La seconda guerra dei maghi era finalmente finita. La scuola era irriconoscibile,il marmo del suo pavimento era coperto di studenti senza vita. Molti erano coloro che piangevano e imploravano aiuto. Ancor di più erano i genitori che non avrebbero più visto la luce negli occhi dei loro figli.Eppure in quello scenario terrificante c'era un ragazzo, alto e bruno, che correva per i piani in cerca di una ragazza...una ragazza da ormai troppo tempo speciale,alla quale non era mai riuscito a dire ciò che il suo cuore provava nel vederla,nel sentire il suo profumo dolciastro. Pensava al suo volto,bianco e quasi argenteo incorniciato da quei capelli lunghi che,pensò Neville, gli ricordavano la seta. Correndo la mente gli si offuscò così come i suoi occhi pumblei! La sua Luna dove essere là da qualche parte,non poteva essere finita così. Lui la sentiva,sentiva il suo respiro pacato e dolce,sentiva la sua voce chiamarlo,pregarlo di aiutarla e lui l'avrebbe fatto,a qualunque costo! Non l'avrebbe abbandonata! Lei gli aveva insegnato ad amare,ad esser coraggioso come i suoi genitori,a non badare ai bisbiglio maligni del mondo. Ormai era l'alba e i fiochi raggi del sole penetravano timidamente nella foresta proibita! In cuor suo sentiva che Luna era rannicchiata nella cavità di un albero ed osservare il mondo da una prospettiva sconosciuta a molti. Le era infatti capitato molte volte di portare Neville in luoghi da lui in immaginati sino a quel momento. D'un tratto sentì un canto. -"Luna"- pensò. Rallentò il suo passo fino a fermarsi. Si guardò intorno e la vide. Vide la ragione del suo coraggio in battaglia. Si avvicinò imbarazzato. Le sue gote erano rosse per lo sforzo e coperte di graffi e lividi. Poi emise con voce flebile qualche parola che Luna non comprese. Allora fu lei ad avvicinarsi, gli prese le mani e lo guardò fisso degli occhi. Quel momento sembrò durare un'eternità fino a quando si sentirono chiamare a gran voce da Hermione.