'Alzati dal letto, non vorrai dormire tutto il giorno giusto, Jade?'

Non avevo un buon rapporto con mio padre, tutto quello che sapeva fare era rendermi tutto piu' difficile.Aprii gli occhi.

'Dammi tempo di vestirmi e lavarmi,dii a mamma di prepararmi qualcosa,uscirò con Julia.'

Mio padre chiuse la porta bruscamente.Mi alzai.Passando davanti allo specchio notai che i lividi che mi aveva procurato erano sempre piu' evidenti. Corsi verso il bagno per coprire il danno.Riuscii perfettamente nella mia impresa.Dopo essermi vestita scesi velocemente le scale.

'Papà?'

'Si?'

'Puoi dire a mamma che non ho fame?'

'Ti hanno mangiato la lingua?' Disse con tono acido.

Odiavo i suoi modi di fare. Volevo evitarli.

'Dan dov'è?'

'In camera'

Scrissi un messaggio a Dan. Non volevo che mio padre sapesse che cercavo il suo aiuto.

'Dan,esco con Ju, coprimi se torno tardi x.'

Aprii la porta senza guardarlo, mi limitai a camminare a testa alta fino al cancello che separava la casa dalla strada. Iniziai a camminare verso casa di Julia. Eravamo distanti qualche miglia, sarei arrivata in poco tempo.

'Julia?' dissi sorpresa.

'Hei, che ci fai tu qui?' disse anche lei con tono sorpreso.

'Dovevamo vederci, ricordi? Ci eravamo messe daccordo sul fatto che saremmo andate nella tua casetta a Luckread'.

'Lo so, solo che ho lasciato la macchina da Nathan ieri sera, non ho la piu' pallida idea di come possa essere tornata a casa questa notte.' Rise.

Ci incamminammo verso casa di Nathan.Mi raccontò lo svolgimento della serata per tutto il tragitto.

'Sali su'

La macchina si mise in moto con un gran rumore, quasi spaventoso. Per tutto il viaggio ci fu silenzio tra noi, solo la musica della radio poteva tenerci compagnia.

'Eccoci' Julia ruppe il silenzio.

Quanti ricordi a Luckread. Probabilmente i momenti piu' felici della mia infanzia si trovano tutti qui. Adesso è solo un piccolo paesino poco affollato, dove regna la calma. Mi mancano i bambini che giocavano a nascondersi dietro la distesa di meli. Era il nostro gioco preferito da piccoli.

'Entriamo?'

'Certo, tu entra, io devo fare una cosa' Dissi con un tono rassicurante.

Erano anni che volevo vedere quanto fosse cambiato il grande albero su cui io e i miei amici giocavamo. Non era molto lontano dalla casa di Julia, quindi arrivai senza problemi. Vidi con mio stupore foglie secche e scure, l'albero non era più possente come un tempo, era cupo. Mi misi a sedere da un lato, quando un ticchettio sulla spalla interruppe la mia quiete. Mi girai, rimasi un attimo a scrutare il volto della figura che si era intromessa nella mia tranquillità. Quando mi precedette.

'Jade?'