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Autore: Lily_Cams    28/03/2013    2 recensioni
Alex Mellark è una ragazza diversa. Alex è un vero e proprio maschiaccio e non crede nell'amore.
Finnick è il tipico ragazzo sicuro di sè e di bell'aspetto.
Sempre in conflitto, sin da bambini. Troppo diversi? Non così tanto.
Entrambi troppo orgogliosi, entrambi, forse, un po' troppo soli. Entrambi ignari di che cosa sia davvero l'amore.
Dal primo capitolo: "Roteo gli occhi. Che sfacciato. Adesso non solo è un bambino acido e viziato, ma un cascamorto. Sorrido sotto i baffi. Se vuoi giocare, giochiamo."
Confusi? Leggete per saperne di più.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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L’erba del prato è umida. Il sole è calato lasciando spazio alle tenebre. Il silenzio che mi circonda è magnifico. A distanza sento il leggero chiacchiericcio dentro casa, ma chiudo gli occhi e mi concentro sui rumori della natura.

Voglio dimenticare questa spiacevole giornata e proietto i miei pensieri a che cosa potrò fare domani. Magari una nuotata al lago, ho proprio voglia di una nuotata.

Sono talmente concentrata e assorta nei miei pensieri che quasi non mi accorgo che qualcuno si è seduto accanto a me.

Non devo guardare chi è, perché il suo profumo di muschio è inconfondibile.

“Pensavo di essere stata abbastanza chiara. Devo forse ripeterti il messaggio?” Mi volto verso Finnick e vedo la sua espressione seria. Ho davvero esagerato.

“Ho capito, ho capito: me ne vado! Avevo solo bisogno di un po’ d’aria, troppa confusione lì dentro!”. Sta per alzarsi ma lo fermo trattenendolo per un braccio. “No dai, resta, c’è abbastanza posto per entrambi. Anzi vorrei scusarmi per prima! Sono facilmente infiammabile!” sorrido imbarazzata per la mia penosa battuta, dandomi della scema mentalmente. Sospiro rassegnata. “Sai non sono molto brava in queste cose, nelle conversazioni… E tu sembravi così odioso! Senza offesa, eh.”

“ No figurati.” Fa l’offeso ma sorride, non è arrabbiato con me. E, da un lato, ne sono contenta: anche se lo trovo insopportabile quando cerca di fare il saccente, è l’unico amico che ho da quando sono bambina. E poi ha quel qualcosa nel suo sguardo che mi fa venir voglia di aprirmi completamente con lui.
Passa un po’ di tempo, non so quanto di preciso, ma è imbarazzante. Ci guardiamo negli occhi senza dire una parola, lui che ammicca un sorriso.

Un sorriso pieno di rassicurazione, che mi fa sentire bene. E me lo fa sentire più vicino.

E’ davvero passato tanto tempo.

Scuoto la testa e non lascio sfogare i miei pensieri.

E torno sulla difensiva.

“Dunque non ti piace la compagnia di Molly? E’ una ragazza tanto cara.”

“Sì è molto carina, decisamente attraente.” Non so perché, ma quelle parole mi danno fastidio. Pensavo che fosse davvero diverso invece è il solito ragazzo a cui interessa il seno.

“Però parla decisamente troppo. E soprattutto parla troppo di sé. Se stesse un po’ più zitta direi che non sarebbe niente male, anzi ci posso fare un pensierino, magari imbavagliarla.” Deve aver notato la mia faccia contrariata (per non dire disgustata) perché di colpo scoppia a ridere. “ Non dicevo seriamente! Non sulla storia del bavaglio almeno! E’ carina sì, ma non è il mio tipo. E poi preferivo parlare un po’ con una vecchia amica.”

“ Sei quasi gentile, ma non ci casco.”

“ Sempre simpatica, Alexandra.” 
Sbuffo. “Sai che odio il mio nome! Mi fa apparire così debole, come tutte le altre, frivola!”.

“ Sai almeno cosa significa?”

“No, non m’interessa!”

“Significa –guerriera-. Non penso possa esserci un nome più appropriato.”

Ora mi sento davvero in imbarazzo. Non me l’aspettavo, per la prima volta qualcuno è riuscito a farmi rimanere senza parole, o quasi.

“ Tu… tu pensi che mi si addica?”

“ Certo! Ma guardati! Sei…. Sei una guerriera.”. Mentre lo dice mi sorride.

“Sei sempre stata forte, riuscivi anche a battermi qualche volta quando giocavamo insieme!” Risponde con tono superbo.

