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Autore: we_are_infinite    28/03/2013    5 recensioni
Da due mesi a questa parte lui la picchiava...Due mesi prima aveva fatto la stessa cosa, ma c'era una grossa differenza: lei era ancora vergine!
Hope era come un fantasma! Le sarebbe piaciuto provare un po' di affetto!
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....i più popolari della scuola, erano in 4, tra cui suo cugino Liam Payne...
Lei è Hope Stivenson, una ragazza senza una vita sociale, sola ..ma che sarà aiutata da quei 5 ragazzi, che all'inizio odiava tanto!
Se siete curiose date un'occhiata...
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccola lì, per la milionesima volta sbattuta contro il muro di quel vialetto poco frequentato.                                                                                                                    

Sentiva le mani di quel lurido bastardo di Tyler entrare dentro i suoi pantaloni e palparla ovunque. Come se non bastasse si aggiungevano le sue lacrime e i suoi gemiti di paura. I suoi singhiozzi aumentarono e le mani del ragazzo scivolarono via dai suoi inumenti per lasciarle un forte schiaffo sulla guancia. Sapeva più che bene che era un segno per farla tacere.
Provò a tenere la bocca chiusa, pur di non ritrovarsi altri lividi. Ne aveva già troppi.
Chiuse gli occhi sperando di veder arrivare il suo principe azzurro, ma lei sapeva che ciò non poteva accadere.

Lei, Hope Stivenson, che col suo nome aveva poco a che fare, non aveva mai avuto un ragazzo, un migliore amico o una migliore amica, o semplicemente qualcuno con cui poter parlare e sfogarsi. Era stata sempre SOLA.                                                              

Aveva un carattere chiuso, riservato e scontroso; e per paura di essere ferita preferiva essere così.
Nonostante i suoi sedici anni, non usciva mai, prediligeva starsene a casa da sola, rintanata nella sua stanza ad ascoltare musica, guardare film e cazzeggiare sul PC.

 
Le mani di quello stupratore le tolsero tutti i vestiti lasciandola in reggiseno e slip. Hope sapeva, da circa due mesi, quello che le toccava subire. Da quando l'aveva incontrata a scuola la obbligava a trovarsi in quel luogo alle 6.30 d ogni pomeriggio, o per lei sarebbero stati grossi guai. 
Dopo essersi messo il preservativo , Tyler aveva incominciato il suo "lavoro", se così si poteva definire, senza pudore e rimpianti. Due mesi prima aveva fatto la stessa cosa, ma c'era una grossa differenza: lei era ancora vergine!                                                                                                  
Quella era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso e l'aveva spinta ad iniziare ad autolesionarsi.


#FLASHBACK
<> Hope si girò per vedere chi l'aveva chiamata in quel modo. Era Tyler Parker, un ragazzo del 5° anno che lei aveva sempre considerato un imbecille col corpo da giocatore di basket. In effetti era così: era il capitano della squadra della scuola. Odiava i tipi come lui.                                                                                                                                                                        
 << Che cosa vuoi??>> chiese lei dstaccata.  << Tu, io, stasera alle  7.00 al parco...ci conto!>> e dopo di ciò se ne andò facendole l'occhiolino.                                                                                            
Lei er incredula . Non sapeva se andare (quasta storia le puzzava) o starsene a casa. Per quale motivo l'aveva notata e invitata? Non sapeva darsi risposte da sola.
Perciò la curiosità la spinse ad andare. All'inizio era sembrato simpatico, ma lei era sempre stata distaccata. Però, quando si erano ritrovati soli, tutti i pensieri negativi, che si era costruita il pomeriggio nel suo cervello, salirono a galla.
Lui aveva approfittato della paura che le aveva dipinto il volto, e che la rendeva più fragile di quanto già non lo fosse: l'aveva trascinata in un vocolo e l'aveva sverginata , senza pena o ripensamenti. 
Da quel giorno in poi a scuola la picchiava e dopo scuola abusava di lei, e se Hope non si fosse presentata l'avrebbe rempita di botte il giorno seguente.
#FINE FLASHBACK


Tornata a casa dopo quella tortura si era rinchiusa in camera, aveva preso la sua limetta e aveva cominciato a tormentarsi con i suoi soliti pensieri orrendi, seguiti da quel dolore allucinante ai polsi, ma che non superava di certo quello psicologico...                                                                    

Fortunatamente la sua camera era dotata di un bagno personale, perciò si ripulì dal sangue e si fece una doccia veloce, per poi coricarsi senza cena...
 
Ehy bellezze....questa è la ma prima storia!!
Volevo informarvi del fatto che io non sono la "proprietaria" di questa pagina..ma sono una sua amica...
L' ff è nata quasi per caso...perciò ditemi cosa ne pensate...accetto tutte le critiche e vi ringrazio per la vostra lettura!!
ps: i ragazzi arriveranno presto...non preoccupatevi!! Un bacioneeee...
#Bimbaaa 


 
  
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