Autrice: KumaCla

Titolo: If love is not the key

Pairing: Pansy/Draco/Astoria

Raiting: verde

Genere: angst, malinconico, nonsense, sentimentale

Avvertimenti: flash fic, het, theesome

Note: ok non so nemmeno io bene definire la cosa che è uscita. Credo sia persino un po’ nonsense, perché non è che intenda che Pansy alla fine (lo schianto) la faccia finita. Il baratro in cui precipita è più qualcosa di metafisico e metaforico, è lei che si lascia andare senza ritegno perché Draco ha messo su famiglia e non con lei. E tutto perché Pansy ha dato per scontato che bastasse il suo amore, quando invece una relazione ha bisogno di entrambe le parti. Ed è qui che entra in gioco Astoria: che sia un matrimonio di convenienza o meno, quello che è certo è che lei gli dà un figlio e agli occhi di un rampollo come Draco, al punto in cui siamo dopo la guerra, non interessa altro che un erede. Un erede maschio, per intenderci, che porti il nome Malfoy. Quindi, agli occhi di Draco, Astoria vale più di Pansy (che con la guerra si è compromessa; c’era dunque da aspettarselo che la Rowling creasse un personaggio come Astoria).

Oddio che note chilometriche, mi dileguo che è meglio.

Dimenticavo: «If love is not the key / I hope that I can find a place where it could be» è una strofa di Different Pulses di Asaf Avidan <3
Note post risultati: che dire, un risultato inaspettato. Leggete anche voi lo splendido >giudizio :3 E la prossima volta partecipate al contest di zombie <3

 

 

 

If love is not the key

 

Pansy apre gli occhi nel buio della sua camera e, come ogni notte, scivola lungo il pendio dell’abbandono, verso il basso, verso un luogo in cui nessuno andrà a recuperarla perché non ha mai dato il giusto valore all’amicizia - forse spera di toccare il fondo, forse un fondo quel baratro nemmeno ce l’ha, forse la caduta la ucciderà, forse la salverà.

Ma è un serpente e i serpenti non volano, strisciano. E se li lasci cadere nel vuoto (se sposi Astoria Greengrass e invii una partecipazione di matrimonio) si contorcono su loro stessi, mentre precipitano verso il basso, mentre attendono lo schianto - e hanno tutto il tempo del mondo, secondi che si trasformano in secoli,  per pensare e maledire il loro errore, la loro arroganza, la loro presunzione.

Perché Pansy lo avrebbe voluto - lo vuole - anche senza amore.

Chi lo avrebbe mai detto, anche le serpi hanno un cuore - un cuore che si spezza sotto il peso di una condanna che lei stessa ha pronunciato.

«Credevo di essere in grado di amare io per entrambi» bisbiglia al buio, il cuscino zuppo di lacrime «Credevo bastasse» mormora, mentre, come ogni notte, la tormentano i ricordi - spettri di un passato che non tornerà; perché lo sa, non tornerà mai più, mai più. Lui, loro, non esistono. E questo la uccide, lentamente, mentre precipita - lo schianto non può fare più male.

 

 

I hope that I can find a place where it could be

 

Lo ha sentito appena, più un battito lieve che un calcio, ma sotto il palmo della sua mano il ventre gonfio si è teso.

«Era lui?» chiede e anche nel buio Astoria può vedere la luce negli occhi di suo marito - l’orgoglio di avere una discendenza, eredi col proprio sangue, col proprio nome.

«O lei».