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Autore: Circe    29/03/2013    6 recensioni
Tutto si svolse durante un'estate. Una sola estate di sogni e di amore, l'unica davvero felice per il giovane Severus.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Evans, Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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I colori dell’amore

Avevo sempre amato l’estate. Segretamente l’amavo perché tutto tornava come era sempre stato: perfetto. Tutto splendido, perché ero insieme a lei e a nessun altro.

Quell’estate fu però ancora più speciale.

Non mi importava di tornare nell’orrore della mia casa natale, nello squallore dei miei vestiti poveri e nella solitudine dei miei affetti silenziosi, non mi importava nulla di queste sottigliezze quando potevo stare con lei.

Pareva di tornare indietro nel tempo quando, ancora bambina, ancora innocente e ignara di tutto, era entusiasta e famelica di storie, delle mie parole, delle mie spiegazioni e magie, di me.

Ora era cresciuta, era bella, quasi donna… non era più la piccola Lily dai capelli rossi scarmigliati che rideva fra i fiori. Era dolce, più posata, era allegra e piena di interessi. Chiacchierona come sempre, però.

L’avevo tutta per me finalmente: ore e ore passate sempre insieme, nel caldo del primo pomeriggio, noi due soli e lontani dal mondo, nel nostro posto segreto e isolato. La radura fra gli alberi, fra gli arbusti e piena di fiori, col sole che penetrava leggero fra i rami.

Il mio paradiso privato.

Lily era il fiore più bello che avessi mai visto e non mi lasciava mai.

Al contrario di lei io mi sentivo brutto: l’adolescenza non aveva migliorato il mio aspetto, non riuscivo ad essere bello nemmeno per lei, forse non mi impegnavo a sufficienza. I capelli sempre troppo lunghi e mal pettinati, il naso adunco, i vestiti vecchi, nessun particolare alla moda del momento, spesso troppo larghi e sformati. L’aspetto magro ed emaciato, l’incarnato pallido e triste.

Solo la sua vista, al suo arrivo da me, mi faceva spuntare, di nascosto, uno sfolgorante sorriso felice ed emozionato; che provvedevo subito a nascondere e contenere a causa dalla timidezza che mi contraddistingueva.

“Ciao Lily…” le dicevo soltanto incantandomi poi a guardarla e lei sembrava sempre così felice di vedermi…

In quei momenti non c’era nulla a separarci. Non c’erano le case diverse in cui eravamo capitati a scuola, le sale comuni lontane, le lezioni separati e i rispettivi amici odiosi di entrambi.

Odiavo le sue frequentazioni tanto quanto lei odiava le mie. Ero geloso. Marcio di gelosia. A volte pensavo valesse la stessa cosa per lei, lo stesso sentimento devastante e odioso… e forse era davvero così.

Anche lei era gelosa, insicura ed istintiva e temeva che avremmo finito per allontanarci.

Ma ora era estate… e lei era tutta per me. Solo per me.

Quel giorno portava i suoi bei capelli rossi sciolti, lunghi e selvaggi sulle spalle. Era splendida, con una luce vivace negli occhi; ma era triste perché, ancora una volta, aveva litigato con la sorella.

O meglio, la sorella l’aveva ferita di nuovo.

“Mia sorella davvero mi odia…” stava dicendo seduta sull’erba mentre io tiravo i sassi nel piccolo laghetto accanto e l’ascoltavo perplesso.

Alzai le spalle, di sua sorella non mi importava nulla, la trovavo gretta e stupida.

“Non ci restare male Lily… lo sai che la sua è tutta invidia, devi accettarlo.”

Con grande naturalezza mi sedetti vicino a lei, stranamente tutto mi veniva spontaneo e non tremavo più come sempre davanti a lei. Ero emozionato, come sempre, dal suo profumo, dalla sua pelle e da quei capelli fiammeggianti al vento, ma mi sentivo più sicuro, più felice di stare assieme a lei, al suo fianco.

Desideravo solo consolarla, renderla felice.

“Mi ha detto che non sono normale, che non lo sarò mai e nessuno mi amerà mai perché faccio orrore.” Aggiunse lei concitatamente, quasi tra le lacrime.

Il cuore cominciò a battermi forte nel petto: ero emozionato ed arrabbiato, non potevo credere a quelle parole.

Le mie dita magre ed esitanti si avvicinarono quasi da sole al suo volto rosato, non riuscii a parlare prima di sfiorarla appena.

Sentii la sua pelle morbida e accaldata. Allora ritrovai il coraggio.

“Lily… non sai cosa stai dicendo… tu sei… tu sei meravigliosa… adorabile…”

Lei si voltò verso di me esitante, senza dire però alcuna parola, forse sperava dicessi altro. Trattenne il respiro e la vidi socchiudere gli occhi al tocco delle mia mani.

“Non è vero ciò che ha detto tua sorella… vedi… io…” non riuscivo ad aggiungere altro, le parole non parevano bastarmi, non venivano alle labbra, i sentimenti mi stavano letteralmente soffocando e il cuore mandava martellate perenni e fortissime al petto, sconvolgendomi ogni istante di più.

“Io… penso che tu sia… meravigliosa, che tu sia adorabile… io ti…”

Non potevo dire altro, l’emozione era troppa. Lily puntò i suoi occhi verdi come due smeraldi, profondi come il mare, dritti nei miei. Restammo così a lungo. Non potevo staccare lo sguardo dal suo nonostante la timidezza e i sentimenti violenti; scoprii quegli occhi straripanti anch’essi della stessa emozione che provavo io, e da sorpresa, inconsapevolezza, voglia di vivere.

Fu quell’entusiasmo forte che intravidi, quei capelli pieni di calore, quel rossore appena percettibile sulle sue guance, il tremore leggero delle labbra che mi fecero perdere completamente ogni dubbio e incertezza o titubanza.

Non riuscii mai a dire che l’amavo.

Quella frase lasciata a metà avrebbe dovuto continuare con “Io ti amo, mia Lily, ti amo da sempre e ti amerò per tutta la mia vita. Amami anche tu, ti prego.”

Non riuscii mai a dirlo, ma senza nemmeno rendermi conto di ciò che stavo facendo e che stava accadendo, avvicinai le mie labbra alle sue e lei avvicinò le sue alle mie. Fu un incontro splendente e struggente, timido e allo stesso tempo tanto ardito e desiderato.

Fu in pomeriggio d’estate che la ebbi così.

Nel mio paradiso personale.

Sentivo di non voler più tornare alla vita reale.

 

……………………………….

 

Note:

Questa è una breve storia su Lily e Severus. Sarà davvero molto breve, pochi capitoli soltanto, ma è da un po’ che mi gira per la mente e la fantasia, così ho pensato di pubblicarla.

Ringrazio una mia carissima lettrice, Bellatrix_Black, che recensendo un’altra mia storia, mi ha fatto pensare alla possibilità che fra Lily e Severus ci fosse stato qualcosa.

Dato che mi sembrava troppo triste per Severus togliergli anche questo regalo, dopo una vita dedicata a lei… ecco qui la mia versione! Senza tante pretese!

Grazie comunque a tutte per la lettura, fatemi sapere che ne pensate.

Circe

   
 
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