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Autore: Dars_Leona    29/03/2013    1 recensioni
Kidja,incinta di nove mesi, viene accolta nella cattedrale di Notre Dame ma appena mette piede nell'edificio da alla luce Nyra la bimba tanto attesa. Purtroppo la donna muore,lasciando all'arcidiacono il compito di tenere la bambina. Questo però,l'affida al Duca Costant Edgard che la prende in custodia a patto che una volta raggiunta la maggiore età questa diventi una schiava. Alla ragazza non venne mai raccontato di essere una gitana finchè non lo scopre,decide quindi di fuggire......
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4
La fuga.
 
Dopo l'incontro con i tre prigionieri,dormire si rivelava un'impresa troppo complicata per Nyra. La sua testa era in piena attività,e la stanchezza stava alla larga dalla giovane che percorreva con la mente tutto ciò che le era capitato in quella giornata. Doveva assolutamente aiutare Elena,Miguel e Alì a fuggire,ma come? Il castello era uno dei luoghi più protetti di Parigi e fuggire era come darsi fuoco. Passò tutta la notte a tormentarsi la mente,finchè le prime luci dell'alba non fecero capolineo nella stanza. Si alzò,si lavò la faccia,si vestì e poi scese nella sala.
Il Duca non c'era.
 Sebbene la fame stesse corrodendo a morte il suo stomaco,ignorò il caldo latte e le profumate baguette e scese in giardino. Il cielo era di un'azzurro intenso,senza nuvole e il sole,sorto da poco, offriva agli occhi color smeraldo della ragazza,uno spettacolo che la lasciò senza parole. Era come un bellissimo quadro. Un meraviglioso dipinto. Nyra si lasciò sfuggire un sorriso,tutto in quel momento era magico e meraviglioso e la ragazza si dimenticò di tutto,compresa la fame. 
<< E' uno spettacolo meraviglioso,non trovi? >> disse una voce. La ragazza si girò e vide il conte,con le mani incrociate dietro la schiena che come lei osservava il paesaggio. L'azzurro del cielo si rifletteva negli occhi grigi dell'uomo,che rimaneva immobile come una statua. << Si,è vero >>  rispose Nyra. I due rimasero un po' in silenzio,finchè il Duca non parlò:  << Manca una settimana al tuo compleanno,giusto? >> chiese. La ragazza annuì: << Esattamente,signore >>
<< Compirai finalmente 18 anni >> continuò l'uomo.
<< Esattamente signore >>  ripetè lei. Sulle labbra del Duca, apparve uno strano sorriso, un sorriso che esprimeva gioia e allo stesso tempo malvagità:
<< E' tempo quindi che tu sappia cosa ti aspetta,mia cara >> Nyra guardò il tutore con aria interrogativa: << Quello che mi aspetta...? >>
<< Certo! Quando ti ho accolta in questa dimora, ho fatto un patto con l'arcidiacono. Tu, mia cara, diventerai una delle mie serve non appena compirai i tuoi 18 anni >> specificò il Duca con freddezza. A Nyra mancò l'aria,diventare una delle serve del Duca? orribile,piuttosto la morte! Il Duca osservava la ragazza con la coda dell'occhio, sorridendo compiaciuto. Poi lasciò sola la ragazza, strisciando via come il più letale e malvagio dei serpenti. Nyra si appoggiò al tronco di un albero e si lasciò cadere a terra,stringendosi le gambe al petto. Si abbandonò a singhiozzi e a silenziose lacrime, finchè la soluzione non le arrivò chiara e veloce nella testa della ragazza. Sarebbe scappata con Miguel, Elena e Alì, quella stessa notte.
 

