Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: Shinny_Leaf    29/03/2013    2 recensioni
Mi chiamo Venus. Venus Blain. Ho 16 anni e vendo me stessa per portare a casa da mangiare.
Domani ci sarà la Mietitura e c'è solo una cosa di cui sono certa: io verrò sorteggiata. Non c'è via di scampo.
Non fatevi impressionare. Io non sono un agnellino impaurito, ma non provo nemmeno piacere a uccidere. Sono sempre la via di mezzo.
La via di mezzo tra una ragazzina un po' pazza e una donna sadica. Quella figura a metà.
Una cosa è certa: se dovrò andare io tornerò a casa.
Tributi...
tremate di paura.
Genere: Azione, Comico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Caesar Flickerman, Finnick Odair, Nuovo personaggio, Presidente Snow
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

1.Quando il destino chiama

 

Venus Blain – Mietitura – ore 13:30

 

Corro di fretta in camera mia per prepararmi al “Grande Avvenimento”. Sto cercando fra i miei vestiti quello più coprente. Beh…di certo non sarà facile trovarne uno. Grazie al fatto che faccio la prostituta usufruisco di un sacco di cose stupide che dovrebbero aiutarmi nel mio lavoro.
Finalmente ho trovato un vestito che mi copre almeno il sedere. È nero con un corpetto ricamato e una gonnella cortissima a balze. Indosso le prime scarpe che trovo e vado allo specchio per cospargermi il viso con una cosa chiamata “fondotinta” che uso per coprirmi i segni della stanchezza. Guardandomi noto che ho ancora un po’di trucco rosa sugli occhi da stanotte così decido di togliermelo e di lasciare i miei occhi neri al naturale e di togliermi anche il colore dai capelli per lasciarli biondi naturali.
Appena esco dalla mia stanza mi accorgo che Tom e James sono già pronti per uscire. Però io prima voglio salutare le mie sorelle e i miei genitori. Così dopo aver salutato le bambine saliamo le scale rotte di legno per andare nella camera di Julia e Henry.
Li vediamo dentro lo stesso lettino decisi a guardarsi negli occhi e decisi ad amarsi fino all’ultimo istante della loro delicata vita.
“Ciao mamma, ciao papà. Vi sentite un po’ meglio oggi?” esordisce James con lo sguardo di chi non ha paura. Lui ha solo due anni in meno di me e quindi se io dovessi morire nell’Arena sarà lui a dover lavorare per occuparsi della famiglia.
“Buongiorno ragazzi. Siete già pronti? Dovete già andare?” dice mia madre leggermente preoccupata con una voce molto stanca.
“Si, fra meno di un quarto d’ora inizia la…Mietitura” risponde Tom un po’ incerto su come definire quest’avvenimento.
“Ragazzi avviatevi, io vi raggiungo fra pochi minuti”dico e i miei fratelli mi guardano straniti ma salutano e se ne vanno.
“Papà, mamma vi ringrazio per avermi raccolto dalla strada e vi prometto che torneranno a casa tutti e due sani e salvi stasera”a un certo punto mi muoiono le parole in bocca e solo dopo aver pensato bene termino “e tornerò viva anch’io dall’Arena”.
Detto questo li saluto e raggiungo i miei fratelli davanti alla piazza.
 
 
“E come sempre prima le signore!” esclama con tono orgoglioso la buffa donna di Capitol City che accompagnerà i futuri Tributi del distretto 5 nel cammino verso il patibolo ovvero l’Arena dove vengono mandati dei ragazzi innocenti a morire. Con la mente ripercorro la mia vita scavando e cercando di ricordare ogni più piccolo e insignificante ricordo felice che può portarmi calma e serenità nell’anima. Ma no, purtroppo non bastano perché gli attacchi di panico iniziano a farsi sentire, le vene scoppiano e il mio cuore urla così forte da rompermi i timpani. Ora, solo adesso mi rendo conto che sto camminando verso il palco con uno sguardo sicuro e divertito perché la ragazza sorteggiata sono io. Non voglio mostrare debolezza ed è per questo che pronuncio il mio nome con strafottenza come se avessi già vinto. Come se mi conoscesse già tutta Panem.
“E ora il giovane uomo” dice la donna con eccitazione. Anche ora sto urlando dentro, ma sto urlando per i miei fratelli. Sposto lo sguardo di continuo tra Tom e James e mi accorgo che sono fermi: impassibili come statue.
“Blaze Courber” pronuncia la capitolina tutta emozionata. Un ragazzo alto, moro e dagli occhi marroni sale sul palco e mi stringe la mano. Un ragazzo che ricordo. Che riconosco. Un ragazzo che un tempo era come il mio migliore amico.



Buonasera a tutti!
Ringrazio iwouldliketofly che ha recensito il mio piccolo prologo.
Ringrazio anche i 27 lettori silenziosi...ricordo che accetto qualsiasi parere che sia positivo o negativo ;)
Dunque...fatemi sapere che ne pensate :)
Baci Shinny

 
 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: Shinny_Leaf