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Autore: Nick95    29/03/2013    4 recensioni
POV. CARLISLE quando trasforma Emmett
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Carlisle Cullen, Edward Cullen, Emmett Cullen, Esme Cullen, Rosalie Hale | Coppie: Carlisle/Esme, Emmett/Rosalie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Precedente alla saga
- Questa storia fa parte della serie 'Carlisle e le sue trasformazioni'
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EUFORIA


Finalmente posso dirmi contento della mia 'famiglia'.
Due anni fa, si unisce a noi Rosalie, il quarto membro di questa specie di famiglia. Mi sono sposato con Esme, che ora è la mia dolce metà, ed Edward e Rosalie recitano la parte di nostri figli, anche se volevo nascesse qualcosa di più tra loro due che la semplice fratellanza. Ma i due si trattano come fossero fratello e sorella, e io non obbligo nessuno. Rosalie, dopo aver ucciso i cinque che l'avevano aggredita (sette alla fine, contando due guardie che l'ultimo aveva assunto) non ha toccato sangue umano una sola volta. Edward, invece, dopo essersi ribellato alla mia dieta, è tornato, adattandosi al sangue animale senza problemi. Rosalie ha sempre appoggiato la precedente idea di Edward di uccidere solo i malviventi, ma non l'ha mai voluta mettere in pratica. E da un anno risiediamo stabilmente a Memphis.
Svolgo il turno all'ospedale come ogni normale giorno.
Curo una ferita ad un bambino, stecco una mano ad una ragazza, e così via.
Alla fine del turno raggiungo l'addetto per compiere tutti gli atti burocratici.
"Una firma qui" dice annoiato, indicando il foglio su cui devo firmare.
Firmo tutto e saluto il mio collega.
"Aspetti un attimo, dottore" mi ferma.
Mi giro ancora verso di lui "Dica"
"C'è qualcosa che non va nei tuoi occhi, posso giurare che una settimana fa erano gialli, ora sono neri".
Ha notato il cambiamento degli occhi in base alla sete, che dire adesso?
"Hanno sempre avuto la particolarità di essere gialli, forse si sbaglia" motivo, e al limite dell'umanità esco dall'ospedale.
Questo pomeriggio caccerò.
Possiedo una Volkswagen Maggiolino, un modello di automobile che sarebbe uscito sul mercato almeno fra un anno, non per scelta. Le automobili sono all'avanguardia, di fresca invenzione, e i ricchi soltanto possono permettersele. E siccome io ho tanti soldi, darebbe molto nell'occhio non comprarla. Mi infilo quindi nella mia automobile, e parto al massimo della sua velocità: 80 chilometri orari, sarei stato capace di correre quattro volte più veloce di quest'auto, ma non fa niente.
Per fortuna la mia famiglia abita vicino.
In due minuti sono a casa.
"Ciao, Esme" saluto entrando. Lei mi accoglie con il suo solito sorriso pieno di amore. Io mi avvicino e la bacio. "Tutto bene?"
"Benissimo. Che mi racconti tu?"
"Piccolissimo problema. Un mio collega ha notato il cambiamento del colore dei miei occhi. Meglio che oggi vada a cacciare"
"Giusto" conviene.
"Posso venire anch'io?" chiede Rosalie entrando insieme ad Edward nella mia stanza. Lei ha gli occhi neri come me.
"Certo, Rose, puoi venire"
Ci dirigiamo al solito luogo di caccia: le montagne del Tennesse.
"Buona caccia" auguro a Rose appena raggiunta l'area di caccia.
"Anche a te, Carlisle" ricambia.
Decidiamo di dividerci la zona in due. Controllo che la mia fosse sgombra da qualche umano nel posto sbagliato al momento sbagliato. Nessuno.
Inspiro profondamente. Ogni essere vivente della mia zona era sotto il mio controllo. Annuso subito due alci a bere nel fiume. Mi lancio subito verso di loro.
In un battibaleno mi paro di fronte a loro. In mezzo secondo rompo l'osso del collo ad entrambe. E con tutta l'accuratezza succhio e bevo tutto il sangue, facendo piazza pulita. Inspiro ancora, anche se non ce n'era bisogno. Sull'altra sponda del fiume, a cento metri di distanza da me, riesco ad intravedere una pantera. Vado pazzo per le pantere. Mi lascio comandare dalla gola, che agisce da sola, e in poco tempo ho finito di succhiare il sangue di quell'animale. Sto per imbattermi in un'altra preda, quando il telefono squilla. Riprendo lucidità e rispondo al telefono. "Pronto?"
"Carlisle" Rosalie, con una voce disperata "Raggiungimi al più presto, veloce!"
"Che succede?" cerco di dire.
"Non perdere tempo, segui la mia scia e raggiungimi, presto o sarà troppo tardi!!" esclama velocemente.
"Sono da te tra mezzo minuto" dico, riattaccando.
Mi lancio a folle corsa verso il nostro punto d'incontro. La scia di Rosalie era ancora nitida. La seguo senza indugiare.
Appena mi avvicino sento la gola avvampare. Un umano, che perdeva sangue, e parecchio, e accanto c'era Rosalie, sentivo la sua scia fermarsi lì, in più non sta respirando.
Arrivo velocemente, e lo spettacolo che si presenta dinanzi a me è agghiacciante.
Rose, imbrattata di sangue, tiene in braccio un umano robusto, con i capelli bruni, sbranato. Accanto a loro, un orso morto dissanguato.
"Carlisle" mi supplica Rosalie riprendendo a respirare "Ti prego, salvalo, rendilo uno di noi, ti supplico!"
Ancora lo stesso moto di passione che ho avvertito con Edward Masen, Esme Evenson e Rosalie Hale. Mi decido in fretta.
"Trattieni il respiro e adagialo a terra, Rose" Lei obbedisce senza dire niente.
Trattengo il respiro per sicurezza anch'io, il sangue era troppo, non so come avesse fatto Rosalie a resistere.
Mordo l'umano, in più parti del corpo.
"Ahi!" esclama "Brucia"
"Lo so" lo calma Rosalie.
Si calma subito, subendo il dolore senza proferire parola.
"Chi è?"
Rosalie tira fuori un suo documento, leggendolo ad alta voce "Si chiama Emmett, è un cacciatore di orsi, e non ha parenti in vita, ha perso i genitori da ragazzo. Ha vent'anni. Possiamo tenerlo, Carlisle?"
"Se non si oppone alla nostra dieta, lo terremo" rassicuro Rosalie.
"Quant'è bello" commenta Rose guardandolo trasformarsi "Ce la farà?" chiede poi preoccupato.
"Le condizioni di Esme erano peggiori, il veleno è miracoloso" rassicuro ancora "Portiamolo a casa, Edward sicuramente avrà avvertito Esme"

