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Autore: Nayuki911    29/03/2013    1 recensioni
La storia è ambientata nei 17 mesi in cui Ichigo ha perso i poteri.
Sia Ichigo che Rukia non hanno più un contatto oramai da tempo (o forse sì?)
I fatti raccontati riprendono parte del manga, ma quello che accade in quei mesi è del tutto inventato.
Genere: Azione, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ishida Uryuu, Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo, Kurosaki Isshin
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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02. Thoughts of a confused mind

«Buongiorno, Kurosaki-kun!!!» Inoue si sbracciava come suo solito, vicino al cancello d'ingresso della scuola. I capelli lunghissimi scintillavano
sotto il sole cocente e i ciuffi più corti ricadevano dolcemente sopra le spalle.
«Oh, ciao Inoue.» Gli occhi di Ichigo lasciavano trasparire tanta malinconia, e lei lo sapeva bene.
Sorrideva, certo, ma era triste. Quella stessa espressione che aveva sempre il giorno prima dell'anniversario della morte di sua madre... Come scordarlo. La tipica espressione che aveva quando cercava di combattere l'Hollow interiore dentro di lui.
Inoue, Ishida e Chad erano visibilmente preoccupati per lui, ma sapevano che accennargli qualcosa l'avrebbe fatto andare su tutte le furie, quindi cercavano semplicemente di evitare il discorso.
«Kurosaki-kun, se volessi parlare.. noi...»
«Sì, lo so Inoue, grazie, ma sto bene.. davvero.»
Si diresse in classe e iniziò un'altra lunga e noiosa giornata, lasciando la ragazza a tormentarsi, invano.
Perché qualunque cosa fosse successa, nessuno avrebbe potuto realmente aiutarlo.

All'uscita, Ishida si diresse da Chad e Inoue, notando l'assenza di Ichigo.
«Che cavolo. Dovrebbe rialzarsi, e smettere di fare quella faccia.» azzardò Ishida.
Chad annuì e Inoue sorrise. Era bello vedere che alla fine i due si fossero molto legati.
«Ishida-kun, so che anche tu sei preoccupato per Kurosaki-kun, ma.. d'altronde, noi non possiamo fare nulla..»
Ishida tacque. Sapeva bene quello a cui si riferiva.. o meglio a chi si riferiva.
«Se Kuchiki-san fosse qui.. Kurosaki-kun starebbe subito meglio... del resto è sempre stato così no?»
«Inoue-san...»
«Lei riesce sempre a spronarlo, a dargli una carica che lo risolleva anche nei momenti più cupi. Sono certa che basterebbe la sua presenza per alleviargli il dolore.»
«In ogni caso, non riuscirebbe a vederla.» Se  ne uscì Chad dopo qualche secondo.
L'avevano dimenticato. Ichigo non riusciva più a vedere gli spiriti dopo aver perso i poteri, quindi anche se per qualche ragione Rukia fosse tornata a Karakura, lui non avrebbe minimamente percepito la sua presenza.
«Tutto ciò che possiamo fare è farlo distrarre, in modo che stia da solo il meno possibile. A proposito, dov'è adesso?» Ishida si guardò intorno, ma Ichigo non era più nei paraggi, evidentemente era tornato a casa.
«Kurosaki... idiota.»


«I-CHI-GOOOOOOOOOOOOOOO!» Isshin aveva accolto il figlio in modo caloroso, con un calcio negli stinchi, suscitando i lamenti di Karin.
«AH, DANNAZIONE. Ma che ti prende!?? Accogliere un figlio così... io me ne vado in camera, con permesso.» Ichigo si gettò a terra, schivò un altro calcio e per evitare di essere colto di spalle, gli tirò un pugno sull'addome, scaraventandolo sulla porta d'ingresso.
«Onii-chan! La cena è pronta guarda..!»
«Non ho fame Yuzu, scusa. Vado in camera.»
Yuzu fece una faccia triste, posò la ciotola di riso che aveva in mano e abbassò lo sguardo, tornando a tavola.
«Non capisco cos'abbia.. Onii-chan...»
«Lascialo stare Yuzu, lo sai com'è fatto. Avrà problemi a scuola.» sussurrò Karin, che però sapeva perfettamente cosa gli passasse per la testa.
«Non preoccuparti Yuzuuuuuuu, ci pensa paparino a tirarti su di morale!» Isshin era riemerso dal calcio di Ichigo, e ora sprizzava gioia da tutti i pori.
«Non provarci, pervertito!» Karin gli sferrò un pugno che lo mise definitivamente K.O.


Continuerà così la mia vita? Davvero non riuscirò più a proteggere nessuno?
I pensieri si affollavano nella sua mente uno sopra l'altro, alla velocità della luce.
Si alzò dal letto e aprì l'armadio per prendere delle coperte e lì fece un sussulto. Trovò un coniglietto disegnato nell'anta interna, fatto probabilmente con un gessetto bianco.
Sotto vi era una scritta "Propyonpriepyontàpyon dipyon Rupyonkiapyon"
«Cos- Dannata.. mi ha sporcato l'armadio...» era abituato ai messaggi di Rukia, quindi decifrarlo risultò più facile del previsto. Tolse "pyon" da tutta la frase, e quello che uscì fuori fu "Proprietà di Rukia"
«Tsk, ma tu guarda... proprietà di Rukia. L'armadio è il mio, accidenti. » ma non era davvero arrabbiato.
L'armadio faceva uno strano odore, non brutto ma... diverso. Sapeva ancora di lei. Anche se non era più in grado di sentire il reiatsu, Ichigo percepiva la sua presenza.. in qualche modo.
Sorrise, guardando il coniglietto. Era disegnato davvero in modo irregolare, imperfetto, impreciso e tutto sbilenco.. ma lo aveva disegnato lei, e ciò bastava a riaffiorare i suoi ricordi.
«Sempre la solita...» si gettò sul letto e chiuse gli occhi.


   
 
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