Faccio il quarto anno di liceo scientifico,la campanella era già suonata e io ero di nuovo in ritardo.Posteggio la macchina ed entro dentro il liceo della Hight School Accademy.La solita monotonia scolastica mi invade di nuovo.Ragazzi che andavano a lezioni e ragazzi che se ne fregavano.Poi c'erano quelli che non facevano nessuna delle due cose,rimanevano a chiacchierare tra loro non curandosi che la campanella fosse appena suonta.Tra la folla di Giocatori di footbal e co...Notai con la coda nell'occhio Louis William Tomlinson,non l'ho mai sopportato,e come sempre trova il momento per rompermi le scatole
Sentì lo strisciare delle costosissime scarpe di Louis,ma non gliene diedi troppo importanza,fino a quando sentì delle mani toccarmi i fianchi.
“Se non toglie quelle mani da li,non so nemmeno cosa potrò farti”
Quando si parlava di lui,mi irritavo subito,non lo sopportavo,non l'ho mai sopportato.
“Calmati Summer,non ti ho detto niente”Disse con un sorrisetto stampato sul viso
“E' proprio quando non dici niente che mi preoccupa.Ora se non ti dispiace avrei lezione”-Chiusi l'armadietto e andati in classe...
Tomlinson mi girava dietro dal 1° liceo,ancora non si vuole convincere che non riuscirà a portarmi a letto,come ha fatto con l maggior parte delle ragazze in questa scuola
“Summer ben arrivata,quale scusa hai oggi?” Disse il mio professore di Algebra che come tutti non riuscivo a sopportare,e la cosa era reciproca.
“Nessuna scusa,ho fatto semplicemente tardi”Dissi con la più totale onestà di questo mondo.....
“Continuiamo” Disse girandosi verso la lavagna e continuando a spiegare la sua noiosissima lezione di algebra,che a nessuno interessava,Ma vabè...
Mi sedetti al 4 banco della fila centrale,l'unica fila che era nascosta dagli occhi dei prof..
Mi ritrovai un bigliettino lanciato sopra il banco...
-Non si arriva in ritardo xxL-A
Anche se non ci fosse scritto il destinatario,avrei sicuramente capito di chi si trattava.L'unico momento in cui non volevo vederlo,ce l'avevo anche in classe.
“Non mi scartavetrare le palle Tomlinson ” Ebbene si! la mia finezza era unica ed inimitabile,lo devo proprio dire...
Glielo tirai.Lo lesse e si mise a ridere..
“Tomlinson,mi dica cosa le fa tanto ridere,se vuole può ripetere la lezione che ho appena spiegato,per dimostrare a tutti che era attento”Rimproverò il professore..In questo momento gli farei una statua d'oro per quello che ha appena detto
Appena la campanella suonò fui la prima ad uscire fuori,ancora un minuto la dentro e sarei impazzita.Andai nel mio armadietto a prendere i libri,ma un pugno nell'armadietto accanto mi fece sussulare.
“Ti è piaciuto vedermi in difficoltà vero Summer?” Disse con un tono irritato appoggiandosi con il gomito nell'armadietto accanto
“Te te le cerchi”Chiusi l'armadietto andando nella classe successiva
La giornata finì ed alle tre di pomeriggio ritornai a casa e come al solito mia madre non c'era.Decisi di farmi un panino e fiondarmi subito nei compiti.
Dopo aver finito,ebbi di nuovo fame ma come al solito mamma per il troppo lavoro si era dimenticata di andare a fare la spesa, e io dovevo pur mangiare qualcosa anche stasera.
Presi la borsa,le chiavi della macchina e misi il giubbotto.
Usci di casa entrai in macchina e mi diressi al supermercato.
Cercando tra gli scaffali non c'era un gran che che mi interessasse.Quindi presi un pò di roba qua e la...
Mi sarei immaginata di tutto,ma come potevo immaginare che Louis Tomlinson venisse a fare la spesa nello stesso supermercato in cui la facevo io.Finsi disinvoltura ma lui mi viste e la mia copertura fallì miserabilmente
“Sumemer,cosa ci fai qui?”
“Ah!...Tomlinson,Niente mi sto comprando un paio di scarpe"-Dissi sarcastica- "Cosa si può fare in un supermercato"-Continuai-
“Che simpatica”Disse lui falsamente felice.
“Vabbè,siè fatto tardi,è meglio che vada...”-Dissi girando I tacchi e allontanandomi
“Potresti almeno salutare Summer”...
Feci segno con la mano,ormai in lontananza...
Pagai,e ritornai a casa
Dopo aver sistemato la roba tornai in camera mia a farmi un bagno rilassante...
Il pomeriggio passò in fretta,cenai e andai a dormire