Due giorni dopo.
 

Emmett si sarebbe svegliato a momenti. Da umano era molto forte, quindi per sicurezza abbiamo deciso di portarlo in montagna, anche perchè non possiamo prevedere la sua reazione al sangue umano non conoscendo Emmett quanto conoscevo Edward, Esme e Rosalie.
Eravamo presenti tutti e quattro, attendendo il suo risveglio. Il cuore non batteva ed Emmett non respirava, in più era normalmente impallidito.
Apre gli occhi lentamente.
Si sorprende subito alla sua vista e udito perfezionati, poi guarda me e Rosalie.
"Tu sei Dio" mi contempla. Edward scoppia a ridere, anch'io ridacchio.
"E tu..." poi guarda Rosalie, che gli sorride "Tu sei un angelo"
Ridacchio anch'io.
"Ci sei andato vicino, però, a raggiungere i veri e propri angeli, e il vero Dio" gli dice Esme.
"Come? Non sono morto?" chiede. Poi si tira un pugno. Sorpreso dalla sua forza viene scagliato contro un'albero, che si spezza in due.
"Wow" commenta rialzandosi e raggiungendoci.
"Emmett tu sei un vampiro" gli annuncia Edward "Noi siamo quattro vampiri come te, i Cullen"
"Wow" ripete.
"E tu lo sei diventato, grazie a Rosalie che ti ha trovato in fin di vita" gli dico.
Lui guarda Rosalie, poi rapidamente guarda me "Che cosa cambia in me?"
"Avrai subito notato che vedi, senti e annusi perfettamente, e se non respiri non morirai, in più hai già testato la tua forza su tè stesso" continuo.
Spicca un salto altissimo, sorridendo, poi sradica due alberi e polverizza un masso.
"Forte!" commenta divertito "Mi piaccio" Poi gonfia i suoi muscoli, Edward ridacchia.
"Sono immortale?" chiede divertito.
"Sì. Tra quindici anni compirò tre secoli" gli dico sorridendo.
"Ci dormo sù" pensa ad alta voce.
"Non puoi. Noi non mangiamo nè dormiamo" spiega Esme.
"Ore piccole?" chiede sempre divertito.
"Nemmeno piccolissime. Non dormi proprio" risponde Rosalie, ridendo.
Ride anche Emmett.
Una folata di vento ci colpisce in pieno.
"Emmett" avviso.
Lui è pronto a lanciarsi verso una preda che tutti e cinque avevamo avvertito.
"Aspetta. Tra un po' potrai cacciare"
"Non ce la faccio!" protesta.
"Aiutati trattenendo il respiro"
"E se voglio parlare?"
"Ti basterà pensarlo" dice Edward sorridendo "Noi vampiri possiamo avere un dono, e io posso leggere nel pensiero"
Trattiene il respiro.
"Allora, Emmett" comincio "I vampiri si nutrono di sangue umano, ma noi abbiamo trovato un modo per non stroncare vite umane"
"No, Emmett" risponde ad un suo pensiero Edward.
"Cosa?" chiede Rosalie.
"Voleva sapere se noi ci nutriamo di sangue donato"
Ridacchio "No, Emmett. Noi beviamo sangue animale, resistere al sangue umano è un'impresa difficilissima, io sono abituato a resistere al sangue umano, sai, faccio il dottore, ma ripeto ho quasi tre secoli di astinenza, e sono abituato. Tu avrai all'inizio qualche difficoltà, ma col tempo ti abituerai anche tu"
Annuisce, poi guarda Edward.
"Questa è la richiesta di Carlisle" risponde lui "Certo che potrai vivere con noi"
Emmett sorride e poi abbraccia forte Rosalie.
"Aspetta, Emmett" separo Rosalie, quasi strangolata dalla sua presa "Il primo anno sei più forte di noi, quindi devi contenerti"
Abbraccia Rosalie con meno forza. Lei risponde all'abbraccio con calore, sta già nascendo qualcosa tra loro due. E non posso che esserne felice.
"Hai sete?" chiedo adesso. Annuisce deciso.
"Allora si va a caccia" annuncio.

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Ed ecco l'ultima One-shot di questa serie :)

  
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