sapere ciò che stava realmente accadendo. Se il taka-youkai aveva ripreso la vecchia alleanza, ciò significava che la Principessa era tornata.

Certo, Inu-Taisho al pensiero del suo ritorno ne era felicissimo, finalmente avrebbe potuto incontrarla di persona. Ma ora… Qualcosa in lui era cambiato, sentiva di provare strane emozioni, ma non nei confronti della Principessa, bensì vero Shela.

Quella ragazzina non era come tutte le altre inu-youkai, lei aveva qualcosa di più… era diversa…. Aveva un carattere forte e deciso, non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno! Era per questo che l’ammirava tanto. Tuttavia non poteva negare che per lei non provasse una certa attrazione, perché era così. C’era qualcosa in lei che lo attraeva…. Quanto era confuso…

“Se non vi dispiace- Intervenne Kion- Vorrei arrivare subito al dunque.

“Certo- Assentì Inu-Taisho- Di che si tratta?”

“Voi avete qualcosa che mi appartiene.”

 

La pioggia cadeva incessantemente, bagnando tutto ciò che toccava. I lampi e i tuoi erano accecanti e assordanti, era strano che ci fosse un temporale in quel periodo della stagione.

C’era qualcosa che non andava, e questo Shela lo aveva intuito subito. Quel giorno una strana aria, carica di tensione ed elettricità, aleggiava sul castello, rendendo tutti nervosi ed ansiosi.

Shela sbirciò un’ultima volta fuori dalla finestra completamente bagnata, poi si diresse verso il grande letto. Da quando era stata nominata primo Consigliere, la sua situazione era migliorata: per prima cosa Berna non rompeva più, anche se per certe occhiatacce che le mandava l’avrebbe squartata più che volentieri. Poi le avevano cambiato la camera, ora ne aveva un’altra più ampia, più spaziosa e più comoda. Inoltre le avevano rifatto completamente il guardaroba, oltre ai kimoni pregiatissimi, erano state confezionate anche tute da combattimento identiche a quella che usava in qualità di Regina dei Ladri.

Improvvisamente qualcuno bussò alla porta ed entrò Sarah. Dalla sua espressione non doveva essere niente di buono.

“Shela, Inu-Taisho-sama richiede la tua presenza. Annunciò lei.

“Va bene.”

Le due si avviarono verso lo studio, durane il percorso incrociarono un aquila-youkai, che le guardò con sguardo truce e carico di disprezzo.

“Chi è quello?” Volle sapere Shela una volta allontanate.   

“Non lo so, ma penso che sia il braccio destro dell’ospite di Inu-Taisho-sama. È stato lui ad avvertirmi che era stato richiesto la tua presenza nella riunione.

“Capisco… Ecco perché hai su questo broncio.

“C’è qualcosa in lui che non mi convince… non mi fido.

“Allora siamo in due.”

Arrivarono alla meta. Sarah se ne andò subito, mentre Shela, dopo aver ricevuto il permesso di entrare, varcò la soglia e quasi il cuore le si fermò nel petto. Oltre all’odore di Inu-Taisho, c’era  anche quello dell’ospite… quello di Lui……. Kion!

Seduto di fronte al Signore dell’Ovest, stava il taka-youkai. La bocca storta in un ghigno malvagio e canzonatorio, mentre gli occhi color sangue sembravano deriderla.

“E’ da un po’ che non ci si vede, Shela.” Disse lui con la sua solita aria da strafottente.

Un incubo…… doveva essere un incubo…….. Come spiegarsi se no la figura di Kion seduta a pochi metri di distanza? Shela pregò che fosse così e di svegliarsi al più presto.

 

Continua………………………..   

 

        

  
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