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Autore: fanny80    16/10/2007    6 recensioni
forse mi illudo di trovare ancora quella bambina che si divertiva a far volare un fiore con una piccola mano sotto gli occhi sbalorditi di sua sorella, quella bambina che è cresciuta con me... (Leggete e commentate!):)
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Lily Evans Potter…

Questa lapide di pietra scura, consunta dal tempo, qui risalta il tuo nome, l’unica di cui mi accorgo perché solo per te io vengo qui.

Ci torno ogni anno, nel giorno esatto in cui origliai quella profezia…

Quel giorno andai da lui a riferire ciò che avevo sentito…

Quello per me sarà sempre il giorno in cui sei morta Lily, e sono io che ti ho ucciso, io con queste mie mani, con la mia ostilità, la mia rabbia repressa verso il mondo…

Io ti ho uccisa, con il mio inganno e la mia colpa.

È l’ironia della sorte, non trovi Lily?

Ho ucciso l’unica capace di scaldare questo mio algido cuore, spento per sempre ormai.

Non cerco il tuo perdono, sai che non vengo qui per questo, ne cerco quello di tuo figlio, nessun perdono potrà mai darmi pace, neanche io riesco a darla a me stesso, ne potrò mai farlo.

Sono qui sai, e forse mi illudo di trovare ancora quella bambina che si divertiva a far volare un fiore con una piccola mano sotto gli occhi sbalorditi di sua sorella, quella bambina che è cresciuta con me, Lily tu mi appartenevi più di quanto credevi, io appartenevo a te tanto da lasciarti portar via il mio cuore nella tomba fredda di questo cimitero.

La pioggia inizia a scivolare piano lungo le mie vesti, il vento gelido le attraversa, ma so che tu non senti più freddo adesso,  e così anche io, in modo del tutto infantile, mi sforzo di ignorarlo, ridicolo, come solo davanti a te, davanti a questa lapide, a questa terra sotto cui riposi, io riesca a tornare me stesso, perché niente mi tocca più Lily.

Dopo di te niente e nessuno e riuscito a farmi sentire vivo, persino nella morte mi hai regalato più vita di quanto io mi sia concesso, perché quel dolore non mi abbandona mai, quel dolore mi ricorda che sono vivo, che sto pagando e che lo farò sempre, fino alla fine, sconterò il prezzo della tua assenza, sapendo che io stesso ho lasciato che accadesse.

Guardami adesso Lily…

Io stesso sono l’artefice del mio inferno…

Temo persino la morte, ma non perché sono un codardo, ciò che temo di più è sapere che non ci sarà nessuno ad attendermi, neanche tu, che nella vita, come nella morte, hai scelto di appartenere ad un altro.

Mi sono chiesto a volte cosa sarebbe cambiato se non ti avessi lasciata scappare, se avessi fatto la scelta giusta al momento giusto ma poi perché infliggermi ancora un’altra tortura?

Tu non saresti mai stata mia Lily, lo sappiamo bene noi…

Ho odiato tuo marito però, perché lui ti rendeva felice come io non ho mai avuto il coraggio di fare.

Amandoti, semplicemente…

Chiudo gli occhi mentre poso ancora la mia mano gelida su questa lapide.

Tieni memoria di me Lily…

Memoria di un uomo che non ha smesso un singolo istante di amarti…

Memoria di quell’uomo che rivede i tuoi occhi attraverso quelli di tuo figlio, le tue stesse iridi verdi, profondi come laghi di smeraldo, loro mi osservano ricordandomi quanto mi sia costata la mia scelta sbagliata.

Che mi dicono ancora:

 

“Guardami…

Ricordami…

E questa volta, Severus…

Fa la scelta giusta…”

 

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