Quando le tenebre calarono, Nyra si trovava già fuori dalla sua stanza con legato alla cintura un sacchetto di monete che tintinnavano dolcemente ad ogni passo della ragazza. Con sua fortuna,anche quella sera la cella non era sorvegliata e potè avvicinarsi senza problemi. I tre prigionieri erano seduti tutti e tre a terra,con i visi imbronciati nel più assoluto silenzio. Nyra restò qualche secondo a fissarli,indecisa se agire o no, quando finalmente parlò: << Ehi..ragazzi.. >>.
I tre si girarono verso di lei: << Nyra! Finalmente,ti aspettavamo! Allora,hai trovato un modo per farci uscire di qui? >> la ragazza dagli occhi color smeraldo annuì:
<< Però devo chiedervi una cosa >> disse: << Una volta fuori,voi dovrete portarmi a Parigi. Voglio venire con voi >>. Elena si lisciò la gonna e la guardò con aria sospettosa: << Cos'è questo improvviso cambiamento? Cosa vuoi da noi? >>. Nyra abbassò lo sguardo: << Devo fuggire,altrimenti il Duca mi renderà sua schiava. Evidentemente mi ha accolta solo per questo... >> disse sentendo che le lacrime tornavano a ricolmarle gli occhi. 
<< E chi ci dice che tu non stia mentendo? >> chiese Alì. Nyra alzò lo sguardo,puntando gli occhi smeraldini contro quelli celesti del ragazzo: << Appena saremo arrivati a Parigi, potrete anche andarvene. Dovete solo aiutarmi ad arrivarci >> il moro si girò verso gli amici. Miguel allora si fece avanti,tendendo la mano alla ragazza: << Affare fatto allora >>. Nyra strinse la mano del ragazzo. Poi si passò una mano tra i capelli e ne tirò fuori una forcina,la infilò nella serratura della cella che si aprì,cigolando. I quattro,si avviarono quindi in punta di piedi verso l'uscita. Passarono attraverso una botola (con grande disappunto di Elena,che non voleva ritrovarsi tra i piedi qualche topo gigante) e si ritrovarono in giardino. Il cancello ovviamente era sorvegliato dalle guardie ed era impossibile passare. Si nascosero dietro un cespuglio:
<< E ora che si fa? >> chiese Alì,osservando le guardie: << Ora,aspetteremo il cambio di turno e poi... >> ma prima che Nyra potesse completare la frase,un urlo di Elena la fece sussultare: 
<< UN RATTO! UN RATTO! ODDIO! >> urlò la gitana dalle labbra carnose. L'urlo ovviamente attirò l'attenzione delle guardie che subito corsero verso di loro,urlando: << I prigionieri! Stanno scappando! Prendiamoli! >>. I quattro schizzarono subito in piedi: << E adesso cosa facciamo?! >> chiese Alì: << Il muro! Dobbiamo scavalcarlo! >> urlò Nyra,mentre con la coda dell'occhio vedeva i soldati avvicinarsi: << Ma sei impazzita?! E' impossibile! >> urlò a sua volta Miguel.
Nyra cominciò ad arrampicarsi: << Hai scelte migliori?! >>. I tre guardarono le guardie  che si avvicinavano e poi Nyra che scalava il muro: << Va bene,forse hai ragione! >> e si arrampicarono anche loro. Quando arrivarono in cima,volsero lo sguardo alle guardie. Anche il Duca era accorso,insieme ad altri seguaci: << Nyra,adesso cosa facciamo?! >> chiese Alì,guardando in basso: << Come faremo a scendere?! >>. Nyra si morse un labbro: << C'è un unica soluzione, dobbiamo saltare! >> 
<< Saltare?! Ma sei matta?! >> disse Elena. Nyra la guardò: << Possiamo farcela! >> . Alì annuì e afferrata la mano di Elena saltò giù. Miguel allora,prese la mano della ragazza: << Pronta? >>
<< Prontissima >> rispose lei. 
 
Prima di saltare,Nyra riuscì a vedere un'ultima volta il volto del Duca,che imprecava a voce alta. 





Angolo autrice:
Allora? Vi è piaciuto questo nuovo capitolo? Che ne pensate? Scusate se sono stata molto assente,lo studio si è fatto valere molto! Comunque sia,sto lavorando ad una nuova storia,non appena avrò concluso questa,comincerò a pubblicarla.
Lasciate il vostro parere se vi va! 
Baci
-Dars_Leona
  
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