Rimaniamo lì per un po’, ricordando i tempi passati, rimpiangendo il tempo che abbiamo passato lontano, raccontandoci dettagli della nostra vita.

E lui non mi critica, non scuote la testa contrariato se mi scappa una parolaccia, o se non sono interessata alle feste a cui di solito partecipano quelle della mia età. Anzi, mi chiede della caccia, di quanto corro veloce e di mio fratello, della mia famiglia…
Ora riesco davvero a capire quanto sia maturato, riesco a vedere l’uomo che è diventato.

Mi racconta di aver appena finito il corso di addestramento, di avere molti progetti… Non è il tipo solo feste e ragazze.

In questo momento sto bene. Parlare con lui sembra la cosa più naturale del mondo. Mi sembra che sia l’unico riesca a capirmi. Sento che posso aprirmi, mi sento quasi un libro aperto. Vulnerabile.

E questo mi spaventa. Sento l’impulso di scappare e lo faccio.

Mi alzo, borbotto una qualche scusa e me ne vado.Non gli lascio il tempo di capire che entro in casa. Tutto mi sembra all’improvviso così surreale.

Mi dirigo verso le scale perché voglio andare in camera mia e cerca finalmente quella solitudine tanto attesa, ma Molly mi blocca. Tutti ma non lei.

“ Tesoro, dov’è il tuo amico? Posso rivelarti un segreto? Lo trovo davvero carino! Mi sembra abbastanza interessato.  Poi è sparito… vorrei tanto parlargli! Tu che lo conosci bene, che dici?”

In quel momento Finnick entra e si dirige verso di noi, un interrogativo dipinto sul volto. “Chiedilo direttamente a lui.” Così dicendo mi volto di scatto e scappo via.

Questa volta però Finnick riesce a raggiungermi mentre salgo le scale. Mi blocca con la schina contro il muro e tiene i suoi occhi fissi sul mio volto.

“ Sai che sei strana vero?”

“Sì sono strana. Non avevo più voglia di stare lì ad ascoltarti. Questo è tutto, adesso. Posso andare?” La mia voce è leggermente incrinata.

Io Alexandra Everdeen Mellark, che sono la più forte, non riesco a fronteggiare un ragazzo. Dio non riesco a guardarlo negli occhi.

E’ solo che con lui mi sono trovata bene. Per pochi, pochissimi attimi ho sentito che qualcuno capiva chi fossi veramente. E che gli andasse bene così.

“Ah povera la mia ragazza incompresa! Sei troppo forte tu, troppo scaltra, non puoi perderti nelle frivolezze. Devi dimostrare che sei migliore degli altri, che sei all’altezza di tua madre, la grande Katniss. Sei consapevole di essere una bella ragazza e questo ti infastidisce, perché essere bella vuol dire anche essere stupida per te, non è vero? Tutti sono idioti per te.” Il suo tono di voce stava iniziando ad alzarsi. Ma io ho smesso di ascoltarlo.

“Come ti permetti? Non sai niente di me.” Ma appena pronunciate queste parole mi devo ricredere. Aveva proprio ragione.

“Ma questo devi lasciartelo dire. Sei bellissima stasera.”

No ok, questo no.

Ormai era talmente vicino che potevo sentire il fiato caldo sul collo. Profumava di menta.

“ Lo dici per portarmi a letto? Guarda che non funziona.”

Sbuffa e scuote la testa. “ Puoi smetterla con questo muro? Lo so che fai la difficile solo perché nascondi qualcosa. Non c’è nulla di male ad ammettere che hai bisogno di qualcuno nella tua vita.”

“Non ho bisogno di nessuno.” Ormai la mia voce è un sussurro. Le nostre labbra sono ormai attaccate e io non riesco a smettere di guardarlo, come ammaliata.

Lui socchiude gli occhi facendosi più vicino.

Nel tono più dolce che potesse usare alla fine rompe il silenzio. “Sì, forse hai ragione: non hai bisogno di nessuno!” E con queste parole si stacca da me e ritorna nella sala da pranzo con tutti gli altri invitati, lasciandomi fremente di desiderio.


Note dell'autrice.
Ho ripreso questa storia dopo molto, molto tempo.
Non so quando e come aggiornerò, spero di riuscire presto!
Intanto godtevi questo capitolo appena sfornato!
E vi sarei grata se lasciate un commentino, ino ino!
Un bacio a tutti
Lily_Cams
 
  
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